Gran Premio d'Austria 1979, circuito del Saltzburgring. Secondo GP della stagione.
Sta correndo la 500. E' l'undicesimo giro.
Johnny Cecotto (Yamaha ufficiale) e Gianni Rolando (Suzuki privata) passano appaiati sul traguardo ma arrivati alla "S" del pericolosissimo circuito austriaco il venezuelano, che è davanti, arriva lungo, mette le ruote sull'erba, ritorna sull'asfalto, ma la moto gli scappa da sotto... è a terra.
Aggrappato al manubrio della sua cavalcatura attraversa la pista tagliando la traiettoria di Rolando che non lo investe per un pelo ma è costretto a buttarsi contro il rail vicinissimo alla pista riparato solo da qualche balla di paglia.
Cecotto si ferma sulla stretta striscia di erba che delimita la pista, l'italiano invece finisce pesantemente contro le barriere.
Quando viene soccorso sembra messo male, invece è solo un'impressione dovuta al fatto che cadendo Rolando ha colpito le balle col torace e al momento ha qualche difficoltà di respirazione.
In realtà quello messo peggio è Cecotto che nella strisciata ha colpito il cordolo col ginocchio destro rompendosi la rotula. Viste le pessime condizioni dell'arto non passa nemmeno dall'infermeria del circuito, viene portato direttamente in ospedale e operato un'ora dopo l'incidente. Prognosi 2 mesi e mondiale finito prima di cominciare a fare sul serio.
La gara sarà vinta da K. Roberts sr. con l'altra Yamaha ufficiale coi colori della succursale americana. Virginio Ferrari con la Suzuki del Team Gallina sarà secondo e al terzo posto "il gelataio" olandese Wil Hartog con l'altra Suzuki.
Ecco la sequenza dell'incidente di Cecotto e Rolando:
(La sequenza è tratta da un MOTOSPRINT Speciale dell'epoca)
Sta correndo la 500. E' l'undicesimo giro.
Johnny Cecotto (Yamaha ufficiale) e Gianni Rolando (Suzuki privata) passano appaiati sul traguardo ma arrivati alla "S" del pericolosissimo circuito austriaco il venezuelano, che è davanti, arriva lungo, mette le ruote sull'erba, ritorna sull'asfalto, ma la moto gli scappa da sotto... è a terra.
Aggrappato al manubrio della sua cavalcatura attraversa la pista tagliando la traiettoria di Rolando che non lo investe per un pelo ma è costretto a buttarsi contro il rail vicinissimo alla pista riparato solo da qualche balla di paglia.
Cecotto si ferma sulla stretta striscia di erba che delimita la pista, l'italiano invece finisce pesantemente contro le barriere.
Quando viene soccorso sembra messo male, invece è solo un'impressione dovuta al fatto che cadendo Rolando ha colpito le balle col torace e al momento ha qualche difficoltà di respirazione.
In realtà quello messo peggio è Cecotto che nella strisciata ha colpito il cordolo col ginocchio destro rompendosi la rotula. Viste le pessime condizioni dell'arto non passa nemmeno dall'infermeria del circuito, viene portato direttamente in ospedale e operato un'ora dopo l'incidente. Prognosi 2 mesi e mondiale finito prima di cominciare a fare sul serio.
La gara sarà vinta da K. Roberts sr. con l'altra Yamaha ufficiale coi colori della succursale americana. Virginio Ferrari con la Suzuki del Team Gallina sarà secondo e al terzo posto "il gelataio" olandese Wil Hartog con l'altra Suzuki.
Ecco la sequenza dell'incidente di Cecotto e Rolando:
(La sequenza è tratta da un MOTOSPRINT Speciale dell'epoca)
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