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Benelli 250 Bialbero Monocilindrica

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    Benelli 250 Bialbero Monocilindrica

    Leggete questa bella storia del recupero di questa moto:


    Una nuova moto e' entrata a far parte della collezione Morbidelli. Si tratta di una della tre 250 cc costruite dalla Casa Pesarese nel 1959, in occasione del ritorno ai Gran Premi, dopo il ritiro che fece seguito alla morte del pilota Dario Ambrosini avvenuta sul circuito francese di Albi nel 1951.
    La prima apparizione in gara di questa moto fu in occasione della famosa “Coppa d’Oro Shell” all’autodromo di Imola; le due moto partecipanti vennero affidate rispettivamente al giovane pesarese Silvio Grassetti, il quale proveniente dalla categoria cadetti era al debutto assoluto nella massima formula Grand Prix, ed all’inglese Dickie Dale. La gara fece registrare un ottimo risultato complessivo per la casa Benelli, considerato il fatto che Grassetti terminò al quinto posto, nonostante una fermata ai box per problemi di accensione, mentre Dale si classificò secondo dietro alla Morini di Emilio Mendogni.
    Circa 20 anni fa questa moto è stata recuperata in Inghilterra da Giancarlo Morbidelli , con la mediazione del pilota John Surtees, 7 volte campione del mondo di motociclismo e campione del mondo di Formula 1. Dopo l’acquisto da parte di Morbidelli, la moto è rimasta per diversi anni nel suo laboratorio, mancante di vari componenti quali il serbatoio, il freno anteriore e parte della carenatura. Il serbatoio è stato recuperato dal Sig. Imperiali di Roma, ex concessionario e preparatore Motobi, il freno anteriore è stato “donato” dal pesarese ed ex pilota Fernando Bruscoli, che a sua volta lo aveva ricevuto in regalo da Marco Benelli, titolare dell’omonima fabbrica, mentre la carenatura è stata ultimata dal pesarese Attilio Donzelli. Tutto il resto è stato completato, motore compreso, da Giancarlo Morbidelli, utilizzando scrupolosamente la documentazione originale Benelli.
    Nella foto possiamo notare Silvio Grassetti in sella alla moto e Giancarlo Morbidelli, dopo la fine del restauro.
    Grassetti è stato uno dei 9 piloti che, nell’arco di circa 3 anni (fino al 1962) hanno gareggiato con questa moto: oltre a lui ricordiamo John Cooper, Bruno Spaggiari, Paolo Campanelli, Mike Hailwood, Ralph Bryans, Geoffrey Duke, Tarquinio Provini ed il già citato Dickie Dale.
    Ed è proprio Silvio Grassetti descrive sinteticamente i pregi e difetti di questa moto: “Il cambio a 6 rapporti non riusciva a distribuire la potenza del motore, che si aggirava sui 35 HP, e presentava una scarsa agilità negli innesti delle marce; in compenso la moto era dotata di una buona stabilità ed a Monza mi ha premesso di girare ad una media superiore ai 175 km/h. Con questa moto ho vinto in Argentina, a Salisburgo e ad Abbazia in Jugoslavia, oltre a 2 corse in salita in Italia”.
    L’avvento della Benelli 250 4 cilindri, la cui presentazione alla stampa di tutto il mondo avvenne nel 1960, frenò lo sviluppo di questa moto a tutto vantaggio della nuova.


    fonte

    Last edited by kaciaro; 30-05-09, 14:21.
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