Tazio Giorgio Nuvolari (Castel d'Ario, 16 novembre 1892 ? Mantova, 11 agosto 1953) ? stato un pilota automobilistico e motociclista italiano. Per le sue origini, ? conosciuto anche con il soprannome di Il Mantovano Volante.
Nuvolari ? universalmente riconosciuto come uno dei pi? grandi piloti della storia dell'automobilismo mondiale, forse il pi? grande di tutti; ed ? ancora oggi ricordato ed ammirato per le sue molte e speciali qualit?, nonch? per le sue doti umane.
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/thumb/c/c1/Tazio_Nuvolari.jpg/250px-Tazio_Nuvolari.jpg)
Tazio Nuvolari nacque a Castel d'Ario (Mantova), quarto figlio di Arturo Nuvolari (un agricoltore benestante e noto ciclista) e della moglie Elisa Zorzi. Ottenne la licenza di pilota di moto da corsa nel 1915, quando aveva 23 anni, ma venne ben presto richiamato come autiere nel Servizio Automobilistico dell'Esercito, quando l'Italia entr? nella prima guerra mondiale. Nel 1917 si spos? con Carolina Perina, con una cerimonia civile (fatto abbastanza scandaloso per l'epoca).
La sua carriera cominci? con le motociclette, e disput? la sua prima gara ufficiale il 20 giugno 1920 a Cremona, sul Circuito Internazionale Motoristico. Vinse la sua prima gara il 20 marzo 1921 a Verona.
Divenne un pilota professionista e ben presto incontr? Enzo Ferrari (anch'egli pilota e non ancora fondatore della Ferrari). Nuvolari divenne rapidamente molto popolare in Italia, dove venne soprannominato "Il campionissimo delle due ruote" (lo stesso titolo che verr? pi? tardi assegnato a un grande del ciclismo: Fausto Coppi).
Nuvolari inizi? a cimentarsi anche nei Gran Premi di automobilismo, e vinse la prestigiosa Targa Florio, in Sicilia. Dopodich?, decise di dedicarsi solamente alle autovetture. La sua fama crebbe ulteriormente e il famoso poeta Gabriele D'Annunzio, alla fine dell'aprile 1932, lo invit? al Vittoriale per fargli dono di una piccola tartaruga d'oro con la dedica "All'uomo pi? veloce, l'animale pi? lento", chiedendogli in cambio di vincere la "Targa Florio" che si sarebbe disputata dopo due settimane. Il pilota si mostra stupito della richiesta e risponde: -Io corro solo per questo-.
Il successivo 8 maggio, Nuvolari tagli? per primo il traguardo della gara siciliana, a bordo dell'Alfa Romeo 8C-2300 della "Scuderia Ferrari". Sempre nello stesso anno, riusc? ad aggiudicarsi anche Gran Premi del Monaco, di Francia e d'Italia.
Le sfortune personali (in pochi anni perse entrambi i figli diciottenni ) resero il pubblico ancor pi? appassionato nei suoi confronti. La sua determinazione lo port?, proverbialmente, a insistere nelle gare anche quando l'auto perdeva pezzi, o era in fiamme, causando diversi incidenti.
A Nuvolari ? attribuita l'invenzione della tecnica della sbandata controllata: egli affrontava le curve con un secco colpo di sterzo, facendo slittare le ruote posteriori verso l'esterno, quindi controsterzava e schiacciava l'acceleratore a tavoletta. In questo modo usciva di curva con la macchina gi? rivolta verso il rettilineo e in piena accelerazione, a velocit? maggiore di chiunque altro.
Enzo Ferrari raccont? che, quando per la prima volta sal? come copilota su un'auto guidata da Nuvolari, alla prima curva avvert? che le ruote slittavano e credette che il mantovano avesse perso il controllo e che la vettura stesse uscendo di pista, ma con sua grande sorpresa questo non accadde; alla seconda curva avvenne lo stesso, e cos? alle successive, finch? Ferrari comprese che Nuvolari faceva sbandare l'auto di proposito.
Tanti sono stati gli episodi nella carriera sportiva di Nuvolari che ne hanno decretato l'ingresso nella leggenda. Tra i pi? famosi possiamo ricordare:
* Nel 1925, mentre si allenava in auto sulla pista di Monza, Nuvolari usc? di strada e fu sbalzato dalla vettura, ferendosi in modo molto serio. Una sola settimana dopo si disputava sulla stessa pista un Gran Premio di motociclismo: Nuvolari lasci? l'ospedale contro il parere dei medici, coperto di bende e fasciature, si fece aiutare dai meccanici a montare sulla moto, poich? a stento si reggeva in piedi, e vinse.
* Nel 1930 vinse la Mille Miglia davanti ad Achille Varzi, superandolo durante la notte, poco prima dell'alba: si racconta che, per non farlo accorgere del suo arrivo e superarlo a sorpresa, Nuvolari spense i fari e prosegu? al buio, seguendo le luci di coda di Varzi.
* Nel 1935, nel Gran Premio di Germania sulla pista di 22 km del N?rburgring, Nuvolari si impose guidando un'Alfa Romeo nettamente inferiore alle potenti vetture tedesche in gara. Nuvolari vinse con una clamorosa rimonta dopo essere rimasto attardato nella sosta per il rifornimento di benzina: ancora all'inizio dell'ultimo giro aveva un ritardo di 30" dal primo!
Questa successo fece alterare non poco i gerarchi nazisti presenti al circuito, che invece si aspettavano di vedere una grande affermazione tedesca in loro presenza; non la pensava cos? Nuvolari che, cos? sicuro di una sua vittoria, aveva appositamente portato dall'Italia un Tricolore nuovo fiammante, che fece issare sul pennone pi? alto durante la cerimonia di premiazione.
[YOUTUBE]Bdc3hBzYF5Q[/YOUTUBE]
* Lo stesso anno, durante il Gran Premio di Montecarlo corso sotto una pioggia battente, un corridore ruppe il circuito dell'olio e inond? la pista in una doppia curva a S gi? scivolosa per l'acqua. I cinque corridori successivi, man mano che sopraggiungevano, perdevano aderenza e scontrandosi tra loro o con le barriere disseminarono quel punto della pista di rottami. Nuvolari, sopraggiunto per sesto, riusc? derapando in velocit? a mantenere comunque il controllo della sua vettura, percorrendo una incredibile traiettoria che gli consent? di uscire dalla doppia curva schivando tutti i rottami con la precisione di alcuni centimetri.
* Nel 1948, all'et? di 56 anni, a sorpresa Nuvolari prese ancora il via della Mille Miglia: prima che problemi meccanici lo costringessero al ritiro, nel primo tratto di gara fece segnare il miglior tempo assoluto.
* Il 10 Aprile 1950 Nuvolari partecipava alla gara "Salita al Monte Pellegrino" in Sicilia su Cisitalia-Abarth 204 della Squadra Carlo Abarth. Risultava la vittoria della classe fino 1100 cc Sport e il quinto posto assoluto. E stata la sua ultima gara, l'ultima vittoria di Nuvolari.
Nuvolari non annunci? mai formalmente il suo ritiro, ma la sua salute andava deteriorandosi e divenne in modo crescente solitario. Nel 1952 venne colpito da un ictus che lo lasci? parzialmente paralizzato, e mor? un anno pi? tardi l'11 agosto a causa di un altro ictus. Pressocch? tutta la citt? di Mantova partecip? ai suoi funerali, che si tennero il 13 agosto 1953 e ai quali parteciparono tra le 25000 e le 55000 persone. Il corteo funebre era lungo alcuni chilometri e la bara di Nuvolari fu messa su un telaio di macchina scortato da Alberto Ascari, Luigi Villoresi e Juan Manuel Fangio. Fu sepolto con gli abiti che indossava sempre scaramanticamente in corsa: un maglione giallo, pantaloni blu e una sciarpa tricolore. Al fianco il suo volante preferito.
[youtube]RIsTzYEurcM[/youtube]
Nuvolari ? universalmente riconosciuto come uno dei pi? grandi piloti della storia dell'automobilismo mondiale, forse il pi? grande di tutti; ed ? ancora oggi ricordato ed ammirato per le sue molte e speciali qualit?, nonch? per le sue doti umane.
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/thumb/c/c1/Tazio_Nuvolari.jpg/250px-Tazio_Nuvolari.jpg)
Tazio Nuvolari nacque a Castel d'Ario (Mantova), quarto figlio di Arturo Nuvolari (un agricoltore benestante e noto ciclista) e della moglie Elisa Zorzi. Ottenne la licenza di pilota di moto da corsa nel 1915, quando aveva 23 anni, ma venne ben presto richiamato come autiere nel Servizio Automobilistico dell'Esercito, quando l'Italia entr? nella prima guerra mondiale. Nel 1917 si spos? con Carolina Perina, con una cerimonia civile (fatto abbastanza scandaloso per l'epoca).
La sua carriera cominci? con le motociclette, e disput? la sua prima gara ufficiale il 20 giugno 1920 a Cremona, sul Circuito Internazionale Motoristico. Vinse la sua prima gara il 20 marzo 1921 a Verona.
Divenne un pilota professionista e ben presto incontr? Enzo Ferrari (anch'egli pilota e non ancora fondatore della Ferrari). Nuvolari divenne rapidamente molto popolare in Italia, dove venne soprannominato "Il campionissimo delle due ruote" (lo stesso titolo che verr? pi? tardi assegnato a un grande del ciclismo: Fausto Coppi).
Nuvolari inizi? a cimentarsi anche nei Gran Premi di automobilismo, e vinse la prestigiosa Targa Florio, in Sicilia. Dopodich?, decise di dedicarsi solamente alle autovetture. La sua fama crebbe ulteriormente e il famoso poeta Gabriele D'Annunzio, alla fine dell'aprile 1932, lo invit? al Vittoriale per fargli dono di una piccola tartaruga d'oro con la dedica "All'uomo pi? veloce, l'animale pi? lento", chiedendogli in cambio di vincere la "Targa Florio" che si sarebbe disputata dopo due settimane. Il pilota si mostra stupito della richiesta e risponde: -Io corro solo per questo-.
Il successivo 8 maggio, Nuvolari tagli? per primo il traguardo della gara siciliana, a bordo dell'Alfa Romeo 8C-2300 della "Scuderia Ferrari". Sempre nello stesso anno, riusc? ad aggiudicarsi anche Gran Premi del Monaco, di Francia e d'Italia.
Le sfortune personali (in pochi anni perse entrambi i figli diciottenni ) resero il pubblico ancor pi? appassionato nei suoi confronti. La sua determinazione lo port?, proverbialmente, a insistere nelle gare anche quando l'auto perdeva pezzi, o era in fiamme, causando diversi incidenti.
A Nuvolari ? attribuita l'invenzione della tecnica della sbandata controllata: egli affrontava le curve con un secco colpo di sterzo, facendo slittare le ruote posteriori verso l'esterno, quindi controsterzava e schiacciava l'acceleratore a tavoletta. In questo modo usciva di curva con la macchina gi? rivolta verso il rettilineo e in piena accelerazione, a velocit? maggiore di chiunque altro.
Enzo Ferrari raccont? che, quando per la prima volta sal? come copilota su un'auto guidata da Nuvolari, alla prima curva avvert? che le ruote slittavano e credette che il mantovano avesse perso il controllo e che la vettura stesse uscendo di pista, ma con sua grande sorpresa questo non accadde; alla seconda curva avvenne lo stesso, e cos? alle successive, finch? Ferrari comprese che Nuvolari faceva sbandare l'auto di proposito.
Tanti sono stati gli episodi nella carriera sportiva di Nuvolari che ne hanno decretato l'ingresso nella leggenda. Tra i pi? famosi possiamo ricordare:
* Nel 1925, mentre si allenava in auto sulla pista di Monza, Nuvolari usc? di strada e fu sbalzato dalla vettura, ferendosi in modo molto serio. Una sola settimana dopo si disputava sulla stessa pista un Gran Premio di motociclismo: Nuvolari lasci? l'ospedale contro il parere dei medici, coperto di bende e fasciature, si fece aiutare dai meccanici a montare sulla moto, poich? a stento si reggeva in piedi, e vinse.
* Nel 1930 vinse la Mille Miglia davanti ad Achille Varzi, superandolo durante la notte, poco prima dell'alba: si racconta che, per non farlo accorgere del suo arrivo e superarlo a sorpresa, Nuvolari spense i fari e prosegu? al buio, seguendo le luci di coda di Varzi.
* Nel 1935, nel Gran Premio di Germania sulla pista di 22 km del N?rburgring, Nuvolari si impose guidando un'Alfa Romeo nettamente inferiore alle potenti vetture tedesche in gara. Nuvolari vinse con una clamorosa rimonta dopo essere rimasto attardato nella sosta per il rifornimento di benzina: ancora all'inizio dell'ultimo giro aveva un ritardo di 30" dal primo!
Questa successo fece alterare non poco i gerarchi nazisti presenti al circuito, che invece si aspettavano di vedere una grande affermazione tedesca in loro presenza; non la pensava cos? Nuvolari che, cos? sicuro di una sua vittoria, aveva appositamente portato dall'Italia un Tricolore nuovo fiammante, che fece issare sul pennone pi? alto durante la cerimonia di premiazione.
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* Lo stesso anno, durante il Gran Premio di Montecarlo corso sotto una pioggia battente, un corridore ruppe il circuito dell'olio e inond? la pista in una doppia curva a S gi? scivolosa per l'acqua. I cinque corridori successivi, man mano che sopraggiungevano, perdevano aderenza e scontrandosi tra loro o con le barriere disseminarono quel punto della pista di rottami. Nuvolari, sopraggiunto per sesto, riusc? derapando in velocit? a mantenere comunque il controllo della sua vettura, percorrendo una incredibile traiettoria che gli consent? di uscire dalla doppia curva schivando tutti i rottami con la precisione di alcuni centimetri.
* Nel 1948, all'et? di 56 anni, a sorpresa Nuvolari prese ancora il via della Mille Miglia: prima che problemi meccanici lo costringessero al ritiro, nel primo tratto di gara fece segnare il miglior tempo assoluto.
* Il 10 Aprile 1950 Nuvolari partecipava alla gara "Salita al Monte Pellegrino" in Sicilia su Cisitalia-Abarth 204 della Squadra Carlo Abarth. Risultava la vittoria della classe fino 1100 cc Sport e il quinto posto assoluto. E stata la sua ultima gara, l'ultima vittoria di Nuvolari.
Nuvolari non annunci? mai formalmente il suo ritiro, ma la sua salute andava deteriorandosi e divenne in modo crescente solitario. Nel 1952 venne colpito da un ictus che lo lasci? parzialmente paralizzato, e mor? un anno pi? tardi l'11 agosto a causa di un altro ictus. Pressocch? tutta la citt? di Mantova partecip? ai suoi funerali, che si tennero il 13 agosto 1953 e ai quali parteciparono tra le 25000 e le 55000 persone. Il corteo funebre era lungo alcuni chilometri e la bara di Nuvolari fu messa su un telaio di macchina scortato da Alberto Ascari, Luigi Villoresi e Juan Manuel Fangio. Fu sepolto con gli abiti che indossava sempre scaramanticamente in corsa: un maglione giallo, pantaloni blu e una sciarpa tricolore. Al fianco il suo volante preferito.
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