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Roberto Patrignani ci ha lasciato

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    #31
    No!!!!!

    Sono davvero tristissimo avrei dovuto vederlo fra pochi giorni ad un evento nel varesotto.......non è possibile.......questa volta se ne è andato una persona che vale un'intero capitolo della storia del motociclismo......un vera autorità nel nostro mondo.......

    una di quelle persone che stimavo davvero perchè cercava in tutti i modi di tramandare la cultura pura del motociclismo in ogni suo aspetto che fosse per un viaggio o per una corsa vera.........mai esaltato.......mai sopra le righe......uno che di moto ne sapeva........un vero artigiano della passione motociclistica........pane e salame....insomma......

    Mi spiace per i più giovani.....spero che per loro facciano presto una antologia con tutti i suoi articoli regalandola a tutti gli iscritti dei motoclub in italia......perchè sarebbe l'unico modo di far capire esattamente cos'è la passione quella vera pura emozionante.........come lui lo era.....

    Ciao Roberto..........Domenica qualche Mv si accenderà soprattutto per te....ascoltala da lassù......e canta insieme a lei........

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      #32
      Che fregatura che mi ha tirato. Ho tutti i suoi libri, ho inziato a sperare di lavorare nel mondo della moto quando lui ha risposto ad una mia lettera. Colmando quella distanza che sembrava insuperabile, quella che c'è tra un mondo sognato fatto di miti e la realtà di persone. In questi anni ho sperato di incontrarlo e chissà quante volte ci siamo passati vicini. Però avevo la consolazione dell'appuntamento fisso del martedì. La sua pagina su motosprint era la prima da leggere (dopo aver spulciato in cerca di news su Luca). Sapere che non c'è più mi fa male, unica consolazione sapere che è andato a trovare tanti suoi amici piloti che ci hanno lascito prima di lui...
      Buon viaggio Roberto, in fondo di km ne hai fatti tanti, spero che questi non siano poi tanto diversi.

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        #33
        Originally posted by corner_worker View Post
        voglio ricordarlo cos?



        Andare in moto e raggiungere il Nirvana

        Questi appunti li avevo scritti anni f?, quando l?autunno era l?autunno. Prima insomma che il mutamento del clima aggrovigliasse tutto.
        Si trattava di un ingenuo modo di concepire l?andare in motocicletta: spensierato, leggiadro, quasi autoipnotico per illudersi che il meraviglioso fenomeno dell?equilibrio e dell?avanzare fosse il prodotto del tuo stesso essere piuttosto che la spinta di un motore a scoppio. Provo a riprodurre la formuletta a dispetto degli indurimenti degli animi, perch? in questo periodo la stagione sarebbe ideale per ritentare l?illusione. Rilassiamoci, socchiudiamo gli occhi e pensiamo soltanto al volo rasoterra, elegante ma pieno di dinamismo, della rondine prima di un temporale. Bisognerebbe ogni tanto riuscire a guidare la moto nello stesso modo, lasciandosi andare cos?, liberi e fiduciosi da convincerci che anche il corpo non ha pi? peso, anzi che i suoi umori, la sua molle meccanica, le sue complesse centrali, sono per una volta a riposo, con le sole spie accese a segnalare che il contatto vitale ? inserito. Eliminato il corpo, la fase successiva consiste nel fare altrettanto con la motocicletta, sino ad illudersi che ? soltanto lo spirito a librarsi nell?aria tiepida di una radiosa mattina, leggero e felice di esistere sulla palla di terra che abitiamo. Per arrivare alle soglie di questo Nirvana che schiude le porte verso il vagare al di fuori del tempo, occorre una predisposizione d?animo, uno stato di grazia che ? possibile ricreare disponendo degli elementi adatti. L?inizio pu? essere banale: un qualsiasi viaggio solitario. Pi? importanti gli altri ingedienti della formula. Occorre una meta finale che evochi qualcosa di gradevole, una giornata piena di sole, un abbigliamento non costrittivo, una strada alberata con scarsissimo traffico che si percorre per la prima volta. In quanto alla moto deve essere silenziosa, facile; anche uno scooter od un ciclomotore. Create le premesse, arriva la fase pi? difficile: stabilire una specie di autoipnosi che crei il miraggio di galleggiare nell?aria come un fuoco fatuo, senza escludere del tutto i sensi perch? possano captare i profumi dell?aria, percepire il tepore, vedere i colori della boscaglia e dei campi, udire la voce amica e sommessa della motocicletta che, responsabile ed intelligente, si orienta istintivamente, senza fatica, lungo la traccia che si srotola dinnanzi alle ruote. Talvolta si sente il bisogno di un ?ritiro spirituale?. Per? rimanere completamente soli con se stessi, nel silenzio, nel pi? assoluto isolamento, ? una disciplina che pochi hanno la forza morale di affrontare e sopportare. E? sicuramente pi? digeribile un ritiro dinamico, senza spezzare il legame con la vita d?azione, le persone, le necessit? della vita quotidiana. Vagando in motocicletta senza problemi, si ottiene il miracoloso risultato di estraniarsi dalla maggior parte delle cose che ci affliggono, senza subire quel cumulo di apprensioni che il vero isolamento porta con s?, poich? sappiamo che, per interrompere il nostro ?digiuno nel deserto?, baster? chiudere il gas e mettere i piedi a terra. La libert? ? li che ci attende ad un filo di gas. E libert? vuol dire un grosso serbatoio per fermarsi poche volte e rifornirlo, vuol dire anche mangiare al sacco o sostare in una quieta osteria lungo la strada, vuol dire sdraiarsi in un prato all?ombra quando si ? stanchi, o esplorare territori mai visti senza curarsi di dove si andr? a finire. Libert? vuol dire anche fare improvvisamente rotta verso casa se tutto questo romanticismo ci ha stufato. Rileggendo oggi questo surreale elogio del dolce far niente, abusando del buon carattere che ogni motocilcetta dimostra su richiesta del compagno, devo aggiungere un appunto. Deliziatevi di questo svago solo raramente, altrimenti vi rammollirete, voi e la moto. La cura ? semplice. Una bella tirata liberatoria nel posto adatto. Ma non dite che l'ho scritto io.

        Roberto Patrignani.




        ciao Bob
        E' bello, considerando anche l'epoca in cui viviamo,fatta di ipocrisia e interessi reciproci,leggere tante dimostrazioni di affetto nei confronti di colui che ? stato un grande motociclista prima,un grande giornalista poi.
        E' proprio vero,per tutti coloro che hanno letto i suoi articoli ed i suoi libri,Roberto Patrignani ha rappresentato l'anello di congiunzione che si trova fra la fantasia e la realt? di ogni motociclista.

        L'aspetto che risalta maggiormente nel racconto ? il modo con cui descrive la sua (rovente... ROBOANTE eh eh eh eh) passione per la moto: ovvero:lui e la motocicletta, una volta 'accoppiati' (od 'accorpati', se preferite),divengono un 'tutt'uno', lui un complemento (meta)fisico al suo 'sacro oggetto' e lei l'ideale continuazione del suo corpo. Simbiosi. Sinergia. Idillio. Fare un giro sulla moto equivale ad una specie di orgasmo. Anzi: equivale ad una momentanea sospensione spazio-temporale: il tempo si ferma, riprende ed accelera, poi rallenta, si ferma di nuovo, per poi ripartire, verso una meta che, chiss?, potrebbe essere decisa anche solo a pochi metri dal traguardo precedentemente fissato.La conclusione ? una piccola perla di saggezza: andare in moto ? SI, un glorioso e meraviglioso passatempo, ma ? altrettanto vero non si debba rischiare essa diventi un'ossessione, un tormento, una mania. Una (eccessiva)abitudine. Che, detto secondo i parametri (a me cari) della 'sospensione spazio-tempo',debba, prima o poi, sempre ricondursi alla realt?. Quella pi? 'classicamente' detta 'terrena'.

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          #34
          Ciao Patrignani, e grazie di cuore...

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            #35
            vi consiglio anche questo



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              #36
              Grazie!

              Grazie Roberto! ci mancherai! !
              Anche se sono abbastanza giovane ho letto molti articoli su motosprint di Roberto ? mi appassionavano molto i suoi racconti!
              Il motosprint nn era finito se non leggevo anche Restitranoi! la sua piccola rubrica! In cui pi? o meno ho capito che tipo di vita ha avuto!
              anche se nn lo conoscevo di persona in questo momento mi sembra di aver perso uno dei miei compagni di avventure motociclistiche!
              Mi piange veramente il cuore!
              Addio Roberto!

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                #37
                Originally posted by Mamo il polso View Post
                poco tempo fa aveva svelato ai lettori nelle sue righe su motosprint della sua malattia.... poi piu' nulla.....
                io compravo MS solo per Lui, Masetti e Rivola.....
                lascia un immenso vuoto e dispiacere ai suoi lettori, motociclisti romantici.............
                Quoto in pieno... Addio Roberto, ci mancherai moltissimo!!!

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                  #38
                  Grandissimo Roberto... Ciao, ci mancherai tanto.

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                    #39
                    Ho appreso dal forum della morte di Roberto Patrignani,mi rimane nel cuore la sua immagine di quando veniva a correre ad Ospedaletti,col casco a scodella con il disegno dello scorpione,ero un ragazzino che leggeva le sue prove su Motociclismo,ho continuato a seguirlo sulle riviste fino a oggi.Mi dispiace,quando ne ho avuto l"occasione,di non stringergli la mano,per timidezza.Ciao Roberto,sono sicuro che in questo momento stai scendendo x bray Hill a gas spalancato...

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                      #40

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                        #41
                        Originally posted by picavi View Post

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                          #42
                          Ho letto della sua scomparsa e sono rimasto per qualche attimo in silenzio immobile.
                          Non lo conoscevo, non c'era bisogno.
                          Quando compravo MS, la sua colonna era la prima che cercavo e leggevo.
                          Lui era la moto e le sue moto erano lui.
                          Un grande.
                          Addio Roberto, e grazie.

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                            #43
                            L'ho scoperto solo ora leggendo un trafiletto messo all'ultimo nell'editoriale di motociclismo di gennaio (questo topic non lo avevo visto). Come tanti di voi lo "conoscevo" grazie a motosprint, ? un peccato sapere che non c'? pi?. Condoglianze alla famiglia e a chi lo conosceva davvero.

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                              #44
                              Grazie Rob,mi mancheranno le tue dissertazioni.....acquistavo MS solo per leggere i suoi articoli...........

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                                #45
                                leggendario

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