prima donna campione di motociclismo in Italia
Nome: ETTORINA detta VITTORINA
Cognome: SAMBRI
Luogo di nascita: VIGARANO MAINARDA ? FE -
Anno: 1891
Carriera:
Esordisce gareggiando in bicicletta sui velodromi, partecipando alle principali ?corse su pista per signorine? che si tengono a Ferrara e dintorni dal 1911 e successivamente a Parigi, nell?aprile 1913.
Da subito suscita gran curiosit? da parte del pubblico, ansioso di analizzare questa pilota androgina, questa pilota vestita con abiti maschili, cos? contrastanti e lontani dai canoni di eleganza del tempo e dagli ampi e raffinati vestiti delle signorine di allora.
Nel 1913 lascia il ciclismo per la motocicletta e nel luglio dello stesso anno, corre nel Premio Ferrara conquistando per ben due volte il 2? posto;
in agosto si cimenta in una sfida a due sull?ippodromo di Faenza contro il pilota Antoniazzi di Padova.
Per i primi giri Antoniazzi si mantiene in testa, la Sambri insidia l?avversario tentando pi? volte il sorpasso, soprattutto in curva, comincia la bagarre: lei ? fra lo steccato e il suo avversario che non le lascia strada, costringendola a percorre un tratto di prato all?esterno del percorso.
La gara viene annullata per irregolarit?. Alla ripresa ? sempre in testa Antoniazzi, ma vi rimane ben poco, infatti la Sambri lo supera aumentando ad ogni giro il distacco dal suo rivale, trovando ad accoglierla la vittoria, percorrendo 10km in 7.31 minuti.
Nel 1914 conquista il 2? posto nel Circuito di Cremona, classe 350, tenendo testa al grande campione Miro Maffei.
Nel 1920 ai campionati motociclistici di Bologna affronta l?eliminatoria con Borgatti in sella ad una Borgo 500 monociclindrica, costruita a Torino e in grado di raggiungere la velocit? massima di 95 km orari.
Non ? noto l?anno in cui Vittorina Sambri ha interrotto l?attivit? sportiva, ma si
hanno notizie dell?impegno che la campionessa ferrarese continua a mantenere nell?ambito delle gare:
negli anni ?50, insieme al fratello Romeo, anch?egli campione italiano
su pista di motociclismo, Vittorina gestisce la concessionaria della moto Guzzi a Ferrara.
Impegnata fino alla fine nella passione dei motori con il fratello Romeo,
Vittorina Sambri scompare in silenzio nel 1965.
Hanno detto di lei:
I quotidiani ferraresi di questi anni seguono con interesse le imprese di Vittorina, ?intrepida donna? che mostra un coraggio ?non comune nel mondo femminile e forse neanche? in quello maschile?
I successi ottenuti, il carattere aperto e leale, la simpatia e lo spirito cameratesco di Vittorina attraggono sia l?interesse degli sportivi romagnoli, i pubblici sportivi di tutta Italia e l?amicizia degli altri piloti di Ferrara e dintorni:
fino a pochi decenni fa molti motociclisti della zona raccontavano di aver trascorso delle allegre serate con la Sambri, a bere e a parlare di motori.
Si racconta che chi entrava nel suo negozio si trovava di fronte ad una donna che vestiva sempre con abiti maschili, capelli di taglio maschile e l?eterna sigaretta tra le labbra.
Vittorina Sambri, pioniera del motociclismo italiano, invidiata e soggetta a discriminazioni e illazioni da parte dei centauri maschi, i quali non concepivano il fatto che una donna potesse andare pi? forte di loro.
Nome: ETTORINA detta VITTORINA
Cognome: SAMBRI
Luogo di nascita: VIGARANO MAINARDA ? FE -
Anno: 1891
Carriera:
Esordisce gareggiando in bicicletta sui velodromi, partecipando alle principali ?corse su pista per signorine? che si tengono a Ferrara e dintorni dal 1911 e successivamente a Parigi, nell?aprile 1913.
Da subito suscita gran curiosit? da parte del pubblico, ansioso di analizzare questa pilota androgina, questa pilota vestita con abiti maschili, cos? contrastanti e lontani dai canoni di eleganza del tempo e dagli ampi e raffinati vestiti delle signorine di allora.
Nel 1913 lascia il ciclismo per la motocicletta e nel luglio dello stesso anno, corre nel Premio Ferrara conquistando per ben due volte il 2? posto;
in agosto si cimenta in una sfida a due sull?ippodromo di Faenza contro il pilota Antoniazzi di Padova.
Per i primi giri Antoniazzi si mantiene in testa, la Sambri insidia l?avversario tentando pi? volte il sorpasso, soprattutto in curva, comincia la bagarre: lei ? fra lo steccato e il suo avversario che non le lascia strada, costringendola a percorre un tratto di prato all?esterno del percorso.
La gara viene annullata per irregolarit?. Alla ripresa ? sempre in testa Antoniazzi, ma vi rimane ben poco, infatti la Sambri lo supera aumentando ad ogni giro il distacco dal suo rivale, trovando ad accoglierla la vittoria, percorrendo 10km in 7.31 minuti.
Nel 1914 conquista il 2? posto nel Circuito di Cremona, classe 350, tenendo testa al grande campione Miro Maffei.
Nel 1920 ai campionati motociclistici di Bologna affronta l?eliminatoria con Borgatti in sella ad una Borgo 500 monociclindrica, costruita a Torino e in grado di raggiungere la velocit? massima di 95 km orari.
Non ? noto l?anno in cui Vittorina Sambri ha interrotto l?attivit? sportiva, ma si
hanno notizie dell?impegno che la campionessa ferrarese continua a mantenere nell?ambito delle gare:
negli anni ?50, insieme al fratello Romeo, anch?egli campione italiano
su pista di motociclismo, Vittorina gestisce la concessionaria della moto Guzzi a Ferrara.
Impegnata fino alla fine nella passione dei motori con il fratello Romeo,
Vittorina Sambri scompare in silenzio nel 1965.
Hanno detto di lei:
I quotidiani ferraresi di questi anni seguono con interesse le imprese di Vittorina, ?intrepida donna? che mostra un coraggio ?non comune nel mondo femminile e forse neanche? in quello maschile?
I successi ottenuti, il carattere aperto e leale, la simpatia e lo spirito cameratesco di Vittorina attraggono sia l?interesse degli sportivi romagnoli, i pubblici sportivi di tutta Italia e l?amicizia degli altri piloti di Ferrara e dintorni:
fino a pochi decenni fa molti motociclisti della zona raccontavano di aver trascorso delle allegre serate con la Sambri, a bere e a parlare di motori.
Si racconta che chi entrava nel suo negozio si trovava di fronte ad una donna che vestiva sempre con abiti maschili, capelli di taglio maschile e l?eterna sigaretta tra le labbra.
Vittorina Sambri, pioniera del motociclismo italiano, invidiata e soggetta a discriminazioni e illazioni da parte dei centauri maschi, i quali non concepivano il fatto che una donna potesse andare pi? forte di loro.
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