STORIA DELLE GARE DI MOTO
La prima uscita della motocicletta che si conosca, ? la Parigi-Bordeaux del 1895 riservata indistintamente a tutti i veicoli a motore. Vi parteciparono insieme a tante stramberie motorizzate anche due veicoli che potevano essere definiti "motociclette", anche se non erano ancora tali.
La motocicletta divent? un veicolo per uomini "duri" come si pu? leggere in ci? che segue. "La motocicletta amava l' uomo selvatico, dotato di molta perizia, aspirava a essere cavalcata dall'ardimento, non desiderava altro che fondersi in un unico corpo col pilota. L'abbraccio della potenza del mezzo meccanico con l'agilit? del pilota avvenne, creando la "selvaggia bellezza" della motocicletta fino al punto che, facendo riferimento ai mitici figli di re Issione, i seguaci delle due ruote presero il nome di "Centauri".
Il giorno della grande popolarit? della motocicletta arriv? nel 1903 con le grandi imprese sportive: la Parigi-Vienna, la Parigi-Madrid e la leggendaria sfida tra Francia e Inghilterra, in pista per affermare chi costruiva le migliori moto. Scesero in gara su un circuito due potenti moto di 3000 cc. Vinsero i francesi a 86 km/h.
L'anno dopo nel 1904 in Francia nasce il Motocycle Club France, e contemporaneamente la Federation International des Clubs Motocyclistes. Molte gare internazionali coinvolsero nell'agonismo tutti gli amanti della motocicletta. In Inghilterra non rimasero a guardare: il 28 maggio 1907 organizzarono all'Isola di Man la pi? grande manifestazione d'Europa (ancora oggi una classica): il Tourist Trophy . Fu la spina dorsale dello sviluppo di tutto il motociclismo agonistico.
Non mancarono in Italia gli appassionati, ma soprattutto non mancarono i "maghi" dei motori. A Milano nel 1911 si costitu? il primo Moto Club d'Italia. Nel 1912 si organizz? il primo Campionato di Motociclismo. Nel 1913 la prima competizione di grande rilievo: l'Audax. Nello stesso anno MAFFEIS tocc? i 116 km/h. Nel 1914 venne avviata la preparazione del Raid Nord-Sud, una gara di velocit? pura di grande impegno tecnico e organizzativo, ma la prima guerra mondiale ne imped? la realizzazione. L'attivit? inizi? nuovamente nel 1919, con la nascita della Milano-Taranto; nel 1921 si diede il via al classico Circuito del Lario; nel 1922 nacque a Monza il Gran Premio delle Nazioni. Nel 1933 si costitu? la Federazione Motociclistica Italiana. In pochi anni l'Italia si rivel? stupefacente nel campo motoristico. Intelligenza, passione e abilit? di piloti e meccanici, fecero decollare il motociclismo italiano ai vertici mondiali.
I nomi delle motociclette e dei piloti italiani sulle strade e negli autodromi di tutto il mondo divennero leggendari, fino agli anni Settanta. La GILERA nacque nel 1909, la BENELLI nel 1911, la GUZZI nel 1921, segu? poi la MORINI, la DUCATI, la LAVERDA, la GARELLI, la MOTOBI, la MONDIAL e molte altre ancora. Un'altra azienda si distinse e domin? la scena mondiale nel secondo dopoguerra per molti anni, la AUGUSTA; per la costruzione e le strepitose vittorie della sua MV, e per la costruzione delle poderose moto su licenza americana: le HARLEY- DAVIDSON. Dai libri d'oro delle maggiori competizioni mondiali risulta evidente la superiorit? delle marche italiane fino a un certo periodo.
Il Campionato Mondiale di Motociclismo inizi? per la prima volta nel 1949, con cinque classi: 125, 250, 350, 500, Sidecar. La Classe 50 cc. venne aggiunta solo nel 1962. Nei primi 20 anni la superiorit? delle marche italiane fu schiacciante: l'Italia vinse 46 titoli mondiali su 102, contro 15 della Germania, 12 della Gran Bretagna e 29 del Giappone. Quest'ultimo, apparso sulla scena solo nel 1961 con le medie cilindrate, poi cominci? a vincere su tutte le altre case motociclistiche. I nomi Honda, Yamaha, Suzuki e Kawasaki hanno fatto il giro del mondo e ad essi sono legati i successi dei migliori piloti di tutti i tempi. Ora le classi del mondiale sono cambiate e sono diventate tre: 125, 250, e motogp (al posto delle 500 dall'anno 2002). Le motogp hanno cilindrata di 1000 cc.
FONTE
http://www.racine.ra.it/icbiagio/Motogp/storia.htm
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