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Bill Lomas

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    #1

    Bill Lomas

    "Dopo il ritiro della Guzzi ho avuto un incontro con Mimmo e Giovanni Benelli, son i quali avevo già trattato nel '52, in vista dello sviluppo di una nuova 4cilindri 250 o 350. Quanto alla MV, a parte l'ottimo lavoro dei meccanici e la stima per Arturo Magni in particolare, non avevo precedentemente ottenuto molta attenzione alle mie richieste e ai miei consigli."

    Perchè contrariamente ad altri piloti rimasti appiedati dopo il ritiro, lei ha abbandonato l'attività?

    "Nessuna Casa, a quei tempi, poteva offrire condizioni, materiale meccanico, familiarità come avevo trovato in Guzzi. In ogni caso si sarebbe trattato di un passo indietro sotto un aspetto o l'altro. Tanto valeva smettere, e così ho fatto."

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    #2
    Lei ha guidato con grande stile. Si trattava di una forma di espressione istintiva o era frutto di una disciplina, maturata magari alla galleria del vento?

    "Il mio stile di guida è nato per istinto, ma si è poi affinato con l'esperienza. Naturalmente dipende molto anche dalla struttura della moto, che deve permettere una posizione raccolta e aerodinamica. Le carenature hanno esaltato questo concetto."

    Il nostro Tarquinio Provini guidava in un modo simile al suo. Quali dei piloti italiani degli anni cinquanta reputa a lei più affine, indipendentemente dalla cilindrata? E quali tra quelli di altre nazionalità?

    "Sono onorato di essere paragonato al mio grande amico Tarquinio Provini che, insieme a Tenni, ammiro sinceramente. Ho visto guidare Tenni al Tourist Trophy dell'isola di Man: non lo dimenticherò mai. Ho molto ammirato per il suo stile anche Freddie Frith"

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