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Stefano Bonetti

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    #1

    Stefano Bonetti

    Guardando i risultati di ieri delle prove del TT ho notato che un "veterano" del TT st? andando forte...Bonetti ? alla sua terza partecipazione dopo aver saltato lo scorso anno, e dopo aver fatto un quindicesimo nell superstock del 2005. Viene anche dalla North West di quest'anno.

    NOME: Stefano
    COGNOME: Bonetti
    NATO A: Lovere (BG)
    IL: 23/12/1976



    Per chi nnon lo sapesse, pluricampione delle corse in salita:
    2000: 2? in classifica finale
    2001: Campione Italiano classe 125 c.c.
    2002: esordio in classe 250 c.c. : primo titolo iridato
    2003: esordio con la 600c.c. 4T :secondo posto assoluto
    2004: Campione Italiano Velocit? salita classe 600 c.c.
    2005: Campione Italiano Velocit? salita 1000 c.c. nella classe OPEN

    Ecco perch? ha comiciato col TT: (tratto da http://www.grigneme.it/home_file/rep...%20al%20TT.htm)

    GrignemeAllora, com'? nata st? storia del TT??

    StefanoMah, era un po' che ci pensavo visto che vengo dalla gare in salita, e quindi non potevo non subirne il fascino. Poi non appena sono arrivato sull'Isola di Man me ne sono innamorato. Qui in Italia le gare in salita non se le caga nessuno (Bonetti ? un 4 volte campione Italiano?), mentre l? firmavo autografi, la gente mi acclamava, i bambini mi facevano firmare le foto. Le prime volte pensavo mi prendessero per il culo!



    GHo sentito che Umberto Rumiano (Pilota italiano che ha corso il TT 2004 su MV Agusta) ha firmato un autografo a Phil Read!?

    SMahQuesta mi sembra un po' una fesseria. Rumiano ? venuto al TT nel 2004 con il nostro gruppo, ma quest'anno ? rimasto a casa. Sinceramente, non ? che ci andassi molto d'accordo. Ha scritto un sacco di articoli sui giornali senza MAI nominare nessuno del nostro gruppo?? Stefano mette su il DVD della North West 200, terribile gara stradale Irlandese cui ha partecipato nel 2005.

    GMa pioveva!! Se non sbaglio al TT non si corre quando piove, giusto??

    SEsatto. Comunque in questa gara sono andato piuttosto forte, partivo indietro ma ho fatto un gran recupero fino al 12esimo posto, poi mi sono dovuto ritirare per un guasto tecnico, mi si ? tranciato il filo della batteria. In SS ho fatto 20esimo

    GNonostante le vie di fuga inesistenti, sembrava piuttosto veloce??

    SIl pi? veloce ? stato un pilota SBK a 328 km/h , in fondo al dritto che ? lungo pi? di 3 km , anche se non ? un vero e proprio rettilineo, ma si fa in pieno. Io arrivavo a quasi 300 all'ora

    G Com'? il settinG delle sospensioni per la guida su gara stradali??

    SE' completamente stravolta rispetto alle gare in pista. Le sospensioni devono essere molto morbide per copiare le asperit?, anche il tipo di guida dev'essere molto meno impiccato, pi? fluido per essere redditizio?

    GMa come hai fatto ad andare cos? forte subito al TT? Ti sei aiutato con simulatori o videocassette?

    SIn realt? sono andato forte solo concentrandomi sulla guida, cercando di imparare la pista prima possibile. Ho guardato un sacco di videocassette a casa, ma come al solito quando ti presenti e inizi a guidare davvero ? tutta un'altra cosa. Pendenze, buche, salti e traiettorie le memorizzi solo quando ci guidi dentro forte.?

    GIl percorso Lovere-Isola di Man sembra piuttosto lungo? come ci sei arrivato?

    SMah, correndo nelle gare in Salita ho conosciuto un personaggio di Torino che corre con i Sidecar e che ha fatto 36 volte il TT, si chiama Franco Martinel ed ? stato lui ad ?iniziarmi? al TT. Poi tramite lui mi sono messo in contatto con l'associazione ?Mike Hailwood fondation? che mi ha invitato un paio di giorni per vedere com'era la pista e l'ambiente. Inoltre grazie a queste associazioni e ai vari premi di presenza e i rimborsi spese, la trasferta non ? nemmeno dispendiosa, anzi, quest'anno ho fatto buoni risultati e sono riuscito anche a terminare l'impresa in leggero attivo economico?

    GChiunque pu? iscriversi al Touristh Trophy??

    SUna volta si, ma ultimamente gli organizzatori si sono accorti che gli incidenti mortali capitano nel 90% dei casi ai neofiti, e quindi bisogna presentare un regolare curriculum sportivo. Io sono stato accettato, mentre ad esempio due ragazzi che conosco con discreti risultati nel campionato Montagna, sono stati rimbalzati.

    GQuanto ? lungo il TT??

    Spi? di 60 km . Ci ho messo una settimana intera per impararlo. Adesso lo conosco ?quasi? a memoria, mi mancano da memorizzare le buche, i dossi, le traiettorie pi? favorevoli che i piloti locali conoscono a menadito

    GLa parte pi? impressionante??

    SLa partenza. In videocassetta Bray Hill sembra una discesa normale, e invece ? una picchiata incredibile. Arrivi in fondo ad una velocit? assurda, e in sesta piena prendi un avvallamento che schiaccia le carene sull'asfalto e poi ti catapulta con la ruota anteriore a puntare il cielo. Poi ? molto impegnativa la parte in mezzo al bosco, con curvoni da quinta piena, l'asfalto sconnesso e la visibilit? limitata. Quella ? la parte dove ci si fa decisamente male, di solito. Il mountain invece ? la parte pi? godibile perch? c'? molta visibilit? e guidare ? una vera goduria. In citt? invece ci sono i salti come a Ballaugh Bridge ma ? decisamente la parte meno tecnica ed entusiasmante.

    GChe ne pensano i tuoi di questa passione??

    SBeh, non fanno salti di gioia, per? accettano questa mia decisione.?



    GHai mai provato a sfondare nella velocit? in pista??

    SSi, ho cominciato nel 1996 con la Sport Production 125 con una Cagiva Mito, per? non ? che abbia un gran ricordo. Ho speso un mare di soldi e ho fatto tanti sacrifici per fare settimo-ottavo in gara, che comunque non era male ma non mi ha ripagato. E poi in Italia il ritorno economico per chi corre ? decisamente inesistente. Quest'anno ho fatto un secondo posto nel trofeo Motoestate nella classe Open con la mia Gixxer 1000 di serie, e mi hanno dato una ridicola coppettina, nonostante i 200 euro di iscrizione.



    GAl TT invece??

    SAl TT invece c'? tutto un altro rispetto per i piloti. A partire dall'aspetto economico, ma da non sottovalutare ? l'ambiente. Sull'Isola di Man si ? tutti nella stessa barca, anche i piloti ufficiali tipo Mc Guinness o Archibald girano per il paddock con una birra in mano, pronti a dare consigli a tutti. Inoltre se hai bisogno di una vite o di un pezzo per la moto, entri in un qualunque box e ottieni sempre grande disponibilit?. Cosa che ad esempio NON succede nel paddock della velocit? in Italia, anche nelle categorie pi? basse?.



    GIL pilota che ti ha pi? impressionato??

    SAdrian Archibald. E' un energumeno che guida la moto molto ingrugnato, di forza, incazzato nero. Mc Guinness invece va fortissimo ma ? molto pulito.



    GPer andare forte cosa ci vuole? Incoscienza? Follia??

    SNo, no, i top rider sono molto forti anche mentalmente. Anch'io prima di venire qui pensavo fossero tutti degli hooligan ubriaconi, invece sono molto preparati. Non potrebbero farsi un bicchiere nemmeno volendo, perch? c'? l'etilometro alla partenza, e poi per reggere 6 giri di 60 km a 200 all'ora di media credo sia necessario essere lucidi?.



    GPer il TT 2006 sei pronto??

    SSi, adesso ho messo in vendita la mia Gsxr 1000 K3 per sostituirla con un modello K5, mentre c'? anche la possibilit? che il concessionario di Torino che mi supporta mi metta a disposizione la Yamaha R 6 2006, speriamo??



    GE con il rischio come la mettiamo? Non ti ? mai passato per la mente di smettere??

    SNo. Una volta ho rischiato di brutto, sono finito con la ruota davanti su un marciapiede. Per fortuna sono arrotondati apposta?. E poi mi ? capitato di vedere un incidente mortale, un pilota che era partito tre posizioni avanti a me. Ci hanno rallentati e sono riuscito a vederlo per terra, in una pozza di sangue. E' stato un po' da monito per farmi stare un po' pi? tranquillo. Comunque con il ritmo che ho tenuto io sono ancora abbastanza tranquillo, certo, cammino forte, per? non sono impiccato come in pista?.E poi penso che sparare contro il TT sia piuttosto facile. Ci sono gare anche pi? pericolose per? pi? ?romantiche? e quindi meno avversate. Penso alla Parigi-Dakar, ad esempio.



    G:"Ultima domanda? Sono belli i gatti senza coda?"


    S:"E chi li ha mai visti!! Mi hanno detto che quando ? periodo di gare li
    nascondono perch? altrimenti i piloti se ne portano sempre a casa uno per
    ricordo...."



    Le statistiche personali:


    Mi pare di aver capito da qui:


    che si far? anche Ulster e Macao!!! ...un pazzo scatenato...

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    #2
    2 anni fà ho avuto la fortuna e l'onore di provare per qualche giro la sua moto in pista una settimana prima della partenza per il tt (come potete vedere dalla modesta piega ci andai davvero tranquillo per paura di stenderla.Bonetti è un ragazzo di una semplicità devastante e di una manetta infinita...questo è quello che scrissi all'epoca...




    Provare una moto che correrà al Turist Trophy è un’emozione indescrivibile, mi chiedo se ne sono degno, se sono abbastanza puro per farla danzare tra le curve di un circuito, e per una volta, non è tanto il mezzo in se a focalizzare la mia attenzione, ma l’asfalto che correrà sotto le sue ruote e i traguardi che riuscirà ad ottenere. Poi però torno ad essere razionale, e la ammiro in tutta la sua rude bellezza, con il main sponsor rappresentato dalla Jolly Moto (storica azienda di scarichi artigianali), che campeggia in una livrea classica, e sobria.
    La moto è molto vicina a quella di tanti appassionati che passano i weekend in circuito, la preparazione è molto soft, a garantirle qualche cavallo in più ci pensa un sistema di scarico Jolly Moto, una centralina Dynojet e un filtro dell’aria più libero, nella ciclistica si trova invece, un monoammortizzatore mupo e una forcella con idraulica rivista, tubi in treccia, una carena in vtr ed il gioco è fatto. Non siamo al cospetto di un team del mondiale sbk, qui è la passione la forza propulsiva principale e i soldi meglio spenderli per le costose trasferte, che in inutili accessori.
    Salgo sulla moto con un po’ di circospezione, a parte in cambio rovesciato a cui sono poco avezzo, il resto è tutto piuttosto simile al modello di serie. Entro in pista è programmo da subito il cervello nella modalità “adagio…l’imperativo è non stenderla”, la pista è poco trafficata e non devo stare troppo attento agli amatori che girano, mi godo sound gasante dello scarico Jolly e alzo leggermente il ritmo, un po’ impacciato con il cambio rovesciato. Alla prima staccata vera…una sorpresa, la moto ha sospensioni di..burro , immaginavo che sarebbe stata così, (nei circuiti stradali, l’assetto è ben diverso da quello che si una in pista, la moto deve copiare l’asfalto, digerendone anche tutte le imperfezioni), questo la rende molto mobile in staccata, spettacolare e gasante se la moto fosse mia, un po’ meno visto che la sto testando e che non oserei più tornare ai box se la buttassi giù. L’ingresso in curva mi stupisce ancora, la moto dopo un inizio normale, improvvisamente cade sulla corda (comportamento dovuto agli steli della forcella esageratamente sfilati) , sulle prime mi viene spontaneo rialzarla, ma presto capisco che è una dote che aiuta molto se la si sa assecondare. La potenza del motore, non fa gridare al miracolo, è un po’ inferiore a quella dell’ultima versione del Gsx/r 1000 in configurazione standard, ma complice le sospensioni cedevoli, quando entra in coppia è davvero difficile far stare l’anteriore attaccato al terreno. Si avverte che questo mezzo è stato assolutamente adattato al peso, alle caratteristiche di guida del suo pilota, ed non è facilissimo entrarvi subito in sintonia. Qualcosa di più comincio a capirci quando rientro in pista la seconda volta, cercando di adattarmi alla moto, ne colgo quelli che sono i suoi punti di forza, ovvero un avantreno decisamente rapido, anche se poco comunicativo, e la possibilità di usare una guida “fantasiosa” sicuri che il mezzo, sulle prime sarà un po’ recalcitrante a seguire i nostri ordini, ma poi si piegherà al nostro volere. Faccio comunque fatica a raggiungere un buon ritmo, più che le caratteristiche del mezzo, nella mia mente non posso non pensare che la prossima gara è vicina e che è meglio spingere un po’ meno…per non rischiare troppo.
    Dopo aver provato la sua moto, la stima per Bonetti se è possibile è ancora più grande, perché ci siamo resi conto che guida un mezzo praticamente identico al modello di serie, credo che nessuno si sognerebbe mai di attribuire i suoi ottimi risultati alla moto, nel suo caso è palese come l’accessorio vincente del mezzo…sia semplicemente il polso destro del suo pilota.

    e ora un pò di storia del pilota...


    Quando pensi agli uomini che corrono il Tourist Trophy, nella mente si materializzato immagini di semidei in cui il coraggio, il talento e la passione sono elementi fusi insieme a creare qualcosa che si avvicina al superuomo di Nice.
    Pensi che devono essere per forza dotati di qualcosa che, noi comuni mortali non abbiamo, e a volte, invidi quell’ incredibile fascino che hanno, per chi, come me e tanti altri appassionati, il tt lo sogna ogni volta che può.
    Uno di questi personaggi l’ho incontrato, in una giornata ricca di emozioni.
    Si tratta di Stefano Bonetti, classe ’77 di Castro, ha esordito per la prima volta al Mountain lo scorso anno, conquistando il trofeo Bronze nella classe junior tt (l'ambito trofeo che viene consegnato a chi stabilisce un tempo che rientri nel 110% del tempo del vincitore), ed il trofeo Silver nella production 600, (assegnato a chi ottiene un tempo inferiore del 105% dal vincitore) , stabilendo tempi che nessun italiano aveva mai ottenuto prima.
    Fisico asciutto, altezza da fantino, sguardo furbo e vivace, una di quelle persone semplici, che ti ispirano da subito una gran fiducia. Dopo i convenevoli di rito, insieme ai ragazzi di Special, si inizia a conversare come se ci si conoscesse da un vita, nonostante i tanti titoli italiani nella velocità in salita e tanta stima da parte di tutti per le imprese nella terra dei folletti, Bonetti è una persona estremamente disponibile e cordiale. Scarichiamo la moto ( la Suzuki gsx/r con cui ha conquistato il secondo posto, una settimana prima al Motoestate), e ci si lascia andare ad un po’ di storie sul TT, parlando con Stefano capisco, quanto di sconosciuto ci sia dietro a questa corsa, ovvero quanto diversi sono i piloti che vi partecipano da come li avevo immaginati io. L’epoca dei pionieri folli che affrontavano gli oltre 60 km del Mountain a manetta spalancata è finita da un bel po’, ora la maggior parte dei piloti, usa un approccio metodico, fatto di ricognizioni, ore ed ore ad osservare le riprese on board, insomma tutti i modi possibili per ridurre le sorprese al minimo. Inulite nascondere la testa sotto la sabbia, ogni anno qualche vittima c’è, ma il più delle volte, i caduti si annoverano tra quelli che alla corsa ci arrivano impreparati. anche fisicamente. Il prossimo anno infatti il TT vedrà aumentato il numero dei giri che si dovranno compiere, e questa mossa dell’organizzazione è tesa soprattutto a scoraggiare i dilettanti.
    Tra una chiacchierata e un ‘altra, Stefano si infila il casco ed entra ad Adria (pista dove non ha mai corso), lo osserviamo dagli spalti, e si vede subito come sia diverso dalle decine di amatori che stanno girando, guida pulito e sciolto con una grinta assolutamente fuori dal comune. A fine giornata, dopo non più di 30 giri e la moto con assetto stradale, stacca un ’23 basso…niente male.
    Uno come Bonetti, non si può dimenticare, nei suoi occhi vedi una pace interiore straordinaria, unita ad una feroce determinazione, siamo lontani anni luce, ai piloti che incassano milioni di euro e che conoscono un milione di scuse per nascondere i loro limiti, Bonetti ogni volta che rientra al box…non chiede modifiche alla moto, lo sento ripetere spesso “ …va tutto bene”, è uno che sa che che prima di tutto occorre girare il gas, le regolazioni e le modifiche, quelle si fanno quando i tempi non scendono più.
    Chissà dove sarebbe arrivato uno come lui, se avesse avuto da subito qualcuno che lo avesse aiutato economicamente e sostenuto nei campionati che contano, ma la sua grandezza sta anche in questo, nel vivere la sua passione senza eccessive pressioni, al Mountain racconta che per stemperare la tensione ogni mattina ci si raccontava una barzelletta, ed il sorriso gli restava sulla bocca finchè il Marshal non toglieva la mano dalla sua spalla…che grande uomo questo pilota.
    E’ amore vero quello di Bonetti, per il TT e si vede anche per il rispetto che ha per le sue regole, per la stima nei confronti dell’organizzazione e si vede nella luce che illumina il suo vivo ogni volta che ne percorre mentalmente le curve o i paesaggi.
    Stefano Bonetti parteciperà quest’ anno alla prestigiosa North West 200 e di nuovo al TT, e noi tutti ci auguriamo che sappia cogliere non solo ottimi risultati, ma anche le emozioni che un uomo come lui cerca, e lo ringraziao per aver condiviso con noi una giornata che mi resterà dentro

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      #3
      prove di martedi al tt:
      superbike: bonetti 30? tempo
      superstock: 23?
      supersport: 29?

      da segnalare che in superstock martin finnegan con la mv agusta ha il secondo tempo...

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        #4
        Originally posted by lithium View Post
        Bonetti è un ragazzo di una semplicità devastante e di una manetta infinita...
        su questo ti quoto alla grande
        io l'ho conosciuto l'anno scorso al corso con pedersoli che mi avevano offerto (so che ai tempi collaborava con la scuola guida, non so se la cosa continua tra i suoi mille impegni )
        mi ha fatto da istruttore/apripista ed ero l'unica sua "allieva" perchè le altre non erano mai entrate in pista (per me era almeno la decima volta a dir poco )
        veramente una persona strana.. talmente calmo e semplice che pensi sia il primo pirla che passa
        cmq.. tra un turno di pista e l'altro invece che darmi consigli su cosa sbagliare/migliorare (che alla fine son sempre gli stessi e già li conosco) mi parlava del tt delle gare in salita etc
        a fine giornata mi ha confessato che l'idea di dover fare un corso a delle neofite quella mattina l'aveva fatto alzare con la luna storta
        Last edited by ladyduke; 30-05-07, 08:24.

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          #5
          Scusate...ma non lo metterei in AMARCORD...è l'attuale realtà delle gare su strada N200...campionato italiano salita FMI...TT...

          A detta di molti amici che fanno le gare in salita sull'italiano...è davvero un grande...

          Di loro ho visto correre Duci che era con lui alla N200...fanno paura...anche lo stesso Paolo (Blisgo) che è qui su DDG e che conosco di persona...hanno dei passi su strada fuori di testa..la cosa che pù mi impressiona ad esempio di Paolo è che nelle uscita domenicali che si fa assieme e che NON considera come allenamento, va forte..molto forte con 0 rischi!!!Ma se dico 0 è 0!!!Un

          altro che vedo di tanto in tanto girare e che fa l'italiano è David lignite...altro mostro sacro....
          poi il niccoli, tommy, eddie...ecc ecc...ho la fortuna di bazziacare gente che fa le gare...e quindi di tanto in tanto respirarel'ambeinte delle gare su strada e della montagna!!!!


          ONORE A LORO!!!

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            #6
            marce... il forum Amarcord ? un po' il ritrovo degli amanti delle Road races... vedi i vari 3d su NorthWest e TT... anche del 2007...

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              #7
              Originally posted by nik74 View Post
              marce... il forum Amarcord ? un po' il ritrovo degli amanti delle Road races... vedi i vari 3d su NorthWest e TT... anche del 2007...
              ah si ?!?!


              ok

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                #8
                uau!!!!
                bel post e grande Bonetti!!!!
                dai gas!

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                  #9
                  Grazie lithium!!!

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                  • Font Size
                    #10
                    Grande Bonetti, Grande Martinel!!! tutti Grandissimi!

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                      #11
                      Stefano Bonetti

                      anche se non ? proprio amarcord... metto qui un omaggio x questo bergamasco simpaticissimo, che ci d? del gran gas nelle Road Races di tutto il mondo...

                      se qualcuno avesse la sua mail x contattarlo... lo vorremmo salutare dopo averlo conosciuto al TT del Centenario

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                        #12
                        Originally posted by nik74 View Post
                        anche se non ? proprio amarcord... metto qui un omaggio x questo bergamasco simpaticissimo, che ci d? del gran gas nelle Road Races di tutto il mondo...

                        se qualcuno avesse la sua mail x contattarlo... lo vorremmo salutare dopo averlo conosciuto al TT del Centenario
                        Quoto, c'ero anch'io con nik74, persona disonibilissima

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                          #13
                          un'immagine bellissima del TT 2007 durante le prove della SBK
                          credo che sia il velocissimo salto di Ballacrye



                          p.s. non sta nemmeno guardando la strada...
                          Last edited by Potanik74; 14-06-07, 08:22.

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                          • Font Size
                            #14
                            Originally posted by nik74 View Post
                            un'immagine bellissima del TT 2007durante le prove della SBK
                            credo che sia il velocissimo salto di Ballacrye



                            p.s. non sta nemmeno guardando la strada... : supercoo:

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                            • Font Size
                              #15
                              Domenica 3 giugno 2007. Stranamente, per l'Isola di Man, piove (battuta ironica, humor inglese). 4 pazzi si aggirano per il paddock del TT. Ad un certo punto incontriamo questo camper



                              Era il suo camper con questo incitamento.
                              Last edited by gillescorona; 14-06-07, 08:41.

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