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Dal sito www.motociclismo.it
TT, poche luci, tante ombre
Anche se quei... bravi figlioli degli organizzatori che non sanno fare il loro mestiere ci hanno procurato una bruciante delusione, escludendo tutti gli italiani (meno Giacomo Agostini), questo TT Centenario ? un evento storicissimo, troppo importante per essere ignorato sulle nostre pagine, che hanno sempre dato tanto spazio alle gare dell??isola?. Cos? anche stavolta abbiamo rispettato le nostre tradizioni, e forse abbiamo esagerato, come sicuramente ci accuseranno quanti hanno poca simpatia per il ?classic event? inglese, anzi sono decisamente contrari. Il dossier che abbiamo preparato secondo un men? piuttosto insolito e speriamo gradito (che privilegia il lato storico), si compone infatti di 54 pagine, arricchito da tante foto di tutti i tempi, alcune inedite. Contiene anche la descrizione di un giro secondo le indicazioni di John Surtees, che di TT ne ha vinti sei, dal 1956 al 1960, con le MV Agusta 350 e 500 quattro cilindri. Una lettura da... brivido, ennesima prova di cosa sia gareggiare sul Mountain. Astenersi da tentativi di imitazione! Per fare un complimento a una persona, un oggetto, un avvenimento che hanno raggiunto rispettabile et?, si dice di solito che hanno tot anni ma non li dimostrano. Il TT invece questi suoi 100 anni li dimostra in pieno. Appartiene ormai ad un passato sempre pi? remoto. Ma viene tenuto ostinatamente in vita non tanto per amore dello sport, quanto per rimpolpare le casse dell?Isola che altrimenti non saprebbe come tirare avanti, dopo aver perso completamente il suo richiamo turistico (era infatti la meta degli inglesi prima che scoprissero localit? pi? attraenti). Secondo gli organizzatori del TT, l?isola ? la capitale mondiale delle corse su strada. In verit? non esiste chi pu? contendergli la qualifica, e poi le corse su strada hanno ancora senso o non sono piuttosto un micidiale anacronismo? E, controsenso nel controsenso, il TT continua a chiamarsi Trofeo Turistico, secondo una denominazione che agli inizi poteva essere corretta. Perch? il regolamento prevedeva limitazioni di peso, consumo e rumorosit? per stimolare il progresso delle moto di tutti i giorni. Ma dare oggi dei ?turisti? a quanti sfrecciano a pi? di 200 km/h tra case e muretti, in una specie di roulette russa, ? uno scollamento dalla realt?.
TT, poche luci, tante ombre
Anche se quei... bravi figlioli degli organizzatori che non sanno fare il loro mestiere ci hanno procurato una bruciante delusione, escludendo tutti gli italiani (meno Giacomo Agostini), questo TT Centenario ? un evento storicissimo, troppo importante per essere ignorato sulle nostre pagine, che hanno sempre dato tanto spazio alle gare dell??isola?. Cos? anche stavolta abbiamo rispettato le nostre tradizioni, e forse abbiamo esagerato, come sicuramente ci accuseranno quanti hanno poca simpatia per il ?classic event? inglese, anzi sono decisamente contrari. Il dossier che abbiamo preparato secondo un men? piuttosto insolito e speriamo gradito (che privilegia il lato storico), si compone infatti di 54 pagine, arricchito da tante foto di tutti i tempi, alcune inedite. Contiene anche la descrizione di un giro secondo le indicazioni di John Surtees, che di TT ne ha vinti sei, dal 1956 al 1960, con le MV Agusta 350 e 500 quattro cilindri. Una lettura da... brivido, ennesima prova di cosa sia gareggiare sul Mountain. Astenersi da tentativi di imitazione! Per fare un complimento a una persona, un oggetto, un avvenimento che hanno raggiunto rispettabile et?, si dice di solito che hanno tot anni ma non li dimostrano. Il TT invece questi suoi 100 anni li dimostra in pieno. Appartiene ormai ad un passato sempre pi? remoto. Ma viene tenuto ostinatamente in vita non tanto per amore dello sport, quanto per rimpolpare le casse dell?Isola che altrimenti non saprebbe come tirare avanti, dopo aver perso completamente il suo richiamo turistico (era infatti la meta degli inglesi prima che scoprissero localit? pi? attraenti). Secondo gli organizzatori del TT, l?isola ? la capitale mondiale delle corse su strada. In verit? non esiste chi pu? contendergli la qualifica, e poi le corse su strada hanno ancora senso o non sono piuttosto un micidiale anacronismo? E, controsenso nel controsenso, il TT continua a chiamarsi Trofeo Turistico, secondo una denominazione che agli inizi poteva essere corretta. Perch? il regolamento prevedeva limitazioni di peso, consumo e rumorosit? per stimolare il progresso delle moto di tutti i giorni. Ma dare oggi dei ?turisti? a quanti sfrecciano a pi? di 200 km/h tra case e muretti, in una specie di roulette russa, ? uno scollamento dalla realt?.
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