LO SCHELETRO NELL?ARMADIO
Prima di debuttare in salita, quando ancora lo spirito delle competizioni su strada aperta era vivo in lui, Adry ne ha combinate delle belle. Erano i primi anni ottanta, quando spopolavano le tirate alla Joe Bar Team e le smanettate il sabato pomeriggio, quando si girava con le moto con le carene da corsa e bollo ed assicurazione erano alla portata di tutti.
Un pomeriggio, un sabato per la precisione, Adry ed alcuni amici si stavano cimentando in una tirata, non proprio a rigore del codice della strada. Zio Adry, come al solito, era nettamente in testa, e conduceva alla grande sul gruppo degli amici inseguitori lungo le strade dell'Oltrepo chivassese. Ma si sa che, se la fortuna ? cieca, la sfiga ci vede benissimo, al punto da tendergli un agguato con i fiocchi. Dopo un uscita da una curva "a palla di cannone", Adry ha perso il controllo della preziosissima Bimota che stava cavalcando, finendo fuori strada. Separatosi dalla moto nella caduta per evitare il peggio ha scorto il proprio mezzo puntare in maniera assassina verso una contadina che stava raccogliendo i pomodori nel proprio orticello ben curato. Temendo il peggio si ? avvicinato ed ha scorto la povera donna imbrattata di rosso e coricata sotto la moto... una volta scostata la cavalcatura, il giovane Adry ha potuto constatare che la donna era incolume e decisamente inviperita. La poveretta, infatti, rialzatasi ha cominciato a gridare, prendendo alla sprovvista il povero ragazzo sotto shock pi? per la vista della donna imbrattata di pomodoro che non per il pauroso incidente appena occorsogli. Cos?, interrogato con veemenza su dove fosse andato il proprietario del mezzo piantato come uno spaventapasseri tra i filari di piselli della anziana signora, Adry, ancora vestito con tuta di pelle e casco, non ha esitato a replicare:" E' scappato in quella direzione, ma, per fortuna, gli ho preso il numero di targa!!!".
fonte
Prima di debuttare in salita, quando ancora lo spirito delle competizioni su strada aperta era vivo in lui, Adry ne ha combinate delle belle. Erano i primi anni ottanta, quando spopolavano le tirate alla Joe Bar Team e le smanettate il sabato pomeriggio, quando si girava con le moto con le carene da corsa e bollo ed assicurazione erano alla portata di tutti.
Un pomeriggio, un sabato per la precisione, Adry ed alcuni amici si stavano cimentando in una tirata, non proprio a rigore del codice della strada. Zio Adry, come al solito, era nettamente in testa, e conduceva alla grande sul gruppo degli amici inseguitori lungo le strade dell'Oltrepo chivassese. Ma si sa che, se la fortuna ? cieca, la sfiga ci vede benissimo, al punto da tendergli un agguato con i fiocchi. Dopo un uscita da una curva "a palla di cannone", Adry ha perso il controllo della preziosissima Bimota che stava cavalcando, finendo fuori strada. Separatosi dalla moto nella caduta per evitare il peggio ha scorto il proprio mezzo puntare in maniera assassina verso una contadina che stava raccogliendo i pomodori nel proprio orticello ben curato. Temendo il peggio si ? avvicinato ed ha scorto la povera donna imbrattata di rosso e coricata sotto la moto... una volta scostata la cavalcatura, il giovane Adry ha potuto constatare che la donna era incolume e decisamente inviperita. La poveretta, infatti, rialzatasi ha cominciato a gridare, prendendo alla sprovvista il povero ragazzo sotto shock pi? per la vista della donna imbrattata di pomodoro che non per il pauroso incidente appena occorsogli. Cos?, interrogato con veemenza su dove fosse andato il proprietario del mezzo piantato come uno spaventapasseri tra i filari di piselli della anziana signora, Adry, ancora vestito con tuta di pelle e casco, non ha esitato a replicare:" E' scappato in quella direzione, ma, per fortuna, gli ho preso il numero di targa!!!".
fonte
Comment