La settimana scorsa mi trovavo presso un'azienda produttrice di macchine utensili nel Vicentino e vidi una vecchia foto in bianco e nero su una parete che mi colpì: raffigurava un pilota di moto mentre si apprestava ad affrontare una curva con i spettatori a pochi metri di distanza.
Mi piacque subito molto e chiesi chi fosse: si trattava del Padre dei due fratelli titolari della ditta.
Massimo, uno dei due, mi raccontò che quella foto fu scattata nel novembre del 1947 e che il Papà, Noris Zampieri, stava partecipando ad una gara organizzata dal Motoclub Schio sul circuito cittadino di Schio (VI).
Noris Zampieri, racconta sempre Massimo, partì per ultimo in quanto il motore della sua Matchless non si avviò subito e la gara fu tutta in rimonta.
Alla fine conluse la corsa in seconda posizione... !
Non ne era sicuro, ma forse la corsa fu vinta da un certo Plebani (Ugo?) che disputò anche qualche gara nel mondiale 250 nel biennio 49-50 con la Guzzi.
Sotto c'é la foto in questione, che tanto mi piacque: guardate quanto era vicino il pubblico, cosa impensabile oggi, tipico delle gare su strada del tempo.
Anche i dettagli sono bellissimi, notate l'abbigliamento, il casco e gli occhiali di allora.
Lo stile è elegante ed aggressivo insieme e quella Matchless credo faccia sognare ancora oggi.
Volevo raccontarvi questa breve storia perché quasi sempre ci soffermiamo sui grandi campioni che a suon di titoli vinti hanno scritto le pagine del motociclismo Italiano.
Eppure a far risorgere la passione della moto in una Italia sofferente nel dopoguerra, hanno certamente contribuito piloti come il Papà di Massimo.
Questo post è dedicato a te Noris Zampieri, che hai avuto tanti anni prima di noi la stessa grande passione per la motocicletta.
Mi piacque subito molto e chiesi chi fosse: si trattava del Padre dei due fratelli titolari della ditta.
Massimo, uno dei due, mi raccontò che quella foto fu scattata nel novembre del 1947 e che il Papà, Noris Zampieri, stava partecipando ad una gara organizzata dal Motoclub Schio sul circuito cittadino di Schio (VI).
Noris Zampieri, racconta sempre Massimo, partì per ultimo in quanto il motore della sua Matchless non si avviò subito e la gara fu tutta in rimonta.
Alla fine conluse la corsa in seconda posizione... !
Non ne era sicuro, ma forse la corsa fu vinta da un certo Plebani (Ugo?) che disputò anche qualche gara nel mondiale 250 nel biennio 49-50 con la Guzzi.
Sotto c'é la foto in questione, che tanto mi piacque: guardate quanto era vicino il pubblico, cosa impensabile oggi, tipico delle gare su strada del tempo.
Anche i dettagli sono bellissimi, notate l'abbigliamento, il casco e gli occhiali di allora.
Lo stile è elegante ed aggressivo insieme e quella Matchless credo faccia sognare ancora oggi.
Volevo raccontarvi questa breve storia perché quasi sempre ci soffermiamo sui grandi campioni che a suon di titoli vinti hanno scritto le pagine del motociclismo Italiano.
Eppure a far risorgere la passione della moto in una Italia sofferente nel dopoguerra, hanno certamente contribuito piloti come il Papà di Massimo.
Questo post è dedicato a te Noris Zampieri, che hai avuto tanti anni prima di noi la stessa grande passione per la motocicletta.
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