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La storia dell'adriatica 250
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COMMENTO DELL'UTENTE PICAVI:
Ricordo molto bene Witteveen, la sua tipica disposizione dei cilindri e anche l'adriatica, ma non sapevo o non ricordo che tutto era nato in bimota.
Quando witteveen fece il bicilindrico cross in gilera, ricordo che il motore all'inizio aveva parecchi problemi di affidabilit? e dalle interviste si intuiva un certo stupore e smarrimento suo. Alla fine fece fare alcuni pezzi in germania (es. gli alberi mot. alla hoeckle).
Dopo alcune gare senza nessun problema, ai giornalisti disse che gli inconvenienti erano scomparsi da quando le lavorazioni venivano fatte come da progetto e come voleva lui.
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Originally posted by kaciaro View Postecco la interessante creatura
Fabio Avossa In origine l'ADRIATICA era una scuderia; poi con il supporto economico di un costruttore di macchine agricole dette mandato al "solito" Jan Witteveen" di progettare un motore 250 GP: ne scatur... Mostra tutto? un motore a 2 tempi con distribuzione a disco rotante caratterizzato dalla originale disposizione dei due cilindri sovrapposti. Il telaio fu invece affidato alla BIMOTA. Nel 1979 la pilot? Mamola. Poi nel 1980 il progetto fu rivoluzionato con motore a V stretta e telaio monoscocca, il cui sviluppo fu affidato appunto a Walter Villa.
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motoadriatica 250
19:23Edoardo
quali info vuoi?
19:23Io
quanti gp corse
chi la costruiva
19:23Edoardo
zero
19:23Io
eccc
19:23Edoardo
la adriatica l'ha fatta dervis macrelli ex bimota
ma progettata da alessandro strada morto.
provata da VILLA
un disaster direbbero a bologna
pisciava benzina da tutte le saldature
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Fabio Avossa
L? ADRIATICA era una scuderia fondata nel 1979 da Giuliano e Alvaro Vernocchi, produttori di motocoltivatori e grandi appassionati di moto. I titolari della scuderia dettero incarico all?ing, Witteveen allora in forze alla Gilera, con esperienze precedenti in Sachs e Simonini che avr? modo di mettere in pratica poi anche in CAGIVA ed Aprilia, di realizzare una 250 da GP.
L?ingegnere olandese, alla suo primo progetto di un motore da GP in Italia, realizz? un bicilindrico 2 tempi a dischi rotanti raffreddato a liquido; i cilindri (54x54) erano disposti parallelamente uno sull?altro con gli alberi motore che ingranavano direttamente sulla campana di frizione, scoppi a 180?, alberi del cambio su piani diversi.
Il telaio in tubi fu commissionato alla BIMOTA.
La moto fu portata al debutto da Randy Mamola nelle gare mondiali e da Vanes Francini nelle gare italiane.
Nel 1980 cambia tutto. Il pilota ? Walter Villa; il motore viene completamente ridisegnato con i cilindri disposti a V strettissima e leggermente disassati. Il telaio ? monoscocca con un forcellone ad X molto particolare. Purtroppo, per difficolt? economiche, il progetto abort?.
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