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Le frasi "celebri" dei piloti
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“Nessuno era duro come Falappa, in moto era un mostro. Lui è il pilota più forte che abbia mai incontrato. Quando era dietro di me, non riuscivo a concentrarmi.”
Carl Fogarty (Official)
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“Nessuno era duro come Falappa, in moto era un mostro. Lui è il pilota più forte che abbia mai incontrato. Quando era dietro di me, non riuscivo a concentrarmi.”
Carl Fogarty
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"La moto è l'unico elemento sulla terra che stà in bilico tra il rischio di morire e il rischio di vivere, alcuni hanno timore di guidarla, altri di smettere."
Guy Martin
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"Il mio obiettivo non era far dimenticare Fogarty o diventarne l'erede: pensavo fosse impossibile e non mi interessava. Lui era un campione, un mito. Io ero soltanto un'australiano alla ricerca dell'onda giusta da cavalcare."
Troy Bayliss
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Originally posted by Paolino81 View Post"Il mio obiettivo non era far dimenticare Fogarty o diventarne l'erede: pensavo fosse impossibile e non mi interessava. Lui era un campione, un mito. Io ero soltanto un'australiano alla ricerca dell'onda giusta da cavalcare."
Troy Bayliss
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"Quando incontrai Casey Stoner per la prima volta lui aveva 12 anni e già aveva vinto tanto, ricordo i 70 titoli australiani nei campionati dirt e long track, lo osservai a lungo e sapevo che in quel ragazzo c'era una forza immane, nascosta ma c'era. Poi un giorno parlando con lui mi disse: "Mick, non ha senso correre per arrivare 2° io devo e voglio vincere, preferisco una caduta piuttosto che fare 2°". Piu' lo ascoltavo e piu' rivedevo me da piccolo. Era ancora prematuro e tante cose doveva ancora capirle, ma aveva il mio stesso carattere e dopo quella risposta lo presi molto a cuore." (Mick Doohan)
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"Non mi sono mai pentito di quello che ho fatto, come della decisione di ritirarmi. Ma farei più attenzione a curarmi il corpo, chi mi era attorno nei primi anni non ha badato troppo ai miei infortuni e so che quando sarò più vecchio la pagherò." Casey Stoner
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Daytona 1974: Kenny Roberts fece lo sbruffone dichiarando che avrebbe tritato Agostini. Ago esaminó a piedi ogni metro del circuito, si allenó minuziosamente anche per abituarsi al clima torrido della pista, e gli fece un culo così! Dichiarazione finale di KR: “non posso credere che Giacomo Agostini sia un essere umano”.
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