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Le frasi "celebri" dei piloti

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    #316
    « Le notizie che mi pervengono da ogni zona del circuito concordano su un solo punto: Tenni sta curvando con pazzo abbandono creando dubbi sul fatto che egli possa finire la gara in un pezzo solo »

    giornalista inglese commentando le prestazioni al TT di Omobono Tenni.

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      #317
      Non penso che la moto sia solo un pezzo di ferro - anzi penso che abbia un?anima perch? una cosa cos? bella non pu? non avere un?anima. Una moto ? come una bella donna, delle volte ? arrabbiata, delle volte ti d? delle grandi soddisfazioni, ma devi sempre cercare di non farla arrabbiare perch? altrimenti ci potrebbero essere dei problemi"

      Valentino Rossi

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        #318
        non so è stata già postata, io l'ho letta oggi su sbk:

        "La morte potrebbe essere dietro ogni curva, e ci sono solo due modi per reagire: permettere che la paura vi assalga, o risalire in sella" C. Fogarty
        Last edited by mizza90; 06-10-09, 15:24.

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          #319
          "Nel sonno gli sussurravamo: non dai gas, sei un fermo..."
          Mauro Noccioli ? un toscano metodo classico. Cio? corrisponde all'idea. Alfabeto semplificato (via le C, che non servono) chiacchiera fluida (sempre che ti dia confidenza, e te la devi meritare) ed un modo di guardarti dritto e torvo negli occhi, quando non ti ha capito (o non lo hai capito tu) che gli conferisce un'aria da rapace. Da cattivo. Che non ?.
          Capotecnico tra i pi? noti e rispettati, ha avuto a che fare con il Rossi pressoch? bambino che si ? affacciato al Motomondiale. E ti racconta un pilota con parole che, se non sapessi in partenza a chi si riferiscono, potrebbero anche essere adatte ad altri. Per esempio: quando Noccioli dice ?irruento, e nei primi tempi sempre per terra? un ascoltatore distratto potrebbe pensare: Stoner. Invece no: Valentino. Perch? anche l'uomo che non cade mai, all'inizio era tutto un ruzzolone.

          ?Le cose sonno cambiate all'improvviso, e per sempre, quando un giorno abbiamo provato una modifica alla forcella ed all'ammortizzatore, che gli hanno permesso di fare ci? che voleva. Poi, la comparsa sulla scena della Dunlop 538, la famosa gomma-cemento. In quegli anni, dominava la scena degli staccatori Martinez. Non aveva rivali. Finch? Rossi, un giorno, non se lo ? lasciato dietro. E Martinez non lo ha ripreso pi??.

          ?L'unico modo da noi trovato per aiutarlo a vincere, ? stato lasciarlo giocare. E ci siamo un po' tutti immedesimati nel gioco. Quando, durante i Gran Premi, si dormiva tutti assieme nel camion, ci si era accorti che a volte borbottava nel sonno. Allora, gli si sussurrava all'orecchio: 'tu sei un fermo, Valentino...non dai gas...?.
          ?Altro che fermo; nel 1997, si era gi? capito a giugno chi avrebbe vinto il titolo. Ricordo la curva Signes, a Le Castelet: in ingresso, la velocit? pi? alta era quella di Doohan, con la 500. La seconda, in termini assoluti, di Valentino, con la 125. La terza di Biaggi, con la 250?.

          ?Compagni o avversari, chi ha avuto ha avuto, li ha ammazzati tutti. E non in pista: l? li finisce di cucinare. Ho il desiderio di un confronto impossibile: mi piacerebbe vedere una gara a tre, Rossi, Capirossi, Biaggi, ma tutti alla stessa et?. Con la stessa esperienza. Non ce ne sono altri, per me. Forse, un gomito a gomito con Gardner... ma quei tre hanno qualcosa di pi? di ogni altro: in un famoso GP, al Mugello, se per un attimo tu fossi riuscito a staccare gli occhi dalla pista (difficile, difficile) e dare una occhiata al pubblico sul prato, avresti capito il significato della parola ?fenomeno? nello sport?.

          ?Rossi ? sempre stato, anche da ragazzino, capacissimo di gestire le gare. Sapeva cambiare in corso d'opera. A volte, seguivo e i GP con il cuore in gola, nella paura di aver sbagliato una scelta dell'ultimo momento. Poi, ho capito che, eventualmente, quel che mancava lo metteva lui?.

          ?Recentemente, mi ha fatto perdere una scommessa. Ai suoi sorpassi ho sempre creduto, ma quello di Barcellona ero convinto non gli sarebbe riuscito. Il futuro? Se passa un buon inverno, soddisfazioni ce ne regaler? ancora?.

          "Ho pensato: o ? matto, o ? un genio. E gli ho proposto un contratto"
          Il ciondolino del Genoa Calcio, di cui si onora di essere uno dei tifosi pi? accaniti, dondola triste dal braccialetto (?belin, quanti gol in due partite, abbiamo preso?) mentre solleva la mano per portare alle labbra l'eterna, ultima sigaretta.

          Carlo Pernat, detto Carletto, professione manager, ? una delle persone di pi? ascoltate nel paddock del Motomondiale. Sull'orlo di una et? che lo vuole saggio, la sua carriera non poteva non essersi intrecciata con quella di Valentino Rossi. Ed ? stato proprio lui, come direttore sportivo Aprilia, a proporre il primo contratto da pilota ufficiale a Valentino Rossi, dopo che Graziano, il pap? del giovanotto, era venuto a bussare alla sua porta. ?Mi aveva detto: vieni a vedere; ? bravo?. Sono andato; la pista era quella di Misano, il campionato lo Sport Production. Ho visto un ragazzino che disegnava traiettorie del tutto originali. Ma andava fortissimo. Ho pensato: o ? matto, o ? un genio?.

          Nel dubbio, il Carletto gli ha proposto un contratto. Ma gi? prima, mentre lo stilava, doveva aver deciso di propendere per il genio, piuttosto che per la follia, visto che il documento prevedeva un compenso di trenta milioni per il primo anno, sessanta per il secondo, centottanta per il terzo. Una cifra tutt'altro che disprezzabile, per uno ancora con i bruffoli. ?Ma sei sicuro? Mi aveva chiesto Beggio, il propietario di Aprilia. Poi, aveva approvato. Per fortuna; oltre a tutto, il mondiale vinto da Rossi nel 1997 ha aiutato a far s? che scivolasse in secondo piano la partenza di Biaggi. Poi, nel 1998, il passaggio in 250, che lui stesso aveva ritardato di un anno, perch? non voleva abbandonare la categoria minore senza prima aver vinto il titolo?.

          ?Il Valentino che conosco ? un pilota umorale; decide in prima persona. Si contorna solo di gente simpatica: va a pelle, ma non perch? sia superficiale. Tecnicamente, possiede un senso dell'equilibrio che sfida le leggi della fisica. Psicologicamente, capisce subito le debolezze degli altri?

          ?Ha guadagnato ci? che voleva, ha distrutto chi voleva. Ha vinto il braccio di ferro con la Honda; ha vinto quello con la Michelin. Ha ricostruito la Yamaha. E' una di quelle persone che modificano lo sport che praticano. Stupidaggini ne fa, certo: ma in virt? di tutto il resto, affogate nel resto, non risaltano molto. Non sta vincendo troppo: pi? avversari stende, e pi? il pubblico ? contento. Il segreto della sua longevit?? Non si ? mai fatto davvero male. Ha il fisico e la fiducia nella vita di uno di vent'anni?.

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            #320
            Incredibile,una delle situazioni,cambiamenti pi? dure da cambiare nella parte di vita vissuta a tutt'oggi ? stato\a lo stop con le competizioni motociclistiche.Ho avuto la prima licenza nel lontano 1972 ed ho smesso a fine stagione 2006.Una vita piena ZEPPA di eventi e sport,ho vissuto intensamente tutte le corse e campionati ed ho aspettato fra una gara e l'altra,era l'attesa intervallata da forti eventi, bellissimi.......

            frase di????

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              #321
              Joey Dunlop :"“Ogni anno al TT arrivato nuovi piloti, giovani, velocissimi. Provano a seguirmi, ma dopo pochi kilometri già non li vedo più: non riescono a starmi dietro”

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                #322
                Non è una frase di un pilota ma secondo me vale la pena citarla...

                "Le corse motoristiche, le scalate dei monti e le corride sono gli unici veri sport, tutto il resto sono giochi da bambini giocati da adulti".
                Ernest Hemingway

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                  #323
                  tutti mi chiamano rotolando,il soprannome me lo diede Agostini nel 1977 in Venezuela dopo il Gp perch? caddi all'ultima curva dell'ultimo giro per doppiare un passante ero sesto. sfiga...................

                  di chi parliamo???

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                    #324
                    Originally posted by Paolino81 View Post
                    Joey Dunlop :"“Ogni anno al TT arrivato nuovi piloti, giovani, velocissimi. Provano a seguirmi, ma dopo pochi kilometri già non li vedo più: non riescono a starmi dietro”
                    chi magari non lo conosce potrebbe pensare che chi esprime una frase del genere.....
                    potrebbe essere un tremendo"superquatto"(per lo più fermone)

                    INVECE......... NO
                    LUI PUO'

                    PS: .....è tutta verità
                    Last edited by spqr81; 30-11-09, 18:54.

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                      #325
                      "...Bray Hill -lo dicono in molti- si può fare in sesta a gas pieno anche con le moto più potenti. Io non ci credo ancora, anche se ho visto nel 1979 Hailwood farlo indubbiamente in pieno con la Ducati 900 e pochi altri arrivare davvero forte dalla lunga discesa, insaccare spaventosamente la moto nell'avvallamento che precede l'immediato decollo in salita, per poi sparire in un lampo, saltando come delfini sulla cresta dei dossi che seguono. Autentici voli a elevatissima velocità dai quali non si sa mai come si atterra..

                      Roberto Patrignani

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                        #326
                        Originally posted by kaciaro View Post
                        tutti mi chiamano rotolando,il soprannome me lo diede Agostini nel 1977 in Venezuela dopo il Gp perch? caddi all'ultima curva dell'ultimo giro per doppiare un passante ero sesto. sfiga...................

                        di chi parliamo???
                        Gianni Rolando?...

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                          #327
                          Originally posted by rocketman View Post
                          Gianni Rolando?...
                          bravissimo

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                            #328
                            "Il campione nasce,si forma e cresce,fino a quando l'ansia di superamento umano gli vieta di valutare compiutamnete i rischi e i vantaggi economici connessi alla professione scelta.
                            é concentrato,determinato a vincere fino a supplire col suo apporto totale a eventuali deficenze meccaniche e possibili contrarietà contingenti.
                            Solo la vittoria vale per lui,l'applauso della folla è il piu' bel premio!"
                            Enzo ferrari

                            Semplicemente sublime!

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                              #329
                              uppeteeeeeeeeeeee

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                                #330
                                sempre valido questo post, avanti!

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