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Parliamo di musica

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    #1

    Parliamo di musica

    I Legendary Pink Dots sono il progetto di Edward Ka-Spel, che lo avvio` a Londra in collaborazione con il tastierista Phil Knights. I Dots hanno prodotto una quantita` smisurata di musica. Nei momenti migliori Ka-Spel dimostra un eccentrico talento per la canzone psichedelica. Purtroppo la quantita` e` spesso (quasi sempre) andata a discapito della qualita`: ogni disco sembra improvvisato sul momento, sulla base di un'idea appena abbozzata, e alla fine si salvano soltanto due/tre brani.
    Ka-Spel si ispira (molto liberamente) alla ballata psichedelica degli anni '60 (in particolare Syd Barrett, di cui imita il registro di canto), al music-hall, alla musica classica e al synth-pop, ma forse anche ai film dell'orrore e al dark-punk.

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    #2
    I Breathless, sconosciuti tanto in patria quanto negli USA, ma con un fedele seguito in Italia, non sono mai riusciti a costruirsi una chiara identita` musicale.
    Il complesso (Gary Mundy alla chitarra, Dominic Appleton al canto e alle tastiere) si mise in luce a partire con una serie di EP Waterland (Tenor Vossa, 1984), Ageless e Two Days From Eden, dal quale e` tratta anche Pride. Lo stile dell'album The Glass Beads Game (Tener Vossa, 1986) e del minialbum Nailing Colours To The Wheel, in particolare Waiting On The Wire, era un ibrido fra la piu` incantata psichedelia dei primi Pink Floyd (canto alla Barrett, chitarra alla Gilmour, organo alla Waters) e la piu` dimessa ballata gotico/esistenziale dei Joy Division.

    Three Times And Waving (1987) ha completato la loro programmatica fusione di Can, Pink Floyd e Cocteau Twins in un sound melodico e incalzante che scorre senza fratture. Nessuna canzone e` memorabile, anche se la title-track ha un minimo di verve e atmosfera in piu`. Lo stupore melodico di Sold Down The River discende ancora dai Joy Division e dagli Echo And The Bunnymen. I brani sono soprattutto delle "sculture" barocche, che assorbono con eleganza elementi decorativi come il crescendo organistico di Working For Space e i tribalismi scoordinati di Dizzy Life. Into The Fire e` esemplare di come si possa estrarre un tema orecchiabile da un impasto di armonie vocali dei Beach Boys e da un coagulo di lente pulsazioni di grancassa ed esplosioni intermittenti di piatti. Sono i trucchi della psichedelia degli anni '60 riveduti all'insegna della magistrale arte di produzione del nuovo pop britannico.

    Chasing Promises sfrutta quelle intuizioni in maniera fin troppo leziosa, fino a diventare (Compulsion, Better Late Than Never) un semplice saggio teorico di musica atmosferica, talvolta pericolosamente in bilico con l'art- rock (Sometimes On Sunday). Soltanto Moment By Moment, e il successivo singolo I Never Know Where You Are, sono vere canzoni, vivono di vita propria.
    Dopo una lunga pausa, Between Happiness And Heartache (Tenor Vossa, 1991) e il singolo Don't Just Disappear propongono un sound moscio e ripetitivo.

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      #3
      John Zorn (nato il 2 settembre 1953 a New York) ? un compositore statunitense e un sassofonista/multi-strumentista. Possiede l'etichetta Tzadik Record e ha lavorato con molti musicisti, in particolar modo nella musica improvvisata, fondendo musica classica moderna, jazz e addirittura death metal e grindcore, e producendo molti progetti.

      Durante l'infanzia suon? pianoforte, chitarra e flauto. Frequent? il college di St. Louis dove scopr? il free jazz, prima di abbandonare gli studi e trasferirsi a Manhattan. Qui inizi? a organizzare concerti nel suo piccolo appartamento, suonando flauti, richiami per anatre, cassette, quasi qualsiasi cosa. A met? degli anni 80 firm? un contratto con l'etichetta Elektra-Nonesuch. Da quel momento Zorn divent? piuttosto prolifico e inizi? a far uscire molte registrazioni ogni anno. Il primo lavoro che lo afferm? internazionalmente fu probabilmente The Big Gundown: John Zorn Plays the Music of Ennio Morricone, pubblicato nel 1985, in cui Zorn propose degli arrangiamenti radicali di alcuni temi celebri delle colonne sonore cinematografiche di Morricone, arricchendoli di elementi provenienti dalla musica tradizionale giapponese, dal soul jazz e da altri generi musicali. The Big Gundown fu apprezzato dallo stesso Morricone.

      La produzione di Zorn include le registrazioni delle sue tre bands: Masada, band influenzata dal jazz di Ornette Coleman che suona delle composizioni basate sulle scale della musica ebraica; Painkiller, un mix di grindcore e free jazz, a cui Zorn collabora con Mick Harris dei Napalm Death, e Naked City, un altro cocktail aggressivo tra jazz, rock e grindcore.

      Zorn ha anche collaborato con Bill Frisell, Wayne Horvitz, Derek Bailey, Fred Frith, Keiji Haino, Bill Laswell e Mike Patton. Ha scritto musica per programmi televisivi e film, disponibile nella raccolta Filmworks (edita da Tzadik), spaziando tra jazz e musica classica.

      Zorn ha suonato anche assieme a Dave Lombardo, noto batterista degli Slayer, con cui ha inciso due dischi come Taboo And Exile (1999) e Xu Feng (2000). Ha scritto anche le cosiddette Game pieces, in cui i musicisti possono improvvisare seguendo alcune regole strutturali predefinite. Queste registrazioni hanno talvolta nomi di sport (Pool, Archery e Lacrosse) o di animali (Cobra). Zorn ? stato spesso citato per il suo uso postmoderno e talvolta estremo dei blocchi formali, unit? composte e contrapposte in vari modi.

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        #4
        Ron Asheton (Washington D.C., 17 luglio 1948) ? un chitarrista statunitense, meglio noto per la sua appartenenza al gruppo proto-punk The Stooges.

        La sua carriera musicale inizia con l'ingresso nel gruppo dei Dirty Shames, salvo poi lasciare il gruppo per entrare a far parte nel 1967 degli Stooges. Con gli Stooges incider? tre album nel periodo 1969-1973, nei quali oltre al ruolo di chitarrista sar? anche co-autore dei testi (a parte il terzo album Raw Power, nel quale ricoprir? solo il ruolo di bassista e non parteciper? alla composizione di nessun pezzo).

        Dopo l'insuccesso commerciale di Raw Power ed il conseguente scioglimento degli Stooges avvenuto nel 1974, Asheton forma il gruppo dei New Order (da non confondere con l'omonimo gruppo inglese), gruppo con il quale pubblicher? un solo album nel 1978 intitolato semplicemente New Order. Successivamente all'esperienza New Order entra a far parte dei Destroy All Monsters. Lasciato anche questo gruppo, fa parte insieme a Deniz Tek e Rob Younger dei Radio Birdman del supergruppo New Race, con il quale pubblicher? un unico album dal vivo intitolato The First and The Last.

        Dopo essersi preso una lunga pausa, ritorna sulle scene intorno alla met? degli anni '90, registrando con gli Empty Set il disco Thin, Slim and None. Partecipa anche alle registrazioni dell'album The Last Great Ride con il gruppo Dark Carnival. Ha partecipato insieme a Mike Watt, J Mascis (dei Dinosaur Jr.), Thurston Moore dei Sonic Youth e Mark Arm dei Mudhoney alla colonna sonora del film del 1998 Velvet Goldmine. Ha fatto anche qualche apparizione come attore nei film Mosquito (1990), Frostbiter: Wrath of the Wendigo e Legion of the Night.

        Dal 2003 ? rientrato a far parte della rinata formazione degli Stooges, con i quali ha ripreso ad andare in tourn?e e ad incidere dischi. Infatti il nuovo disco degli Stooges si intitola The Weirdness, e la sua uscita ? prevista per il 20 marzo 2007.

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          #5
          I Temple of the Dog furono una sorta di supergruppo statunitense, formati e sciolti nel 1990 a Seattle, dopo la pubblicazione di un album. La band comprendeva membri di Soundgarden e Pearl Jam. Il nome del gruppo ha origine dal testo di una canzone dei Mother Love Bone scritta da Andrew Wood, Man of golden words.

          I Temple of the Dog furono formati da Chris Cornell dopo la morte per overdose di eroina, avvenuta nel 1990, del suo amico e compagno di stanza Andrew Wood, cantante dei Mother Love Bone. Dopo questo evento, Cornell scrisse due canzoni, Say hello 2 heaven e Reach down, e contatt? due degli ex componenti dei Mother Love Bone, Stone Gossard e Jeff Ament, con l'intenzione di registrare le canzoni per realizzare un singolo.

          Il gruppo fu completato dal batterista dei Soundgarden, Matt Cameron, e dal futuro chitarrista dei Pearl Jam, Mike McCready. Iniziarono le prove delle canzoni, e da queste prove nacquero nuove canzoni, e dal preventivato singolo venne fuori un album, Temple of the Dog, pubblicato il 16 aprile 1991 dalla casa discografica A&M Records. Al gruppo si un? anche Eddie Vedder, il futuro cantante dei Pearl Jam, che partecip? nel pezzo Hunger strike in duetto con Cornell. Dopo la pubblicazione, l'album ebbe delle buone recensioni, ma non raggiunse le posizioni alte della classifica se non dopo la pubblicazione ed il successo dell'album Ten dei Pearl Jam, avvenuta nel 1992. Infatti, dopo questo avvenimento, la casa discografica A&M records pubblic? nuovamente il singolo Hunger strike, sia come singolo che come video, e l'album entr? nelle prime dieci posizioni in classifica, diventando disco di platino nel 1992.

          Il ruolo di Vedder nell'album, e la sua presenza nel video realizzato per Hunger strike, confuse e fece arrabbiare molti fans dei Pearl Jam, che non conoscevano per? l'idea di fondo del progetto Temple of the Dog, e ritennero quindi che il suo ruolo di secondo piano fosse un'offesa. Cos? come i fans dei Soundgarden e dei Mother Love Bone pensarono che la presenza di Vedder fosse dovuta a qualche piano architettato dalla casa discografica.

          A parte l'esibizione della band a Seattle, tenutasi all'Off Ramp Caf? il 13 novembre del 1990, i Temple of the Dog si esibirono dal vivo solo altre due volte. La prima fu nell'ottobre del 1991, quando sia i Soundgarden che i Pearl Jam parteciparono alla manifestazione Foundations Forum, e la seconda durante il festival Lollapalooza del 1992.

          Nel 2003 ci fu una terza apparizione dal vivo della band. Durante lo show dell'8ottobre, i Pearl Jam furono raggiunti sul palco da Chris Cornell ed eseguirono insieme i pezzi Hunger strike e Reach down. La stessa Reach down apparir?, sempre nel 2003, come singolo natalizio per tutti i fans che facevano parte del Ten Club. I pezzi Call me a dog, All night thing e Hunger strike, vennero eseguiti dagli Audioslave, la band della quale Cornell entr? a far parte dopo lo scioglimento dei Soundgarden, durante la loro tourn?e del 2005

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            #6
            Grande edorsv99 nemmeno il problema sul server ti butta il morale per terra......SEI UN TRENO!!!!

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              #7
              Originally posted by Dr_Xabaras View Post
              Grande edorsv99 nemmeno il problema sul server ti butta il morale per terra......SEI UN TRENO!!!!
              Ho tenuto d'occhio il forum tutta stamattina Avevo gi? un po' di roba da mettere su, cos? appena il server s'? riattivato... zac!

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                #8
                WILLY DE VILLE (MINK DE VILLE)

                Uno dei pi? grandi artisti americani in circolazione, un "dannato" e incredibile "soul man", nella tradizione di Otis Redding, Ben E. King e i Drifters. Il vero nome di De Ville ? William Borsey, nasce nell'agosto del 1950 nel Connecticut, e diventa ben presto un autentico catalizzatore della tradizione musicale del proprio paese.
                E' tanto grande come interprete quanto come autore & compositore: molti dei suoi brani hanno tutti i numeri per essere degli standard senza tempo. Una spiccata insofferenza per il music business, unita ad una travagliata esperienza di vita, lo portano lontano dai favori dell'industria discografica americana e lo rendono un mito fuori patria, soprattutto nel vecchio continente che lo ha adottato come icona dell'artista maledetto, largamente amato ed apprezzato.

                Musicista poliedrico (canta e suona chitarra, dobro e armonica), con un look da dandy luciferino che tradisce per? l'amore per il mondo gitano, ? un pirata metropolitano che miscela con sapienza i generi pi? diversi: il blues di Robert Johnson , l'r&b di Solomon Burke , il rock'n'roll anni '50 di Gene Vincent e il New Orleans sound di Allen Toussaint e Dr. John.

                La sua voce aspra sussurra il blues, urla rock'n'roll scalcinati e seduce come ad una fiesta latina (ha fatto storia la sua versione chicana della "Hey Joe" di Jimi Hendrix). Qualcuno lo ricorder? con un nome diverso, infatti i suoi primi sette album uscirono a nome della band "Mink DeVille", formula che si lascia alle spalle dopo "Sportin' Life".
                Nel 1987, con Mark Knopfler (Dire Straits) alla produzione parte la sua illuminata carriera solista con il capolavoro "Miracle". Il brano "Storybook Love" (inserito nella colonna sonora "The Prince's Bride") si conquista nientemeno che una nomination all'Oscar. Da questo momento in poi sar? "Willy DeVille" e pubblica altri otto album. Nel 2004 arriva "Crow Jane Alley", il nuovo atteso disco inciso in studio, e Willy fa ancora centro nel cuore dei fans e della critica. Nove brani inediti e ispirati, due cover: "Slave To Love" di Bryan Ferry e "Come A Little Bit Closet" di Jay And The Americans. In pieno DeVille style, denotano il particolare stato di grazia musicale e personale che questo artista sta attraversando. Willy regala un album denso delle sue cose migliori: soul e musica latina, blues e rock'n'roll, country e ballad mozzafiato. E per la prima volta volge lo sguardo alla politica, con l'amara denuncia nel brano "Trouble Comin' Everyday".

                P.s. chi non conosce la sua "Demasiado corazon" sigla di Zelig?

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                  #9
                  Jan Hammer (nato il 17 aprile 1948, a Praga, Cecoslovacchia) ? un compositore ed un musicista. La sua carriera ? iniziata fin dagli anni '60 ed ? tutt'ora attivo in progetti musicali. Ha vinto alcuni Grammy awards. Probabilmente ? meglio conosciuto per le canzoni Miami Vice Theme e Crokett's Theme, della popolare serie americana degli anni '80, Miami Vice. Ha anche composto la sigla musicale del discutibile film del 1991 Supercar 2000 - Indagine ad alta velocit?, ispirato alla popolare serie televisiva Supercar. ? noto anche per l'originale uso di effetti e tecniche chitarristiche su sintetizzatori.
                  Jan Hammer ? nato a Praga, la capitale della Cecoslovacchia (oggi capitale della Repubblica Ceca). Sua madre era una cantante molto conosciuta ceca, tal Vastla Průchov?, e suo padre era un dottore. Dopo un'infanzia piena di musica, entr? nella prestigiosa Prague Academy of Musical Arts.
                  Quando l'Unione Sovietica invase la Cecoslovacchia nel 1968, i suoi studi all'accademia terminarono presto, perci? Jan Hammer si spost? negli Stati Uniti dopo aver ricevuto una borsa di studio alla Berklee College of Music, a Boston.
                  Dopo aver completato i suoi studi, Jan Hammer si trasfer? a Manhattan e s? uni alla Mahavishnu Orchestra nel 1971. Nei due anni assieme a questo gruppo, vendettero oltre due milioni di dischi prima di lasciarlo nel 1973.
                  Jan Hammer spese una considerevole somma dei suoi risparmi nella costruzione del suo studio di registrazione personale (the Red Gate Studio) in una sua propriet? a New York, il quale aiut? la sua carriera solista. Registr? con i pi? grandi e rispettati musicisti dell'epoca.

                  Nel 1984, i produttori della serie televisiva Miami Vice, che da l? a poco avrebbe fatto il suo debutto sul piccolo schermo, gli chiesero di scriverne la colonna sonora di ogni episodio. Jan accetto, e nel 1985 il tema principale del programma televisivo raggiunse il primo posto della classifica Billboard Singles Chart. Rimane uno dei due unici temi televisivi a raggiungere il primo posto in classifica, assieme a "Theme From SWAT" dei Rhythm Heritage. Rimase nella vetta delle classifiche americane per dodici settimane, divenne quadruplo disco di platino e Jan Hammer fu premiato con ben due Grammy Awards.

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                    #10
                    Roxy Music ? il nome di un gruppo musicale Glam rock/Proto-punk britannico attivo tra il 1971 e il 1983.

                    Considerati una delle maggiori influenze per il movimento musicale New Romantic dei primi anni '80, in particolare a riguardo di gruppi come Duran Duran, ABC, Japan.

                    Formazione
                    Cantante: Bryan Ferry (Washington, Inghilterra, 1945)
                    Chitarrista: Phil Manzanera (Londra, 1951)
                    Sassofonista: Andy MacKay (Lostwithiel, 1946)
                    Batterista (fino al 1979): Paul Thompson (Newcastle, 1951)
                    Tastierista/ingegnere del suono (fino al 1973): Brian Eno (Woodbridge, Sussex, 1948)

                    Formatisi a Londra, nel 1972 i Roxy Music emergono come uno dei gruppi pi? singolari della scena rock britannica, con uno stile sperimentale e coraggioso. Frettolosamente messi nello stesso calderone con la scena glam di artisti quali Bowie, T-Rex e Mott The Hoople, i Roxy Music mostrano una sensibilit? diversa gi? con il loro omonimo album di debutto (1972) che sulla scia del singolo Virginia Plain li porta nella Top 5 britannica. In seguito al secondo -e piu' acclamato- LP For Your Pleasure (1973), Eno lascia i Roxy Music. Sotto la guida sempre piu' esperta di Ferry (che nel frattempo porta avanti anche una carriera solista di successo), il gruppo svilupper? un suono sempre meno istintivo ma pi? elegante e delicato. La metamorfosi ? graduale ma costante, con gli album Stranded (1973), Country Life (1974) e Siren (1975). In particolare, gli hits Love Is The Drug (1975), Angel Eyes e Dance Away (1979) sono il risultato della nuova direzione che strizza pi? di un occhio alla scena disco e soul.

                    L'album Manifesto, con una acclamata copertina progettata da Bryan Ferry con il famoso fotografo Anthony Price esce dopo uno iato di 4 anni nel 1979 ed ? l'ultimo con il batterista originale Paul Thompson. Il seguente Flesh and Blood (1980) porta i Roxy Music al n.1 delle classifiche inglesi. In seguito alla tragica morte di John Lennon nel Dicembre 1980, i Roxy Music pubblicano la loro versione di Jealous Guy che li porter? in vetta alle classifiche dei 45 giri su entrambe le sponde dell'Atlantico. Il popolarissimo album Avalon (1982) con il singolo More Than This, chiude la loro illustre carriera. ? allora infatti che Bryan Ferry decide di continuare da solista.

                    Nel 2001, i Roxy Music (senza Eno) stupiscono il mondo musicale annunciando una riformazione per una tournee mondiale molto lucrativa e appaiono di nuovo nel Luglio 2005 nella tranche berlinese di Live 8.

                    Tra i gruppi pi? recenti che ammettono la notevole influenza dei Roxy Music ci sono i Pulp degli anni '90 oltrech? i newyorkesi Scissor Sisters di inizio anni 2000.

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                      #11
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                      La sterminata jam in lento e sofferto stile "grunge" di Time To Melt e` un viaggio ipnotico nel subconscio come non se ne facevano dai tempi della psichedelia. Dal punto di vista formale e` l'opera piu` impeccabile, compatta e incisiva della carriera di Biafra.

                      La promessa di quell'EP viene mantenuta sull'album The Last Temptation Of Reid (Alterantive Tentacles, 1990), che affianca anthem alla Dead Kennedys come Forkboy alle tipiche scariche di adrenalina a duecento all'ora dei Ministry, come Mate Spawn & Die (per di piu` con il riff-candelotto che fu di Holiday In Cambodia). Il supergruppo e` difficilmente battibile, annoverando uno dei cantanti piu' espressivi della sua generazione, uno delle sezioni ritmiche piu` efferate di sempre e il chitarrista che ha reinventato il suono dello strumento.
                      Il disco e` una pioggia torrenziale di riff, distorsioni, elettronica ed eccessi sonori vari, tutti all'insegna della vena epica che e` sempre stata il marchio di fabbrica di Biafra. La sceneggiata piu` avvincente e musicalmente piu` spericolata e' Sylvestre Matuschka, un delirio assordante costellato di eventi heavymetal condotto a passo di vaudeville. Nella satira politica eccelle la romantica Pineapple Face, dedicata al dittatore Noriega, e il ballabile clownesco Bozo Skeleton.
                      Last edited by edorsv99; 15-02-07, 08:14.

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                        #12
                        Mike Watt non ha certo bisogno di presentazioni. Ex leader dei Minutemen, icona vivente del rock piu' deviato e genialoide, ha collaborato con alcuni trai personaggi piu' emblematici del panorama indie americano dai primi anni '80 a oggi. Basta sfogliare il booklet del disco "Ball-hog or tugboat?", debutto solista (per modo di dire) del 1994, in cui il Nostro si lascia affiancare da una cospicua schiera di colleghi, nonche' estimatori: da J Mascis dei Dinosaur Jr. a Eddie Vedder dei Pearl Jam, da Mark Lanegan a Dave Grohl e tanti, tanti altri. Paradossalmente Watt si ritrova ad essere il capofila dell'underground rock statunitense alla stregua dei vari David Thomas, Wayne Kramer, James Chance e Mayo Thompson: le sue esperienze con i seminali Minutemen e, successivamente, con i Firehose ne sono l'esempio piu' evidente. Watt suona con tutti (Stooges, Sonic Youth, Porno for Pyros), ma la sua indole "on the road" da duro e puro del rock, gli impedisce di trovarsi un "posto fisso" in quello scenario rock che oggi piu' che mai e' sinonimo di business.

                        Il Mike Watt Trio (con Nels Cline alle chitarre, Stephen Hodges alla batteria e lo stesso Watt a basso e voce) e' la piu' recente incarnazione di questo "fondamentalista" del rock. "Canzoni, emozioni, inondazioni, riflessioni, stimolazioni fuori dal tempo da parte di un artista piu' unico che raro..." (Music Club).

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                          #13
                          Formatisi a Minneapolis nel 1981, i Soul Asylum esordiscono facendosi notare nel locale circuito hard core (che comprende band come gli Husker Du) e rock (capitanato dai Replacements). I primi dischi vengono pubblicati dalla indie Twin Tone, fino al debutto su major (A&M) con HANG TIME (1988). Ma il successo - e che successo: planetario - arriva nel 1992 con il primo disco per la Columbia, GRAVE DANCER'S UNION, trainato dall?hit ?Runaway train?. Il disco successivo LET YOUR DIM LIGHT SHINE ottiene buoni riscontri ma non eguaglia il predecessore. La band, sempre capitata da Dave Pirner (che nel frattempo ha avuto una lunga storia con l?attrice Winona Ryder) torna ancora nel 1998 con CANDY FROM A STRANGER, che ? l?ultimo disco di studio del gruppo per lungo tempo. La band cessa le attivit?, senza mai ufficialmente annunciare uno scioglimento
                          Qualche anno dopo i Soul Asylum si ripresentano sul mercato discografico: nel 2004 viene pubblicato AFTER THE FLOOD, live registrato nel 1997. Nel frattempo la band torna in attivit? anche dal vivo, ma nel giugno del 2005 viene colpita dalla morte del bassista Karl Muller. Muller, stroncato da un cancro, fa in tempo a lavorare solo a 4 brani di THE SILVER LINING, che esce nell'estate 2006. A colmare il suo ruolo, in studio e nel seguente tour, ? Tommy Stinson, gi? membro dei Replacements.

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                            I Social Distortion sono un gruppo Punk Rock formato nel 1978 a Los Angeles, California dal carismatico leader Mike Ness e dall'amico Dennis Danell, che fin da subito colpirono il pubblico per le loro travolgenti e brillanti performances sul palco.

                            La storia della band ? stata condizionata dagli alti e bassi di Ness, vera anima dei Social Distortion, unico membro della line-up originaria ancora nella band e autore di tutti i pezzi del gruppo: geniale e creativo songwriter ma con problemi di dipendenza dalla droga e da tendenze autodistruttive. Infatti gi? dopo il tour seguente al primo album, Mommy's Little Monster, grezzo ma potente e carico di energie, il gruppo si scioglie in quanto Ness deve trascorrere due anni in un centro di riabilitazione.

                            Il gruppo si forma nuovamente nel 1987, con Ness alla voce e chitarra, Dennis Danell alla chitarra, John Maurer al basso e Christopher Reece alla batteria. Il nuovo album, Prison Bound, segna un cambiamento di stile della band, che da sonorit? decisamente punk passa a quel rock con marcate influenze country/western che sar? il segno distintivo dei Social Distortion e che allargher? sensibilmente il loro pubblico.

                            I successivi album, Social Distortion, Somewhere Between Heaven And Hell e White Light White Heat White Trash consacrano il successo dei Social Distortion grazie a singoli d'impatto come Bad Luck, Story Of My Life, I Was Wrong, When The Angels Sing, Ball And Chain, tutti pezzi allo stesso tempo melodici e potenti.

                            Dopo il live album Live At The Roxy del 1998 la band si scioglie nuovamente e Mike Ness pubblica due album solisti: Cheating At Solitaire, con pezzi originali in cui ? Ness si dedica interamente alle sonorit? country/western, e Under The Influences, album di cover. Nel 2000 muore Dennis Danell a causa di un aneurisma cerebrale. Nel 2001 la band si riforma nuovamente: oltre a Ness, la line-up ? formata da Jonny Wickersham alla chitarra, John Maurer al basso e Charlie Quintana alla batteria. Nel 2004 esce l'ultimo album, Sex Love And Rock'N'Roll: Ness abbandona le sonorit? country/western per tornare a un rock pi? potente ma comunque venato di melodia, e l'album ottiene un buon successo.

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                              #15
                              vai , vai ce la fai a riuppare tutto????

                              sylvian sakamoto gong kraftwerk ecc???

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