Qui di ottusi ce ne son parecchi, per primi quelli che dicono che l'annuncio a effetto disatteso conta solo se sei l'ormai ex presidente del consiglio e non il leader del primo partito in italia (berlusca, bersani, grillo che sia, di cagate sparate non si contano).
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Per chi ha votato S?...
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Originally posted by MiKiFF View PostQui di ottusi ce ne son parecchi, per primi quelli che dicono che l'annuncio a effetto disatteso conta solo se sei l'ormai ex presidente del consiglio e non il leader del primo partito in italia (berlusca, bersani, grillo che sia, di cagate sparate non si contano).
Se a te piace che il primo ministro spari minchiate stai sereno ma non puoi pretendere che anche gli altri si rallegrino e compiacciano di questa ipocrisia
Primo partito in Italia?
Ci credi solo tu temo
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Sondaggi, M5S primo partito con 31,5% stacca di 2 punti il Pd. Restano i tre poli
F. Q.
Sondaggi, M5S primo partito con 31,5% stacca di 2 punti il Pd. Restano i tre poli
La d?bacle sul referendum e la caduta del governo Renzi non sgretolano i consensi del Pd ma bastano a portare il M5S avanti di due punti nei sondaggi. Cos? quello pubblicato oggi sul Corriere da Nando Pagnoncelli alla data dell’8 dicembre, quattro giorni dopo l’Armageddon. Il Movimento sarebbe in testa con il 31,5% dei consensi contro il 29,8 a favore del Pd. Troppo facile dire che se si votasse oggi vincerebbero i grillini, perch? dipende dalla legge elettorale rimessa alle cure del governo Gentiloni che avr? come azionisti un fronte trasversale che va da Ncd, Forza Italia in appoggio esterno, centristi e verdiniani di Ala gi? mezzi dentro. Tutti in allarme per l’avanzata del movimento di Grillo.
Fatto sta che rispetto ad altre consultazioni, rileva Pagnoncelli, non c’? stato uno spostamento netto e significativo delle intenzioni di voto come fu dopo le europee (a favore di Renzi) o dopo le amministrative (a favore di Grillo). Sotto la soglia del 12% stanno Forza Italia e Lega Nord, entrambe all’11,9. Fratelli D’Italia passa dal 2% del 2013 al 4,8, con brindisi della Meloni perch? in caso di soglie di sbarramento va verso la messa in sicurezza e di misura su Ncd-Udc che sta al 3,8.
Restano i tre poli, dunque. Con una compagine del S? ancora in piedi che vale quel 40% che si ? visto nelle urne del 4 dicembre e un non componibile fronte del No che vale ancora il 59%, ma non ? spendibile in caso di elezioni. Se la legge elettorale premiasse le coalizioni si avrebbe un testa a testa tra area Dem al 29,8 che potrebbe allargarsi fino al 34,6% se mai riuscisse nell’impresa di recuperare tutta la sinistra (Sel 3,2 e altre liste 1,6) e qualche pezzetto anche di Scelta Civica, che nel 2013 aveva un pi? che dignitoso 8,3% e oggi non raccatta che decimali: 0,6. Il centrodestra, semmai riuscisse a risolvere la disfida tra Salvini e Berlusconi, potrebbe contare su un 28,6 di consensi. M5S correndo da solo potrebbe attrarre per? chi non gradisce la logica bipolare e meno che mai una legge elettorale che premia chi la fa.
Il sondaggio fa ancora opera d’igiene rispetto al mito del 40% che i renziani interpretano ancora come gradimento personale del leader, naturale confluenza dei voti delle europee. Se il Pd di Renzi non viene ridimensionato pi? di tanto quei 13,4 milioni di voti “non possono essere considerati appannaggio del Pd, nonostante il dato percentuale presenti una singolare vicinanza con quello del 2013, quando il Partito democratico prese il 40,8% con 11,2 milioni di voti”. L’analisi dei flussi elettorali, prosegue il sondaggista, “ha dimostrato che si sono espressi a favore del S? circa un quarto degli elettori di Forza Italia e circa il 10% di quelli della Lega, del M5S e di Fdi, i quali, in caso di elezioni politiche, sembrerebbero confermare l’orientamento di voto per il loro partito”.
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Smanettonazzo
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Sondaggi del ***** il M5S sar? almeno al 35 ma se comunque non ci sar? un largo premio di maggioranza al Senato per andare oltre al 50% ? fottuto comunque...
... e a propositivo, di ex Forza Italioti pronti ad andare a votare Renzi alle primarie del PD e poi votare PD storcendo il naso io ne conosco ben 3 su 3.
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Smanettonazzo
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Originally posted by MiKiFF View PostSondaggi del ***** il M5S sar? almeno al 35 ma se comunque non ci sar? un largo premio di maggioranza al Senato per andare oltre al 50% ? fottuto comunque...
... e a propositivo, di ex Forza Italioti pronti ad andare a votare Renzi alle primarie del PD e poi votare PD storcendo il naso io ne conosco ben 3 su 3.
(e nn c vedo nulla d strano)
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Originally posted by gabelbrucken View PostSotto sotto al centrodx son tutti innamorati di Renzi
(e nn c vedo nulla d strano)
Ma quando alle tante parole segue qualche fatto la cosa ? talmente stupefacente che ? degna di nota e spinge a ripensare alla logica di schieramento, di chi ha sempre dichiarato di essere da una parte ma poi ha fatto ben poco.
Le parole stanno a zero.
Ovviamente la politica di accoglienza mi fa schifo come molte altre cose ma sul versante economico mi ? piaciuto.
Magari pi? attenzione ai giovani che ai pensionati sarebbe meglio.
Last edited by MiKiFF; 12-12-16, 08:11.
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Originally posted by MiKiFF View PostInnamorati ? un parolone.
Ma quando alle tante parole segue qualche fatto la cosa ? talmente stupefacente che ? degna di nota e spinge a ripensare alla logica di schieramento, di chi ha sempre dichiarato di essere da una parte ma poi ha fatto ben poco.
Le parole stanno a zero.
Ovviamente la politica di accoglienza mi fa schifo come molte altre cose ma sul versante economico mi ? piaciuto.
Magari pi? attenzione ai giovani che ai pensionati sarebbe meglio.
articolo del 28.10.2016
Franco Bechis per ?Libero Quotidiano"Libero Quotidiano?
Prima notizia che arriva dalle ultime tabelle di Eurostat, l' ufficio statistico della Unione Europea: tutti i paesi che non hanno l' euro vanno meglio dell' Italia di Matteo Renzi su tutti gli indicatori fondamentali, dal debito pubblico alla disoccupazione generale, dal lavoro ai giovani alla crescita generale dell' economia del Paese.
Nei confronti degli altri paesi che invece hanno l' euro moneta, e che insieme hanno ritmi di crescita comunque inferiori al gruppo dei paesi che conserva la propria moneta, l' Italia di Renzi spesso arranca e in qualche caso riesce a pareggiare i conti. Il confronto proposto da Libero ? con i dati di partenza del governo Renzi, e consente quindi di fare anche un primo bilancio del suo esecutivo. Innanzitutto rispetto a se stesso.
L' attuale esecutivo ha migliorato la performance del Pil, con un avanzamento di 1,3 punti percentuali rispetto alla situazione di partenza. Ha migliorato anche di un punto e mezzo l' indicatore della disoccupazione generale, che ? cos? passata dal 12,90% all' 11,40%. Ancora meglio il dato sulla disoccupazione giovanile, migliorato di 3,3 punti percentuali rispetto al giorno di inizio, scendendo dal 42,1 al 38,8%.
Peggiorato invece il rapporto fra debito pubblico e Pil, e cio? l' indicatore che pi? mette l' Italia nei guai nei confronti della commissione europea per la evidente violazione del trattato sul fiscal compact e anche degli impegni spessi presi a questo proposito dall' attuale esecutivo. Quel numero avrebbe dovuto scendere, sia pure pi? lentamente di quel che imponeva il trattato, e invece ? salito di 2,6 punti percentuali, passando dall' iniziale 132,90% all' attuale 135,50% del Pil.
Ma gli indicatori dell' economia in s? dicono poco sull' efficacia delle politiche economiche dell' esecutivo. Perch? ormai ogni paese del mondo dipende dal ciclo economico almeno dell' area geografica in cui si trova. Se c' ? recessione, impossibile evitare il segno meno davanti a quei numeri.
Se invece spira aria di ripresa, quello stesso segno sar? positivo. ? un po' come stare su un ascensore e farsi trasportare: fa tutto lui, tu che sei salito sopra sei ininfluente. Se arrivi prima degli altri partiti con te, significa che hai fatto le scelte giuste alleggerendo la zavorra che portavi. Se arrivi dopo, allora ? meglio ripensare il tuo assetto a bordo perch? per responsabilit? tua sei pi? pesante degli altri.
Per capire dove il governo Renzi abbia funzionato o meno dunque bisogna salire su quell' ascensore dove sono tutti gli altri e vedere se in questi quasi tre anni tu hai fatto passi avanti, ti sei semplicemente fatto trainare dal ciclo economico o addirittura ti sei complicato le cose facendo le scelte sbagliate.
Dal confronto il risultato ? chiaro: in nessuno degli indicatori l' Italia di Renzi ? riuscita ad andare meglio della media degli altri. In qualche caso ha pareggiato, quindi le scelte di politica economica del governo italiano sono state ininfluenti. E nel resto ha peggiorato la situazione, segno questo che le politiche adottate non solo non sono state virtuose, ma dannose.
Su tutti gli indicatori di politica economica l' Italia ? andata peggio dei paesi europei che non hanno adottato l' euro. D' altra parte tutti gli indicatori dell' Eu 28, che comprende anche i paesi senza euro, sono migliori di quelli della sola area dell' euro e hanno fatto segnare in questi tre anni performance migliori. Questo spiega qual ? il problema di fondo: la moneta unica, che ? un evidente freno alle economie di chi l' ha adottata. Ma la distanza fra Italia e tutti gli altri paesi che hanno l' euro ? il vero metro di giudizio delle politiche di Renzi.
Sulla crescita il risultato in tre anni ? stato invariato: l' economia italiana ? salita di 1,3 punti, come quella dell' area dell' euro (ma meno dell' 1,40 della Eu a 28). Stessa invarianza sulla riduzione della disoccupazione giovanile: 3,30 punti sia in Italia che nell' area dell' euro. Per? ? scesa di 4,80 punti nella Eu 28.
Le cose vanno peggio invece sulla disoccupazione generale, dove pur migliorando, l' Italia si ? allontanata in 3 anni di 0,4 punti dalla media dell' area dell' euro e di 0,70 dalla media della Ue a 28. Ha fatto peggio, nonostante le decantate virt? del Jobs act. Da mettersi le mani nei capelli invece se si guarda la performance sul rapporto fra debito/Pil: peggiorata in 3 anni di 4 punti rispetto alla media area dell' euro e di 5,10 rispetto a quella dell' Eu a 28.
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