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Alimentazione, in Parlamento alleanza Cirinn?-Brambilla: men? vegetariani per scuole, ospedali, aziende, carceri - Il Fatto Quotidiano
Paolo Bernini
NON FATEVI PRENDERE IN GIRO, IL #M5S FA I FATTI, GLI ALTRI CHIACCHIERANO PER FARSI UNA CARRIERA E FARE MARKETING SULLA PELLE DEGLI ANIMALI.
Sta girando questo articolo de Il Fatto Quotidiano dal titolo "Alimentazione, in Parlamento alleanza Cirinn?-Brambilla: men? vegetariani per scuole, ospedali, aziende, carceri"
Il #M5S, 3 mesi fa, ha chiesto ai parlamentari della maggioranza, maggior parte #PD, che il fondo del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, con una dotazione di 1 milione di euro per progetti innovativi finalizzati alla limitazione degli sprechi e all'impiego delle eccedenze, si utilizzasse anche per la "promozione di diete alimentari caratterizzate dal consumo di prodotti di origine vegetale, in considerazione dei forti impatti sulle risorse naturali connessi al consumo di carne.
OGNI ORA, NEL MONDO, MUOIONO DI FAME 354 BAMBINI
DALLA TAVOLA ALLA SALVEZZA DEL PIANETA
Il #M5S ha chiesto ai parlamentari della maggioranza, maggior parte #PD, che il fondo del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, con una dotazione di 1 milione di euro per progetti innovativi finalizzati alla limitazione degli sprechi e all'impiego delle eccedenze, si utilizzasse anche per la "promozione di diete alimentari caratterizzate dal consumo di prodotti di origine vegetale, in considerazione dei forti impatti sulle risorse naturali connessi al consumo di carne.
ll consumo di carne nel mondo si sta aprendo a nuovi devastanti scenari di cui non si pu? non tenere conto. Mentre i consumi dei paesi occidentali si sono pi? o meno stazionati, nei paesi cos? detti in via di sviluppo l?andamento ? in forte ascesa.
La sola Cina dal 1963 ha decuplicato i suoi consumi di carne e anche la ?vegetariana? India pare stia cambiando le proprie abitudini alimentari e produttive piazzandosi addirittura nei primi posti in classifica per l?esportazione di carne bovina.
Secondo uno studio tedesco condotto dalla fondazione Heinrich Boll e di Friends of the Hearth, ogni anno nel mondo si macellano 58 miliardi di polli, 2,8 miliardi di anatre, quasi 1,4 miliardi di suini, 654 milioni di tacchini, 517 milioni di pecore, 430 milioni di capre, 296 milioni di bovini. E questi numeri continueranno ad aumentare.
Nella seconda met? del Novecento il consumo globale di carne ? aumentato di 5 volte, passando da 45 milioni di tonnellate all'anno nel 1950 a 233 milioni di tonnellate all'anno nel 2000, e la Fao ha stimato che entro il 2050 si arriver? a 465 milioni di tonnellate.
Ma cosa significano questi numeri?
Per comprendere l?enorme impatto ambientale e sociale di questi dati partiamo dal piatto.
Per produrre una bistecca di carne bovina da 450 g sono necessari circa 460 litri d?acqua (pi? o meno due mesi di doccia di 4 minuti al giorno). In tutto il mondo, le mucche bevono pi? di 170 miliardi di litri di acqua e mangiano pi? di 61 milioni di tonnellate di cibo, ogni giorno. L?allevamento animale ? responsabile per il 20-33% del consumo di tutta l?acqua al mondo. E cos?, mentre l?industria della carne garantisce ogni giorno al bestiame allevato la giusta quantit? d?acqua, 700 milioni persone rimangono senza accesso all?acqua potabile.
Ma non ? solo questione di acqua. Gli animali d?allevamento producono ogni anno 32.000 milioni di tonnellate di CO2, un equivalente del 52% di tutte le emissioni gas serra del pianeta. Basti pensare che le emissioni che vengono dal settore del trasporto sono responsabili del 13% per capire quanto ? importante la portata della carne sul fronte dell?inquinamento.
Una bistecca di carne di bovino di 250 g ? associata all'emissione di quasi 3,4 kg di CO2, l'equivalente di un'automobile di cilindrata medio-grande che percorre 16 km. La produzione dello stesso quantitativo di patate provoca l'emissione di circa 0,06 kg di CO2, ben 57 volte inferiore a quella della bistecca.
E mentre sprigionano CO2 gli allevamenti animali ci tolgono ossigeno. L'approvvigionamento dell?allevamento animale ? responsabile, infatti, del 91% della distruzione della Foresta Amazzonica; il polmone del mondo.
Ma non finisce qui. Ovviamente quando si parla di impronta ecologica e di impatto ambientale non si pu? non considerare il fatto che ogni volta che favoriamo la distruzione del nostro pianeta non facciamo danno solo a noi stessi, all?ambiente e alle future generazioni a cui lasceremo sempre meno risorse e sempre pi? problemi ma stiamo danneggiando anche i nostri - sempre pi? numerosi - vicini di casa.
Al mondo ci sono 7 miliardi e mezzo di persone. Sette miliardi. Troppi? In realt? no. Attualmente produciamo cibo per sfamare oltre 10 miliardi di persone. Il problema ? che pi? della met? di questo cibo invece di essere utilizzato per sfamare le persone viene dato agli animali d?allevamento. L?82% dei bambini che muoiono di fame vivono in paesi dove il cibo viene dato agli animali d?allevamento, e questi vengono cresciuti per diventare carne nei piatti degli occidentali. 60.000 metri quadrati di terreno possono produrre quasi 17 tonnellate di alimenti di derivazione vegetale, mentre lo stesso terreno pu? produrre 170kg di carne.
E? interessante, infine, notare che a fronte di 800 milioni di persone denutrite nel mondo ce ne sono pi? di 1 miliardo e mezzo in sovrappeso e pi? di 500 milioni addirittura obese. Per non parlare dei morti degli ospedali pieni di persone con problemi cardiovascolari causati da un'alimentazione a base di animali.
In appena un?ora di tempo al mondo: pi? di 8 milioni di animali d?allevamento per la carne sono stati macellati e 114.153 tonnellate di grano ? stato dato da mangiare ad animali d?allevamento. Nello stesso momento 354 bambini al mondo sono morti di fame.
A causa della nostra alimentazione anche molte specie animali stanno sparendo. La produzione industriale determina una riduzione della biodiversit? attraverso la selezione progressivamente crescente di poche razze ad alto rendimento.
Una persona che consuma una dieta completamente basata su prodotti vegetali produce l?equivalente del 50% in meno dell?anidride carbonica, consuma 1/11 del petrolio, 1/13 dell?acqua e 1/18 dei terreni in paragone ad una persona che basa la sua alimentazione sulla carne.
Questo cosa vuol dire?
Che se una persona decidesse per un giorno di non mangiare prodotti animali,risparmierebbe 4mila litri di acqua, 20,4 kg di cereali, 2,7 m? di terreni forestali e 1 vita animale.
Questo ? l?immenso impatto ambientale che UNA persona sola avrebbe sul pianeta se decidesse, con pi? consapevolezza e conoscenza, che cosa finisce nel suo piatto.
Lo spreco alimentare ? causato soprattutto dal nostro stile di vita alimentare, noi come parlamentari abbiamo il dovere di promuovere iniziative che portino i cittadini ad alimentarsi attraverso diete vegetali, il futuro della vita dell'uomo sulla terra ? basata sul nostro stile di vita e come diceva Einstein Uno stile di vita vegetariano, per il suo effetto puramente fisico sul temperamento umano, avrebbe la pi? benefica influenza sulle sorti dell'umanit?
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Paolo Bernini
NON FATEVI PRENDERE IN GIRO, IL #M5S FA I FATTI, GLI ALTRI CHIACCHIERANO PER FARSI UNA CARRIERA E FARE MARKETING SULLA PELLE DEGLI ANIMALI.
Sta girando questo articolo de Il Fatto Quotidiano dal titolo "Alimentazione, in Parlamento alleanza Cirinn?-Brambilla: men? vegetariani per scuole, ospedali, aziende, carceri"
Il #M5S, 3 mesi fa, ha chiesto ai parlamentari della maggioranza, maggior parte #PD, che il fondo del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, con una dotazione di 1 milione di euro per progetti innovativi finalizzati alla limitazione degli sprechi e all'impiego delle eccedenze, si utilizzasse anche per la "promozione di diete alimentari caratterizzate dal consumo di prodotti di origine vegetale, in considerazione dei forti impatti sulle risorse naturali connessi al consumo di carne.
OGNI ORA, NEL MONDO, MUOIONO DI FAME 354 BAMBINI
DALLA TAVOLA ALLA SALVEZZA DEL PIANETA
Il #M5S ha chiesto ai parlamentari della maggioranza, maggior parte #PD, che il fondo del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, con una dotazione di 1 milione di euro per progetti innovativi finalizzati alla limitazione degli sprechi e all'impiego delle eccedenze, si utilizzasse anche per la "promozione di diete alimentari caratterizzate dal consumo di prodotti di origine vegetale, in considerazione dei forti impatti sulle risorse naturali connessi al consumo di carne.
ll consumo di carne nel mondo si sta aprendo a nuovi devastanti scenari di cui non si pu? non tenere conto. Mentre i consumi dei paesi occidentali si sono pi? o meno stazionati, nei paesi cos? detti in via di sviluppo l?andamento ? in forte ascesa.
La sola Cina dal 1963 ha decuplicato i suoi consumi di carne e anche la ?vegetariana? India pare stia cambiando le proprie abitudini alimentari e produttive piazzandosi addirittura nei primi posti in classifica per l?esportazione di carne bovina.
Secondo uno studio tedesco condotto dalla fondazione Heinrich Boll e di Friends of the Hearth, ogni anno nel mondo si macellano 58 miliardi di polli, 2,8 miliardi di anatre, quasi 1,4 miliardi di suini, 654 milioni di tacchini, 517 milioni di pecore, 430 milioni di capre, 296 milioni di bovini. E questi numeri continueranno ad aumentare.
Nella seconda met? del Novecento il consumo globale di carne ? aumentato di 5 volte, passando da 45 milioni di tonnellate all'anno nel 1950 a 233 milioni di tonnellate all'anno nel 2000, e la Fao ha stimato che entro il 2050 si arriver? a 465 milioni di tonnellate.
Ma cosa significano questi numeri?
Per comprendere l?enorme impatto ambientale e sociale di questi dati partiamo dal piatto.
Per produrre una bistecca di carne bovina da 450 g sono necessari circa 460 litri d?acqua (pi? o meno due mesi di doccia di 4 minuti al giorno). In tutto il mondo, le mucche bevono pi? di 170 miliardi di litri di acqua e mangiano pi? di 61 milioni di tonnellate di cibo, ogni giorno. L?allevamento animale ? responsabile per il 20-33% del consumo di tutta l?acqua al mondo. E cos?, mentre l?industria della carne garantisce ogni giorno al bestiame allevato la giusta quantit? d?acqua, 700 milioni persone rimangono senza accesso all?acqua potabile.
Ma non ? solo questione di acqua. Gli animali d?allevamento producono ogni anno 32.000 milioni di tonnellate di CO2, un equivalente del 52% di tutte le emissioni gas serra del pianeta. Basti pensare che le emissioni che vengono dal settore del trasporto sono responsabili del 13% per capire quanto ? importante la portata della carne sul fronte dell?inquinamento.
Una bistecca di carne di bovino di 250 g ? associata all'emissione di quasi 3,4 kg di CO2, l'equivalente di un'automobile di cilindrata medio-grande che percorre 16 km. La produzione dello stesso quantitativo di patate provoca l'emissione di circa 0,06 kg di CO2, ben 57 volte inferiore a quella della bistecca.
E mentre sprigionano CO2 gli allevamenti animali ci tolgono ossigeno. L'approvvigionamento dell?allevamento animale ? responsabile, infatti, del 91% della distruzione della Foresta Amazzonica; il polmone del mondo.
Ma non finisce qui. Ovviamente quando si parla di impronta ecologica e di impatto ambientale non si pu? non considerare il fatto che ogni volta che favoriamo la distruzione del nostro pianeta non facciamo danno solo a noi stessi, all?ambiente e alle future generazioni a cui lasceremo sempre meno risorse e sempre pi? problemi ma stiamo danneggiando anche i nostri - sempre pi? numerosi - vicini di casa.
Al mondo ci sono 7 miliardi e mezzo di persone. Sette miliardi. Troppi? In realt? no. Attualmente produciamo cibo per sfamare oltre 10 miliardi di persone. Il problema ? che pi? della met? di questo cibo invece di essere utilizzato per sfamare le persone viene dato agli animali d?allevamento. L?82% dei bambini che muoiono di fame vivono in paesi dove il cibo viene dato agli animali d?allevamento, e questi vengono cresciuti per diventare carne nei piatti degli occidentali. 60.000 metri quadrati di terreno possono produrre quasi 17 tonnellate di alimenti di derivazione vegetale, mentre lo stesso terreno pu? produrre 170kg di carne.
E? interessante, infine, notare che a fronte di 800 milioni di persone denutrite nel mondo ce ne sono pi? di 1 miliardo e mezzo in sovrappeso e pi? di 500 milioni addirittura obese. Per non parlare dei morti degli ospedali pieni di persone con problemi cardiovascolari causati da un'alimentazione a base di animali.
In appena un?ora di tempo al mondo: pi? di 8 milioni di animali d?allevamento per la carne sono stati macellati e 114.153 tonnellate di grano ? stato dato da mangiare ad animali d?allevamento. Nello stesso momento 354 bambini al mondo sono morti di fame.
A causa della nostra alimentazione anche molte specie animali stanno sparendo. La produzione industriale determina una riduzione della biodiversit? attraverso la selezione progressivamente crescente di poche razze ad alto rendimento.
Una persona che consuma una dieta completamente basata su prodotti vegetali produce l?equivalente del 50% in meno dell?anidride carbonica, consuma 1/11 del petrolio, 1/13 dell?acqua e 1/18 dei terreni in paragone ad una persona che basa la sua alimentazione sulla carne.
Questo cosa vuol dire?
Che se una persona decidesse per un giorno di non mangiare prodotti animali,risparmierebbe 4mila litri di acqua, 20,4 kg di cereali, 2,7 m? di terreni forestali e 1 vita animale.
Questo ? l?immenso impatto ambientale che UNA persona sola avrebbe sul pianeta se decidesse, con pi? consapevolezza e conoscenza, che cosa finisce nel suo piatto.
Lo spreco alimentare ? causato soprattutto dal nostro stile di vita alimentare, noi come parlamentari abbiamo il dovere di promuovere iniziative che portino i cittadini ad alimentarsi attraverso diete vegetali, il futuro della vita dell'uomo sulla terra ? basata sul nostro stile di vita e come diceva Einstein Uno stile di vita vegetariano, per il suo effetto puramente fisico sul temperamento umano, avrebbe la pi? benefica influenza sulle sorti dell'umanit?
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