Dalle leggi ad personam ai "treni" ad personam? Il Frecciarossa Firenze-Milano delle 7 del mattino ha spostato la partenza ad Arezzo, patria del ministro Boschi, dal 15 dicembre. Il risultato: quel treno, prima puntualissimo, adesso ? sempre in ritardo. E a farne le spese sono soprattutto i pendolari di Reggio Emilia, che nei loro uffici nel capoluogo lombardo non riescono pi? a timbrare in orario.
A beneficiarne sono i passeggeri di Arezzo. Che sia stato un "regalino" elettorale firmato Maria Elena Boschi? A porre il sospetto ? il "Giornale", che parla dei nuovi disagi dei lavoratori emiliani. Prima si partiva da Firenze e tutto andava a meraviglia. Poi, la partenza ? stata spostata ad Arezzo.Peccato che la citt? toscana, pi? a sud del capoluogo, non si trovi sulla linea dell'Alta Velocit?. Ecco dunque le ragioni del ritardo cronico di quello che era il treno delle meraviglie. Quello che permetteva a un vasto bacino di emiliani che lavorano a Milano di salire in carrozza alle 7,52 per scendere a Milano Centrale alle 8,40 ed entrare in ufficio alle 9. Tutto finito. Quello spostamento della partenza rende questo "miracolo" impossibile.
I cambiamenti servono a una trentina di passeggeri che salgono ad Arezzo alle 6,15 del mattino, probabilmente per scendere a Firenze. E pensare che invece alla stazione di Parma il "privilegio" di una fermata sulla linea Alta Velocit? non ? mai stato concesso, nonostante la citt? emiliana si trovi lungo il percorso. Per Arezzo invece si sono saltati tutti i passaggi... Insomma, nessuna certezza sulla "paternit?" (anzi, maternit?) dell'aggiustamento, ma, secondo il "Giornale", tanti indizi s?. Stesso procedimento per il ritorno. La possibilit? ? quella di partire da Garibaldi alle 18,15 per scendere ad Arezzo alle 21,30: anche qui, non proprio un orario da pendolare.
Le proteste si fanno sentire. In 154 hanno firmato una petizione presentata a Trenitalia per chiedere ragioni sul perenne ritardo. L'assessore regionale ai Trasporti Vincenzo Ceccarelli ha difeso il treno e la sua utilit? ma non ha dato numeri. E a "Prima Pagina Reggio" ha dichiarato: "Ormai alla Boschi si d? la colpa di tutto". In Regione Emilia ? arrivata un'interpellanza dei grillini, che chiedono conto del disservizio. Intanto, i disagi di chi alla mattina va al lavoro continuano.
da tgcom24
A beneficiarne sono i passeggeri di Arezzo. Che sia stato un "regalino" elettorale firmato Maria Elena Boschi? A porre il sospetto ? il "Giornale", che parla dei nuovi disagi dei lavoratori emiliani. Prima si partiva da Firenze e tutto andava a meraviglia. Poi, la partenza ? stata spostata ad Arezzo.Peccato che la citt? toscana, pi? a sud del capoluogo, non si trovi sulla linea dell'Alta Velocit?. Ecco dunque le ragioni del ritardo cronico di quello che era il treno delle meraviglie. Quello che permetteva a un vasto bacino di emiliani che lavorano a Milano di salire in carrozza alle 7,52 per scendere a Milano Centrale alle 8,40 ed entrare in ufficio alle 9. Tutto finito. Quello spostamento della partenza rende questo "miracolo" impossibile.
I cambiamenti servono a una trentina di passeggeri che salgono ad Arezzo alle 6,15 del mattino, probabilmente per scendere a Firenze. E pensare che invece alla stazione di Parma il "privilegio" di una fermata sulla linea Alta Velocit? non ? mai stato concesso, nonostante la citt? emiliana si trovi lungo il percorso. Per Arezzo invece si sono saltati tutti i passaggi... Insomma, nessuna certezza sulla "paternit?" (anzi, maternit?) dell'aggiustamento, ma, secondo il "Giornale", tanti indizi s?. Stesso procedimento per il ritorno. La possibilit? ? quella di partire da Garibaldi alle 18,15 per scendere ad Arezzo alle 21,30: anche qui, non proprio un orario da pendolare.
Le proteste si fanno sentire. In 154 hanno firmato una petizione presentata a Trenitalia per chiedere ragioni sul perenne ritardo. L'assessore regionale ai Trasporti Vincenzo Ceccarelli ha difeso il treno e la sua utilit? ma non ha dato numeri. E a "Prima Pagina Reggio" ha dichiarato: "Ormai alla Boschi si d? la colpa di tutto". In Regione Emilia ? arrivata un'interpellanza dei grillini, che chiedono conto del disservizio. Intanto, i disagi di chi alla mattina va al lavoro continuano.
da tgcom24
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