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Arrestato l'ultimo fedelissimo di Berlusconi

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    #91
    [I]da tempi

    il caso Mantovani
    mostra che la battaglia giudiziaria si consuma in prima battuta sul piano mediatico, a scapito della civilt? giuridica e della tenuta sociale e democratica del nostro Paese, caratterizzato da due pessime abitudini: ? quello in cui si emana prima (sostanzialmente subito) un pressoch? inappellabile giudizio di colpevolezza contro gli indagati ed ? anche quello nel quale la giustizia procede con maggiore lentezza, cos? da consentire che si sedimenti un giudizio negativo nei confronti della persona sottoposta a procedimento giudiziario, ma anche che tale procedimento provochi al povero disgraziato pi? danni possibili.

    Mario Mantovani ? come gi? altri prima di lui (si ricordi l?anno scorso, Claudio Scajola) ? ? stato arrestato ?in favore di telecamera? per la serie, come si sarebbe detto una volta, ?sbatti il mostro in prima pagina?


    Alla richiesta di arresto, sul piano giudiziario e comunicativo, il senatore Mantovani poteva rispondere in due modi: mostrandosi aperto nei confronti degli inquirenti, con un atteggiamento aperto e collaborativo, oppure chiudendosi in un comprensibile riserbo, presentandosi quindi all?interrogatorio di garanzia rifiutando nettamente l?appropriatezza dell?inchiesta e dell?arresto, avvalendosi della facolt? di non rispondere e rinviando al tribunale del riesame la decisione sulla sua remissione in libert?.

    Ecco, Mantovani ha scelto la prima strada, come a voler dire ai magistrati: ?Potete aver inteso certi indizi nel modo sbagliato ma chiarisco tutto, vi fornisco alcuni elementi per fare chiarezza e altri avr? modo di portarli alla vostra attenzione nelle prossime settimane?.

    L?arresto aveva suscitato, come ? noto, numerose prese di distanze e perplessit? da parte di autorevoli operatori del diritto, non soltanto avvocati, e quindi poteva apparire nell?ordine delle cose che in pochi giorni Mantovani e le altre tre persone coinvolte finissero quanto meno agli arresti domiciliari. Ha detto ad esempio l?ex presidente dell?unione camere penali, Vinicio Nardo: ?? una cosa eccessiva anche rispetto alla prassi; gli impegni di lavoro del Gip non giustificano questo lasso di tempo tra la richiesta di arresto e l?ordinanza. D?altronde, pi? tempo passa pi? vengono meno le istanze alla base del presupposto della custodia cautelare, vale a dire il pericolo di reiterazione del reato, l?inquinamento delle prove e la fuga all?estero?.

    Di fronte all?atteggiamento aperto di Mantovani e dei suoi legali, pm e gip hanno risposto picche, confermando l?irrituale detenzione, ma in un modo che non deve passare inosservato. La gip, Stefania Pepe, ? entrata nel merito di due aspetti caratterizzanti l?arrestato: ?Resta comunque un influente politico a livello nazionale? e ?conserva l?incarico di consigliere regionale?.

    Sar? mica un modo per dire ? con raffinata tecnica comunicativa ? che la posizione di Mantovani risulterebbe alleggerita se rassegnasse le dimissioni anche da consigliere regionale?

    ? qualcosa su cui riflettere, tanto pi? che proprio Mantovani non aveva perso tempo e si era in poche ore, gi? il primo giorno, autosospeso dagli incarichi di giunta.

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