si continua a fare confusione ad arte sulla faccenda "migranti"...
no, non sono immigrati, sono clandestini, no, non sono rifugiati, sono clandestini.
l'immigrazione ha determinate regole, chi arriva abusivamente non e' un immigrato, ma un clandestino.
l'asilo politico ha determinate regole, chi arriva abusivamente, non e' un rifugiato, ma un clandestino.
un clandestino non verra' mai accettato da nessun altro paese europeo, proprio a causa della sua natura al di fuori della legge.
l'ue ha l'obbligo di prendersi una quota di rifugiati o richiedenti asilo, ed e' cio' che fa, rimandando al mittente tutti quelli invece privi dei titoli (aka clandestini).
come essere un'immigrato?
arrivare legalmente, coi visti (ed eventuali vaccinazioni) in ordine, documenti, regolare biglietto di viaggio.
a seconda del tipo di visto (lavoro o turistico) esistono varie limitazioni, ma sostanzialmente e' una posizione regolare fino a prova contraria (ovvero se arrivi con un visto di studio e ti metti a lavorare: perdi lo status di immigrato regolare, e diventi indesiderabile ed espulso per aver violato i limiti del visto).
come essere un rifugiato?
e' ovvio che povere persone travolte dalla guerra abbiano il diritto di preservare la propria esistenza, e fuggire da un paese in guerra (magari anche solo per persecuzioni politiche, religiose o di genere).
il rifugiato puo' agire in due modi: nel proprio paese, recandosi quando ancora presenti nelle ambasciate o consolati di paesi stranieri, oppure nel paese piu' prossimo al proprio, sempre in ambasciata o consolato del paese in cui vuol chiedere asilo politico.
se esistono i presupposti, l'ambasciata o consolato, appurato e ratificato lo status di rifugiato o asilante, si occupa di tutto: dal trasporto al mantenimento della persona, fino alla destinazione ed oltre (nel senso che il supporto sociale viene ovviamente fornito anche nel paese in cui si ha l'asilo politico).
tutti gli altri casi non rientrano in queste casistiche, ma ricadono nel reato di clandestinita'.
i rifugiati costituiscono una minima percentuale degli immigrati in italia, gli immigrati regolari (per studio o per lavoro) sono benvenuti, i clandestini vanno lasciati fuori, senza ipocrisie della minchia, che vanno solo a svantaggio di tutti: sia i cittadini legittimi, sia gli immigrati legittimi.
no, non sono immigrati, sono clandestini, no, non sono rifugiati, sono clandestini.
l'immigrazione ha determinate regole, chi arriva abusivamente non e' un immigrato, ma un clandestino.
l'asilo politico ha determinate regole, chi arriva abusivamente, non e' un rifugiato, ma un clandestino.
un clandestino non verra' mai accettato da nessun altro paese europeo, proprio a causa della sua natura al di fuori della legge.
l'ue ha l'obbligo di prendersi una quota di rifugiati o richiedenti asilo, ed e' cio' che fa, rimandando al mittente tutti quelli invece privi dei titoli (aka clandestini).
come essere un'immigrato?
arrivare legalmente, coi visti (ed eventuali vaccinazioni) in ordine, documenti, regolare biglietto di viaggio.
a seconda del tipo di visto (lavoro o turistico) esistono varie limitazioni, ma sostanzialmente e' una posizione regolare fino a prova contraria (ovvero se arrivi con un visto di studio e ti metti a lavorare: perdi lo status di immigrato regolare, e diventi indesiderabile ed espulso per aver violato i limiti del visto).
come essere un rifugiato?
e' ovvio che povere persone travolte dalla guerra abbiano il diritto di preservare la propria esistenza, e fuggire da un paese in guerra (magari anche solo per persecuzioni politiche, religiose o di genere).
il rifugiato puo' agire in due modi: nel proprio paese, recandosi quando ancora presenti nelle ambasciate o consolati di paesi stranieri, oppure nel paese piu' prossimo al proprio, sempre in ambasciata o consolato del paese in cui vuol chiedere asilo politico.
se esistono i presupposti, l'ambasciata o consolato, appurato e ratificato lo status di rifugiato o asilante, si occupa di tutto: dal trasporto al mantenimento della persona, fino alla destinazione ed oltre (nel senso che il supporto sociale viene ovviamente fornito anche nel paese in cui si ha l'asilo politico).
tutti gli altri casi non rientrano in queste casistiche, ma ricadono nel reato di clandestinita'.
i rifugiati costituiscono una minima percentuale degli immigrati in italia, gli immigrati regolari (per studio o per lavoro) sono benvenuti, i clandestini vanno lasciati fuori, senza ipocrisie della minchia, che vanno solo a svantaggio di tutti: sia i cittadini legittimi, sia gli immigrati legittimi.
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