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Sito per denuncia corruzione in sicilia

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    #1

    Sito per denuncia corruzione in sicilia

    E chi poteva fare ci? ? :1:


    Corruzione in Sicilia, 200 segnalazioni su sito M5S. "Ma nessuno va dai pm" - Il Fatto Quotidiano


    In appena due settimane una mole di denunce online attraverso il form proposto dal Movimento. Lavoro, appalti pubblici e sanit? i settori maggiormente interessati. De Vita: "Tutte da riscontrare, ma molte interessanti". Ma l'opzione sulla disponibilit? ad andare dai magistrati ? poco cliccata
    Oltre duecento segnalazioni in due settimane di attivit?: tutte denunce su affari poco chiari e tentativi di corruzione nel mondo della pubblica amministrazione. Sono i numeri registrati dal portale anticorruzione lanciato dal Movimento 5 Stelle in Sicilia. ?Ci sono segnalazioni di tutti i tipi: alcune denunce sembrano veramente interessantissime. ? ovvio che tutto va preso con le pinze ed analizzato con la massima attenzione, alla ricerca di riscontri che ci possano portare a denunciare tutto alla magistratura? dice la parlamentare Giulia Di Vita.

    Moltissime segnalazioni (alcune firmate dagli autori, altre anonime) sono relative al mondo del lavoro e degli appalti pubblici, ci sono poi alcune clamorose denunce che riguardano il mondo della sanit?, mentre il settore pi? citato dagli utenti del portale dei 5 Stelle ? quello della Formazione professionale, che in Sicilia ? stato capace di polverizzare nove miliardi di euro negli ultimi dieci anni. ?Gli ultimi episodi di cronaca e gli ultimi arresti in Sicilia in altri settori ci hanno convinto ad allargare il campo d?azione. Nella sanit? la corruzione non ? solo di tipo macro, come quella relativa alla spesa farmaceutica, ma ? anche micro e si estrinseca nel dipendente infedele che chiede un telefonino nuovo o nella banconota da 100 euro per velocizzare una pratica. Potrebbe annidarsi anche nella mancata trasparenza delle pubbliche amministrazioni, nei bandi scritti male o cuciti su misura? dice il parlamentare regionale Stefano Zito, che fa cenno all?arresto di Roberto Helg, il presidente della Camera di Commercio di Palermo arrestato per estorsione.

    Segnalare un caso di corruzione ? molto semplice: basta andare sul sito segnalazioni5stelle.it e compilare un intuitivo modulo per raccontare gli episodi oggetto della segnalazione. Tra le varie opzioni del form c?? anche una domanda diretta, e cio? se l?utente dopo la segnalazione intende denunciare formalmente quel fatto alla magistratura: fino ad oggi la maggioranza ha risposto negativamente. ?A frenarli ? spesso la convinzione che tutto finirebbe comunque in un binario morto, o, pi? concretamente, la paura di ritorsioni o, addirittura, di perdere il posto di lavoro? continua Zito. ?I medici ? spiega ? sono imbavagliati addirittura da norme contrattuali che li espongono a pesanti provvedimenti disciplinari che possono arrivare anche al licenziamento?.

    Recentemente uno studio realizzato dall?universit? di Goteborg ha piazzato la Sicilia al 148esimo posto (su 172 regioni) in una classifica sulla percezione della corruzione: pi? in basso si ? nella graduatoria e maggiore ? il livello di corruzione percepito dalla popolazione. Ancora peggiore la situazione nell?ambito della Sanit?, dove la Sicilia si piazza al 159esimo posto per corruzione percepita. Proprio di recente la cattiva sanit? siciliana ? finita agli onori della cronaca dopo la morte della piccola Nicole, deceduta in ambulanza perch? non si trovava un posto in ospedale a Catania.

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    #2
    esiste anche questo

    Supporto ai segnalanti Dal 2014, attraverso la piattaforma digitale ALAC - Allerta Anticorruzione riceviamo le segnalazioni di illeciti e dialoghiamo con i segnalanti in modo anonimo e sicuro per aiutarli nel loro percorso. ALAC in numeri Nel 2023 il team ALAC ha ricevuto 15 segnalazioni, in calo rispetto a quelle ricevute nel 2022 (22 segnalazioni). La regione nella quale si riscontra la percentuale più elevata di segnalazioni è la Lombardia (20%), che riconferma il maggior numero di segnalazioni in linea con i dati statistici raccolti nell’anno precedente (41%). A seguire il Piemonte (12%). Leggi il Report ALAC 2023 Come possiamo aiutare Obiettivo di Allerta AntiCorruzione – ALAC è assistere coloro che assistono a un fatto di corruzione, cercando di aiutarli a trovare la soluzione migliore per il proprio caso. Se da un lato si cerca di far emergere gli illeciti, dall’altro si cerca anche di dare una risposta pratica che possa essere utile al segnalante. Per fare ciò cerchiamo di “migliorare” il procedimento di segnalazione: Aiutando il segnalante a circostanziare la propria segnalazione: una segnalazione generica o poco precisa non dà la possibilità di essere analizzata efficacemente. Inoltre, qualora questa fosse anonima e quindi non potesse essere oggetto di approfondimento con il segnalante, verrebbe probabilmente scartata dagli enti di riferimento. Cercando di identificare il destinatario più appropriato per la segnalazione e, in caso questo sia un ente pubblico, affiancando il segnalante nell’invio se possibile. In casi specifici, prendendo carico della segnalazione e portandola avanti per conto del soggetto segnalante. Il nostro compito è quindi di analizzare la segnalazione e la situazione specifica del segnalante, di illustrargli le possibili opzioni e di guidarlo nelle sue azioni successive. Il nostro ruolo ha quindi maggiore efficacia se il segnalante ci approccia nelle prime fasi del procedimento di segnalazione, quando ancora non si è esposto, mentre è più problematico assistere il segnalante in modo esaustivo se accede al nostro servizio dopo aver già segnalato e aver eventualmente subito atti di ritorsione (quando non ancora durante le fasi di un procedimento giudiziario o disciplinare). Cosa NON facciamo Non possiamo sostituirci alle istituzioni che decidono indipendentemente da quelle che possono essere le nostre indicazioni. Non abbiamo accesso o contatto diretto con tutti i soggetti, siano essi enti pubblici, privati, magistratura, i grandi media o altre organizzazioni di rilievo. Non forniamo rappresentanza legale ai segnalanti. Non possiamo fare indagini investigazioni per verificare i fatti segnalati, al di là di una verifica documentale attraverso atti pubblici. Pur garantendo la massima confidenzialità, non possiamo garantire che il segnalante non verrà identificato a causa della sua segnalazione, anche qualora fosse anonima, nel momento in cui verranno fatte delle azioni. La nostra piattaforma, se correttamente utilizzata, garantisce l’anonimato tecnologico ma non pone il segnalante al riparo dalla possibile identificazione fatta dai soggetti segnalati. In ogni caso, non procederemo senza aver prima ricevuto il consenso del segnalante. Non siamo purtroppo in grado di garantire la soluzione a tutti i problemi dei segnalanti. Il nostro supporto alla segnalazione non può comportare l’automatica soddisfazione del segnalante nonché la presa in carico della segnalazione da parte dell’ente di riferimento.  Info su sicurezza e confidenzialità ALAC si distingue per la tutela della riservatezza del segnalante. In nessun caso l’identità o altri dati identificativi del segnalante saranno inoltrati senza il suo consenso. Per quanto riguarda la sicurezza tecnologica e la rintracciabilità del segnalante, per ALAC abbiamo deciso di non usare i metodi tradizionali di raccolta delle segnalazioni (telefono, posta, indirizzo e-mail) ma di utilizzare una piattaforma tecnologica ampiamente collaudata e già implementata per il whistleblowing in contesti sociali caratterizzati da rischi personali elevati: Globaleaks, un software open source sviluppato da Hermes Center for Transparency and Digital Human Rights, permette di dialogare in modo anonimo con il segnalante, senza possibilità, per il ricevente o altri soggetti, di rintracciare l’origine della segnalazione. Il portale dell’ALAC utilizza il protocollo HTTPS, un protocollo di crittografia che garantisce il trasferimento di dati riservati. È inoltre possibile installare il browser Tor, che permette la navigazione attraverso una serie di router anonimi. Qui puoi segnalarci un caso di corruzione Invia una segnalazione team alac Giorgio Fraschini Responsabile Whistleblowing Alessia Rizzo Assistente Whistleblowing team di esperti Vittoria Bonaldo, avvocato; Fabio Coppola, docente e ricercatore; Francesco Giovanni Falco, avvocato; Elena Farinella, consulente antifrode; Giulio Nardi, segretario comunale e provinciale; Francesco Nicora, avvocato; Paola Pasquali, Legal Counsel; Pasquale Perrupato, consulente aziendale; Maria Stefania Podda, funzionario amministrativo; Alessandro Pometto, consulente legale; Amedeo Rizzo, commercialista e revisore; Antonio Rossi, consulente societario; Valerio Silvetti, avvocato; Lorenzo Tringali, avvocato Report annuali Contenuti collegati Tutto quello che facciamo sul whistleblowing lo trovi qui

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      #3
      Ah sicuro, ma quando transparency pubblica indagini , gli "gnostici" non ci credono mai

      Bisogna decidersi eh

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