? il titolo dell articolo, non ? colpa mia
Spese pazze, il summit dei consiglieri indagati: "Politica? Concentrato di idioti" - Il Fatto Quotidiano
Ecco quello che la Casta dice, quando si riunisce a porte chiuse. A rivelarlo sono le 200 pagine delle conversazioni dei capigruppo dei partiti, mattatore Marco Monari (Pd), registrate di nascosto da Andrea De Franceschi (M5S) e finite agli atti dell’inchiesta sulle spese pazze in Regione Emilia Romagna
Da “Gabanelli *****” a “sulla foto di Monti ci piscio sopra”. Da “dopo Fiorito il mondo ? cambiato” a “il prezzo del caff?, se dobbiamo pagarlo noi, facciamolo abbassare”. Da “i giornalisti servi della gleba” fino al tentativo di “lavare le mutande sporche”. Ecco quello che la Casta dice, quando si riunisce a porte chiuse. A rivelarlo sono le 200 pagine delle conversazioni dei capigruppo dei partiti, registrate di nascosto da un collega e finite agli atti dell’inchiesta sulle spese pazze in Regione Emilia Romagna. I toni sono a volte preoccupati a volte invece scherzosi e provocatori. Siamo nel 2012, ultimi mesi del governo di Mario Monti. E’ appena esploso lo scandalo rimborsi del consigliere del Lazio Franco Fiorito. E di l? a poco il presidente del Consiglio firmer? il decreto per tagliare vitalizi (futuri). A Bologna, il consiglio guidato dal governatore Pd Vasco Errani, ha appena saputo delle indagini della procura. E cerca di correre ai ripari. L’ex consigliere M5s Andrea Defranceschi si presenta alla riunione dei capigruppo con un registratore e documenta segretamente le quasi tre ore di conversazione. Raccoglie “a strascico”. Battute e affermazioni seriose si mischiano. Il risultato ? un testo che diventa un ritratto senza filtri della classe dirigente.
Obiettivo dell’incontro, presenti quasi tutti i capigruppo dei partiti e il presidente del consiglio regionale Matteo Richetti, ? trovare un accordo su una nuova normativa regionale da votare in aula per limitare i danni almeno per il futuro. Ma a preoccupare ? principalmente il passato: tutti hanno chiesto rimborsi e non capiscono dove potrebbero arrivare le indagini portate avanti in quel momento sia dalla procura della Repubblica che dalla Corte dei conti. Due anni dopo quelle stesse indagini porteranno agli attuali 41 consiglieri indagati e tutti i presenti a quella riunione sono nella lista: lo stesso Defranceschi, Marco Monari capogruppo del Partito democratico, Roberto Sconciaforni della Federazione della Sinistra, Liana Barbati dell’Italia dei valori, Gian Guido Naldi capogruppo di Sinistra ecologia e libert?, il capogruppo ora deceduto della Lega Nord, Luigi Giuseppe Villani del Pdl. In pratica una classe politica che non c’? pi?: nessuno di loro ? stato ricandidato alle prossime elezioni del 23 novembre. Ma non solo: Monari in un secondo incontro, sempre registrato di nascosto e sempre agli atti dell’inchiesta, dir?: “Report con quella ***** della Gabanelli”. Dopo la pubblicazione sui giornali delle conversazioni, il politico si ? autosospeso dal partito.
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Spese pazze, il summit dei consiglieri indagati: "Politica? Concentrato di idioti" - Il Fatto Quotidiano
Ecco quello che la Casta dice, quando si riunisce a porte chiuse. A rivelarlo sono le 200 pagine delle conversazioni dei capigruppo dei partiti, mattatore Marco Monari (Pd), registrate di nascosto da Andrea De Franceschi (M5S) e finite agli atti dell’inchiesta sulle spese pazze in Regione Emilia Romagna
Da “Gabanelli *****” a “sulla foto di Monti ci piscio sopra”. Da “dopo Fiorito il mondo ? cambiato” a “il prezzo del caff?, se dobbiamo pagarlo noi, facciamolo abbassare”. Da “i giornalisti servi della gleba” fino al tentativo di “lavare le mutande sporche”. Ecco quello che la Casta dice, quando si riunisce a porte chiuse. A rivelarlo sono le 200 pagine delle conversazioni dei capigruppo dei partiti, registrate di nascosto da un collega e finite agli atti dell’inchiesta sulle spese pazze in Regione Emilia Romagna. I toni sono a volte preoccupati a volte invece scherzosi e provocatori. Siamo nel 2012, ultimi mesi del governo di Mario Monti. E’ appena esploso lo scandalo rimborsi del consigliere del Lazio Franco Fiorito. E di l? a poco il presidente del Consiglio firmer? il decreto per tagliare vitalizi (futuri). A Bologna, il consiglio guidato dal governatore Pd Vasco Errani, ha appena saputo delle indagini della procura. E cerca di correre ai ripari. L’ex consigliere M5s Andrea Defranceschi si presenta alla riunione dei capigruppo con un registratore e documenta segretamente le quasi tre ore di conversazione. Raccoglie “a strascico”. Battute e affermazioni seriose si mischiano. Il risultato ? un testo che diventa un ritratto senza filtri della classe dirigente.
Obiettivo dell’incontro, presenti quasi tutti i capigruppo dei partiti e il presidente del consiglio regionale Matteo Richetti, ? trovare un accordo su una nuova normativa regionale da votare in aula per limitare i danni almeno per il futuro. Ma a preoccupare ? principalmente il passato: tutti hanno chiesto rimborsi e non capiscono dove potrebbero arrivare le indagini portate avanti in quel momento sia dalla procura della Repubblica che dalla Corte dei conti. Due anni dopo quelle stesse indagini porteranno agli attuali 41 consiglieri indagati e tutti i presenti a quella riunione sono nella lista: lo stesso Defranceschi, Marco Monari capogruppo del Partito democratico, Roberto Sconciaforni della Federazione della Sinistra, Liana Barbati dell’Italia dei valori, Gian Guido Naldi capogruppo di Sinistra ecologia e libert?, il capogruppo ora deceduto della Lega Nord, Luigi Giuseppe Villani del Pdl. In pratica una classe politica che non c’? pi?: nessuno di loro ? stato ricandidato alle prossime elezioni del 23 novembre. Ma non solo: Monari in un secondo incontro, sempre registrato di nascosto e sempre agli atti dell’inchiesta, dir?: “Report con quella ***** della Gabanelli”. Dopo la pubblicazione sui giornali delle conversazioni, il politico si ? autosospeso dal partito.
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