Eccola, Laura Boldrini. Mancava all?appello di tutte le anime belle della sinistra che si sono affannate a criminalizzare i residenti esasperati di Tor Sapienza, mettendosi in cattedra e dando lezioni di moralit?. Eccola che si presenta all?Universit? di Tor Vergata per una lezione e per rimettere tutto in gioco. Con un giro di parole, buonismo venduto al mercato, dice elegantemente che i romani delle periferie hanno sbagliato. Non devono parlare, devono obbedire e quindi accogliere. E chissenefrega se poi subiscono soprusi, saranno fatti loro.
Le parole della ?maestra?
Primo trucco, parlare di violenza da parte di chi protesta, cos? da mettersi subito dalla parte della ragione: ?Non ? con le contrapposizioni e tanto meno con la violenza che si risolvono i problemi?, dice infatti la Boldrini. Secondo trucco, usare la Costituzione a proprio uso e consumo per togliere qualsiasi illusione a chi protesta: ?Non esistono zone precluse ai princ?pi della Costituzione, ai valori dell?accoglienza e della convivenza?. In sostanza, non esistono zone che possono opporsi all?arrivo di immigrati, anche se questi poi si rendono protagonisti di vicende negative. Bisogna sistemarli e basta, tutti zitti, nessuno si permetta di alzare il dito e protestare.
Con gli occhi bendati
?Non ? a causa della presenza dei migranti o dei rifugiati che siamo arrivati a questa tensione ? aggiunge la Boldrini ? ma ? perch? c?era gi? il degrado. E quando vi si sovrappone anche un elemento esterno, ? difficile che questo venga assorbito. Queste cose purtroppo accadono. L?importante ? mettere in campo i giusti antidoti della riqualificazione del territorio?. Di conseguenza, di tutto ci? che raccontano i residenti, dai furti alle aggressioni, non ? responsabile chi li commette (e cio? gli immigrati) ma la societ? in cui si sviluppano. Tesi da vetero-sinistra, sparare in aria per sviare l?attenzione. Tesi che finisce per far crescere la rabbia. Perch? i residenti non vogliono essere presi in giro.
Fonte secoloditalia.it
:gaen:
Le parole della ?maestra?
Primo trucco, parlare di violenza da parte di chi protesta, cos? da mettersi subito dalla parte della ragione: ?Non ? con le contrapposizioni e tanto meno con la violenza che si risolvono i problemi?, dice infatti la Boldrini. Secondo trucco, usare la Costituzione a proprio uso e consumo per togliere qualsiasi illusione a chi protesta: ?Non esistono zone precluse ai princ?pi della Costituzione, ai valori dell?accoglienza e della convivenza?. In sostanza, non esistono zone che possono opporsi all?arrivo di immigrati, anche se questi poi si rendono protagonisti di vicende negative. Bisogna sistemarli e basta, tutti zitti, nessuno si permetta di alzare il dito e protestare.
Con gli occhi bendati
?Non ? a causa della presenza dei migranti o dei rifugiati che siamo arrivati a questa tensione ? aggiunge la Boldrini ? ma ? perch? c?era gi? il degrado. E quando vi si sovrappone anche un elemento esterno, ? difficile che questo venga assorbito. Queste cose purtroppo accadono. L?importante ? mettere in campo i giusti antidoti della riqualificazione del territorio?. Di conseguenza, di tutto ci? che raccontano i residenti, dai furti alle aggressioni, non ? responsabile chi li commette (e cio? gli immigrati) ma la societ? in cui si sviluppano. Tesi da vetero-sinistra, sparare in aria per sviare l?attenzione. Tesi che finisce per far crescere la rabbia. Perch? i residenti non vogliono essere presi in giro.
Fonte secoloditalia.it
:gaen:
Comment