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Quando Zanda attaccava il Pdl "Scandaloso sostituire un senatore"

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    Quando Zanda attaccava il Pdl "Scandaloso sostituire un senatore"

    Due anni fa si scagliava contro il presidente del Senato Renato Schifani (allora Pdl), reo di aver revocato il senatore azzurro Paolo Amato

    [I] Oggi avalla le ?purghe? renziane e revoca dalla commissione Affari costituzionali di Palazzo Madama i dissidenti Corradino Mineo e Vannino Chiti. Ma esattamente due anni fa si scagliava contro il presidente del Senato Renato Schifani (allora Pdl), reo di aver revocato il senatore azzurro Paolo Amato. ? proprio vero il vecchio adagio secondo cui solo gli sciocchi non cambiano mai idea.

    Luigi Zanda, presidente dei senatori del Pd, idea invece l?ha cambiata, eccome. Il 4 luglio del 2012 il gruppo del Pdl invi? una lettera all?allora seconda carica dello Stato Schifani per chiedere la sostituzione in Vigilanza Rai del senatore Amato, che aveva dichiarato l?intenzione di votare in difformit? da quanto deciso dal gruppo. I numeri vacillavano, la maggioranza di centrodestra rischiava di andare sotto in commissione. Di qui la decisione di rimuovere il senatore dissidente. Il Pd grid? allo scandalo. Zanda quel 4 luglio dichiar?: ?Le modalit? con cui il senatore Schifani sta esercitando le funzioni di presidente del Senato vanno totalmente censurate sotto ogni profilo: istituzionale e regolamentare. La sostituzione in commissione di Vigilanza Rai del senatore Paolo Amato ? del tutto illegittima. Il Regolamento prevede la sostituzione di un commissario solo in caso di sue dimissioni, incarico di governo o di cessazione per mandato elettorale. Il senatore Amato non si ? dimesso ed ? quindi tuttora legittimo commissario della Vigilanza, checch? ne dica il presidente Schifani?.

    Tutto chiaro? Il Pdl fece esattamente quello che hanno fatto Casini con Mario Mauro e il duo Renzi-Zanda con Mineo e Chiti (il ministro Boschi l?ha definita addirittura ?una decisione democratica?), per giunta a provvedimento gi? discusso: sostitu? in una commissione un senatore perch? in contrasto con la linea politica del proprio gruppo. Due anni fa i Dem si ribellarono - il dibattito and? avanti giorni, come si evince dal resoconto delle sedute disponibili sul sito del Senato e di cui pubblichiamo due estratti degli interventi del capogruppo Pd Anna Finocchiaro (oggi critica con Mineo) e del vice Luigi Zanda - sostenuti anche dall?Udc e dall?Api e attaccarono Schifani. L?incidente rientr? - e non cre? quindi un precedente - solo perch? poi Amato dichiar? in aula l?intenzione di dimettersi ?spintaneamente?.

    Cos?? cambiato in due anni? Certamente non il Regolamento del Senato, come conferma il senatore del gruppo per l?Italia Tito Di Maggio. I componenti delle commissioni vengono indicati dai gruppi politici al presidente che provvede alla nomina; cos? anche per le richieste di sostituzioni, che per? hanno paletti ben precisi - come ricordava due anni fa Zanda - perch? il Regolamento di Palazzo Madama si conforma all?articolo 67 della Costituzione e prevede anche la possibilit? per un senatore di votare difformemente dall?indicazione del gruppo in commissione e non solo in Aula. ?Il regolamento del nostro gruppo - aggiunge Di Maggio - prevede questa possibilit? ed esclude categoricamente la possibilit? di rimuovere un senatore da una commissione perch? in disaccordo col gruppo, lasciandolo libero di votare secondo coscienza o profonde convinzioni personali. I regolamento dei gruppi vanno approvati dal Senato, perci? sono tutti uguali. per questo siamo in presenza di atti illegittimi, oltretutto mai verificatisi in I Commissione?. Di Maggio, per questo, ha presentato ricorso alla Giunta per il Regolamento - presieduta dal presidente del Senato Pietro Grasso - affinch? vengano annullati tutti gli atti della commissione Affari costituzionali in cui Mauro non ha potuto partecipare. ?Il Parlamento ? esautorato della sua funzione legislativa, i commissari vengono rimossi, le riforme costituzionali partono dal governo anzich? dalle Camere come avviene in tutti i Paesi. Renzi ? autore di un golpe strisciante?, attacca Di Maggio.

    Interpellato sull?argomento, Zanda glissa: ?Sulla vicenda dei senatori dissidenti ho parlato in Assemblea, li incontrer? luned? e marted? ci sar? l?assemblea del gruppo?. E sul precedente di due anni fa risponde: ?Davvero? Non ricordo... Proprio non ricordo... Vado a documentarmi... Mi richiami tra un po??. Ma non risponder? pi?.

    I senatori della XVI Legislatura invece ricordano tutto. ?La reazione del Pd fu veemente, in Aula e fuori - racconta l?ex senatore Dem Lucio D?Ubaldo - La sostituzione del commissario Pdl era giudicata inammissibile, contro le regole, un vero e proprio vulnus inferto alla democrazia parlamentare. I senatori del centrosinistra si dichiaravano pronti a bloccare i lavori in Assemblea. Solo la dichiarazione dell?interessato, il senatore Amato, mise fine alla polemica: si dimetteva... spontaneamente. ? umiliante per tutti, non solo per i Democratici, vedere come cambia a piacimento il giudizio e la condotta politica a seconda delle circostanze e delle convenienze. Le Istituzioni non sono al servizio dei partiti. Il precedente, cui si voleva giustamente opporre una barriera, oggi lo realizza il Pd. Questo significa cambiare verso??.

    Il caso dei dissidenti magari rientrer?. Il precedente rester?.[/I

    Fonte iltempo.it


    Eeeeehhhhh gi? gi? gi?.

    :gaen:

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    #2
    la coerenza va molto di moda ultimamente

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