Questo dichiarava nel 2002 Padoa Schioppa:
BERLINO E PARIGI RITORNO ALLA REALTA'
"attenuare quel diaframma di protezioni che nel corso del Ventesimo secolo hanno progressivamente allontanato l' individuo dal contatto diretto con la durezza del vivere, con i rovesci della fortuna, con la sanzione o il premio ai suoi difetti o qualit?. Cento, cinquanta anni fa il lavoro era necessit?; la buona salute, dono del Signore; la cura del vecchio, atto di piet? familiare; la promozione in ufficio, riconoscimento di un merito; il titolo di studio o l' apprendistato di mestiere, costoso investimento. Il confronto dell' uomo con le difficolt? della vita era sentito, come da antichissimo tempo, quale prova di abilit? e di fortuna. ? sempre pi? divenuto il campo della solidariet? dei concittadini verso l' individuo bisognoso, e qui sta la grandezza del modello europeo."
Colpiscono le considerazioni che faceva sui bisognosi e su come il loro aiuto fosse una azione del tutto volontaria e "privata", legata alla pietas della cittadinanza, e non un dovere della collettivit? "pubblica legata a "diritti e obblighi" regolamentati, a un "welfare" in poche parole.
Ebbene pare che non erano delle considerazioni personali ma una vera e propria ideologia quella di lasciare i bisognosi alla "pietas sociale".
Quest'articolo ne fa una panoramica.
Benvenuti in europa, come sempre.
ComeDonChisciotte - IL MITO DELLA SICUREZZA SOCIALE FONDATA SULLA CARIT?
DI MIKE KONCZAL
The Atlantic
La ?destra? si strugge per un'epoca in cui erano le ?chiese? e le ?organizzazioni locali di volontariato? a prendersi cura della parte pi? debole della societ? ? un'epoca che non ? mai esistita, e che non pu? esistere al giorno d?oggi
Ideologia significa comprensione del passato e costruzione del futuro. Gli stessi conservatori raccontano una storia ? davvero una favola! ? relativa ad un mondo che ? stato ma che potrebbe tornare ad essere, se fossero applicate le politiche repubblicane. La storia che andiamo a raccontare riguarda i metodi attraverso i quali, in passato, le persone potevano assicurarsi contro i rischi della vita.
Il mondo conservatore sostiene che prima della Great Society e del New Deal, e anche prima della Progressive Era, le cose andavano meglio.
Prima che il Governo si facesse carico dell?assicurazione sociale, gli individui e la carit? privata facevano tutto quanto era necessario per assicurare le persone contro le difficolt? della vita ? date loro di nuovo questa possibilit?, ed essi lo faranno ancora.
Questa visione ? sempre stata una parte fondamentale del mondo conservatore. Esisteva anche nel 1980, ad esempio, quando il Presidente Reagan annunci? che "la dimensione del bilancio federale non ? il barometro adatto a misurare la coscienza sociale e la carit?", chiedendo l?ausilio del volontariato per colmare le lacune della sicurezza sociale.
Fu resa esplicita in particolare nel 1990, attraverso un trattato di Marvin Olasky, ?The Tragedy of American Compassion?, che fu accolto con entusiasmo dai politici conservatori del calibro di Newt Gingrich e William Bennett, che sostennero come il sistema ottocentesco puramente privato, costituito dalle organizzazioni caritatevoli e dal volontariato, fece di gran lunga un lavoro migliore, per il bene comune, rispetto allo ?stato sociale? del XX secolo.
Quest?idea ? alla base del bilancio federale per come esso ? concepito ad esempio da Paul Ryan [politico rampante del Partito Repubblicano, ndt], che auspica la rapida riduzione del bilancio federale, per timore che la rete di sicurezza si trasformi in "una culla che spinge le persone capaci verso una vita fatta di dipendenza e di autocompiacimento, che li drena della loro volont?, e dell?incentivo ad ottenere il meglio dalla loro vita".
E' quello a cui il Senatore dello Utah Mike Lee fa riferimento quando sostiene che "l'alternativa a un grande governo non ? un piccolo governo, ma una societ? fatta di volontariato civile".
Siccome i conservatori devono fronteggiare la possibilit? che vada a formarsi una maggioranza democratica permanente, alimentata dai cambiamenti demografici, capiscono che il tempo sta per scadere sul progetto a loro cos? caro di smantellamento dello ?stato sociale federale?.
Ma la visione che i conservatori hanno dell?assicurazione sociale ? sbagliata. E? sbagliata soprattutto da un punto di vista storico, perch? ignora la complessa interazione che ? sempre esistita, negli Stati Uniti, tra l?assicurazione sociale ?pubblica? e quella ?privata?. Manca completamente, oltretutto, la spiegazione delle ragioni per cui il vecchio sistema ? cos? miseramente fallito, costringendo [la societ?] a doverlo cambiare con un altro.
I conservatori non capiscono che ? la stessa Grande Depressione ad aver fornito le prove di quanto uno ?stato sociale? fosse necessario, e che un sistema basato sul ?volontariato?, nelle stesse circostanze, sarebbe fallito.
Ma, fatto ancor pi? importante, questa visione ci orienta nella direzione sbagliata. Negli ultimi trent'anni c?? stato uno sforzo dopo l?altro per estromettere lo Stato a vantaggio dei privati. Questi sforzi si stanno esaurendo, e le sfide del futuro richiederanno un ruolo maggiore ? non minore ? del ?pubblico?.
Al di l? della necessit? di sgonfiare il paesaggio immaginario costituito dal diritto contemporaneo, ? necessario che i liberals riformino il loro progetto [palese il riferimento all?Obamacare, ndt]. Devono recuperare la dimensione del settore pubblico e capire che, durante la ?Grande Depressione?, lo stato sociale ebbe successo nello svolgere i suoi compiti, mentre il sistema assicurativo ?privato? fall? miseramente.
Seppur irregolare e imprevedibile, lo stato sociale ha sorretto l'economia durante la Grande Depressione, ed ? ancora in grado di fornire un'ampia protezione al popolo americano.
E? necessario, inoltre, che i democratici sostengano la propria definizione di ?carit??, che ? fondata sull?uguaglianza ? che pu? prosperare solo quando ? il pubblico a gestire il rischio sociale ? e non sulla disuguaglianza ? che ? un prodotto delle forme di dipendenza private. Il Presidente Truman, in un discorso radiofonico del 1946, col quale dette il via alla campagna annuale per la raccolta fondi del ?Community Chest? [organizzazione per la raccolta di fondi a fini sociali, ndt], il predecessore dell?odierno ?United Way?, sostenne che:
?Mi piace lo slogan della campagna di quest'anno: ?tutti danno ? e tutti ottengono dei benefici?. Segna un importante cambiamento nel nostro modo di pensare alla ?carit??. I contriibuti che oggi diamo al Community Chest sono elemosine che pochi ricchi danno ai poveri. Questo Governo, attraverso il suo programma ?pubblico? di welfare, ha da tempo accettato la responsabilit? che nessun cittadino debba affrontare la fame, la disoccupazione, o l?indigenza durante la vecchiaia. Il termine ?carit?? ha riacquistato [in questo modo] il suo vecchio, vero significato, che ? quello della buona volont? nei confronti di un nostro simile, [ovvero un ideale] di fratellanza, di aiuto reciproco e di amore?.
Lo Stato fa molte cose, ma questo saggio si concentrer? sul suo ruolo nel fronteggiare i rischi che ci troviamo ad affrontare. Vedremo, in particolare, quelli che l'economista progressista I.M. Rubinow descrisse, nel 1934, come i ?Quattro Cavalieri dell'Apocalisse?: "incidenti, malattia, vecchiaia e perdita del lavoro. Sono questi i quattro ?cavalieri? che calpestano la vita e le fortune dei milioni di lavoratori di ogni moderna comunit? industriale".
Si tratta degli stessi mali che Truman aveva individuato nel suo discorso, e che la Social Security, Medicare, Medicaid, l?assistenza alimentare e tutti gli altri sistemi pubblici di assicurazione sociale si son proposti di combattere attraverso il ?New Deal? e la ?Great Society?.
Negli ultimi 30 anni il ruolo ?pubblico? dell?assicurazione sociale ? stato posto sul sedile posteriore, per lasciar spazio all'idea che le ?istituzioni private? avrebbero potuto espandersi fino a coprire questi rischi.
Tuttavia, il nostro attuale sistema di assicurazione ?privata? sta rapidamente cadendo a pezzi e, conseguenza della sua fine, dovremo scegliere tra un ruolo pi? ampio da conferire allo ?stato?, e la fantasia costituita dalla tutela volontaria.
E? necessario comprendere perch? questo sistema di ?tutela volontaria? non ha funzionato, per chiarire innanzitutto il ruolo dello Stato nella lotta contro i ?Quattro Cavalieri dell?Apocalisse?.
L?ASSICURAZIONE SOCIALE PRIMA DELLA GRANDE DEPRESSIONE
Un problema, nella visione conservatrice della ?carit??, ? la tesi secondo cui il Governo Federale non avrebbe dovuto svolgere alcun ruolo, fin dalla sua fondazione, nella gestione del rischio e della previdenza sociale. Ai conservatori piace immaginare che possa esistere una specie di ?momento d'oro?, nell?ambito del quale sia possibile tornare indietro, liberi da qualsiasi interferenza del Governo.
Come ha detto il Senatore Lee, "fin dai tempi dei nostri Padri Fondatori, non stavamo solo combattendola, la guerra alla povert?, la stavamo vincendo". Com?? che abbiamo potuto [vincerla]? Secondo Lee ? stato grazie alla nostra "societ? del volontariato civile". Abbiamo cominciato a perdere solo quando ? stato coinvolto il Governo.
Ma questo non corrisponde alla verit?, negli ultimi decenni sono state condotte numerose ricerche per ribaltare il mito di un XIX secolo senza Stato, e riscoprire in questo modo il ruolo-perduto dello Stato nel mondo precedente il New Deal.
L?impronta del Governo ? sempre cresciuta insieme al resto della societ?. L'ufficio postale pubblico, ad esempio, ha aiutato ad unire quella societ? civile nazionale, che Alexis de Tocqueville ha scoperto e celebrato nei suoi viaggi negli Stati Uniti.
Dalle barriere tariffarie [si ? arrivati] ad un sistema ferroviario continentale e ad una forza lavoro istruita, proveniente da scuole diffuse nel territorio. Il nascente potere industriale degli Stati Uniti fu sempre congiunto [e lo ? tutt?ora] alla crescita del Governo, che svolse un ruolo importante, lungo tutto il XIX secolo, nel fornire soccorso in caso d?incendio, inondazione, tempesta, siccit?, carestia ed altro ancora.
La gestione del rischio attraverso la Legge ? stato fondamentale nella costruzione dell?economia capitalista del XIX? secolo. La costituzione delle ?societ? a responsabilit? limitata? [le nostre Srl, ndt], ad esempio, ha permesso la massiccia espansione degli investimenti passivi, che hanno fornito i capitali necessari alle imprese.
Charles William Eliot, Presidente della Harvard University, ha definito questo tipo di societ? "l'invenzione giuridica pi? efficace, ai fini commerciali, del XIX? secolo". Anche le Leggi fallimentari furono introdotte in seguito alla crisi economica del XIX? secolo, per allocare le perdite ed aiutare l'economia a fare dei passi in avanti.
Per quanto riguarda in particolare l?assicurazione sociale, lo storico Michael Katz ha documentato che c'? sempre stato un welfare misto, composto sia da organizzazioni pubbliche che private, in tutta la storia del nostro paese.
L??Outdoor Relief? [tipo di assistenza sotto forma di soldi, cibo, vestiti etc., concessa senza che i poveri debbano entrare in un?istituzione. Conseguente ? il concetto di Indoor Relief, ndt] ? stata una delle prime responsabilit? giuridiche assunte dalle municipalit?, dalle contee e dalle parrocchie americane, dal periodo coloniale fino al XIX? secolo.
Durante quel periodo, questo tipo di problema era affrontato di solito attraverso le domande di "insediamento". Una comunit? aveva la responsabilit? di fornire sollievo ai suoi membri bisognosi, purch? fossero nativi, nel senso che avevano ricevuto un ?insediamento?.
Questa pratica ? diventata sempre pi? difficile in una societ? industrializzata, perch? le persone si muovevano avanti ed indietro in cerca di un lavoro, ed erano costrette ad abbandonare le proprie comunit?, quando non era possibile trovarlo.
La successiva importante iniziativa fu la costruzione degli ospizi da parte dei Governi dei singoli Stati, soprattutto nei primi anni del XIX? secolo. L'idea centrale era che, costringendo le persone bisognose di aiuto a vivere negli ospizi, dove le condizioni di vita erano molto dure, ci sarebbero stati meno candidati [all?assistenza sociale, ndt].
Ma la situazione si svilupp? in modo diverso, perch? anche le persone abili andavano alla ricerca di questi ospizi, soprattutto quando c?era poco lavoro e la disoccupazione era elevata. Peggio ancora, queste istituzioni diventarono il solo supporto esistente per gli orfani, i malati di mente e gli anziani senza reddito, o senza una famiglia che poteva sostenerli.
Uno dei motivi per cui i ?progressisti? guardavano allo Stato per la necessaria assicurazione sociale, ? che questa era vista come un qualcosa di ?obbligatorio?.
Come documentato dalla politologa Theda Skocpol, c?erano diversi programmi di assicurazione sociale ?pubblica? prima del New Deal. Sulla scia della Guerra Civile, ad esempio, il Congresso istitu? un elaborato sistema pensionistico per i veterani. Al suo apice, nel 1910, questo sistema pensionistico di invalidit? e vecchiaia concedeva dei benefici ad oltre il 25% di tutti gli uomini americani sopra i 65 anni, e rappresentava un quarto delle spese totali del Governo Federale.
Tra il 1911 ed il 1920, 40 Stati approvarono delle Leggi che concedevano pensioni [mother?s pensions] alle donne sole con figli a carico. Questi programmi permettevano alle madri vedove e bisognose di provvedere ai loro figli.
Ma c?era anche un sistema di assicurazione sociale volontaria, alla fine di quel secolo. Nel saggio ?From Mutual Aid to the Welfare State?, lo storico David Beito scrive che c'erano migliaia di societ? di fratellanza in tutta l'America, fra la fine del XIX? e l'inizio del XX? secolo.
Queste societ? erano organizzate dalle comunit? religiose, dalle etnie e via dicendo. Erano anche le pi? comuni fornitrici di assicurazione sociale e di sollievo prima del New Deal. In generale, si coprivano le spese funerarie e si fornivano alcune indennit? di malattia. Questi aiuti erano particolarmente importanti per i lavoratori a basso salario, e giocarono un ruolo pi? importante, nel settore nell?assicurazione sociale, rispetto a quello delle ?istituzioni di carit?? o del welfare.
Politicamente e socialmente frammentate, queste societ? non ebbero alcun ruolo nella richiesta di un intervento pubblico nell?assicurazione sociale, e continuano ad essere un motivo di celebrazione da parte dei conservatori.
Ma c'erano alcuni grossi problemi. Il primo era costituito dal fatto che erano di tipo regionale e piuttosto isolate. Non esistevano forme di assicurazione in luoghi che non fossero grandi citt?, siti industriali o localit? con radicate comunit? etniche o di immigrati.
Anche negli Stati con grandi citt? ed industrie fiorenti, come ad esempio la California e New York, solo il 30% dei lavoratori aveva una sorta di copertura sanitaria, attraverso dei sistemi di fratellanza. I programmi, inoltre, non fornivano che un?assicurazione frammentaria e parziale.
Questi programmi, inoltre, erano progettati per uomini-lavoratori ? la maggior parte, in effetti, non coprivano le donne. I contratti di assicurazione contro le malattie, ad esempio, non prevedevano in modo esplicito la copertura della gravidanza, del parto o dell?assistenza ai bambini [che all?epoca era vista come una specifica responsabilit? delle donne].
I ?lodge doctors? [una specie di medico di pronto soccorso, ndt] ?noleggiati? dalle societ? di fratellanza, fornivano un?assistenza del tutto inadeguata. La maggior parte di queste societ?, oltretutto, prevedeva dei limiti d?et?. Quelli che avevano pi? di 45 anni venivano generalmente esclusi, e quelli che non lo erano venivano assoggettati a costi pi? elevati. Quelli gi? in cattive condizioni di salute, invece, venivano esclusi dopo un esame medico.
C'era un limite massimo ed uno minimo per le prestazioni e, di conseguenza, la disabilit? di lungo termine non veniva coperta. Ancora nel 1930 le prestazioni per la vecchiaia rappresentavano appena il 2,3% delle prestazioni totali fornite dalle organizzazioni di fratellanza.
Quindi, seppur all?epoca fossero molto pervasive, [queste societ? di fratellanza] non hanno mai fornito pi? di una scheggia della necessaria assicurazione sociale. La Fondazione Russell Sage ha concluso che, a quel tempo, le societ? private ?seppur espressione tangibile di un bisogno molto sentito, erano uno strumento veramente debole per l'esecuzione di un dovere [l?assistenza sociale] che andava ben al di l? delle loro competenze".
Questa necessit? ? ci? che ha dato origine, in parte, al movimento progressista. La ?carit? privata? semplicemente non aveva quell'ampiezza e quella profondit?, necessarie per rispondere ai ?Quattro Cavalieri dell?Apocalisse?, in epoca industriale. Conseguentemente, i progressisti volevano che il Governo assumesse un ruolo maggiore nell?affrontare questi mali.
Rendendo universale [l?assicurazione sociale], i lavoratori a basso salario avrebbero potuto essere inclusi. Inoltre, costringere i datori di lavoro a dare il loro contributo, era una cosa giusta, perch? avrebbero direttamente beneficiato di questa copertura.
Rubinow ha sostenuto che i lavoratori americani "devono convincersi che hanno il diritto ad imporre, all?industria ed alla societ? in generale, almeno una parte dei costi e delle perdite dovuti alle malattie, e possono farlo solo quando pretenderanno che lo Stato utilizzi il suo potere e la sua autorit? per aiutarli, almeno indirettamente, con lo stesso vigore che ha usato quando ? andato in soccorso degli interessi economici". Conseguenza di questo pensiero ? che l'assicurazione sociale aveva un diretto scopo ?pubblico?, e doveva essere concessa pubblicamente.
L?assicurazione sociale, secondo la tesi originale dei progressisti, non era quindi una questione di semplice redistribuzione, ma uno specifico interesse pubblico. La protezione contro la povert?, la malattia, la disoccupazione e gli altri rischi della vita, avrebbe beneficiato sia le singole persone che il grande pubblico. I progressisti sostenevano che tutte le parti erano interessate ad una efficace assicurazione sociale.
Il movimento progressista fece alcuni passi iniziali, tra i quali comprendiamo un sistema di leggi per il risarcimento dei lavoratori. Ma l?assicurazione sociale aveva dei problemi ad andare al di l? di questa linea. Gli sforzi per passare ad una sanit? pubblica statale fallirono, in particolare nello stato di New York, a causa dell?opposizione di alcuni settori del mondo del lavoro, del commercio e della sanit?.
Gli storici discutono su chi sia il responsabile della staticit? in materia di assicurazione pubblica, e pensano ad un mix fra etica individualistica, debolezza del movimento operaio, potere delle ?lites imprenditoriali, carenza di burocrazia pubblica ed infine mancanza di patrocinio politico. Comunque, indipendentemente dai suoi motivi, gli Stati Uniti avrebbero dovuto aspettare fino alla Grande Depressione [1929] perch? il concetto di ?ruolo pubblico? potesse svilupparsi.
BERLINO E PARIGI RITORNO ALLA REALTA'
"attenuare quel diaframma di protezioni che nel corso del Ventesimo secolo hanno progressivamente allontanato l' individuo dal contatto diretto con la durezza del vivere, con i rovesci della fortuna, con la sanzione o il premio ai suoi difetti o qualit?. Cento, cinquanta anni fa il lavoro era necessit?; la buona salute, dono del Signore; la cura del vecchio, atto di piet? familiare; la promozione in ufficio, riconoscimento di un merito; il titolo di studio o l' apprendistato di mestiere, costoso investimento. Il confronto dell' uomo con le difficolt? della vita era sentito, come da antichissimo tempo, quale prova di abilit? e di fortuna. ? sempre pi? divenuto il campo della solidariet? dei concittadini verso l' individuo bisognoso, e qui sta la grandezza del modello europeo."
Colpiscono le considerazioni che faceva sui bisognosi e su come il loro aiuto fosse una azione del tutto volontaria e "privata", legata alla pietas della cittadinanza, e non un dovere della collettivit? "pubblica legata a "diritti e obblighi" regolamentati, a un "welfare" in poche parole.
Ebbene pare che non erano delle considerazioni personali ma una vera e propria ideologia quella di lasciare i bisognosi alla "pietas sociale".
Quest'articolo ne fa una panoramica.
Benvenuti in europa, come sempre.
ComeDonChisciotte - IL MITO DELLA SICUREZZA SOCIALE FONDATA SULLA CARIT?
DI MIKE KONCZAL
The Atlantic
La ?destra? si strugge per un'epoca in cui erano le ?chiese? e le ?organizzazioni locali di volontariato? a prendersi cura della parte pi? debole della societ? ? un'epoca che non ? mai esistita, e che non pu? esistere al giorno d?oggi
Ideologia significa comprensione del passato e costruzione del futuro. Gli stessi conservatori raccontano una storia ? davvero una favola! ? relativa ad un mondo che ? stato ma che potrebbe tornare ad essere, se fossero applicate le politiche repubblicane. La storia che andiamo a raccontare riguarda i metodi attraverso i quali, in passato, le persone potevano assicurarsi contro i rischi della vita.
Il mondo conservatore sostiene che prima della Great Society e del New Deal, e anche prima della Progressive Era, le cose andavano meglio.
Prima che il Governo si facesse carico dell?assicurazione sociale, gli individui e la carit? privata facevano tutto quanto era necessario per assicurare le persone contro le difficolt? della vita ? date loro di nuovo questa possibilit?, ed essi lo faranno ancora.
Questa visione ? sempre stata una parte fondamentale del mondo conservatore. Esisteva anche nel 1980, ad esempio, quando il Presidente Reagan annunci? che "la dimensione del bilancio federale non ? il barometro adatto a misurare la coscienza sociale e la carit?", chiedendo l?ausilio del volontariato per colmare le lacune della sicurezza sociale.
Fu resa esplicita in particolare nel 1990, attraverso un trattato di Marvin Olasky, ?The Tragedy of American Compassion?, che fu accolto con entusiasmo dai politici conservatori del calibro di Newt Gingrich e William Bennett, che sostennero come il sistema ottocentesco puramente privato, costituito dalle organizzazioni caritatevoli e dal volontariato, fece di gran lunga un lavoro migliore, per il bene comune, rispetto allo ?stato sociale? del XX secolo.
Quest?idea ? alla base del bilancio federale per come esso ? concepito ad esempio da Paul Ryan [politico rampante del Partito Repubblicano, ndt], che auspica la rapida riduzione del bilancio federale, per timore che la rete di sicurezza si trasformi in "una culla che spinge le persone capaci verso una vita fatta di dipendenza e di autocompiacimento, che li drena della loro volont?, e dell?incentivo ad ottenere il meglio dalla loro vita".
E' quello a cui il Senatore dello Utah Mike Lee fa riferimento quando sostiene che "l'alternativa a un grande governo non ? un piccolo governo, ma una societ? fatta di volontariato civile".
Siccome i conservatori devono fronteggiare la possibilit? che vada a formarsi una maggioranza democratica permanente, alimentata dai cambiamenti demografici, capiscono che il tempo sta per scadere sul progetto a loro cos? caro di smantellamento dello ?stato sociale federale?.
Ma la visione che i conservatori hanno dell?assicurazione sociale ? sbagliata. E? sbagliata soprattutto da un punto di vista storico, perch? ignora la complessa interazione che ? sempre esistita, negli Stati Uniti, tra l?assicurazione sociale ?pubblica? e quella ?privata?. Manca completamente, oltretutto, la spiegazione delle ragioni per cui il vecchio sistema ? cos? miseramente fallito, costringendo [la societ?] a doverlo cambiare con un altro.
I conservatori non capiscono che ? la stessa Grande Depressione ad aver fornito le prove di quanto uno ?stato sociale? fosse necessario, e che un sistema basato sul ?volontariato?, nelle stesse circostanze, sarebbe fallito.
Ma, fatto ancor pi? importante, questa visione ci orienta nella direzione sbagliata. Negli ultimi trent'anni c?? stato uno sforzo dopo l?altro per estromettere lo Stato a vantaggio dei privati. Questi sforzi si stanno esaurendo, e le sfide del futuro richiederanno un ruolo maggiore ? non minore ? del ?pubblico?.
Al di l? della necessit? di sgonfiare il paesaggio immaginario costituito dal diritto contemporaneo, ? necessario che i liberals riformino il loro progetto [palese il riferimento all?Obamacare, ndt]. Devono recuperare la dimensione del settore pubblico e capire che, durante la ?Grande Depressione?, lo stato sociale ebbe successo nello svolgere i suoi compiti, mentre il sistema assicurativo ?privato? fall? miseramente.
Seppur irregolare e imprevedibile, lo stato sociale ha sorretto l'economia durante la Grande Depressione, ed ? ancora in grado di fornire un'ampia protezione al popolo americano.
E? necessario, inoltre, che i democratici sostengano la propria definizione di ?carit??, che ? fondata sull?uguaglianza ? che pu? prosperare solo quando ? il pubblico a gestire il rischio sociale ? e non sulla disuguaglianza ? che ? un prodotto delle forme di dipendenza private. Il Presidente Truman, in un discorso radiofonico del 1946, col quale dette il via alla campagna annuale per la raccolta fondi del ?Community Chest? [organizzazione per la raccolta di fondi a fini sociali, ndt], il predecessore dell?odierno ?United Way?, sostenne che:
?Mi piace lo slogan della campagna di quest'anno: ?tutti danno ? e tutti ottengono dei benefici?. Segna un importante cambiamento nel nostro modo di pensare alla ?carit??. I contriibuti che oggi diamo al Community Chest sono elemosine che pochi ricchi danno ai poveri. Questo Governo, attraverso il suo programma ?pubblico? di welfare, ha da tempo accettato la responsabilit? che nessun cittadino debba affrontare la fame, la disoccupazione, o l?indigenza durante la vecchiaia. Il termine ?carit?? ha riacquistato [in questo modo] il suo vecchio, vero significato, che ? quello della buona volont? nei confronti di un nostro simile, [ovvero un ideale] di fratellanza, di aiuto reciproco e di amore?.
Lo Stato fa molte cose, ma questo saggio si concentrer? sul suo ruolo nel fronteggiare i rischi che ci troviamo ad affrontare. Vedremo, in particolare, quelli che l'economista progressista I.M. Rubinow descrisse, nel 1934, come i ?Quattro Cavalieri dell'Apocalisse?: "incidenti, malattia, vecchiaia e perdita del lavoro. Sono questi i quattro ?cavalieri? che calpestano la vita e le fortune dei milioni di lavoratori di ogni moderna comunit? industriale".
Si tratta degli stessi mali che Truman aveva individuato nel suo discorso, e che la Social Security, Medicare, Medicaid, l?assistenza alimentare e tutti gli altri sistemi pubblici di assicurazione sociale si son proposti di combattere attraverso il ?New Deal? e la ?Great Society?.
Negli ultimi 30 anni il ruolo ?pubblico? dell?assicurazione sociale ? stato posto sul sedile posteriore, per lasciar spazio all'idea che le ?istituzioni private? avrebbero potuto espandersi fino a coprire questi rischi.
Tuttavia, il nostro attuale sistema di assicurazione ?privata? sta rapidamente cadendo a pezzi e, conseguenza della sua fine, dovremo scegliere tra un ruolo pi? ampio da conferire allo ?stato?, e la fantasia costituita dalla tutela volontaria.
E? necessario comprendere perch? questo sistema di ?tutela volontaria? non ha funzionato, per chiarire innanzitutto il ruolo dello Stato nella lotta contro i ?Quattro Cavalieri dell?Apocalisse?.
L?ASSICURAZIONE SOCIALE PRIMA DELLA GRANDE DEPRESSIONE
Un problema, nella visione conservatrice della ?carit??, ? la tesi secondo cui il Governo Federale non avrebbe dovuto svolgere alcun ruolo, fin dalla sua fondazione, nella gestione del rischio e della previdenza sociale. Ai conservatori piace immaginare che possa esistere una specie di ?momento d'oro?, nell?ambito del quale sia possibile tornare indietro, liberi da qualsiasi interferenza del Governo.
Come ha detto il Senatore Lee, "fin dai tempi dei nostri Padri Fondatori, non stavamo solo combattendola, la guerra alla povert?, la stavamo vincendo". Com?? che abbiamo potuto [vincerla]? Secondo Lee ? stato grazie alla nostra "societ? del volontariato civile". Abbiamo cominciato a perdere solo quando ? stato coinvolto il Governo.
Ma questo non corrisponde alla verit?, negli ultimi decenni sono state condotte numerose ricerche per ribaltare il mito di un XIX secolo senza Stato, e riscoprire in questo modo il ruolo-perduto dello Stato nel mondo precedente il New Deal.
L?impronta del Governo ? sempre cresciuta insieme al resto della societ?. L'ufficio postale pubblico, ad esempio, ha aiutato ad unire quella societ? civile nazionale, che Alexis de Tocqueville ha scoperto e celebrato nei suoi viaggi negli Stati Uniti.
Dalle barriere tariffarie [si ? arrivati] ad un sistema ferroviario continentale e ad una forza lavoro istruita, proveniente da scuole diffuse nel territorio. Il nascente potere industriale degli Stati Uniti fu sempre congiunto [e lo ? tutt?ora] alla crescita del Governo, che svolse un ruolo importante, lungo tutto il XIX secolo, nel fornire soccorso in caso d?incendio, inondazione, tempesta, siccit?, carestia ed altro ancora.
La gestione del rischio attraverso la Legge ? stato fondamentale nella costruzione dell?economia capitalista del XIX? secolo. La costituzione delle ?societ? a responsabilit? limitata? [le nostre Srl, ndt], ad esempio, ha permesso la massiccia espansione degli investimenti passivi, che hanno fornito i capitali necessari alle imprese.
Charles William Eliot, Presidente della Harvard University, ha definito questo tipo di societ? "l'invenzione giuridica pi? efficace, ai fini commerciali, del XIX? secolo". Anche le Leggi fallimentari furono introdotte in seguito alla crisi economica del XIX? secolo, per allocare le perdite ed aiutare l'economia a fare dei passi in avanti.
Per quanto riguarda in particolare l?assicurazione sociale, lo storico Michael Katz ha documentato che c'? sempre stato un welfare misto, composto sia da organizzazioni pubbliche che private, in tutta la storia del nostro paese.
L??Outdoor Relief? [tipo di assistenza sotto forma di soldi, cibo, vestiti etc., concessa senza che i poveri debbano entrare in un?istituzione. Conseguente ? il concetto di Indoor Relief, ndt] ? stata una delle prime responsabilit? giuridiche assunte dalle municipalit?, dalle contee e dalle parrocchie americane, dal periodo coloniale fino al XIX? secolo.
Durante quel periodo, questo tipo di problema era affrontato di solito attraverso le domande di "insediamento". Una comunit? aveva la responsabilit? di fornire sollievo ai suoi membri bisognosi, purch? fossero nativi, nel senso che avevano ricevuto un ?insediamento?.
Questa pratica ? diventata sempre pi? difficile in una societ? industrializzata, perch? le persone si muovevano avanti ed indietro in cerca di un lavoro, ed erano costrette ad abbandonare le proprie comunit?, quando non era possibile trovarlo.
La successiva importante iniziativa fu la costruzione degli ospizi da parte dei Governi dei singoli Stati, soprattutto nei primi anni del XIX? secolo. L'idea centrale era che, costringendo le persone bisognose di aiuto a vivere negli ospizi, dove le condizioni di vita erano molto dure, ci sarebbero stati meno candidati [all?assistenza sociale, ndt].
Ma la situazione si svilupp? in modo diverso, perch? anche le persone abili andavano alla ricerca di questi ospizi, soprattutto quando c?era poco lavoro e la disoccupazione era elevata. Peggio ancora, queste istituzioni diventarono il solo supporto esistente per gli orfani, i malati di mente e gli anziani senza reddito, o senza una famiglia che poteva sostenerli.
Uno dei motivi per cui i ?progressisti? guardavano allo Stato per la necessaria assicurazione sociale, ? che questa era vista come un qualcosa di ?obbligatorio?.
Come documentato dalla politologa Theda Skocpol, c?erano diversi programmi di assicurazione sociale ?pubblica? prima del New Deal. Sulla scia della Guerra Civile, ad esempio, il Congresso istitu? un elaborato sistema pensionistico per i veterani. Al suo apice, nel 1910, questo sistema pensionistico di invalidit? e vecchiaia concedeva dei benefici ad oltre il 25% di tutti gli uomini americani sopra i 65 anni, e rappresentava un quarto delle spese totali del Governo Federale.
Tra il 1911 ed il 1920, 40 Stati approvarono delle Leggi che concedevano pensioni [mother?s pensions] alle donne sole con figli a carico. Questi programmi permettevano alle madri vedove e bisognose di provvedere ai loro figli.
Ma c?era anche un sistema di assicurazione sociale volontaria, alla fine di quel secolo. Nel saggio ?From Mutual Aid to the Welfare State?, lo storico David Beito scrive che c'erano migliaia di societ? di fratellanza in tutta l'America, fra la fine del XIX? e l'inizio del XX? secolo.
Queste societ? erano organizzate dalle comunit? religiose, dalle etnie e via dicendo. Erano anche le pi? comuni fornitrici di assicurazione sociale e di sollievo prima del New Deal. In generale, si coprivano le spese funerarie e si fornivano alcune indennit? di malattia. Questi aiuti erano particolarmente importanti per i lavoratori a basso salario, e giocarono un ruolo pi? importante, nel settore nell?assicurazione sociale, rispetto a quello delle ?istituzioni di carit?? o del welfare.
Politicamente e socialmente frammentate, queste societ? non ebbero alcun ruolo nella richiesta di un intervento pubblico nell?assicurazione sociale, e continuano ad essere un motivo di celebrazione da parte dei conservatori.
Ma c'erano alcuni grossi problemi. Il primo era costituito dal fatto che erano di tipo regionale e piuttosto isolate. Non esistevano forme di assicurazione in luoghi che non fossero grandi citt?, siti industriali o localit? con radicate comunit? etniche o di immigrati.
Anche negli Stati con grandi citt? ed industrie fiorenti, come ad esempio la California e New York, solo il 30% dei lavoratori aveva una sorta di copertura sanitaria, attraverso dei sistemi di fratellanza. I programmi, inoltre, non fornivano che un?assicurazione frammentaria e parziale.
Questi programmi, inoltre, erano progettati per uomini-lavoratori ? la maggior parte, in effetti, non coprivano le donne. I contratti di assicurazione contro le malattie, ad esempio, non prevedevano in modo esplicito la copertura della gravidanza, del parto o dell?assistenza ai bambini [che all?epoca era vista come una specifica responsabilit? delle donne].
I ?lodge doctors? [una specie di medico di pronto soccorso, ndt] ?noleggiati? dalle societ? di fratellanza, fornivano un?assistenza del tutto inadeguata. La maggior parte di queste societ?, oltretutto, prevedeva dei limiti d?et?. Quelli che avevano pi? di 45 anni venivano generalmente esclusi, e quelli che non lo erano venivano assoggettati a costi pi? elevati. Quelli gi? in cattive condizioni di salute, invece, venivano esclusi dopo un esame medico.
C'era un limite massimo ed uno minimo per le prestazioni e, di conseguenza, la disabilit? di lungo termine non veniva coperta. Ancora nel 1930 le prestazioni per la vecchiaia rappresentavano appena il 2,3% delle prestazioni totali fornite dalle organizzazioni di fratellanza.
Quindi, seppur all?epoca fossero molto pervasive, [queste societ? di fratellanza] non hanno mai fornito pi? di una scheggia della necessaria assicurazione sociale. La Fondazione Russell Sage ha concluso che, a quel tempo, le societ? private ?seppur espressione tangibile di un bisogno molto sentito, erano uno strumento veramente debole per l'esecuzione di un dovere [l?assistenza sociale] che andava ben al di l? delle loro competenze".
Questa necessit? ? ci? che ha dato origine, in parte, al movimento progressista. La ?carit? privata? semplicemente non aveva quell'ampiezza e quella profondit?, necessarie per rispondere ai ?Quattro Cavalieri dell?Apocalisse?, in epoca industriale. Conseguentemente, i progressisti volevano che il Governo assumesse un ruolo maggiore nell?affrontare questi mali.
Rendendo universale [l?assicurazione sociale], i lavoratori a basso salario avrebbero potuto essere inclusi. Inoltre, costringere i datori di lavoro a dare il loro contributo, era una cosa giusta, perch? avrebbero direttamente beneficiato di questa copertura.
Rubinow ha sostenuto che i lavoratori americani "devono convincersi che hanno il diritto ad imporre, all?industria ed alla societ? in generale, almeno una parte dei costi e delle perdite dovuti alle malattie, e possono farlo solo quando pretenderanno che lo Stato utilizzi il suo potere e la sua autorit? per aiutarli, almeno indirettamente, con lo stesso vigore che ha usato quando ? andato in soccorso degli interessi economici". Conseguenza di questo pensiero ? che l'assicurazione sociale aveva un diretto scopo ?pubblico?, e doveva essere concessa pubblicamente.
L?assicurazione sociale, secondo la tesi originale dei progressisti, non era quindi una questione di semplice redistribuzione, ma uno specifico interesse pubblico. La protezione contro la povert?, la malattia, la disoccupazione e gli altri rischi della vita, avrebbe beneficiato sia le singole persone che il grande pubblico. I progressisti sostenevano che tutte le parti erano interessate ad una efficace assicurazione sociale.
Il movimento progressista fece alcuni passi iniziali, tra i quali comprendiamo un sistema di leggi per il risarcimento dei lavoratori. Ma l?assicurazione sociale aveva dei problemi ad andare al di l? di questa linea. Gli sforzi per passare ad una sanit? pubblica statale fallirono, in particolare nello stato di New York, a causa dell?opposizione di alcuni settori del mondo del lavoro, del commercio e della sanit?.
Gli storici discutono su chi sia il responsabile della staticit? in materia di assicurazione pubblica, e pensano ad un mix fra etica individualistica, debolezza del movimento operaio, potere delle ?lites imprenditoriali, carenza di burocrazia pubblica ed infine mancanza di patrocinio politico. Comunque, indipendentemente dai suoi motivi, gli Stati Uniti avrebbero dovuto aspettare fino alla Grande Depressione [1929] perch? il concetto di ?ruolo pubblico? potesse svilupparsi.
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