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Il Pornale

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    Il Pornale

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    di Marco Travaglio | 11 agosto 2013Commenti (518)



    Pi? informazioni su: Antonio Esposito, Csm, Il Giornale, Il Mattino, Processo Mediaset, Silvio Berlusconi, wanna marchi.






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    Da quando, il 23 maggio, ha avuto la sventura di essere nominato presidente della sezione feriale della Cassazione e, a luglio, vi ha visto piovere il processo Mediaset che andava trattato subito per evitarne ? secondo le regole ? la prescrizione, il giudice Antonio Esposito ha finito di vivere.
    Sapeva che, per campare sereno, avrebbe dovuto calpestare la Costituzione, la legge e la sua coscienza annullando la condanna di B. possibilmente senza rinvio: insomma assolverlo, anche se dalle carte risulta inequivocabilmente colpevole. Non ? vero, come scrivono i soliti tartufi, che gli sia stata fatale l?intervista ?inopportuna? al Mattino di Napoli per quella frase sul motivo del verdetto, mai autorizzata nel testo concordato con l?intervistatore (?non ? che tu non potevi non sapere perch? eri il capo. Teoricamente, il capo potrebbe non sapere. No, tu venivi portato a conoscenza di quello che succedeva?), per giunta appiccicata a una domanda mai fatta sul caso specifico di B.. Anche se non l?avesse pronunciata nel colloquio informale con l?amico cronista che poi l?ha tradito, e anche se gli avesse buttato gi? il telefono, Antonio Esposito sarebbe stato linciato ugualmente dal Giornale e dagli altri house organ della Banda B. Il peccato originale non ? la frase o l?intervista: ? la condanna.
    Il pool Mani Pulite non disse una parola su B., eppure viene manganellato da vent?anni. Il giudice Mesiano non disse una parola dopo aver condannato la Fininvest a risarcire De Benedetti per lo scippo della Mondadori, eppure fu pedinato e sputtanato in tv per i suoi calzini turchesi. La giudice Galli non disse un monosillabo sul processo Mediaset, eppure prima e dopo la condanna d?appello fu diffamata addirittura perch? figlia di un giudice assassinato dalle Br. ?Non ce l?hanno con noi per quello che diciamo, ma per quello che facciamo?, ripete Piercamillo Davigo.
    Con Esposito il Giornale ha esordito accusandolo di portare le scarpe da jogging e la camicia aperta, di alzare il gomito (essendo astemio), di aver anticipato in una cena la condanna di Wanna Marchi (emessa l?indomani da un collegio di 5 giudici), di aver raccontato telefonate sexy delle girl di Arcore (mai lette da nessuno e poi distrutte), di aver barattato la condanna di B. con la richiesta di archiviazione di un?indagine disciplinare suo figlio (avvenuta a gennaio, sei mesi prima che il processo Mediaset finisse sul suo tavolo) per una cena con la Minetti, di aver voluto vendicare l?estromissione del fratello Vitaliano su pressione del Pdl da subcommissario dell?Ilva. E perch?, se sapeva tutte queste cose, il Giornale non le ha scritte prima della sentenza?
    Poi, siccome ogni pretesto ? buono per la caccia all?uomo che ha osato condannare B., il Giornale ? passato dalla cronaca all?archeologia riesumando vicende che affondano nella notte dei tempi. Fino al 1980, quando Esposito era pretore a Sapri e alcuni esponenti Pci e Psi (tra cui Carmelo Conte, poi plurinquisito) l?attaccarono in varie interrogazioni parlamentari perch? disturbava la quiete del paese con i suoi processi. Titolo: ?Il magistrato inchiodato pure alla Camera. Nel 1980 il presidente della Commissione antimafia Pci denunciava al Guardasigilli: ?Esposito fazioso e troppo protagonista??. Purtroppo il Giornale dimentica di aggiungere che nel procedimento disciplinare che ne segu? Esposito fu prosciolto in istruttoria perch? chi l?aveva denunciato ?aveva motivi di inimicizie verso il pretore per i provvedimenti da lui emessi nell?esercizio delle sue funzioni?, in parte ?sottoposte a procedimenti penali per gravissimi reati?.
    Fu, secondo la commissione disciplinare del Csm, ?un vero e proprio complotto contro l?Esposito?di tale portata e gravit? da determinare la commissione a sollecitare il Csm a non abdicare al fondamentale ruolo di garanzia dell?indipendenza della magistratura? apprestando un?energica tutela al magistrato che ? stato fatto oggetto di un cos? vasto attacco, scorretto nelle forme e illecito nei contenuti, da parte di un gruppo di persone che per soddisfare il proprio sentimento di vendetta o per salvaguardare i loro interessi posti in pericolo non hanno esitato a costruire a tavolino gli elementi di accusa e a coinvolgere nella disdicevole operazione rappresentanti del Parlamento?.
    Non solo: l?ispettore ministeriale che aveva raccolto le accuse fu rinviato a giudizio per 30 capi di imputazione per interesse privato in atti d?ufficio, falso ideologico e diffamazione pluriaggravata ai danni di Esposito, condannato in primo grado a 1 anno e 4 mesi e assolto in appello per un dubbio sul dolo, dopo che Esposito aveva ritirato la sua costituzione di parte civile in seguito al risarcimento di 20 milioni di lire di danni e a una dichiarazione che attestava l?assoluta correttezza del giudice e l?inganno in cui l?ispettore diceva di essere stato tratto dai suoi calunniatori.
    L?altroieri gli archeologi del Giornale ruminavano e vomitavano fuori un altro procedimento disciplinare contro Esposito, accusato nel 1991 di: 1) scegliere i processi ?mediatici per spirito di protagonismo?; 2) usare i messi comunali come autisti dei suoi famigliari; 3) farsi retribuire per una ?sua scuola? di formazione, l?Ispi. In linea col suo proverbiale garantismo, ?il Giornale dell?Archeologia? dimentica di aggiungere che il 9 agosto 1998 Esposito fu assolto perch?: 1) si era assunto ?doverosamente la responsabilit?? di trattare un processo ?in assenza di un collega?, ?non certo (per) una disdicevole forma di protagonismo?; 2) ?l?incolpazione non sussiste, in quanto ? emerso da testimonianze acquisite che il messo comunale fungeva da autista al vicepretore onorario di Sapri, avv. F., suo difensore in una controversia di lavoro?; 3) la presunta scuola Ispi ?non ? una societ? di capitali, ma un?associazione culturale senza scopo di lucro? e ?l?attivit? svolta dal dr.Esposito? ? esclusivamente di ?insegnamento?, senz?alcun coinvolgimento nei ?profili gestionali dell?istituto?, incarico peraltro ?ritualmente comunicato al Csm, da esso autorizzato ed espletato gratuitamente?. In due parole: tutto falso, nella migliore tradizione del Giornale modello Sallusti.
    Il quale ora annuncia una grande iniziativa per l?estate intitolata ?Controcorrente?, come la rubrica quotidiana che vi teneva in prima pagina il fondatore Indro Montanelli fino al 1994, quando fu messo alla porta dal ?liberale? B. per affidarlo ai ?liberali? alla Sallusti. ?Controcorrente ? spiega Zio Tibia ? per questo Giornale ? pi? di una parola, ? la sua natura, lo spirito ? mai tradito ? che ha animato i suoi fondatori?Controcorrente sar? il titolo di un grande evento che si terr? a Sanremo dal 6 all?11 settembre quando porteremo sul palco del teatro del Casin? il meglio dei pensatori, degli intellettuali e dei politici dell?area moderata e liberale per rilanciare idee e progetti?. Il luogo prescelto, un casin?, ? perfetto. Il parterre dei ?liberali? sallustiani gi? possiamo immaginarlo. Vergogniamoci per loro.
    il Fatto Quotidiano, 11 Agosto 2013

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    #2
    inutile dire che chi aveva messo in dubbio la sentenza e criticato il giudice ora tace...:gaen:

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      #3
      Originally posted by rna View Post
      inutile dire che chi aveva messo in dubbio la sentenza e criticato il giudice ora tace...:gaen:
      Travaglio ? un comunista furbetto in quanto da' contro anche al pd, sel, e m5s per far credere di non essere comunista ma in realta' lo ?. :gaen:


      Inviato dal mio trono di ceramica

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        #4
        il fatto che il giornale per criticare a tutti i costi i giudici disobbedienti si concentrino sui calzini turchesi e abbigliamento fa sorridere ma quale credibilit? pu? avere un giornale del genere??? cartastraccia.

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          #5
          Originally posted by fabio2t View Post
          il fatto che il giornale per criticare a tutti i costi i giudici disobbedienti si concentrino sui calzini turchesi e abbigliamento fa sorridere ma quale credibilit? pu? avere un giornale del genere??? cartastraccia.
          veramente l'articolo non parlava di questo, non l'hai letto vero?

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            #6
            Originally posted by fabio2t View Post
            quale credibilit? pu? avere un giornale del genere??? cartastraccia.
            almeno per me, la stessa credibilit? che pu? avere un giornalista () come travaglio.

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              #7
              Originally posted by France916 View Post
              almeno per me, la stessa credibilit? che pu? avere un giornalista () come travaglio.
              certo...meglio sallusti

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                #8
                Originally posted by fabio2t View Post
                certo...meglio sallusti
                mai sentito nominare.

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                  #9
                  Originally posted by doc67 View Post
                  veramente l'articolo non parlava di questo, non l'hai letto vero?
                  parlava anche di quello,ma tu l'hai letto vero?

                  Con Esposito il Giornale ha esordito accusandolo di portare le scarpe da jogging e la camicia aperta


                  Il giudice Mesiano non disse una parola dopo aver condannato la Fininvest a risarcire De Benedetti per lo scippo della Mondadori, eppure fu pedinato e sputtanato in tv per i suoi calzini turchesi.

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                    #10
                    Originally posted by France916 View Post
                    mai sentito nominare.
                    dirige il giornale...eccotelo in tutto il suo splendore

                    [YOUTUBE]fYjqM3xude8[/YOUTUBE]

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                      #11
                      Originally posted by fabio2t View Post
                      dirige il giornale...eccotelo in tutto il suo splendore

                      [YOUTUBE]fYjqM3xude8[/YOUTUBE]
                      non so cosa sia il giornale, il video non si apre, mi da allerta virus

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                        #12
                        Originally posted by macicca View Post
                        Travaglio ? un comunista furbetto in quanto da' contro anche al pd, sel, e m5s per far credere di non essere comunista ma in realta' lo ?. :gaen:


                        Inviato dal mio trono di ceramica
                        beh, se Travaglio ? un comunista ben vengano i comunisti allora!
                        ma a voi la parola obbiettivit? vi suona tanto male?

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                          #13
                          Originally posted by fabio2t View Post
                          parlava anche di quello,ma tu l'hai letto vero?

                          Con Esposito il Giornale ha esordito accusandolo di portare le scarpe da jogging e la camicia aperta

                          ripeto secondo me non lo hai letto ma rispondi per quello che hai sentito in giro...te lo riporto io per correttezza

                          Questo ? l'articolo pi? difficile che mi sia capitato di scrivere in 40 anni di professione. Un amico magistrato, due avvocati, mia moglie e persino il giornalista Stefano Lorenzetto mi avevano caldamente dissuaso dal cimentarmi nell'impresa. Ma il cittadino italiano che, sia pure con crescente disagio, sopravvive in me, s'? ribellato: ?Devi!?.
                          Dunque eseguo per scrupolo di coscienza.
                          In una nota diramata dal Quirinale dopo la condanna definitiva inflitta a Silvio Berlusconi, il capo dello Stato ci ha spiegato che ?la strada maestra da seguire? ? ?quella della fiducia e del rispetto verso la magistratura?. Ebbene, signor Presidente, qui devo dichiarare pubblicamente e motivatamente che fatico a nutrire questi due sentimenti - fiducia e rispetto - per uno dei giudici che hanno emesso il verdetto di terzo grado del processo Mediaset. Non un giudice qualunque, bens? Antonio Esposito, il presidente della seconda sezione della Corte suprema di Cassazione che ha letto la sentenza a beneficio delle telecamere convenute da ogni dove in quello che vorrei ostinarmi a chiamare Palazzo di Giustizia di Roma, e non, come fa la maggioranza degli italiani, Palazzaccio.
                          Vado gi? piatto: ritengo che il giudice Esposito fosse la persona meno adatta a presiedere quell'illustre consesso e a sanzionare in via definitiva l'ex premier. Ho infatti serie ragioni per sospettare che non fosse animato da equanimit? e serenit? nei confronti dell'imputato. Di pi?: che nutrisse una forte antipatia per il medesimo, come del resto ipotizzato da vari giornali. Di pi? ancora: che il giudice Esposito sia venuto meno in almeno due situazioni, di cui sono stato involontario spettatore, ai doveri di correttezza, imparzialit?, riserbo e prudenza impostigli dall'alto ufficio che ricopre.
                          Vengo al sodo. 2 marzo 2009, consegna del premio Fair play a Verona. L'avvocato Natale Callipari, presidente del Lions club Gallieno che lo patrocina, m'invita in veste di moderatore-intervistatore. ? un'incombenza che mi capita tutti gli anni. In passato hanno ricevuto il riconoscimento Giulio Andreotti, Ferruccio de Bortoli, Pietro Mennea, Gianni Letta. Nel 2009 la scelta della giuria era caduta su Ferdinando Imposimato, presidente onorario aggiunto della Cassazione. Nell'occasione l'ex giudice istruttore dei processi per l'assassinio di Aldo Moro e per l'attentato a Giovanni Paolo II giunse da Roma accompagnato da un carissimo amico: Antonio Esposito. Proprio lui, l'uomo del giorno. Col quale condivisi il compito di presentare un libro sul caso Moro, Doveva morire (Chiarelettere), che Imposimato aveva appena pubblicato.
                          Segu? un ricevimento all'hotel Due Torri. E qui accadde il fattaccio. Al tavolo d'onore ero seduto fra Imposimato ed Esposito. Presumo che quest'ultimo ignorasse per quale testata lavorassi, giacch? nel bel mezzo del banchetto cominci? a malignare, con palese compiacimento, circa il contenuto di certe intercettazioni telefoniche riguardanti a suo dire il premier Berlusconi, sulle quali vari organi di stampa avevano ricamato all'epoca della vicenda D'Addario, salvo poi smentirsi. Il presidente della seconda sezione penale della Cassazione dava segno di conoscerne a fondo il contenuto, come se le avesse ascoltate. Si sofferm? sulle presunte e specialissime doti erotiche che due deputate del Pdl, delle quali fece nome e cognome, avrebbero dispiegato con l'allora presidente del Consiglio. A sentire l'eminente magistrato, nella registrazione il Cavaliere avrebbe persino assegnato un punteggio alle amanti. ?E indovini chi delle due vince la gara??, mi chiese retoricamente Esposito. Siccome non potevo n? volevo replicare, si diede da solo la risposta: ?La (omissis), caro mio! Chi l'avrebbe mai detto??.
                          Io e un altro commensale, che sedeva alla sinistra del giudice della Cassazione, ci guardavamo increduli, sbigottiti. Ho rintracciato questa persona per essere certo che la memoria non mi giocasse brutti scherzi. Trattasi di uno stimato funzionario dello Stato, collocato in pensione pochi giorni fa. Non solo mi ha confermato che ricordavo bene, ma era ancora nauseato da quello sconcertante episodio. Per maggior sicurezza, ho interpellato un altro dei presenti a quella serata. Mi ha specificato che analoghe affermazioni su Berlusconi, reputato ?un grande corruttore? e ?il genio del male?, le aveva udite dalla viva voce del giudice Esposito prima della consegna del premio.
                          Non era ancora finita. Sempre l?, al ristorante del Due Torri, il giudice Esposito mi rivel? quale sarebbe stato il verdetto definitivo che egli avrebbe pronunciato a carico della teleimbonitrice Vanna Marchi, la quale pareva stargli particolarmente sui didimi: ?Colpevole? (traduco in forma elegante, perch? il commento del magistrato suonava assai pi? colorito). Infatti, meno di 48 ore dopo, un lancio dell'Ansa annunciava da Roma: ?Gli amuleti non hanno salvato Vanna Marchi dalla condanna definitiva a 9 anni e 6 mesi di reclusione emessa dalla seconda sezione penale della Cassazione?. Incredibile: la Suprema Corte, recependo in pieno quanto confidatomi due giorni prima da Esposito, aveva accolto la tesi accusatoria del sostituto procuratore generale Antonello Mura, lo stesso che l'altrieri ha chiesto e ottenuto la condanna per Berlusconi. Ma si pu? rivelare a degli sconosciuti, durante un allegro convivio, quale sar? l'esito di un processo e, con esso, la sorte di un cittadino che dovrebbe essere definita, teoricamente, solo nel chiuso di una camera di consiglio?
                          Capisco che tutto ci?, pur supportato da conferme testimoniali che sono pronto a esibire in qualsiasi sede, scritto oggi sul Giornale di propriet? della famiglia Berlusconi possa lasciare perplessi. Ma, a parte che non mi pareva onesto influenzare i giudici della Suprema Corte alla vigilia dell'udienza, v'? da considerare un fatto dirimente: alcuni dettagli dell'avventura che m'? capitata a marzo del 2009 li avevo riferiti nel mio libro Visti da lontano (Marsilio), uscito nel settembre 2011, dunque in tempi non sospetti, considerato che la sentenza di primo grado a carico di Berlusconi ? arrivata pi? di un anno dopo, il 26 ottobre 2012, ed ? stata confermata dalla Corte d'appello l'8 maggio scorso. Senza contare che il collegio dei giudici di Cassazione che ha deliberato sul processo Mediaset ? stato istituito con criteri casuali solo di recente.
                          A pagina 52 di Visti da lontano, parlando di Imposimato (che non ha mai smentito le circostanze da me narrate), scrivevo: ?Una sera andai a cena con lui dopo aver presentato un suo libro. Debbo riconoscere che sfoder? un'affabilit? avvolgente, nonostante le critiche che gli avevo rivolto. Era accompagnato dal presidente di una sezione penale della Cassazione sommariamente abbigliato (cravatta impataccata, scarpe da jogging, camicia sbottonata sul ventre che lasciava intravedere la canottiera). Il quale, forse un po' brillo, mi anticip? l? a tavola, fra una portata e l'altra, quale sarebbe stato il verdetto del terzo grado di giudizio che poi effettivamente emise nei giorni seguenti a carico di una turlupinatrice di fama nazionale. Da rimanere trasecolati?.
                          Allora concessi al mio occasionale interlocutore togato una misericordiosa attenuante: quella d'aver ecceduto con l'Amarone. Da gioved? sera mi sono invece convinto che, mentre a cena sproloquiava su Silvio Berlusconi e Vanna Marchi, era assolutamente lucido nei suoi propositi. Fin troppo.
                          stefano.lorenzetto@ilgiornale.it



                          come puoi vedere l'abbigliamento ? un mezzo rigo di 50 scritti che descrivono in un racconto del 2011 che serve non per ridicolizzare qualcuno(secondo me) quanto per descrivere una situazione..magari rendendola tragicomica...inceve che tragica e basta

                          ma soffermarsi a parlare di una descrizione di calzini per sminuire un articolo del genere ? sbagliato

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                            #14
                            Originally posted by doc67 View Post

                            come puoi vedere l'abbigliamento ? un mezzo rigo di 50 scritti che descrivono in un racconto del 2011 che serve non per ridicolizzare qualcuno(secondo me) quanto per descrivere una situazione..magari rendendola tragicomica...inceve che tragica e basta

                            ma soffermarsi a parlare di una descrizione di calzini per sminuire un articolo del genere ? sbagliato
                            come vedi dell'abbigliamento ne hanno parlato cmq

                            di tragicomico qui c? solo un giornalista stipendiato da berlusconi per spalare merda sui giudici che hanno condannato berlusconi

                            doc non ti pare che sia un attimino inattendibile?

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                              #15
                              che poi esposito(assieme ad altri 4 giudici) doveva solo verificare se nei 2 gradi di giudizio precedenti ci siano stati vizi di forma....se non erro

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