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La crisi in Italia e in Europa

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    #16
    Oddio ... non ho proprio detto che l'Italia ? un paese di merda
    Non me lo ha mai visto scritto in nessuno dei miei interventi!

    Legga attentamente tutto ci? che ho scritto perch?, forse, le ? sfuggito qualcosa.

    Che ci siano molti, molti farabutti ... s?, ne abbiamo le prove.

    Che tantissimi di quei farabutti siano riusciti, con promesse di vario genere, a farsi eleggere e che hanno governato solamente per i propri interessi e quelli di amici, parenti ... anche questo ? abbastanza visibile.

    Secondo me dare la totale colpa all'Euro ed all'Europa ? fuorviante e distrae dalle effettive responsabilit?, anche di noi "popolo" italiano. se non altro per continuare a credere a quello che dichiarano o promettono

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      #17
      ? andato a leggersi l'articolo che le ho chiesto di cercare? lei insiste con i noti problemi e non capisce che il debito pubblico ? esploso a causa della spesa x interessi negli anni 80. non capisco come sia possibile che tante persone come lei non vedano il grosso del problema. forse capisco adesso come mai oggi abbiamo una classe politica del genere...

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        #18
        Il debito pubblico non funziona come quello privato, non va ripagato ma sempre rinnovato.

        Il problema, di tipo politico per? perch? ricordiamo che l'economia ? una scelta politica, ? stato "vendere" il debito all'estero non rappresentando pi? una ricchezza per i cittadini italiani.

        L'euro ? attualmente "IL" problema perch? non ti consente di gestire l'emissione di "debito" innanzitutto perch? l'euro non ? una moneta degli stati che la usano ma di una banca centrale autonoma e privata (Brezinski, il consigliere di stato americano e membro del club di budapest se non erro, parlando dell'euro lo defin? come una privatizzazione della moneta) che presta il denaro a mercati di capitali i quali lo ri-prestano poi agli stati decidendo le condizioni e la quantit? (gli stati attualmente per essere ritenuti affidabili e ricevere quindi denaro non devono dedicare risorse al welfare, li vediamo tutti i giorni i tagli a sanit?, aiuti alle imprese, all'istruzione etc...).

        La corruzione, la malagestione etc... sono del tutto marginali e lo prova il fatto che con tutta questa "merda" l'Italia faceva parte del G7... con l'euro al nostro posto c'? il Brasile.

        Dire sempre che lo Stato fa schifo e non ? capace a fare nulla ? funzionale alla delega dei poteri decisionali a strutture extranazionali pi? moderne (l'europa). La classe politica odierna fa cos? schifo anche perch? non ? chiamata a decidere di nulla di importante, fa solo presenza di facciata. Le cose importanti sono decise in europa.

        Ste cose vanno capite per?.

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          #19
          Va bene, ammettiamo pure che io capisca un c@zzo di economia.
          Ammettiamo anche che ormai le decisioni importanti vengono prese in Europa e che il nostro Governo, come quello di altri, Spagna, Portogallo, Grecia, non decide pi? nulla ... se, come dice lei, e l'ho gi? detto ach'io, il debito pubblico ha iniziato ad aumentare in maniera spropositata gi? a partire dall'80 ... cosa c'entra, in maniera cos? esclusiva come st? affermando, l'Euro?

          Io rimango della mia opinione : la crisi ? del sistema capitalistico, nel suo complesso, in Italia, in particolare, abbiamo ci? che ci siamo meritati votando nel passato persone, non solo incapaci, ma moralmente discutibili.

          Poi, in queste ultimi giorni, si susseguono avvenimenti che ancor pi? testimoniano quanto le mie parole siano appropriate ...

          Alitalia, via libera al prestito da 150 milioni. L’ad verso buonuscita da 2 milioni - Il Fatto Quotidiano

          se poi vogliamo anche dire che nell'ultimo anno le politiche di Monti hanno peggiorato gravemente la situazione, concordo ... ma la deriva economica ? iniziata molto prima dell'euro.

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            #20
            si ma... stingi stringi.... Prima dell'euro quando si andava a gonfie vele.... Ci ricordiamo cosa avevamo? Perch? negli anni 90 gi? si boccheggiava....
            Se si parla dei rampanti anni 80... Son frutto pure loro di porcate immani che paghiamo noi oggi...

            Quindi in buona sostanza.... Fuori dall'euro ok.... E poi?
            Di teorie vecchie ne leggo ogni giorno... e col segno di poi se le teorie son varie uno che ha ragione lo trovi sempre....

            Io vorrei legger proposte attuali con scenari seri.... No usciamo dall'euro e poi vedremo... O mandiamoli a casa poi si vedr?....

            Nel mio piccolo lo vedo gi? in ditta! Facciamo e poi vedremo... E puntialmente ? un bagno di sangue....



            Quindi che si fa?

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              #21
              Originally posted by dragamine View Post
              Va bene, ammettiamo pure che io capisca un c@zzo di economia.
              Ammettiamo anche che ormai le decisioni importanti vengono prese in Europa e che il nostro Governo, come quello di altri, Spagna, Portogallo, Grecia, non decide pi? nulla ... se, come dice lei, e l'ho gi? detto ach'io, il debito pubblico ha iniziato ad aumentare in maniera spropositata gi? a partire dall'80 ... cosa c'entra, in maniera cos? esclusiva come st? affermando, l'Euro?

              Io rimango della mia opinione : la crisi ? del sistema capitalistico, nel suo complesso, in Italia, in particolare, abbiamo ci? che ci siamo meritati votando nel passato persone, non solo incapaci, ma moralmente discutibili.

              Poi, in queste ultimi giorni, si susseguono avvenimenti che ancor pi? testimoniano quanto le mie parole siano appropriate ...

              Alitalia, via libera al prestito da 150 milioni. L?ad verso buonuscita da 2 milioni - Il Fatto Quotidiano

              se poi vogliamo anche dire che nell'ultimo anno le politiche di Monti hanno peggiorato gravemente la situazione, concordo ... ma la deriva economica ? iniziata molto prima dell'euro.
              C'entra perch? i vincoli europei partono dal 1979 e la moneta unica ? stato l'ultimo step che ha portato a questa crisi rendendola stagnante perch? lo stato non pu? utilizzare gli strumenti monetari e fiscali per attuare politiche anticicliche che permettano al paese di ripristinare un normale ciclo economico.

              Questi vincoli sono di matrice europea e non possono essere superati se non abbandonando la moneta unica e di conseguenza i vincoli stessi che impediscono allo stato di agerire legittimamente in propria autonomia.

              I problemi che dice lei, ci sono sicuramente ma non sono risolvibili nel breve periodo e nessuno dei problemi che lei cita supera come impatto i danni che i vincoli europei hanno provocato.

              Lo SME era un accordo con il quale la lira doveva avere un valore vicino all'ecu (cio? l'euro per quei tempi) ma la nostra moneta sui mercati dei cambi aveva una tendenza al ribasso dovuta ad una differenza di competitivit? con la germania (cio? i prezzi italia salivano di pi? che non in germania). La banca d'italia interveniva aumentando il tasso di interesse per attirare investitori stranieri che offrendo valuta estera riportavano il cambio vicino alla parit? stabilita con l'ecu.

              Negli anni 80 ci furono 2 riallineamenti (si lasci? che la lira svalutasse qualche punto percentuale) per persistenza al ribasso ma nell'87 si decise di tenere il cambio fisso.

              La liberalizzazione dei movimenti dei capitali e l'aumento del tasso di interesse tedesco usato dalla germania per attirare capitali per reindustrializzare la germania dopo la caduta del muro costrinse anche noi ad aumentare il tasso per non essere depauperati di capitali in quanto lo stato ha costantemente bisogno di finanziarsi e cominciavamo ad avere pesanti oneri in spesa per interessi che andavano all'estero provocando un ribasso della lira che conseguentemente aumentava il tasso di interesse sempre di pi?.

              Nel settembre del 92 la settimana prima della fuoriuscita dallo sme i tassi arrivarono al 18% nel tentativo di tenere la lira alla parit? di cambio prestabilita e vennero usate tutte le riserve di valuta estera per contrastare la vendite di lire innescata dagli speculatori che acquistarono valuta estera a prezzo politico perch? sapevano che una volta finite le riserve la lira avrebbe svalutato.

              Non ? un caso infatti che un anno dopo quando la lira fin? di svalutare molti investitori stranieri comprarono massicciamente debito pubblico italiano.
              Ricordo che nel 93 eravamo in piena tangentopoli alla faccia du chi dice che i capitali scappano perch? siamo corrotti...

              E se non ci crede o non sa chi c'era dietro a questa follia di tenere forzatamente il cambio lira ecu in parit? guardi qui:

              " svalutare la lira? follia "


              Per poi ricredersi e ammettere che la svalutazione ci aveva fatto bene e l'economia ripart?!

              ' LA SVALUTAZIONE CI HA FATTO BENE' - La Repubblica


              La storia ha molto da insegnarci e se lei continua a guardare quello che la tv vuole farle vedere nel tentativo di screditare lo stato proprio nel momento in cui c'? bisogno l'intervento dello stato nell'economia non ne usciremo mai.

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                #22
                Originally posted by Devilman View Post
                si ma... stingi stringi.... Prima dell'euro quando si andava a gonfie vele.... Ci ricordiamo cosa avevamo? Perch? negli anni 90 gi? si boccheggiava....
                Se si parla dei rampanti anni 80... Son frutto pure loro di porcate immani che paghiamo noi oggi...

                Quindi in buona sostanza.... Fuori dall'euro ok.... E poi?
                Di teorie vecchie ne leggo ogni giorno... e col segno di poi se le teorie son varie uno che ha ragione lo trovi sempre....

                Io vorrei legger proposte attuali con scenari seri.... No usciamo dall'euro e poi vedremo... O mandiamoli a casa poi si vedr?....

                Nel mio piccolo lo vedo gi? in ditta! Facciamo e poi vedremo... E puntialmente ? un bagno di sangue....



                Quindi che si fa?

                Leggiti il mio post sopra che spiega perch? il debito pubblico ? esploso e qual'era l'elemento distorsivo che provoc? i danni



                Poi leggiti anche questo:


                E dopo che si fa?
                Proviamo allora a unire i puntini.

                Questa crisi richiede un deciso cambio di paradigma, che ? fuori dalla portata di chi si ostina a difendere l?esistente, per difetto etico (collusione col potere, incapacit? di ammettere un errore), o politico (incapacit? di immaginare un cambio di rotta senza sopportare enormi costi in termini elettorali). Il nuovo paradigma, evidentemente, deve muovere dal superamento degli errori del vecchio, e da una percezione chiara, e articolata per priorit?, dei problemi che abbiamo di fronte. Problemi, giova ricordarlo, che quando non sono stati creati, non sono stati nemmeno risolti dall?entrata nell?euro. Problemi, va anche detto, che non sono tutti alla nostra portata, n? come singoli, n? come collettivit? nazionale. Tuttavia se prima non si acquisisce una consapevolezza, ? impossibile proporre un?azione politica tale da coinvolgere altri soggetti (siano essi il vicino di casa, o altre nazioni europee). L?agenda di quello che si pu? fare parte anche da una visione costruttiva, e non scaltramente distruttiva, di quello che non si pu? fare, o non da soli, o non adesso.

                Il quadro sopra delineato chiarisce che l?uscita dall?euro, di per s?, non risolverebbe tutti i problemi. Ma questo nessuno potrebbe pensarlo, nessuno l?ha mai n? creduto n? detto n? in Italia n? altrove. Le analisi dei possibili percorsi di uscita dall?euro abbondano e sono facilmente consultabili su Internet. Da inventare c?? veramente poco, e nessuna fra le analisi proposte, che esamineremo in dettaglio, considera l?uscita dall?euro come risolutiva. Chi sostiene il contrario ? disinformato o in cattiva fede.

                Se abbiamo unito bene i puntini, l?agenda mi sembra sia evidente: bisogna smontare pezzo per pezzo le istituzioni partorite dai paradigmi fallimentari che hanno messo in crisi la nostra economia e soprattutto la nostra democrazia, seguendo quattro linee guida:

                1) Uscire dall?euro, come affermazione di sovranit? e di democrazia, riprendendo il controllo della politica valutaria.

                2) Ristabilire il principio che la Banca centrale ? uno strumento del potere esecutivo, e non un potere indipendente all?interno dello Stato.

                3) Riprendere il pieno controllo della politica fiscale, non pi? costretta ad agire in funzione prociclica (cio? a rispondere alle crisi con tagli).

                4) Adottare, nella misura consentita dagli atteggiamenti dei partner commerciali, e propugnare nelle sedi istituzionali, una politica di scambi con l?estero basata sul principio che squilibri persistenti della bilancia dei pagamenti, quale ne sia il segno, cio? siano essi surplus o deficit, devono essere simmetricamente combattuti, secondo il principio che abbiamo definito dell?External Compact.

                Queste quattro linee guida hanno una serie d?implicazioni. Precisiamo subito le pi? importanti.

                Riprendere il controllo della politica valutaria significa, in primo luogo, lasciare che il tasso di cambio nominale torni a un valore pi? allineato con i fondamentali dell?economia. Per l?Italia, oggi, ci? implica una svalutazione non catastrofica, di un ordine di grandezza verosimilmente inferiore a quello sperimentato dalla lira dopo la crisi del 1992, o dall?euro nei primi due anni della sua introduzione. In nessuno di questi due precedenti storici l?Italia ? stata devastata dall?iperinflazione. Discuteremo fra breve, razionalmente, quale sarebbe l?impatto di questo provvedimento sul nostro tenore di vita. Ma riprendere il controllo della politica valutaria significa anche rientrare in possesso di uno strumento che consenta di difendersi da shock esterni, siano essi determinati da crisi economiche, siano essi il risultato di politiche deliberate di aggressione commerciale (nelle pagine precedenti abbiamo visto esempi dell?uno e dell?altro caso).

                Riprendere il controllo della politica monetaria significa:

                1) Rifiutare il dogma dell?indipendenza della Banca centrale, e quindi l?art. 104 del Trattato di Maastricht, il quale al primo comma recita:

                ? vietata la concessione di scoperti di conto o qualsiasi altra forma di facilitazione creditizia, da parte della BCE o da parte delle Banche centrali degli Stati membri (in appresso denominate ?Banche centrali nazionali?), a istituzioni o organi della Comunit?, alle amministrazioni statali, agli enti regionali, locali o altri enti pubblici, ad altri organismi di diritto pubblico o a imprese pubbliche degli Stati membri, cos? come l'acquisto diretto presso di essi di titoli di debito da parte della BCE o delle Banche centrali nazionali.

                Se ci? comporti un?uscita dall?Unione, o solo una sospensione dell?applicazione del Trattato, ? materia controversa, la cui soluzione dipende comunque dall?atteggiamento delle controparti europee (ne parleremo pi? avanti). Certo, alla luce di quanto abbiamo detto finora, l?Italia, se intende difendere i valori fondanti della propria Costituzione, non pu? pi? permettersi di aderire a un progetto d?integrazione continentale fondato sul principio antidemocratico della costituzione di un ?quarto potere? monetario indipendente. L?insofferenza crescente nelle sedi internazionali verso questo principio e verso l?ideologia ad esso sottostante potrebbero consigliare atteggiamenti interlocutori alle controparti europee.

                2) Rivedere la riforma bancaria del 1994, ripensando il concetto di banca ?universale? o ?mista?, di derivazione tedesca, da essa introdotto, e ristabilendo la separazione delle funzioni fra banca commerciale e banca d?affari, sancita in Italia dalla legge bancaria del 1936. Quest?ultima si ispirava al Glass-Steagall Act del 1933, che aveva riformato il sistema bancario statunitense smantellando i meccanismi che avevano fomentato la speculazione borsistica prima della crisi del 1929. Oggi numerosi commentatori (ad esempio, Stiglitz, 2012) attribuiscono all?abrogazione del Glass-Stegall Act una responsabilit? diretta nella crisi finanziaria statunitense, e nei paesi anglosassoni ? animato il dibattito sul cosiddetto ring fencing (separazione delle funzioni)[1].

                3) Reintrodurre il ?vincolo di portafoglio?, cio? l?obbligo per le banche di acquistare titoli di Stato fino a una certa quota del proprio attivo. Questa norma, introdotta nel 1973, aveva lo scopo di contenere il costo del debito pubblico, favorendone il collocamento. Essa venne abrogata nel 1983, ?anche grazie all?incessante pressione di Mario Monti? (Zingales, 2012). Andreatta (1991) ricorda che il progetto complessivo di ?divorzio? prevedeva la ?costituzione di un consorzio di collocamento tra banche commerciali?, ma che ?i tempi non erano maturi per affrontare questi aspetti e la Banca d?Italia prefer? procedere solo sul nuovo regolamento della sua presenza nelle aste?. Prevalse insomma la ?linea Monti?, che, come sempre, aveva motivazioni ideali ?alte? (favorire l?efficienza allocativa del mercato), e conseguenze politiche pi? spicciole (orientare il conflitto distributivo). Vedremo che la reintroduzione di un simile vincolo viene data per scontata da tutte le proposte pi? sensate di smantellamento dell?euro, sia che provengano da economisti di sinistra come Sapir (2011b), sia da economisti espressione della comunit? finanziaria come Bootle (2012).

                Riprendere il controllo della politica fiscale significa evidentemente ripudiare gli obiettivi di pareggio di bilancio e di rientro coattivo del debito verso soglie prive di particolare valore economico, come quelle stabilite dal Fiscal Compact. Ci? posto, la politica fiscale dovrebbe:

                1) Nel breve periodo, stimolare l?economia attraverso una politica di piccole opere volte:
                a. alla riqualificazione del patrimonio pubblico (edilizia scolastica, patrimonio artistico e archeologico, ecc.);
                b. alla messa in sicurezza del territorio (viabilit? locale, monitoraggio e gestione del rischio idrogeologico, ecc.);
                c. all?integrazione e riqualificazione degli organici della pubblica amministrazione, stabilizzando le posizioni precarie, normalizzando i percorsi di carriera e le procedure di reclutamento.

                Queste misure devono avere come obiettivo complementare quello di rilanciare l?occupazione, riportando rapidamente il tasso di disoccupazione sotto al 6%, e riattivando il tessuto economico del paese, tramite la valorizzazione del tessuto delle piccole e medie imprese.

                2) Nel medio-lungo periodo, finanziare e gestire misure che favoriscano la crescita sostenibile e la competitivit? del paese, da orientare secondo i seguenti assi prioritari:
                a. Definire le linee di un piano energetico nazionale che affronti il tema del contenimento degli sprechi e dell?incentivazione delle energie rinnovabili, adeguando il paese alle best practices europee, con l?obiettivo minimo di rispettare l?obiettivo definito dalla strategia europea 20-20-20 (Parlamento Europeo, 2008), rispetto alla quale l?Italia si trova in ritardo (Deutsche Bank, 2012), e l?obiettivo strategico di ridurre la dipendenza da fonti fossili, che vincola la crescita del paese.
                b. Adeguare, anche in questa ottica, gli investimenti in istruzione e ricerca al livello dei partner europei, portando la spesa in ricerca e sviluppo dall?1% al 2% del Pil, riaffermando il ruolo chiave dello Stato nell?incentivazione e nella tutela della ricerca fondamentale.
                c. Recuperare il digital divide (ritardo nell?uso delle tecnologie digitali) che separa l?Italia dagli altri paesi industrializzati e ne penalizza la crescita, adeguando il paese ai requisiti dell?Agenda Digitale Europea (Unione Europea, 2012c; Messora, 2011).
                d. Adeguare la dotazione infrastrutturale del paese, con particolare riguardo alle reti di trasporto locale.
                e. Promuovere una riforma strutturale della Pubblica Amministrazione volta all?abbattimento dei costi della politica e della corruzione, incidendo in particolare sulla disciplina delle societ? a partecipazione pubblica (disciplina delle nomine, ripristino dei controlli di legittimit? sugli atti, ecc.), e su quella delle autonomie locali attuata con la riforma del Titolo V della Costituzione (Barra Caracciolo, 2011).

                Certo, immagino le perplessit?: queste sono solo affermazioni di principio, ma poi, le difficolt? pratiche, le ritorsioni degli altri paesi, l?Italia ? piccola, la liretta, il mutuo di casa, l?iperinflazione... Giusto! Si tratta, in effetti, di affermazioni di principio, che devono essere precisate nel contenuto (ma questo ? un compito politico, e questo non ? un programma elettorale), e, soprattutto, che lasciano indietro due ordini di problemi: come gestire in pratica l?uscita (cosa succede al mutuo, ecc.), e come guidare il paese nella fase di transizione (come contenere l?inflazione, come comportarsi rispetto ai partner europei, ecc.). Ne parleremo, promesso. Prima, per?, sgombriamo il campo da equivoci pericolosi.

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                  #23
                  Originally posted by alfetta View Post
                  Il debito pubblico non funziona come quello privato, non va ripagato ma sempre rinnovato.

                  Il problema, di tipo politico per? perch? ricordiamo che l'economia ? una scelta politica, ? stato "vendere" il debito all'estero non rappresentando pi? una ricchezza per i cittadini italiani.

                  L'euro ? attualmente "IL" problema perch? non ti consente di gestire l'emissione di "debito" innanzitutto perch? l'euro non ? una moneta degli stati che la usano ma di una banca centrale autonoma e privata (Brezinski, il consigliere di stato americano e membro del club di budapest se non erro, parlando dell'euro lo defin? come una privatizzazione della moneta) che presta il denaro a mercati di capitali i quali lo ri-prestano poi agli stati decidendo le condizioni e la quantit? (gli stati attualmente per essere ritenuti affidabili e ricevere quindi denaro non devono dedicare risorse al welfare, li vediamo tutti i giorni i tagli a sanit?, aiuti alle imprese, all'istruzione etc...).

                  La corruzione, la malagestione etc... sono del tutto marginali e lo prova il fatto che con tutta questa "merda" l'Italia faceva parte del G7... con l'euro al nostro posto c'? il Brasile.

                  Dire sempre che lo Stato fa schifo e non ? capace a fare nulla ? funzionale alla delega dei poteri decisionali a strutture extranazionali pi? moderne (l'europa). La classe politica odierna fa cos? schifo anche perch? non ? chiamata a decidere di nulla di importante, fa solo presenza di facciata. Le cose importanti sono decise in europa.

                  Ste cose vanno capite per?.


                  Alfetta - nel momento stesso in cui un BOT arriva a termine ed il detentore va in banca a riscuoterlo - non si st? ripagando il debito?

                  Che poi per necessit? del paese debitore sia necessario - per gli investimenti in infrastrutture ecc cercare di mantenere un flusso in entrata attraverso la vendita (o il rinnovo) del proprio debit attraverso i BOT ecc ? un altro discorso.

                  Ci? non toglie che non puoi - a mio avviso - perdere il controllo e pensare di fare quanto debito ti pare sperando poi di cavartela grazie all'inflazione....


                  Poi un'ultima cosa - riguardo i liberisti - vedi Hayek ad esempio....non mi pare proprio che i governi se ne siano stati fermi e tranquilli e non abbiamo messo mano dove non dovevano - tutt'altro... insomma di liberista quello che si ? visto negli ultimi decenni ha ben poco secondo me. L'unico vero esempio era Hong Kong - ? credo che la sua prosperit? parli per se.


                  In ogni caso che l'euro e la UE nella loro forma attuale siano un flagello ? indubbio. L'Italia avrebbe potuto uscirne senza troppi danni avendo messo i conti a posto - e ci si stava avviando - poi guarda caso ? arrivato Monti ed ha fatto saltare il banco....riportando il paese a livelli degli anni 70....

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                    #24
                    Originally posted by dragamine View Post
                    Va bene, ammettiamo pure che io capisca un c@zzo di economia.
                    Ammettiamo anche che ormai le decisioni importanti vengono prese in Europa e che il nostro Governo, come quello di altri, Spagna, Portogallo, Grecia, non decide pi? nulla ... se, come dice lei, e l'ho gi? detto ach'io, il debito pubblico ha iniziato ad aumentare in maniera spropositata gi? a partire dall'80 ... cosa c'entra, in maniera cos? esclusiva come st? affermando, l'Euro?

                    Io rimango della mia opinione : la crisi ? del sistema capitalistico, nel suo complesso, in Italia, in particolare, abbiamo ci? che ci siamo meritati votando nel passato persone, non solo incapaci, ma moralmente discutibili.

                    Poi, in queste ultimi giorni, si susseguono avvenimenti che ancor pi? testimoniano quanto le mie parole siano appropriate ...

                    Alitalia, via libera al prestito da 150 milioni. L?ad verso buonuscita da 2 milioni - Il Fatto Quotidiano

                    se poi vogliamo anche dire che nell'ultimo anno le politiche di Monti hanno peggiorato gravemente la situazione, concordo ... ma la deriva economica ? iniziata molto prima dell'euro.
                    Si legga anche questo e poi continui a lamentarsi dei politici corrotti ladri della spesa pubblica improduttiva ecc...


                    1992/1993 ? 2012/2013: BYE BYE ITALIA (a chi giovano gli scandali?) ? Il Contagio

                    Gli scandali di questi mesi mi hanno fatto spesso sobbalzare, arrabbiare, disgustare?Come cittadino, lavoratore, contribuente?come uomo e padre di famiglia?
                    Tuttavia, in me, piano piano, si ? affermata l?idea che i problemi non siano questi.
                    Non sono impazzito, signori e, sgomberando il campo da ogni equivoco, penso che questa classe dirigente (non solo politica) se ne debba andare a casa o debba essere condotta nelle patrie galere (se verranno accertati reati).
                    Per??ci sono dei per??
                    Spesso le cose non sono mai come sembrano ad una pi? attenta analisi?
                    I fatti che vengono imputati ai vari Formigoni, Errani, Vendola, Fiorito, Penati?sono cose di anni fa?spesso risapute?
                    Un po? come nel 1992, quando, non capii lo stupore degli italiani dinanzi alle ruberie?Cio?, nessun italiano, aveva acapito che la DC e il Psi prendevano tangenti per finanziare la loro attivit? politica?
                    Nessuno aveva capito che il pci qualche rublo lo riceveva dai compagni dell?Urss?
                    Avevo 16 anni e mi domandavo dove avessero vissuto questi italiani?
                    Forse la tenera et?, forse il disgusto, fui anche io tra coloro che chiedevano un ?ricambio??e spazzai via i dubbi?
                    Ora: a parte che il ricambio non c?? stato (Berlusconi ? stato meglio di Craxi? Casini di Forlani? D?Alema di Occhetto o Berlinguer?), mi sta venendo qualche dubbio?
                    Ma non ? che, come nel 1992-1993, tutti questi scandali (lo ripeto: DEPRECABILI!) servano a nascondere cose peggiori?!
                    Vi concedo qualche indizio?
                    PROTAGONISTI DI ALLORA 1992-1993
                    - Il presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro- il presidente del Consiglio Giuliano Amato- il Ministro del Tesoro, Tesoro Piero Barucci
                    - il governatore di BankitaliaCarlo Azeglio Ciampi (futuro presidente del Consiglio e presidente della Repubblica)
                    - il Direttore di Bankitalia Lamberto Dini
                    - Il presidente dell?Iri, Romano Prodi (futuro presidente del Consiglio e presidente della commissione Ue)
                    - il direttore generale del Tesoro, Mario Draghi
                    *Napolitano era presidente della Camera

                    PROTAGONISTI DI OGGI

                    - Il presidente della Repubblica Napolitano - Il presidente del Consiglio Monti - Il ministro del Tesoro, Grilli
                    - Il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco
                    - Il Governatore della Bce, Mario Draghi.
                    Allora, dopo lo sdegno per le ruberie, mi chiesi: ?chi ne trasse profitto politico??.
                    Oggi, dinanzi a questi scandali, ripeto come i latini: CUI PRODEST?
                    Allora, vi sottopongo alcune innocentissime domande e dietrologiche considerazioni:
                    1) Ma non ? che questi scandali servono per rafforzare il percorso che porta al Monti Bis?
                    2) Non ? che per caso queste ruberie coprano la svendita che Monti si appresta a fare del patrimonio pubblico italiano (di ci? che resta)?
                    3) Come mai, oggi, come allora, il Presidente del Consiglio incontra personaggi come Soros? (e non sarebbe lecito capire che cacchio si siano detti?!)
                    4) Nella legittima incazzatura dell?italiano medio, non ? che banchieri e finanzieri si tanno spartendo ci? che resta di questo paese?
                    5) Questi scandali non nascondono forse agli occhi dell?opinione pubblica i peggiori dati macroeconomici che un Governo abbia mai avuto? Al proposito si legga il post di GMP Imperatrice su Rischio Calcolato: testimonia, dati alla mano, come Monti abbia distrutto il Paese, facendo peggio di Prodi e Berlusconi (era un?impresa, ma ci ? riuscito)
                    6) Non ? che, sempre per caso, dando in pasto alla gente i Fiorito di cui l?Italia ? zeppa, si celino per bene agli occhi degli italioti cosa siano sigle strane come Omt o Erf?
                    7) Non ? che, sempre per puro caso, parlando di queste cose, si occulti cosa significher? per gli italiani ed italioti il FISCAL COMPACT? (SI LEGGA IL MIO POST QUI, AL PROPOSITO)
                    8) Non ? che, come fece Amato nel 1992-1993, si proceder? a tappe forzate verso le privatizzazioni senza liberalizzazioni, per salvare il paese?! Non ? che si tenti di sviare l?attenzione rispetto alle prossime cessioni di Telecom, Enel, Finmeccanica, etc, etc?
                    9) Per caso, questi scandali, servono a Monti e Passera ad avere il tempo per sistemare l?assetto futuro bancario nel nostro paese? (Mps e Banche Popolari che fine faranno?)
                    10) Tali ruberie forse servono per dimenticare il processo di desertificazione industriale in atto nel nostro Paese?
                    Nel 1992-1993 funzion? il seguente schema: caduta del Caf e della Prima repubblica (TANGENTOPOLI) ? Attacco della speculazione internazionale ? Governo tecnico ? svendita del patrimonio pubblico e impoverimento dei cittadini.
                    Vi domando: TROVATE UNA QUALCHE ANALOGIA CON QUELLO CHE STA ACCADENDO OGGI?
                    Signori, italioti, alzate la testa: mentre vi scannate su Fiorito, il gruppo Valentino finisce in Qatar, la Fiat negli Usa, la Ducati in Germania (alla tedesca Audi), Parmalat in Francia (acquisita dalla francese Lactalis)?.
                    DEVO PROSEGUIRE?
                    Il leader nelle conserve di pomodoro, Ar industrie alimentari in Giappone (da Miysubishi) ,Bulgari ancora in Francia (da Lvmh)?..
                    DEVO PROSEGUIRE?
                    Vediamo: secondo voi, la mitica Alfa Romeo dove finir?? Forse alla Volkswagen? E Alitalia? Forse ai francesi?
                    Monti a chi dar? Enel? A chi dar? Telecom?
                    Non credo vi sia bisogno di proseguire?
                    Se non ci arrivate da soli ? solo tempo perso?
                    Cos?, dinanzi allo scempio che questi signori stanno facendo dell?Italia, ce la prendiamo con un Fiorito che ruba 100.000 euro? Un ladro, senza dubbio?ma a confronto di questi tecnici e professioniti, un principiante, un ?ladro di galline??
                    Signori, mentre anche l?Ilva chiude (e se succede non sar? un caso) vi ricordo che qualche impresa ha lasciato l?Italia in questi mesi:
                    DAINESE: due stabilimenti in Tunisia, circa 500 addetti; produzione quasi del tutto cessata in Italia, tranne qualche centinaio di capi.
                    GEOX: stabilimenti in Brasile, Cina e Vietnam; su circa 30. 000 lavoratori solo 2. 000 sono italiani. E? di ieri la notizia che aprir? in Serbia..
                    BIALETTI: fabbrica in Cina; rimane il marchio dell? ?omino?, ma i lavoratori di Omegna perdono il lavoro.
                    OMSA: stabilimento in Serbia; cassa integrazione per 320 lavoratrici italiane.
                    ROSSIGNOL: stabilimento in Romania, dove insiste la gran parte della produzione; 108 esuberi a Montebelluna.
                    DUCATI ENERGIA: stabilimenti in India e Croazia.
                    BENETTON: stabilimenti in Croazia.
                    CALZEDONIA: stabilimenti in Bulgaria.
                    STEFANEL: stabilimenti in Croazia.
                    Devo proseguire?
                    I vostri figli dove lavoreranno in Italia?
                    Quando anche l?economia mondiale ripartir?, voi avete capito, spero, che per l?Italia ? finita?
                    Lo sapete o no?
                    L?Fmi stima al ribasso l?economia globale: il dato italiano peggiore tra i paesi avanzati!!!
                    Voi ve la prendete con Formigoni e Penati (a seconda se siete di sinistra o di destra) e intanto svendono il paese.. le imprese chiudono o delocalizzano..
                    Capito il giochino!!??
                    Gettano in pasto alla rabbia (legittima) dei cittadini qualche capro espiatorio, qualche ?rubagalline??
                    Se pensate che Monti salver? l?Italia, scusate, siete o cooptati da questi signori o degli italioti (se appartenete alla prima categoria avete se non altro il mio rispetto; se appartenete alla seconda, siete degli onesti, ma irrimediabilmente affetti da coglionaggine italiota).
                    Monti e Passera sono dei professionisti, non dei Fiorito qualsiasi!!
                    Il loro piano ? sofisticato, diabolico, subliminare: vendere pezzi del patrimonio pubblico grazie alla complicit?, inconsapevole, degli italiani?per salvare l?Italia!
                    Dei veri geni, quasi da premio Nobel.
                    Fantastico!
                    Cio?: loro ci stanno impoverendo e noi li imploriamo di ?salvarci??Siamo tutti affetti da tafazismo, ovvero come Tafazzi ?personaggio caratterizzato da un innato masochismo che lo porta ad autoflagellarsi con una bottiglia di plastica nelle parti intime?
                    Vuoi vedere che, come nel 1992-1993 e poi con Prodi, magari chiameranno ancora Merrill Lynch, Goldman Sachs e Salomon Brothers (allora coordinatrici del meeting sul Britannia nel 1992) come consulenti in questo processo di svendita?
                    Queste, ma non solo, furono i consulenti del governo Amato e lo guidarono verso le privatizzazioni. Oggi, secondo voi, chi aiuter? Monti in questo processo di svendita dell?Italia?
                    Adesso stanno costringendo la Grecia a svendere le loro aziende strategiche ( telecomunicazioni, poste? )
                    Poi verr? la volta del Portogallo, della Spagna e poi dell?Italia
                    Monti ? un presidente del consiglio oppure un ?liquidatore??
                    ALCUNI CONSIGLI PRATICI:
                    Se siete ricchi: no problem. Anzi, plaudite all?opera montiana: vi comprerete l?Italia per due soldi (insieme agli stranieri che verranno a fare shopping qui da noi)
                    Se avete una pensioncina, una famiglia, un reddito inferiore a 2500 euro a testa, con un mutuo: siete finiti, sar? una lenta agonia.
                    Il crollo della nostra economia, la pressione fiscale alle stelle, lo schianto del valore dei vostri immobili, l?inflazione galoppante eroder? costantemente il vostro tenore di vita, impoverendovi.
                    Se potete, lasciate questo paese, ?bello ed inutile?

                    Se avete dei figli, risparmiate e fateli studiare all?estero.
                    Tanto da qui se ne vanno tutti?sopratutto i migliori?che malinconia!

                    Perch?, se non lo avete ancora capito o non volete credere al sottoscritto, a supposti dietrologismi e complottismi vari, ve lo spiega Monti stesso, con un candore ed una semplicit? magistrali:

                    La crisi servir? per rendere l?Italia una colonia, un serbatoio di manodopera a basso costo, un outlet dove comperare a prezzi stracciati le case che molti cittadini dovranno svendere?
                    Con la scusa del risanamento dei conti pubblici, svenderemo i nostri ultimi gioielli di famiglia e ci condanneremo alla morte certa, per la gioia delle caste che, per ?senso di responsabilit?? ci guidano verso un futuro radioso?
                    Continuer? il processo di cessione di sovranit? politica, monetaria, fiscale ad organismi per nulla democratici e che non rispondono ai cittadini.
                    Non dite che non vi ? stato detto.

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                      #25
                      Originally posted by Factory View Post
                      Alfetta - nel momento stesso in cui un BOT arriva a termine ed il detentore va in banca a riscuoterlo - non si st? ripagando il debito?

                      Che poi per necessit? del paese debitore sia necessario - per gli investimenti in infrastrutture ecc cercare di mantenere un flusso in entrata attraverso la vendita (o il rinnovo) del proprio debit attraverso i BOT ecc ? un altro discorso.

                      Ci? non toglie che non puoi - a mio avviso - perdere il controllo e pensare di fare quanto debito ti pare sperando poi di cavartela grazie all'inflazione....


                      Poi un'ultima cosa - riguardo i liberisti - vedi Hayek ad esempio....non mi pare proprio che i governi se ne siano stati fermi e tranquilli e non abbiamo messo mano dove non dovevano - tutt'altro... insomma di liberista quello che si ? visto negli ultimi decenni ha ben poco secondo me. L'unico vero esempio era Hong Kong - ? credo che la sua prosperit? parli per se.


                      In ogni caso che l'euro e la UE nella loro forma attuale siano un flagello ? indubbio. L'Italia avrebbe potuto uscirne senza troppi danni avendo messo i conti a posto - e ci si stava avviando - poi guarda caso ? arrivato Monti ed ha fatto saltare il banco....riportando il paese a livelli degli anni 70....


                      E' un concetto base e talmente semplice che parecchi non ci vogliono credere, vogliono vederci qualcosa di pi? complicato ma cos? non ?. Gli americani te lo dicono ogni volta che qualcuno gli chiede se avranno soldi per reggere il loro sistema o no. Il debito pubblico ? un numero contabile che corrisponde a un credito per qualcuno, sono soldi che lo Stato spende non che si fa prestare. E' consuetudine che lo Stato emetta sti famosi "titoli pubblici" che maturano un interesse... ma potrebbe anche non farlo dipende dalle regole che si d? per emettere moneta (? una scelta politica). Al momento della scadenza del titolo pubblico semplicemente lo Stato stampa altro denaro con cui onorare il suo titolo, in questo senso il debito pubblico non va ripagato ma rinnovato, allo Stato non serve drenare ricchezza per pagare il suo titolo, questo lo fa il padre di famiglia che non pu? stampare moneta.
                      Con l'euro lo Stato ? diventato come il padre di famiglia, e quindi l'euro E' il problema perch? ti impoverisce lentamente (o velocemente).

                      Sui "liberisti"... sempre partendo dall'affermazione che l'economia ? una scelta politica i liberisti quando son venuti fuori e a fare gli interessi chi chi? Quando lo Stato era forte per fare (diciamo anche giustificare) gli interessi della classe diciamo imprenditoriale che voleva mettere le mani sulle risorse della gente. Dagli anni '80 in poi cos'? succeso? Sempre meno Stato, deregolamentazioni e privatizzazioni... col risultato che sempre pi? ricchezza ? passata dalle mani collettive alle mani di pochi.
                      I liberisti sulla carta vogliono "libert?" ma nei fatti si comportano come monopoli.

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                        #26
                        Erre.... smetti di riportar pariri che parlano del sesso degli angeli!
                        Cosa si fa dopo!
                        Idee! E applicabilit?!

                        Se la classe ? quella attuale con cambier? nulla...
                        Per cambiare classe servono modifiche a leggi fatte da chi c'? ora....
                        Quindi?

                        Io la diretta formula la ritrovo subito... ma scriverla fa male...

                        E si torna alla partenza...

                        Per capire poi chi OGGI ha ragione ci gireremo tra 30 anni e capiremo...

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                          #27
                          Devil, credo di aver capito che Erre-x non fa propaganda ne tantomeno ha un programma elettorale. Lui credo si stia battendo, perch? dubito che lo faccia solo su DDG, per dar informazioni su cui riflettere a pochi giorni dalle elezioni.
                          Nessuno di noi ? in grado sapere come fare e cosa fare per...ma se iniziamo a vedere qualcosa in pi? di quello che ci propinano i media, forse, e dico FORSE, si cercher? di dare il voto in maniera utile e non basandosi solo sul colore del simbolo.
                          Parlare di dx e sin, rossi e neri, ? anacronistico e inutile.
                          A maggior ragione, continuare ad incolpare sempre e solo la classe politica per una crisi nata e programmata da poteri molto superiori, ? folle.
                          Le colpe sono molteplici, ma se proprio si vuole dare una colpa alla classe politica, allora bisogna farlo perch? sono marionette che fanno il gioco dell'Europa e cercano, in buona parte riuscendoci, a farci credere che sia per il nostro bene.

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                            #28
                            Originally posted by alfetta View Post
                            E' un concetto base e talmente semplice che parecchi non ci vogliono credere, vogliono vederci qualcosa di pi? complicato ma cos? non ?. Gli americani te lo dicono ogni volta che qualcuno gli chiede se avranno soldi per reggere il loro sistema o no. Il debito pubblico ? un numero contabile che corrisponde a un credito per qualcuno, sono soldi che lo Stato spende non che si fa prestare. E' consuetudine che lo Stato emetta sti famosi "titoli pubblici" che maturano un interesse... ma potrebbe anche non farlo dipende dalle regole che si d? per emettere moneta (? una scelta politica). Al momento della scadenza del titolo pubblico semplicemente lo Stato stampa altro denaro con cui onorare il suo titolo, in questo senso il debito pubblico non va ripagato ma rinnovato, allo Stato non serve drenare ricchezza per pagare il suo titolo, questo lo fa il padre di famiglia che non pu? stampare moneta.
                            Con l'euro lo Stato ? diventato come il padre di famiglia, e quindi l'euro E' il problema perch? ti impoverisce lentamente (o velocemente).

                            Sui "liberisti"... sempre partendo dall'affermazione che l'economia ? una scelta politica i liberisti quando son venuti fuori e a fare gli interessi chi chi? Quando lo Stato era forte per fare (diciamo anche giustificare) gli interessi della classe diciamo imprenditoriale che voleva mettere le mani sulle risorse della gente. Dagli anni '80 in poi cos'? succeso? Sempre meno Stato, deregolamentazioni e privatizzazioni... col risultato che sempre pi? ricchezza ? passata dalle mani collettive alle mani di pochi.
                            I liberisti sulla carta vogliono "libert?" ma nei fatti si comportano come monopoli.
                            sulla parte in neretto non la pensiamo allo stesso modo - nel momento stesso in cui un paese cerca di piazzare un titolo di stato applicandoci un tasso d'interesse a favore di chi lo acquista - quello ? un prestito che va ripagato maggiorato, appunto, dell'interesse maturato.

                            Che poi uno decida di battere nuova moneta per ripagarlo ? un'altro discorso - ma anche li le conseqguenze a lungo termine possono essere devastanti sul valore stesso della moneta.

                            Un'esempio per tutti - il dollaro USA - quanto ha perso di valore dal 1971?

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                            • Font Size
                              #29
                              Originally posted by Factory View Post
                              sulla parte in neretto non la pensiamo allo stesso modo - nel momento stesso in cui un paese cerca di piazzare un titolo di stato applicandoci un tasso d'interesse a favore di chi lo acquista - quello ? un prestito che va ripagato maggiorato, appunto, dell'interesse maturato.

                              Che poi uno decida di battere nuova moneta per ripagarlo ? un'altro discorso - ma anche li le conseqguenze a lungo termine possono essere devastanti sul valore stesso della moneta.

                              Un'esempio per tutti - il dollaro USA - quanto ha perso di valore dal 1971?

                              Il prestito ? quando tu non hai qualcosa e uno te lo d?. Lo Stato ? ESCLUSIVO* emettitore e possessore di moneta e pu? farne in teoria quanta ne vuole. Tu per comprarti un titolo statale devi prima ricevere la moneta dallo Stato, non sei tu che gliela dai.

                              Il limite alla stampa di moneta ? principalmente l'inflazione, che hai solo dopo aver raggiunto la piena produttivit? e occupazione, o meglio l'hai solo superando questi due fattori. Visto che ora siamo palesemente sotto occupati e sotto industrializzati di moneta ne puoi stampare a vagonate che non succede nulla, anzi puoi solo che migliorare le condizioni (se hai come obbiettivo la prosperit? dei cittadini).

                              Mantenere lo stesso valore della moneta nel tempo presuppone che questa sia scarsa, quindi che ci sia una quota di popolazione che resti povera. Altrimenti una inflazione annua, contenuta, ? fisiologica al benessere di tutti.

                              *Con l'euro lo stato non emette pi? moneta.
                              Last edited by alfetta; 15-02-13, 10:38.

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                              • Font Size
                                #30
                                Originally posted by Devilman View Post
                                Erre.... smetti di riportar pariri che parlano del sesso degli angeli!
                                Cosa si fa dopo!
                                Idee! E applicabilit?!

                                Se la classe ? quella attuale con cambier? nulla...
                                Per cambiare classe servono modifiche a leggi fatte da chi c'? ora....
                                Quindi?

                                Io la diretta formula la ritrovo subito... ma scriverla fa male...

                                E si torna alla partenza...

                                Per capire poi chi OGGI ha ragione ci gireremo tra 30 anni e capiremo...

                                Questo ? il qualcosa di concreto. Chi te lo applica? Gli stessi che l'hanno scritto, basta chiamarli... ma per chiamarli lo devi volere

                                memmt.info ?

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