In tempi di campagna elettorale tra le tanti soluzioni inutili ci si imbatte spesso nelle affermazioni di qualsiasi forza politica che mette tra i propositi sul da farsi per venirne a capo di questa crisi la vendita di beni immobili o asset pubblici.
Sarebbe pi? corretto parlare di svendita visto che la crisi ha provocato una svalutazione reale di immobili o quotazioni nei mercati azionari delle partecipazioni statali ma visto che questa sembrerebbe essere la linea politica in voga oggi...
La domanda ? baster?? Servira? Chi comprer??
Le risposte sono no,no e quelli che vantano un credito verso lo stato italiano!
Vedete, oltre al fatto di riuscire a fare buoni affari in questo periodo, se io (investitore di titoli italiani) non sono intenzionato a farmi liquidare un investimento con un bene reale (magari perch? ho un buon rendimento) posso dire di detenere una posizione di privilegio nella contrattazione verso chi (lo stato) nella necessit? di allegerire il servizio del debito (spesa per interessi) vuole "barattare" un prestito con un bene reale.
In un paese nel quali i cittadini o le imprese non intendono minimamente scommettere (vista la burocrazia e la pressione fiscale) chi pu? essere interessato da una simile proposta?
L'investitore privato!
Ok perfetto! Svendiamo per 1000 miliardi, recuperiamo un gap di spesa per 45 miliardi (servizio del debito) che useremo per investire e rilanciare la domanda interna facendo ripartire l'economia!
Magari fosse cos? semplice!
Vedete chi compra di solito sceglie quello che gli interessa e non qualcosa di cui non sa cosa fare, ovvero pensate veramente che a qualcuno interessino casermoni, palazzoni o grandi costruzioni vecchi magari da sistemare??
Certo magari qualcuno lo vendiamo ma a che prezzo un simile investimento diventa allettante??
E' possibile che chi investe magari opti per posizioni azionarie di controllo di aziende quotate che rendono, vendono, lavorano e producono o aziende che nonostante ora non se la passino bene con un piccolo investimento (che noi non possiamo fare) ritornino competitive.
Mi dispiace informarvi che quelli sopra citati in economia si definiscano IDE (investimenti diretti esteri) che equivalgono esattamente ad un debito per il semplice fatto che i profitti vengono esportati (sottrendosi quindi al pil nazionale) e soltanto una minima parte di questi vengono utilizzati come investimenti o spese all'interno del paese dal quale l'azienda produce beni.
Potrebbe non essere semplice da capire ma se osserviamo perch? l'Irlanda dopo aver ridotto all'osso la tassazione attirando investitori che hanno favorito una riduzione del debito pubblico sul pil fino al 13% poi sia andata a gambe all'aria per indebitamento estero.
Questa mia riflessione alla fin fine ? solo per rendervi partecipi del fatto che qualcuno in europa rendendosi conto che la strada della troika porta alla Grecia inizia ad alzare la testa rispondendo all'europa : Sti cazzi!
E lo fa cos?:
Il Portogallo avverte la Troika: marcia indietro sulle richieste di austerit?
Dal Telegraph: il Presidente Portoghese rinvia alla Corte Costituzionale i provvedimenti di austerit?... un coraggioso messaggio di fine anno per i Portoghesi!
Ambrose Evans Pritchard - Il Presidente del Portogallo ha avviato un'azione legale sulle politiche di austerit? del paese e minaccia una resa dei conti con i creditori sui termini draconiani del bail-out.
Il Presidente Anibal Cavaco Silva ha richiesto un'azione urgente per fermare la "spirale recessiva", mettendo in guardia i leader europei sul fatto che il percorso ? diventato "socialmente insostenibile."
In un discorso alla nazione, egli ha affermato che il Portogallo avrebbe "onorato i suoi obblighi internazionali," ma nello stesso tempo ha invitato a una linea dura con la Troika (Unione europea-FMI) sul percorso di stretta fiscale previsto dal pacchetto di prestiti da ? 78 miliardi. "Abbiamo gli argomenti, e dobbiamo usarli con fermezza", ha detto.
Il Presidente ha dichiarato: "l'austerit? fiscale sta portando ad un calo della produzione e delle entrate fiscali. Dobbiamo fermare questo circolo vizioso", mettendo in guardia la troika che non ci sar? modo di uscire dalla crisi finch? la politica non sar? impostata sugli interessi dei "portoghesi", oltrech? dei creditori stranieri.
Il suo severo discorso ha richiamato l'attenzione sul fatto che la crisi in Europa ? tutt'altro che finita.
Nel corso dell'ultimo anno il tasso di disoccupazione del Portogallo ? passato dal 13.7% al 16.3%, e al 39% dei giovani, gi? prima di un pieno impatto del programma di austerit?.
Ammonendo aspramente il premier Pedro Passos Coelho, il Presidente ha chiesto alla Corte costituzionale di pronunciarsi sulla legittimit? degli aumenti delle tasse che entrano in vigore a gennaio e sugli altri provvedimenti del bilancio 2013 che tendono a smantellare lo stato sociale.
"Ci sono dubbi ben fondati sul fatto che la distribuzione del sacrificio sia equa" ha detto. La bordata di Mr. Cavaco Silva contro i ministri del suo stesso partito Social Democratico di centro-destra lascia il governo nettamente isolato e sempre pi? a rischio di perdere la sua autorit?.
La rabbia popolare contro la terapia d'urto fiscale della troika sta crescendo; le aliquote medie delle imposte sul reddito aumenteranno fino a 3,4 punti percentuali e sar? introdotta una pletora di sovrattasse e oneri. I provvedimenti si pongono l'obiettivo di ridurre il deficit di bilancio al 4.5% quest'anno, in gran parte attraverso aumenti delle tasse.
Finora i mercati non hanno preso in considerazione il rischio che, con i morsi dell'austerit?, il Paese entri in un vortice di tipo greco. I rendimenti delle obbligazioni portoghesi a 10 anni mercoled? sono crollati di 30 punti base al 6.76%, sull'onda dell'ottimismo alimentato in tutto il mondo dall'accordo sul bilancio degli Stati Uniti.
"Gli investitori in questo momento sono disposti a dare al Portogallo il beneficio del dubbio, ma il paese ? ancora in bilico" ha detto David Owen di Jefferies Fixed Income "La nostra preoccupazione ? che i fondamentali dell'economia stanno ancora peggiorando. La politica della Banca centrale europea ? ancora troppo restrittiva. Dovrebbero fare quantitative easing e portare i tassi overnight sotto zero.".
L'indice manifatturiero Markit per la zona euro ? sceso al di sotto della linea di contrazione del mese di dicembre al 46,1, guidato da un forte calo dei nuovi ordini - anche in Germania. "La recessione dell'area sembra peggiorata, forse in modo piuttosto significativo," ha detto Chris Williamson di Markit.
Fino ad ora il Portogallo ha assunto la sua medicina con stoicismo, ed ? stato elogiato dai leader europei per essersi attenuto ai termini del bail-out. Ma i funzionari della troika temono che con l'aggravarsi della crisi la "coesione sociale" si stia logorando. Questo autunno il paese ha visto le pi? grandi proteste di piazza dalla fine della dittatura di Salazar.
L'Organizzazione per la Cooperazione Economica e lo Sviluppo si attende quest'anno una contrazione dell'economia dell'1.8%, dopo il 3.1% dell'anno anno scorso, che spingerebbe il debito pubblico al 133% del PIL. Tuttavia, le previsioni variano di molto. Citigroup prevede per il prossimo anno un calo del 4.6%. Un peggioramento del genere manderebbe all'aria la dinamica del debito e provocherebbe l'effetto valanga gi? visto in Grecia.
Mr. Passos Coelho sta svendendo a rotta di collo i beni dello Stato per colmare il gap. Prima di Natale si ? aggiudicato un affare da ? 3 miliardi con il gruppo francese Vinci per la rete degli aereoporti Portoghese ANA.
Affare che segue la privatizzazione da ? 3,3 miliardi nel settore dell'energia, compresa una quota del 21% del servizio di distribuzione dell'energia PDE e del 40% della distribuzione del gas REN. Anche il porto di Viana do Castelo e la televisione pubblica RTP sono nel pacchetto. Lisbona ha rinviato la vendita della compagnia di bandiera TAP dopo aver ricevuto una sola offerta per ? 340 milioni.
Sarebbe pi? corretto parlare di svendita visto che la crisi ha provocato una svalutazione reale di immobili o quotazioni nei mercati azionari delle partecipazioni statali ma visto che questa sembrerebbe essere la linea politica in voga oggi...
La domanda ? baster?? Servira? Chi comprer??
Le risposte sono no,no e quelli che vantano un credito verso lo stato italiano!
Vedete, oltre al fatto di riuscire a fare buoni affari in questo periodo, se io (investitore di titoli italiani) non sono intenzionato a farmi liquidare un investimento con un bene reale (magari perch? ho un buon rendimento) posso dire di detenere una posizione di privilegio nella contrattazione verso chi (lo stato) nella necessit? di allegerire il servizio del debito (spesa per interessi) vuole "barattare" un prestito con un bene reale.
In un paese nel quali i cittadini o le imprese non intendono minimamente scommettere (vista la burocrazia e la pressione fiscale) chi pu? essere interessato da una simile proposta?
L'investitore privato!
Ok perfetto! Svendiamo per 1000 miliardi, recuperiamo un gap di spesa per 45 miliardi (servizio del debito) che useremo per investire e rilanciare la domanda interna facendo ripartire l'economia!
Magari fosse cos? semplice!
Vedete chi compra di solito sceglie quello che gli interessa e non qualcosa di cui non sa cosa fare, ovvero pensate veramente che a qualcuno interessino casermoni, palazzoni o grandi costruzioni vecchi magari da sistemare??
Certo magari qualcuno lo vendiamo ma a che prezzo un simile investimento diventa allettante??
E' possibile che chi investe magari opti per posizioni azionarie di controllo di aziende quotate che rendono, vendono, lavorano e producono o aziende che nonostante ora non se la passino bene con un piccolo investimento (che noi non possiamo fare) ritornino competitive.
Mi dispiace informarvi che quelli sopra citati in economia si definiscano IDE (investimenti diretti esteri) che equivalgono esattamente ad un debito per il semplice fatto che i profitti vengono esportati (sottrendosi quindi al pil nazionale) e soltanto una minima parte di questi vengono utilizzati come investimenti o spese all'interno del paese dal quale l'azienda produce beni.
Potrebbe non essere semplice da capire ma se osserviamo perch? l'Irlanda dopo aver ridotto all'osso la tassazione attirando investitori che hanno favorito una riduzione del debito pubblico sul pil fino al 13% poi sia andata a gambe all'aria per indebitamento estero.
Questa mia riflessione alla fin fine ? solo per rendervi partecipi del fatto che qualcuno in europa rendendosi conto che la strada della troika porta alla Grecia inizia ad alzare la testa rispondendo all'europa : Sti cazzi!
E lo fa cos?:
Il Portogallo avverte la Troika: marcia indietro sulle richieste di austerit?
Dal Telegraph: il Presidente Portoghese rinvia alla Corte Costituzionale i provvedimenti di austerit?... un coraggioso messaggio di fine anno per i Portoghesi!
Ambrose Evans Pritchard - Il Presidente del Portogallo ha avviato un'azione legale sulle politiche di austerit? del paese e minaccia una resa dei conti con i creditori sui termini draconiani del bail-out.
Il Presidente Anibal Cavaco Silva ha richiesto un'azione urgente per fermare la "spirale recessiva", mettendo in guardia i leader europei sul fatto che il percorso ? diventato "socialmente insostenibile."
In un discorso alla nazione, egli ha affermato che il Portogallo avrebbe "onorato i suoi obblighi internazionali," ma nello stesso tempo ha invitato a una linea dura con la Troika (Unione europea-FMI) sul percorso di stretta fiscale previsto dal pacchetto di prestiti da ? 78 miliardi. "Abbiamo gli argomenti, e dobbiamo usarli con fermezza", ha detto.
Il Presidente ha dichiarato: "l'austerit? fiscale sta portando ad un calo della produzione e delle entrate fiscali. Dobbiamo fermare questo circolo vizioso", mettendo in guardia la troika che non ci sar? modo di uscire dalla crisi finch? la politica non sar? impostata sugli interessi dei "portoghesi", oltrech? dei creditori stranieri.
Il suo severo discorso ha richiamato l'attenzione sul fatto che la crisi in Europa ? tutt'altro che finita.
Nel corso dell'ultimo anno il tasso di disoccupazione del Portogallo ? passato dal 13.7% al 16.3%, e al 39% dei giovani, gi? prima di un pieno impatto del programma di austerit?.
Ammonendo aspramente il premier Pedro Passos Coelho, il Presidente ha chiesto alla Corte costituzionale di pronunciarsi sulla legittimit? degli aumenti delle tasse che entrano in vigore a gennaio e sugli altri provvedimenti del bilancio 2013 che tendono a smantellare lo stato sociale.
"Ci sono dubbi ben fondati sul fatto che la distribuzione del sacrificio sia equa" ha detto. La bordata di Mr. Cavaco Silva contro i ministri del suo stesso partito Social Democratico di centro-destra lascia il governo nettamente isolato e sempre pi? a rischio di perdere la sua autorit?.
La rabbia popolare contro la terapia d'urto fiscale della troika sta crescendo; le aliquote medie delle imposte sul reddito aumenteranno fino a 3,4 punti percentuali e sar? introdotta una pletora di sovrattasse e oneri. I provvedimenti si pongono l'obiettivo di ridurre il deficit di bilancio al 4.5% quest'anno, in gran parte attraverso aumenti delle tasse.
Finora i mercati non hanno preso in considerazione il rischio che, con i morsi dell'austerit?, il Paese entri in un vortice di tipo greco. I rendimenti delle obbligazioni portoghesi a 10 anni mercoled? sono crollati di 30 punti base al 6.76%, sull'onda dell'ottimismo alimentato in tutto il mondo dall'accordo sul bilancio degli Stati Uniti.
"Gli investitori in questo momento sono disposti a dare al Portogallo il beneficio del dubbio, ma il paese ? ancora in bilico" ha detto David Owen di Jefferies Fixed Income "La nostra preoccupazione ? che i fondamentali dell'economia stanno ancora peggiorando. La politica della Banca centrale europea ? ancora troppo restrittiva. Dovrebbero fare quantitative easing e portare i tassi overnight sotto zero.".
L'indice manifatturiero Markit per la zona euro ? sceso al di sotto della linea di contrazione del mese di dicembre al 46,1, guidato da un forte calo dei nuovi ordini - anche in Germania. "La recessione dell'area sembra peggiorata, forse in modo piuttosto significativo," ha detto Chris Williamson di Markit.
Fino ad ora il Portogallo ha assunto la sua medicina con stoicismo, ed ? stato elogiato dai leader europei per essersi attenuto ai termini del bail-out. Ma i funzionari della troika temono che con l'aggravarsi della crisi la "coesione sociale" si stia logorando. Questo autunno il paese ha visto le pi? grandi proteste di piazza dalla fine della dittatura di Salazar.
L'Organizzazione per la Cooperazione Economica e lo Sviluppo si attende quest'anno una contrazione dell'economia dell'1.8%, dopo il 3.1% dell'anno anno scorso, che spingerebbe il debito pubblico al 133% del PIL. Tuttavia, le previsioni variano di molto. Citigroup prevede per il prossimo anno un calo del 4.6%. Un peggioramento del genere manderebbe all'aria la dinamica del debito e provocherebbe l'effetto valanga gi? visto in Grecia.
Mr. Passos Coelho sta svendendo a rotta di collo i beni dello Stato per colmare il gap. Prima di Natale si ? aggiudicato un affare da ? 3 miliardi con il gruppo francese Vinci per la rete degli aereoporti Portoghese ANA.
Affare che segue la privatizzazione da ? 3,3 miliardi nel settore dell'energia, compresa una quota del 21% del servizio di distribuzione dell'energia PDE e del 40% della distribuzione del gas REN. Anche il porto di Viana do Castelo e la televisione pubblica RTP sono nel pacchetto. Lisbona ha rinviato la vendita della compagnia di bandiera TAP dopo aver ricevuto una sola offerta per ? 340 milioni.
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