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La Germania sta entrando in recessione!

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    #16
    Originally posted by Virgo View Post
    Mah, per capire che cosa bisognerebbe fare con sta teoria... perch? a parlare, son bravi tutti..

    approcciando a questa teoria, lui come vedrebbe un modo per "guadagnare" dal collasso?
    Mica devi guadagnare!

    "lui" divulga una teoria economica che ? nell'interesse di tutti, quindi si va a stare meglio tutti.

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      #17
      Originally posted by Virgo View Post
      Mah, per capire che cosa bisognerebbe fare con sta teoria... perch? a parlare, son bravi tutti..

      approcciando a questa teoria, lui come vedrebbe un modo per "guadagnare" dal collasso?
      Io ho gi? iniziato a investire in fondi che diversificano gli investimenti aperti al cambio (valutario) in tutto il mondo fuori dall'eurozona.

      Il ritorno alle valute nazionali provocher? un riallineamento tra svalutazioni e rivalutazioni delle monete creando l'opportunit? di guadagnare proprio per effetto del cambio.

      Nel 92 ? successo esattamente questo.

      Se avete letto e capito quanto precede, credo che siate pronti ad applicare le lezioni della storia al presente. Sta succedendo, a grandi linee, la stessa cosa che ? successa nel 1992. Esattamente come nel 1992, l?Italia, penalizzata dalla rigidit? del cambio, ha visto deteriorarsi il proprio saldo commerciale, ha cominciato a importare capitali dall?estero, e ha cominciato a indebitarsi con l?estero per pagare gli interessi sul debito estero. Esattamente come nel 1992, e come ho spiegato nel 2011 su lavoce.info, questo ? il segnale che gli speculatori attendevano: un paese ingabbiato nella spirale del debito (mi indebito per pagare gli interessi sul debito) ? particolarmente fragile. Si ? cos? scatenato un attacco speculativo che si ? manifestato non con la vendita di lire (che non ci sono pi?) ma di altre attivit? emesse dallo Stato italiano: i titoli di Stato. Il meccanismo per? ? molto simile. Nel 1992 si vendevano lire acquistando marchi per lucrare la differenza di cambio che si sarebbe manifestata dopo l?inevitabile riallineamento. Nel 2012 si vendono titoli italiani per motivi analoghi: la pressione, in questo caso, non ? sul mercato valutario (che non c?? pi?), ma sul mercato finanziario: sale lo spread e crollano le quotazioni azionarie delle aziende italiane, il che consente di acquisirle a buon mercato (come abbiamo spiegato qui). Dato che il rendimento di una buona azienda ? superiore a quello di un titolo di Stato, si capisce dove sia la convenienza. Ma questa ? solo una delle possibili strategie. L?attacco al ribasso sui titoli italiani mette in evidente difficolt? il paese (ve ne sarete accorti!), e quindi concorre (come nel caso del 1992) a rendere probabile una uscita (nel 1992 dagli accordi di cambio, e oggi dall?euro) con successiva svalutazione. E in questo caso a chi ha venduto i titoli italiani andrebbe ancora meglio: se ha investito gli euro ricavati in attivit? finanziarie emesse da paesi del Nord potrebbe lucrare la differenza di cambio, esattamente come nel 1992. Le due strategie (attacco finalizzato a una svendita del patrimonio italiano, attacco finalizzato a indurre una uscita/svalutazione) non sono particolarmente incompatibili. In fondo, pensateci: se un?azienda tedesca acquisisce il controllo di un?azienda italiana (a buon mercato perch? le quotazioni sono cadute, o anche semplicemente perch? la situazione di crisi la rende momentaneamente poco profittevole, e in assenza di difese da parte dello Stato la propriet? italiana preferisce svendere), e poi l?Italia esce e svaluta, il proprietario tedesco (o francese, o olandese, o...) ovviamente beneficia del rilancio della domanda estera e quindi interna che la svalutazione determina.

      Attacco, poi... Ognuno fa il suo lavoro. Non ci sono "speculatoricattivi". Ci sono per? governi che non sempre, magari in ottima fede, fanno gli interessi del proprio paese...

      E non vi sfugga l'altra, inquietante, analogia: come nel 1992, cos? nel 2012 il governatore interviene ?a difesa?. Nel 1992 quello della Banca d?Italia, e oggi quello della Bce. Difesa di chi, di cosa? Nel 1992 era la difesa della stabilit? del cambio, che in realt? difendeva gli interessi dei soliti noti, quelli che, sapendo benissimo che tanto si sarebbe svalutato, volevano garantirsi il diritto di acquistare marchi a ?prezzo politico? anzich? al prezzo di mercato ancora per un po?. Nel 2012 ? la difesa dell?euro, che in realt? ? (nell?immediato) difesa degli interessi dei soliti noti, quelli che avendo contratto crediti con i paesi della periferia, cercano di rientrare facendosi pagare in valuta ?buona?, prima che l?inevitabile uscita con connessa svalutazione determini un haircut del loro credito. Non vi sto poi a dire chi abbia, nel medio/lungo periodo, tratto vantaggi dall?euro. Basta vedere come l?ha presa Juncker, o quello che dice Giacch?. Ma queste sono per lo pi? considerazioni di medio periodo, e ora siamo nel breve.

      Che senso ha chiedere ora alla sinistra di farsi promotrice di controlli sui movimenti di capitale? Ovviamente questi controlli saranno parte della soluzione, ed ovviamente a monte di essi vi sar?, come vi fu in Argentina, come vi ? sempre stata in congiunture analoghe, una decisione politica, senza la quale l?economista, come ci spiegava Roberto Frenkel, non pu? dir nulla e non ha nulla da dire. Ma una vera sinistra, diciamocelo, sarebbe dovuta intervenire prima, prima che i capitali li mettessero al sicuro i soliti noti. Ora che i capitali possono metterli al sicuro solo i poveracci, ai quali peraltro per lo pi? non conviene farlo, perch? hanno ben poco da perdere (come spiega Claudio Borghi), il corralito (il ?recintino? che impedisca ai capitali di uscire) non ha ovviamente pi? alcun significato macroeconomico. Ne conserva per? uno politico: quello di segnalare che si vuole uscire. Se ? questo che la sinistra vuole. Ma ho i miei dubbi.

      Una differenza e un quod erat demonstrandum
      La differenza principale ? una: nel 1992 esisteva un preciso limite ?fisico? oltre il quale questo gioco non poteva andare: la disponibilit? di riserve ufficiali da parte della Banca centrale. L?uscita (dagli accordi di cambio) diventava necessaria nel momento in cui gli accordi non potevano pi? essere difesi perch? la Banca centrale non aveva pi? valuta pregiata da svendere agli speculatori.

      Oggi il limite ? meno preciso. Non c?? uno stock che si sta esaurendo, se non quello della nostra pazienza. Sicuramente, ora come allora, i soliti noti si stanno attrezzando, e quando si saranno attrezzati daranno il via libera.

      Vi ricordate quando a novembre vi mettevo in guardia contro la bolla dei Bund? Bene: ora pare lo faccia anche l?Economist. Perch? l?Economist lo fa ora e perch? io lo facevo a novembre? Ma per lo stesso motivo: perch? negli ambienti della City (che io non frequento, ma alcuni miei studenti pi? bravi di me s?) era assolutamente chiaro che le quotazioni del Bund erano sopravvalutate. Rosner, a differenza di me, aveva probabilmente anche tanti amici da far ?rientrare? prima di poter dire la verit?: verit? che viene detta ora che i furbi si sono messi al sicuro, vendendo i Bund ai fessi. E la verit? qual ?? La solita: la Germania ha costruito la propria prosperit? a spese dei paesi che ora sta strozzando (il famoso ?segare il ramo? dell?articolo su Aristide pubblicato un anno fa e che Juncker oggi rimprovera ai tedeschi), e quindi, una volta strozzati questi paesi, sar? in gravi difficolt?. Del resto, le cose vanno male in ogni caso: se la Germania socializza le perdite, il suo debito pubblico crescer? perch? direttamente o indirettamente dovr? accollarsi una parte dei debiti altrui. Altrimenti sega il ramo e precipita. Non c?? male come risultato.


      Goofynomics: La svolta di Draghi ? comunque inutile (quindi dannosa)

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        #18
        Originally posted by x-erre View Post
        Io ho gi? iniziato a investire in fondi che diversificano gli investimenti aperti al cambio (valutario) in tutto il mondo fuori dall'eurozona.

        Il ritorno alle valute nazionali provocher? un riallineamento tra svalutazioni e rivalutazioni delle monete creando l'opportunit? di guadagnare proprio per effetto del cambio.
        Quindi investendo all'estero...dovrei essere gia' a posto allora

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          #19
          Originally posted by Virgo View Post
          Quindi investendo all'estero...dovrei essere gia' a posto allora
          Basta che l'investimento non sia coperto al cambio altrimenti subisci la svalutazione e non riesci a lucrare al massimo sull'effetto cambio.

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            #20
            Originally posted by Virgo View Post
            Quindi investendo all'estero...dovrei essere gia' a posto allora
            Goofynomics: La crisi, la svendita, e mi’ cuggino: riflessione sull'art. 18

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              #21
              Per chi crede in questa economia e nel suo futuro

              Debito pubblico Usa a 16190 miliardi: Good Morning, America - Economia - Investireoggi.it

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