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Han cominciato la grande svendita....

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    Han cominciato la grande svendita....

    ComeDonChisciotte - LA BORSA VOLA, I SOLDI FIOCCANO. SIAMO DENTRO LA VERA ?TEMPESTA PERFETTA?. E COSI? VENDONO SNAM E ENI


    DI SERGIO DI CORI MODIGLIANI
    Libero Pensiero

    Un post noiosetto, lo premetto. Ma utile. Quantomeno me lo auguro.

    Per dedicargli dei pensieri nell?arco del week end.

    Qui si spiega che cosa stanno combinando Monti e Passera.

    Mentre la cupola mediatica, ben orchestrata, gestiva la grancassa dello scilinguagnolo teledipendente in questo finale estivo -facendoci credere che il destino dei popoli europei e delle nazioni mediterranee dipendesse da ci? che fa il mattino Gianroberto Casaleggio- Mario Monti & co. mettevano a segno l?operazione di schiavismo annunciato, gestendo a meraviglia ?la tempesta perfetta?, peraltro da loro annunciata con enfasi su tutta la stampa cartacea. Bravi, non c?? che dire. Gli sta andando di lusso.



    Talmente ?perfetta? nella sua esecuzione (questo era il vero e autentico Senso del suo essere ?perfetta?) da passare completamente sotto silenzio, non commentata, non dibattuta, non analizzata. Per i detentori del potere, la ?perfezione? consiste nell?omert? e nel silenzio acquiescente. Loro devono essere liberi di poter operare a loro piacimento nell?ombra. Per loro i parlamenti, la Politica, le persone, sono un impaccio.

    A fine luglio, avendo preparato molto bene i vassalli dell?informazione, avevano annunciato che il mese di agosto sarebbe stato un mese terribile, che la speculazione si sarebbe scatenata e che bisognava prepararsi all?impatto. Tutti con l?elmetto in testa. C?era addirittura chi voleva esportare i capitali in attesa di clamorosi tonfi in borsa e uno spread a 650. Avevano ragione quelli che annunciavano?la tempesta perfetta?.

    E? ci? che ? puntualmente accaduto.

    C?? stata.

    Anzi, ci stiamo proprio dentro.

    All?italiana, si intende, ovvero ?a nostra insaputa?.

    Approfittando della sonnolenza culturale e della complicit? corrotta di chi deve informare, non hanno spiegato che la ?cosiddetta speculazione? si muove da sempre ?per definizione- su un binario, perch? cos? funziona il mercato finanziario: rialzo e ribasso. Per il mercato finanziario che i titoli siano positivi o siano negativi ? del tutto irrilevante, ci? che conta ? lo spostamento del capitale in anticipo. Esempio pratico e banale: se io so che il 15 agosto la Tizio & associati varr? -6%, siccome io sono furbo, allora vendo le azioni il 30 luglio cos? evito un salasso; ma se un altro ? pi? furbo di me e sa che la Tizio & associati il 15 agosto varr? -6% ma il 30 agosto varr? +12% perch? il 16 agosto per evitare la bancarotta vender? il proprio pacchetto azionario al miliardario Vattelapesca che li riempir? di soldi, allora io sar? il primo a spingere al ribasso cos? le compro a un prezzo molto basso (e tutti avranno pena di me pensando che io mi sto rovinando e non so come va il mercato) e addirittura scommetto sopra che il 30 agosto varranno +12% e tutti arriveranno convinti che io sia un demente e accettano la scommessa puntandomi contro. Cos? il 31 agosto io mi ritrovo con azioni che ho sottopagato e incasso anche il premio delle scommesse vinte perch? io sono stato pi? furbo dei furbi. Il mercato funziona cos?.

    In Italia, invece, hanno fatto credere ?per ovvi motivi- che il concetto di ?speculazione finanziaria? viaggia su una linea retta singola piuttosto che su un binario parallelo. Questo Falso induce la gente a credere ci? che i telegiornali e il Sole24 ore & co. annunciano quando lo spread sale, le borse perdono, e le aziende denunciano insolvenza, e cio?: ?la speculazione si sta accanendo approfittando della situazione di crisi e quindi le borse soffrono? ecc.,ecc. Questa argomentazione ? falsa e fuorviante.

    La verit? che ogni novizio sa molto bene -assunto il giorno prima alla borsa di Milano- consiste nel fatto che ? del tutto irrilevante dove punti l?indice; non ha nessuna importanza se le aziende colano a picco o godono di ottima salute, perch? in aperto regime iper-liberista finanziario non conta pi? il bilancio, la produzione, il consumo, la circolazione della moneta, bens? ci? che conta ?? la capacit? di saper operare con tempismo ed efficacia sul mercato, prevedendo lo spostamento delle curve finanziarie per riuscire ad intervenire preventivamente e quindi essere in grado di spostare ingenti quantit? di capitale finanziario dal mercato al ribasso al mercato dove si sta per manifestare il rialzo? (base dei principia economici della teoria della moneta di Milton Friedman sulla auto-regolamentazione dei mercati, basata sul principio che ? la finanza ad avere il controllo di chi produce merci e non l?imprenditoria attiva, perch? ci? che conta non ? la produzione di ricchezza, indivuale e collettiva, bens? la produzione di ?danaro puro? che consente al mercato la ?possibilit? di garantirsi accumulazione del capitale all?infinito grazie alla capacit? di massimo impiego della libert? di investimento che consente al capitale finanziario di produrre capitale finanziario?).

    Tradotto in parole chiare e nette: l?irruzione sul mercato della carta straccia, ovvero il virtuale che prende il posto del reale. Piuttosto che produrre lavatrici e correre il rischio di non venderle tutte perch? io sono Pinco e invece Pallino le fa pi? belle e pi? economiche e quindi la concorrenza mi batter?, mi conviene investire i miei soldi, non nella produzione di lavatrici pi? belle e pi? economiche, ma in un fondo di investimento finanziario che gestisce il capitale di Pallino, cos? lo frego sul mercato perch? anche se ha ordini di acquisto per tutte le sue lavatrici e le sue lavatrici sono le pi? belle e le pi? richieste al mondo, alla fine vinco io che neppure le produco perch? siccome gestisco i suoi soldi dentro un modesto ufficio anonimo, posso ?in qualunque momento io lo desideri- interrompere la catena negandogli l?accesso al flusso di cassa necessario a Pallino per produrre merci, distribuirle, pagare i salariati. Pallino ha 200 Tir pieni di lavatrici al parcheggio ma io banca non gli do i soldi per acquistare la benzina e trasportarli, quindi o Pallino mi paga l?interesse che io gli propongo oppure butta via le lavatrici.

    Per far s? che questo meccanismo funzioni ho bisogno di ?produrre e inventare crisi economiche cicliche?. Il punto centrale della teoria iper-liberista di Milton Friedman consiste proprio nella spiegazione di come si costruisce, si programma e si gestisce una crisi economica. Come Mario Monti, ormai in chiaro delirio di onnipotenza, ha candidamente confessato di aver fatto, tre giorni fa.

    Ma qual?era lo scopo della ?tempesta perfetta??

    E adesso veniamo alle notizie.

    Questa noiosa premessa era necessaria per comprendere che cosa sta accadendo nel nostro paese, e capire, quindi, anche, alcuni sommovimenti politici.

    Grazie alla crisi economica, grazie al crollo del consumo, grazie all?aumento del debito pubblico, grazie all?eccessiva spesa pubblica volutamente non contenuta, il governo ha fatto credere (e qui c?? ?l?invenzione della tempesta perfetta?) di essere talmente nei guai, talmente in crisi, e talmente rovinati, da chiedere, pretendere e ottenere (come straripante vittoria della volont?) dalla BCE e dall?Europa e dai cosiddetti mercati, una copertura finanziaria che consenta il superamento della crisi stessa. Ha fatto credere alla gente che la tempesta ? stata evitata perch? grazie alla BCE c?? qualcuno che impedir? la ?speculazione al ribasso? e quindi ci sono i soldi.

    E i soldi sono arrivati.

    E Monti e Passera annunciano che la luce ? in fondo al tunnel.

    E la borsa va su e i conti ?magicamente? migliorano.

    La cupola mediatica tira un sospiro di sollievo e definisce Monti e Draghi una coppia di maghi meravigliosi che ha evitato la ?tempesta perfetta?.

    E invece c?? stata, eccome.

    La raccontano perfino sui giornali. Tanto la gente non si rende neppure conto di ci? che sta leggendo. L?inflazione bulimica dell?uso indiscriminato del termine ?informazione? ha fatto dimenticare il fatto che, senza adeguata formazione, le informazioni sono inutili.

    L?Italia industriale, oggi 14 settembre 2012 non ? pi? l?Italia industriale del 14 giugno 2012.

    Questa ? la notizia in prima pagina nel mio quotidiano surrealista economico.

    Ci stanno portando via la spina dorsale della nazione nel silenzio generalizzato.

    La prima banca italiana non ? pi? italiana.

    Monti e Passera hanno gestito la ricapitalizzazione di Unicredit la scorsa primavera in modo tale da assicurare il pacchetto di maggioranza al fondo del Qatar, il quale si ? alleato al Dubai, all?Arabia Saudita, all?Oman e al gruppo di Emirati Arabi del Golfo Persico e subito dopo si sono presi per qualche centinaio di milioni di euro Valentino e la Marzotto (? l?inizio dell?addio del made in Italy nel settore tessile/moda/stile) e si sono impossessate di circa 50.000 aziende medio/piccole nel settore. Dopodich? sono andate all?attacco delle telecomunicazioni riempiendo di soldi il gruppo decotto di Mediaset che sta svendendo tutte le proprie consociate al pool di arabi e infine (notizia del giorno) sotto gli occhi di tutti, hanno iniziato lo smantellamento dell?ENI. I principali fondi di investimento arabi hanno dato inizio ad acquisizioni di pacchetti azionari di fondazioni bancarie italiane completamente decotte, le quali, essendo proprietarie delle banche, detteranno legge su che cosa bisogna produrre, ma soprattutto dove e a che prezzo: ovvero in Africa e in Asia Minore. Non pi? in Europa. Ieri ? stata formalizzata la vendita di un pacchetto azionario nell?ordine di 1,7 miliardi di euro a soggetti in teoria anonimi senza alcun commento da parte di chicchessia. Il tutto gestito da J.P. Morgan di New York che risulta ?ufficialmente? il mediatore e gestore dei nuovi pacchetti azionari.

    Se tutto ci? fosse accaduto quando era vivo Enrico Mattei, a quest?ora ci sarebbero venti interrogazioni parlamentari con il coltello fra i denti.

    Questi sono i risultati della ?tempesta perfetta? pienamente riuscita.

    Una gigantesca operazione di speculazione al rialzo che comporta una immissione di capitale finanziario all?interno del sistema Italia che NON VA AFFATTO ad inserirsi all?interno del mercato produttivo industriale che potrebbe quindi creare lavoro, occupazione e ripresa del paese, bens? lo de-industrializza, lo de-localizza, lo annienta. Con l?ottima scusa che, cos? facendo, si finisce per rispettare il pareggio di bilancio perch? si eviter? un aumento dell?Iva. In termini economici secchi, ci? vuol dire che i conti ?nudi e crudi? miglioreranno, ma aumenter? la disoccupazione; altre aziende chiuderanno senza che vi sia nessun impatto n? sulla borsa n? sui mercati finanziari (e quindi zero notizie da dare) perch? seguiteranno a salire in borsa i titoli di banche, finanziarie e aziende che valgono sempre di meno in termini reali, ma sempre di pi? in termini virtuali, spostando l?Italia dal suo baricentro geo-politico e spingendola, inevitabilmente, nella periferia delle nazioni che contano. L?amministratore dell?Eni, Paolo Scarano, annuncia di aver gi? dato avvio alle dismissioni nell?azienda Snam progetti (cavallo di battaglia strategico dell?autonomia energetica nazionale, del proprio investimento in innovazione tecnologica, ricerca, sviluppo, per renderci sempre pi? autonomi): un?altra fetta dell?Azienda Italia che se ne va.

    Tra un po? toccher? a Telecom, il Milan verr? venduto agli arabi, il 40% dell?industria tessile e del mobile marchigiano sta passando sotto il controllo di capitali stranieri, la cui conduzione ? sempre gestita da J.P.Morgan e sono gi? pronti i piani strategici creati da architetti e ingegneri per andare a costruire gigantesche aziende produttrici di cucine, lavatrici, mobili, nello sterminato deserto arabo-saudita. Al posto di operai salariati garantiti ?come in Italia- ci saranno gli schiavi sicuri in Asia Minore. Hanno bisogno di avere, proprio l?, grandi aziende che producano acciao e alluminio, in modo tale da abbattere i costi di trasporto. E? ci? che stanno facendo.

    Questa ? la vera ?tempesta perfetta?.

    Anonima, silenziosa, clandestina (ancorch? legale) con la totale complicit? della classe politica italiana e l?apporto della cupola mediatica. Se andate su Il sole24 ore, oggi trovate quattro articoli a firma Celestina Dominelli, quasi incomprensibili, perch? intrisi di termini inglesi, che raccontano la vendita dell?Eni, la dismissione dello Snam, ma quasi tra parentesi. Leggendo questi articoli non si capisce nulla. Il Senso ? che l?Eni gode di ottima salute e svende tutto, il che ?in teoria- sarebbe incomprensibile. Qual ? la famiglia che si va a impegnare al monte di piet? i gioielli ereditati se ha i conti correnti in banca a posto?

    Qui di seguito uno degli articoli del quotidiano di Confindustria di cui non si capisce nulla.

    Lo propongo perch? facciate caso al linguaggio usato, tutto zeppo di terminologia finanziaria anglo-sassone, senza nessun commento alla notizia POLITICA che viene quindi ridotta a meno che zero: ovverossia ?L?ENI si sta scorporando ed ? gi? iniziata la svendita a saldo d?autunno senza che nessuno lo sapesse?. Il Sole24ore ? stato costretto a scrivere (si fa per dire) questo articolo perch? ne parlano sulla stampa economica internazionale e quindi qualcosa bisognava pur dire anche da noi.

    Ecco il testo: ?Eni chiude il primo semestre 2012 con un utile netto a 3,84 miliardi di euro, in crescita dell'1,1% rispetto allo stesso periodo del 2011 (0,23 miliardi nel trimestre), e l'utile netto adjusted in salita dell'8%, a 3,94 miliardi (1,46 miliardi nel trimestre, +2 per cento). La crescita dell'esplorazione e della produzione, corroborata dalla ripresa delle attivit? in Libia, spinge poi, nei primi sei mesi dell'anno, a +19% l'utile operativo adjusted delle continuing operations, a quota 10,37 miliardi di euro (4,24 miliardi nel trimestre, +14%), mentre l'utile netto adjusted si attesta a 3,79 miliardi, in aumento del 4% (1,38 miliardi nel trimestre, +0,3%).
    Risultati che l'amministratore delegato Paolo Scaroni definisce ?eccellenti?. ?Sono particolarmente soddisfatto dei nostri successi esplorativi e dell'ingresso in nuove aree ad elevato potenziale?, prosegue. ?In Gas & Power e Refining & Marketing abbiamo contenuto l'impatto della crisi dei mercati di riferimento. Le dismissioni gi? avviate delle nostre quote in Snam e Galp ci assicureranno una struttura finanziaria adeguata a sostenere, in qualunque circostanza di mercato, una robusta crescita di lungo termine?. E, intanto, nel breve periodo, Eni assicura ai suoi azionisti un acconto di 54 centesimi sulla cedola 2012 (0,52 euro nel 2011). Poi, davanti agli analisti, Scaroni esclude ?dividendi straordinari? e fissa la linea. ?Rivedremo la politica di remunerazione con la nostra futura presentazione strategica. Penseremo a un dividendo sostenibile e daremo un'ulteriore remunerazione agli azionisti attraverso il piano di buyback?, deliberato a luglio.
    Trainato dai profitti del l'E&P, il gruppo ? riuscito cos? a compensare la flessione registrata nei settori Gas & Power e Refining & Marketing a causa della contrazione della domanda. Nel secondo trimestre 2012, le vendite di gas ammontano infatti a 20,15 miliardi di metri cubi con una riduzione del 4%, mentre la produzione di idrocarburi ? pari a 1,647 milioni di boe/giorno (+10,6% rispetto allo stesso periodo 2011).
    Tornando ai conti, il flusso di cassa netto da attivit? operativa delle continuing operations ? stato poi di 4,2 miliardi di euro (8,3 miliardi nel semestre) e, insieme a 774 milioni di incassi da dismissioni, ha consentito di coprire i fabbisogni finanziari connessi agli investimenti tecnici - 3,02 miliardi nel secondo trimestre concentrati su giacimenti e upgrading della flotta Saipem - e al pagamento di 2,3 miliardi di dividendi (di cui 1,8 per il saldo della cedola 2011), con l'indebitamento netto sceso di 1,1 miliardi di euro rispetto a fine 2011, a 26,9 miliardi di euro ?che tiene conto - chiarisce Eni - dell'operazione di rifinanziamento con istituzioni creditizie terze di una parte del debito intercompany di Snam (1,5 miliardi di euro).
    Proprio dalla spa dei gasdotti, in procinto di passare a Cdp, Eni ha ottenuto, come chiarisce il cfo Alessandro Bernini davanti agli analisti, ?gi? 2,5 miliardi di euro? rispetto agli 11,2 di esposizione complessiva verso il Cane a sei zampe. E, a stretto giro, ?entro settembre-ottobre?, prosegue Bernini, Snam dovrebbe essere in grado di rimborsare l'intero ammontare. Quanto alla cessione della quota residua in Snam (dopo il collocamento accelerato di un primo 5%), Scaroni ? chiarissimo. ?Stiamo parlando con diversi potenziali investitori e in base alle condizioni (Eni, utili in crescita con le esplorazioni - Il Sole 24 ORE) di mercato valuteremo come procedere?, ma ogni operazione avverr? dopo il closing dello scorporo, previsto in autunno. Nessuna fretta, dunque?..ma, aggiunge Scaroni, ?se anche andiamo al di sotto, magari a 10, ci sentiamo perfettamente a nostro agio?.
    Eni guarda poi con fiducia ai futuri progetti come il South Stream (?la final investment decision ? prevista tra fine anno e inizio 2013?, confermano i vertici).

    Anche in rete seguitano a non parlarne, ad esclusione di ?Delusi dal bamboo? ottimo sito di ?formazione del pensiero critico? non a caso gestito da un ingegnere intellettuale. Possiamo ancora cercare di rompere qualche uova nel paniere.

    Se non altro, facendo loro capire che siamo consapevoli dei veri giochi.

    Se non altro, chiarendo, in tal modo (una volta per tutte) che chi fa dell?anti-politica oggi, sono i funzionari dei partiti che tutto ci? non lo dicono e non lo spiegano. Se non altro, per spiegare ai cittadini che il vero populismo, la vera demagogia, il vero allarmismo, il vero terrorismo intellettuale ? quello operato da coloro che hanno dato il via a una strategia complessiva anti-patriottica, che finir? per spazzare via la Azienda Italia dal n?vero delle nazioni industrializzate avanzate.

    Se non altro per denunciare la complicit? della cupola mediatica.

    E la criminale connivenza dei partiti che si accontentano delle briciole che cadono dal tavolo dei Signori Ragionieri, pur di sopravvivere.

    Sulle spalle degli italiani ignari.

    ?Devono andare tutti alle isole Barbados?.

    Prima che siano loro, in un domani prossimo, a spedirci a noi nei Caraibi, in catene.

    Come facevano i negrieri nel XVIII secolo perch? avevano bisogno di forza lavoro gratis.

    Non fatevi venire l'ansia ma soprattutto non fatevi mettere paura, ? ci? che vogliono.

    La paura sono loro a doverla avere.

    Devono capire che noi i loro trucchetti da baraccone li abbiamo capiti perfettamente.

    Cos?, li potremo disinnescare.

    Auguro a tutti un buon week end.

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    #2
    ma guarda un po'......e dire che c'? gente convinta che li appoggia pure...

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      #3
      se non ricordo male negli accordi per southstream il governo berlusconi fece in modo che sarebbe stata proprio la snam a costruire il gasdotto...che avrebbe anche garantito la fornitura di gas all'Italia dato che uno degli approdi in Europa sarebbe stata Brindisi (a memoria)....


      ora che la stanno vendendo chiss? quanto sono contenti quelli pro Nabucco cosi caro alla UE ed agli USA....ah gi? pi? pro UE di Monti et co c'? ne sono pochi...

      avanti cosi.

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        #4
        E' chiaramente tutto un gomblotto contro i nostri governi... BASTA!!!!!

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          #5
          nono...tranquillo che Monti et co ci stanno dentro fino al collo...altro che contro....


          se invece parli degli interessi del PAESE....beh.....dismettere delle risorse come ENI e SNAM per assecondare gli interessi di altri.....

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            #6
            eh... ma lo fanno per risanare... vendono, incassano, e forse per un'anno non saranno troppo in perdita.

            ma senza andare su colossi di quel tipo... ho letto che le asl piemontesi venderanno le sedi, e ci resteranno in affitto.
            ora, non so nulla di pubblica amministrazione, ma se incasso tot una volta, per poi spendere totx2 per usare lo stesso bene... che senso ha vendere e passare in affitto?

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              #7
              monti ha detto di non essere amico dei banchieri ...

              e la SNAM c'entra per puro caso .. :gaen:

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