L?articolo sottostante racconta di un Vertice immaginario tenuto nella primavera del 2011 tra Frau Merkel ed il ben Sarko?, dove si prese la decisione di quanto poi accaduto successivamente. Il tutto e? frutto della mia fantasia, mi preme dirlo, per cui prendete l?articolo per quello che e?. Personalmente, pero?, ritengo che le cose siano andate piu? o meno come le presento sotto. Buona Lettura.
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Premessa:* la crisi galoppa, i precedenti vertici sono stati improduttivi, le ipotesi di Disgregazione dell?area Euro e quella di messa in comune dei Debiti sono state scartate.
Siamo nella Primavera del 2011. La crisi da tempo ha varcato l?atlantico e l?attenzione, ormai, e? rivolta al Vecchio continente, dove uno dopo l?altro, i paesi periferici sono entrati nel mirino della speculazione finanziaria. L?Europa, da inizio crisi, ha avuto un?atteggiamento tentennante. Una serie di vertici tra i 2 potenti d?Europa non hanno portato a nulla. La Francia, dall?inizio ha fatto pressioni sulla Germania per l?adozione di misure adatte a frenare il contagio, adottanto strumenti quali il Quantitative Easing e l?Eurobong, ma Berlino s?e? opposta con vigore. Al tempo stesso ambedue le nazioni sono concordi sul fatto che la speculazione continuera?, che dietro vi sia lo zampino americano deciso a distogliere i mercati dai problemi a stelle e striscie, desiderosi di attaccare l?Euro, la valuta che potrebbe minacciare la centralita? del Dollaro. Tanto Francia, quanto Germania hanno un interesse strategico nazionale al mantenimento della valuta unica, ed i patti degli anni 90, hanno prodotto i risultati sperati (la Germania e? diventata il dominus assoluto del manifatturiero e dell?export, mentre la Francia s?e? ritagliata il ruolo di nazione centrale nei Servizi, il tutto a spese degli altri paesi periferici dell?area Euro), per cui la disgregazione della valuta unica e? vista con terrore, anche perche? il sistema bancario Francese e Tedesco possiede una quantita? colossale di titoli di stato dei paesi periferici, ed una disgregazione dell?Euro associata a default dei periferici, porterebbe al collasso finanziario e bancario*Franco-Tedesco, e successivamente ad un tracollo produttivo a causa delle fluttazioni delle valute periferiche ed alla forte rivalutazione dell?EURO di serie A (che farebbe crollare l?export extra-UE).
Quanto allo scenario opposto, quella del mettere in comune i debiti, e simultaneamente preservare l?Euro-Valuta, Berlino s?e? sempre*opposta, perche? in tal caso, vi sarebbero 2 problemi non gestibili dai Tedeschi: uno di breve periodo e di tipo politico (l?elettorato tedesco si infurierebbe di fronte a tale prospettiva) e l?altro, piu? serio, di lungo periodo, con ricadute politiche ed economiche (le tendenze economiche in atto con la valuta unica, hanno portato la Germania ad un fortissimo rafforzamento dell?apparato produttivo industriale ai danni dei paesi periferici, utilizzando prevalentemente lo strumento del differenziale dell?andamento del*costo del lavoro in simultanea ad una maggiore efficienza di sistema; la Francia ha avuto analoghi benefici nel settore dei Servizi; lo scenario futuro, col mantenimento della Valuta unica, prevede il rafforzamento inevitabile di tali tendenze, e l?ovvia prosecuzione del declino dell?economia reale dei paesi periferici; in tale quadro, cedere agli Eurobond, equivale ad ipotecare per generazioni, il futuro della Germania, che si troverebbe nella condizione di finanziare e mantenere una serie di nazioni, spogliate della loro produzione, prospettiva indigeribile per la popolazione tedesca).
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Merkel e Sarko?, hanno chiesto ai loro esperti di individuare una possibile terza via, alternativa sia alla disgregazione dell?Euro (che avrebbe effetti devastanti sulle 2 nazioni) ed alla messa in comune dei debiti (che*obbligherebbe i Tedeschi a mantenere mezza Europa per decenni). Nel Vertice vengono analizzate una serie di ipotesi preliminarmente, ma alla fine ci si concentrera? sulla cosidetta ?Soluzione 3?.
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Il Vertice: viene presentata la ?soluzione 3″, che prevede che una gestione della crisi in tempi medio-lunghi, scaricando i problemi integralmente sulle nazioni periferiche.
La ?soluzione 3″ prevede i seguenti obiettivi strategici:
1) Mantenimento dell?Euro-Zona
2) Gestione della Crisi facendone pagare i costi alle nazioni periferiche
3) Accelerazione dei processi innescati dall?adozione dell?Euro, di Germanizzazione dell?Industria Europea e di un Ruolo centrale della Francia nei Servizi
4) Progressivo disinvestimento da parte del sistema bancario e finanziario Franco-Tedesco dai Paesi periferici, eliminando il Rischio di essere attirati in un buco nero
5) Accelerazione dei processi di integrazione europea, atti a permettere un controllo politico, economico e finanziario piu? efficace e stringente dell?Europa post-crisi, da parte delle 2 nazioni
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I Passi operativi sono i seguenti:
a) Inasprimento immediato della Crisi e Destabilizzazione. L?obiettivo e? da perseguire tramite l?accelerazione delle vendite di Titoli di Stato dei Periferici da parte delle banche Francesi e Tedesche, nel corso dell?estate del 2011.
b) Creazione di strumenti centralizzati atti a gestire i processi successivi, e possibili colpi di coda del mercato. Tali strumenti saranno gli acquisti di Titoli dei paesi in difficolta? da parte della BCE, gli aiuti ai sistemi bancari ed i prestiti agli appestati di turno.
c) Eliminazione dei Leader non sotto controllo diretto.* Berlusconi e? considerato persona inaffidabile* ed incontrollabile da Francia e Germania; e? essenziale per il buon successo del piano una sua sostituzione con un governo amico che esegua alla lettera gli ordini, e non si metta in testa azioni che danneggino il piano (tipo uscire dall?Euro o fare una manovra intelligente). Ovviamente lo spread Italiano sarebbe andato nell?Iperspazio, con un gioco sapiente di vendite di BTP da parte franco-tedesca e di acquisti stop and go da parte della BCE. Ovviamente Berlusconi non sarebbe stato il solo a fare le valigie.
d) Imposizione di misure auto-distruttive ai paesi periferici.* La Logica e? semplice: sotto il richiamo del ?rigore? e del ?risanamento? si pongono obiettivi impossibili, che producano effetti altamente recessivi per le nazioni periferiche, facendo loro crollare i consumi e quindi la produzione e l?economia reale. L?effetto e? l?accelerazione della de-industrializzazione in atto in tali nazioni a seguito dell?introduzione dell?Euro, nonche? un?impoverimento generalizzato, *che da un lato permette a Francia e Germania di fare shopping a prezzi di saldo e dall?altro*rende disponibili per il futuro milioni di disoccupati come forza lavoro a buon mercato per i prodotti da delocalizzare. L?effetto devastante durante la crisi del crollo del PIL nei periferici, verrebbe in parte compensato dai vantaggi dell?arrivo copioso di capitali e da tassi tenuti artificialmente bassi grazie al giochetto delle vendite di titoli periferici e riacquisto di titoli nazionali. Prendete le raccomandazioni di Bruxelles alla Spagna recentemente date e date un?occhio al +3% imposto per l?IVA che avra? effetti autodistruttivi notevoli. Di ste raccomandazioni negli ultimi mesi ne abbiamo viste parecchie.
e) Disimpegno progressivo delle banche Franco-Tedesche dai Titoli di Stato dei Periferici, e loro sostituzione con BCE, Banche nazionali (a loro volta finanziate da BCE) e residenti. Il tutto per eliminare i rischi di futuri default dei periferici e risucchio di Francia e Germania nel buco nero di Debiti Pubblici abnormi. Ovviamente la cosa e? impossibile in tempi celeri, ma e? realizzabile in orizzonti temporali di 15-21 mesi, con una serie di risultati, come quello di abbassare i tassi a casa propria (abbellendo i conti pubblici Franco-Tedeschi e rafforzando ulteriormente il sistema industriale e dei servizi dei 2 paesi), alzarli nei periferici (con ovvie ricadute sui conti pubblici e sui sistemi produttivi di quei paesi), ridurre i rischi di contagio sistemici potenzialmente trasmissibili dai sistemi bancari di Francia e Germania altamente esposti
f) Accelerazione dell?adozione dei Diktat operativi Europei da parte dei Parlamenti dei paesi europei, necessari a permettere un controllo de facto delle nazioni depredate
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L?esito conclusivo sara?:
A) A pagare la crisi saranno essenzialmente le nazioni periferiche (cosa che stiamo notando con milioni di nuovi disoccupati; PIL ? Occupazione ? Produzione in picchiata; Nessun risanamento)
B)*Francia e Germania consolideranno i primati (industriale una, nei servizi l?altra, politico entrambe)
C) Francia e Germania elimineranno i rischi di effetti devastanti sui conti pubblici (legati a default dei periferici con distruzione dei sistemi bancari franco-tedeschi) e sui sitemi produttivi (eliminando il rischio mortale di svalutazioni dei periferici o adozione da Francia e Germania di Euro A che renderebbe complicatissima la vita all?export Tedesco data l?inevitabile ed ovvia super-valutazione dello stesso)
D) Francia e Germania avranno un ruolo ancora piu? preminete nell?Europa post-Crisi
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Ovviamente e? fondamentale mantenere l?EURO, e mantenere nell?EURO i paesi la cui uscita e svalutazione puo? provocare ricadute forti, sia sulla produzione industriale Tedesca (attraverso cambiamenti forti negli scambi commerciali), che sulla stessa valutazione e cambio dell?Euro sul Dollaro; per capirsi, un?uscita della Grecia incide poco o niente su quanto appena detto, ma puo? generare l?effetto domino; ovviamente a dare fastidio e? essenzialmente l?Italia. La Francia avrebbe come contropartita uno shopping a buon mercato del bel paese e negli altri periferici nei vari settori dei servizi.
Una volta avvenuto l?annilichimento produttivo e la spogliazione proprietaria, e rese tali nazioni piu? povere e meno pericolose, il loro mantenimento dell?EURO non sarebbe piu? una priorita? assoluta, ma soltanto qualcosa di auspicabile per Francia e Germania.
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Se notate, i processi sopra decritti sono a buon Punto. Prendete l?Italia dopo la cura Monti, imposta da Eurocrati, Francia e Germania,*ed analizziamola:
i) Il PIL crolla (-2,5% nel secondo trimestre 2012), la disoccupazione vola (+700.000 disoccupati in 1 anno), la produzione affonda (-8% a Giugno 2012)
ii)*il debito vola (da 120% del 2011 passeremo a 126% nel 2012), ed i deficit non si risana (resteremo sopra il 3% nel 2012)
iii) Governa e decide le politiche gente non eletta da nessuno
iv) Francia e Germania hanno visto crollare la detenzione di BTP (lo Spread calera? quando costoro esauriranno di possedere BTP e li avranno venduti tutti, a residenti, BCE e Banche Italiane a loro volta foraggiate da BCE)
v) Nel Paese non esiste alcun dibattito strategico su possibili vie d?uscita future e vige una sorta di cappa informativa tesa
Monti, ma anche le proprieta? dei giornali spalleggiatori, i grandi Partiti, le classi dirigenti sono complici. Come spiegate per dire l?acquisto di decine e decine di miliardi di BTP dalle Banche Italiane coi soldi della BCE e la simultanea riduzione della concessione di prestiti, se non col fatto che e? in atto un?operazione massiva a vantaggio di Francia e Germania?
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Conclusioni: siete certi che non sia andata cosi?? Mettetevi nei panni di Merkel e Sarko?, 15 mesi fa, e pensateci?..
Personalmente ritengo che le cose siano andate piu? o meno cosi?.**
I 2 leader avevano di fronte a loro opzioni rovinose e devastanti per i loro paesi, o a breve termine o sul lungo periodo. Alla fine, quello che viviamo da 15 mesi, a mio vedere e? stato deciso piu? o meno precisamente in Primavera del 2011. Non e? gente sprovveduta del tutto, contrariamente a come siamo talvolta portati a pensare. *Hanno scelto di minimizzare i danni e rischi sulle loro nazioni, ed hanno messo in testa il loro interesse nazionale, il tutto con lucidissima e teutonica applicazione di un piano dettagliato, che aveva l?effetto collaterale di un?impoverimento epocale (?e vigliacco!)*delle nazioni periferiche e delle loro popolazioni.
Il piano ha funzionato a meraviglia. In Italia Monti s?e? dimostrato un becchino perfetto, e Bersani dopo di lui, verosimilmente mettera? la pietra tombale alle speranze delle nuove generazioni del nostro paese.
Reputo impossibile che quanto sia accaduto in Europa negli ultimi 15 mesi sia qualcosa di spontaneo: i segnali che dicono il contrario sono un?infinita?.
Le classi dirigenti Italiane (non solo politiche) si sono rese complici, in parte consapevoli (in parte per ignoranza), di alto tradimento verso gli Italiani e le generazioni a venire, e pertanto vanno semplicemente cacciate in blocco, subito e senza eccezioni.
Non vanno date colpe a Francesi e Tedeschi, ma solo a noi stessi, che oltre a farci fregare da milioni di parassiti nostrani, ci facciamo fregare anche da falsi amici stranieri.
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GPG Imperatrice
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Premessa:* la crisi galoppa, i precedenti vertici sono stati improduttivi, le ipotesi di Disgregazione dell?area Euro e quella di messa in comune dei Debiti sono state scartate.
Siamo nella Primavera del 2011. La crisi da tempo ha varcato l?atlantico e l?attenzione, ormai, e? rivolta al Vecchio continente, dove uno dopo l?altro, i paesi periferici sono entrati nel mirino della speculazione finanziaria. L?Europa, da inizio crisi, ha avuto un?atteggiamento tentennante. Una serie di vertici tra i 2 potenti d?Europa non hanno portato a nulla. La Francia, dall?inizio ha fatto pressioni sulla Germania per l?adozione di misure adatte a frenare il contagio, adottanto strumenti quali il Quantitative Easing e l?Eurobong, ma Berlino s?e? opposta con vigore. Al tempo stesso ambedue le nazioni sono concordi sul fatto che la speculazione continuera?, che dietro vi sia lo zampino americano deciso a distogliere i mercati dai problemi a stelle e striscie, desiderosi di attaccare l?Euro, la valuta che potrebbe minacciare la centralita? del Dollaro. Tanto Francia, quanto Germania hanno un interesse strategico nazionale al mantenimento della valuta unica, ed i patti degli anni 90, hanno prodotto i risultati sperati (la Germania e? diventata il dominus assoluto del manifatturiero e dell?export, mentre la Francia s?e? ritagliata il ruolo di nazione centrale nei Servizi, il tutto a spese degli altri paesi periferici dell?area Euro), per cui la disgregazione della valuta unica e? vista con terrore, anche perche? il sistema bancario Francese e Tedesco possiede una quantita? colossale di titoli di stato dei paesi periferici, ed una disgregazione dell?Euro associata a default dei periferici, porterebbe al collasso finanziario e bancario*Franco-Tedesco, e successivamente ad un tracollo produttivo a causa delle fluttazioni delle valute periferiche ed alla forte rivalutazione dell?EURO di serie A (che farebbe crollare l?export extra-UE).
Quanto allo scenario opposto, quella del mettere in comune i debiti, e simultaneamente preservare l?Euro-Valuta, Berlino s?e? sempre*opposta, perche? in tal caso, vi sarebbero 2 problemi non gestibili dai Tedeschi: uno di breve periodo e di tipo politico (l?elettorato tedesco si infurierebbe di fronte a tale prospettiva) e l?altro, piu? serio, di lungo periodo, con ricadute politiche ed economiche (le tendenze economiche in atto con la valuta unica, hanno portato la Germania ad un fortissimo rafforzamento dell?apparato produttivo industriale ai danni dei paesi periferici, utilizzando prevalentemente lo strumento del differenziale dell?andamento del*costo del lavoro in simultanea ad una maggiore efficienza di sistema; la Francia ha avuto analoghi benefici nel settore dei Servizi; lo scenario futuro, col mantenimento della Valuta unica, prevede il rafforzamento inevitabile di tali tendenze, e l?ovvia prosecuzione del declino dell?economia reale dei paesi periferici; in tale quadro, cedere agli Eurobond, equivale ad ipotecare per generazioni, il futuro della Germania, che si troverebbe nella condizione di finanziare e mantenere una serie di nazioni, spogliate della loro produzione, prospettiva indigeribile per la popolazione tedesca).
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Merkel e Sarko?, hanno chiesto ai loro esperti di individuare una possibile terza via, alternativa sia alla disgregazione dell?Euro (che avrebbe effetti devastanti sulle 2 nazioni) ed alla messa in comune dei debiti (che*obbligherebbe i Tedeschi a mantenere mezza Europa per decenni). Nel Vertice vengono analizzate una serie di ipotesi preliminarmente, ma alla fine ci si concentrera? sulla cosidetta ?Soluzione 3?.
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Il Vertice: viene presentata la ?soluzione 3″, che prevede che una gestione della crisi in tempi medio-lunghi, scaricando i problemi integralmente sulle nazioni periferiche.
La ?soluzione 3″ prevede i seguenti obiettivi strategici:
1) Mantenimento dell?Euro-Zona
2) Gestione della Crisi facendone pagare i costi alle nazioni periferiche
3) Accelerazione dei processi innescati dall?adozione dell?Euro, di Germanizzazione dell?Industria Europea e di un Ruolo centrale della Francia nei Servizi
4) Progressivo disinvestimento da parte del sistema bancario e finanziario Franco-Tedesco dai Paesi periferici, eliminando il Rischio di essere attirati in un buco nero
5) Accelerazione dei processi di integrazione europea, atti a permettere un controllo politico, economico e finanziario piu? efficace e stringente dell?Europa post-crisi, da parte delle 2 nazioni
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I Passi operativi sono i seguenti:
a) Inasprimento immediato della Crisi e Destabilizzazione. L?obiettivo e? da perseguire tramite l?accelerazione delle vendite di Titoli di Stato dei Periferici da parte delle banche Francesi e Tedesche, nel corso dell?estate del 2011.
b) Creazione di strumenti centralizzati atti a gestire i processi successivi, e possibili colpi di coda del mercato. Tali strumenti saranno gli acquisti di Titoli dei paesi in difficolta? da parte della BCE, gli aiuti ai sistemi bancari ed i prestiti agli appestati di turno.
c) Eliminazione dei Leader non sotto controllo diretto.* Berlusconi e? considerato persona inaffidabile* ed incontrollabile da Francia e Germania; e? essenziale per il buon successo del piano una sua sostituzione con un governo amico che esegua alla lettera gli ordini, e non si metta in testa azioni che danneggino il piano (tipo uscire dall?Euro o fare una manovra intelligente). Ovviamente lo spread Italiano sarebbe andato nell?Iperspazio, con un gioco sapiente di vendite di BTP da parte franco-tedesca e di acquisti stop and go da parte della BCE. Ovviamente Berlusconi non sarebbe stato il solo a fare le valigie.
d) Imposizione di misure auto-distruttive ai paesi periferici.* La Logica e? semplice: sotto il richiamo del ?rigore? e del ?risanamento? si pongono obiettivi impossibili, che producano effetti altamente recessivi per le nazioni periferiche, facendo loro crollare i consumi e quindi la produzione e l?economia reale. L?effetto e? l?accelerazione della de-industrializzazione in atto in tali nazioni a seguito dell?introduzione dell?Euro, nonche? un?impoverimento generalizzato, *che da un lato permette a Francia e Germania di fare shopping a prezzi di saldo e dall?altro*rende disponibili per il futuro milioni di disoccupati come forza lavoro a buon mercato per i prodotti da delocalizzare. L?effetto devastante durante la crisi del crollo del PIL nei periferici, verrebbe in parte compensato dai vantaggi dell?arrivo copioso di capitali e da tassi tenuti artificialmente bassi grazie al giochetto delle vendite di titoli periferici e riacquisto di titoli nazionali. Prendete le raccomandazioni di Bruxelles alla Spagna recentemente date e date un?occhio al +3% imposto per l?IVA che avra? effetti autodistruttivi notevoli. Di ste raccomandazioni negli ultimi mesi ne abbiamo viste parecchie.
e) Disimpegno progressivo delle banche Franco-Tedesche dai Titoli di Stato dei Periferici, e loro sostituzione con BCE, Banche nazionali (a loro volta finanziate da BCE) e residenti. Il tutto per eliminare i rischi di futuri default dei periferici e risucchio di Francia e Germania nel buco nero di Debiti Pubblici abnormi. Ovviamente la cosa e? impossibile in tempi celeri, ma e? realizzabile in orizzonti temporali di 15-21 mesi, con una serie di risultati, come quello di abbassare i tassi a casa propria (abbellendo i conti pubblici Franco-Tedeschi e rafforzando ulteriormente il sistema industriale e dei servizi dei 2 paesi), alzarli nei periferici (con ovvie ricadute sui conti pubblici e sui sistemi produttivi di quei paesi), ridurre i rischi di contagio sistemici potenzialmente trasmissibili dai sistemi bancari di Francia e Germania altamente esposti
f) Accelerazione dell?adozione dei Diktat operativi Europei da parte dei Parlamenti dei paesi europei, necessari a permettere un controllo de facto delle nazioni depredate
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L?esito conclusivo sara?:
A) A pagare la crisi saranno essenzialmente le nazioni periferiche (cosa che stiamo notando con milioni di nuovi disoccupati; PIL ? Occupazione ? Produzione in picchiata; Nessun risanamento)
B)*Francia e Germania consolideranno i primati (industriale una, nei servizi l?altra, politico entrambe)
C) Francia e Germania elimineranno i rischi di effetti devastanti sui conti pubblici (legati a default dei periferici con distruzione dei sistemi bancari franco-tedeschi) e sui sitemi produttivi (eliminando il rischio mortale di svalutazioni dei periferici o adozione da Francia e Germania di Euro A che renderebbe complicatissima la vita all?export Tedesco data l?inevitabile ed ovvia super-valutazione dello stesso)
D) Francia e Germania avranno un ruolo ancora piu? preminete nell?Europa post-Crisi
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Ovviamente e? fondamentale mantenere l?EURO, e mantenere nell?EURO i paesi la cui uscita e svalutazione puo? provocare ricadute forti, sia sulla produzione industriale Tedesca (attraverso cambiamenti forti negli scambi commerciali), che sulla stessa valutazione e cambio dell?Euro sul Dollaro; per capirsi, un?uscita della Grecia incide poco o niente su quanto appena detto, ma puo? generare l?effetto domino; ovviamente a dare fastidio e? essenzialmente l?Italia. La Francia avrebbe come contropartita uno shopping a buon mercato del bel paese e negli altri periferici nei vari settori dei servizi.
Una volta avvenuto l?annilichimento produttivo e la spogliazione proprietaria, e rese tali nazioni piu? povere e meno pericolose, il loro mantenimento dell?EURO non sarebbe piu? una priorita? assoluta, ma soltanto qualcosa di auspicabile per Francia e Germania.
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Se notate, i processi sopra decritti sono a buon Punto. Prendete l?Italia dopo la cura Monti, imposta da Eurocrati, Francia e Germania,*ed analizziamola:
i) Il PIL crolla (-2,5% nel secondo trimestre 2012), la disoccupazione vola (+700.000 disoccupati in 1 anno), la produzione affonda (-8% a Giugno 2012)
ii)*il debito vola (da 120% del 2011 passeremo a 126% nel 2012), ed i deficit non si risana (resteremo sopra il 3% nel 2012)
iii) Governa e decide le politiche gente non eletta da nessuno
iv) Francia e Germania hanno visto crollare la detenzione di BTP (lo Spread calera? quando costoro esauriranno di possedere BTP e li avranno venduti tutti, a residenti, BCE e Banche Italiane a loro volta foraggiate da BCE)
v) Nel Paese non esiste alcun dibattito strategico su possibili vie d?uscita future e vige una sorta di cappa informativa tesa
Monti, ma anche le proprieta? dei giornali spalleggiatori, i grandi Partiti, le classi dirigenti sono complici. Come spiegate per dire l?acquisto di decine e decine di miliardi di BTP dalle Banche Italiane coi soldi della BCE e la simultanea riduzione della concessione di prestiti, se non col fatto che e? in atto un?operazione massiva a vantaggio di Francia e Germania?
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Conclusioni: siete certi che non sia andata cosi?? Mettetevi nei panni di Merkel e Sarko?, 15 mesi fa, e pensateci?..
Personalmente ritengo che le cose siano andate piu? o meno cosi?.**
I 2 leader avevano di fronte a loro opzioni rovinose e devastanti per i loro paesi, o a breve termine o sul lungo periodo. Alla fine, quello che viviamo da 15 mesi, a mio vedere e? stato deciso piu? o meno precisamente in Primavera del 2011. Non e? gente sprovveduta del tutto, contrariamente a come siamo talvolta portati a pensare. *Hanno scelto di minimizzare i danni e rischi sulle loro nazioni, ed hanno messo in testa il loro interesse nazionale, il tutto con lucidissima e teutonica applicazione di un piano dettagliato, che aveva l?effetto collaterale di un?impoverimento epocale (?e vigliacco!)*delle nazioni periferiche e delle loro popolazioni.
Il piano ha funzionato a meraviglia. In Italia Monti s?e? dimostrato un becchino perfetto, e Bersani dopo di lui, verosimilmente mettera? la pietra tombale alle speranze delle nuove generazioni del nostro paese.
Reputo impossibile che quanto sia accaduto in Europa negli ultimi 15 mesi sia qualcosa di spontaneo: i segnali che dicono il contrario sono un?infinita?.
Le classi dirigenti Italiane (non solo politiche) si sono rese complici, in parte consapevoli (in parte per ignoranza), di alto tradimento verso gli Italiani e le generazioni a venire, e pertanto vanno semplicemente cacciate in blocco, subito e senza eccezioni.
Non vanno date colpe a Francesi e Tedeschi, ma solo a noi stessi, che oltre a farci fregare da milioni di parassiti nostrani, ci facciamo fregare anche da falsi amici stranieri.
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