La Serbia verso un nuovo sistema bancario. FMI sul piede di guerra
Il socialismo serbo riforma il sistema bancario dissociandosi dal modello europeo. Proteste da parte dell'UE e del FMI.
BELGRADO - In Serbia il Governo ha capito: bisogna riformare il sistema bancario dissociandosi dal modello bancario europeo. Si dimette per protesta il governatore della Banca Centrale Serba, Dejan Soskic. Il suo mandato sarebbe scaduto nel 2016.
La prima vera grande reazione politica a questa dittatura bancaria parte proprio dai Balcani, con la legge serba appena varata che limita fortemente l'indipendenza della Banca Centrale.
Una notizia passata in sordina tra le notizie flash che i grandi quotidiani hanno copincollato dalle agenzie di stampa.
La cosa ancora pi? preoccupante ? che la notizia sarebbe stata totalmente ignorata se il Fondo monetario Internazionale (FMI) non avesse deciso di esprimere pubblicamente la sua contrariet? alla legge varata dal nuovo esecutivo guidato dal premier socialista Ivica Dacic.
Ma la situazione serba ci riguarda da vicino, non solo perch? si trova poco distante dal nostro paese, ma anche perch? ? situata in un polo strategico tra i paesi di confine dell'Europa stessa, non troppo distante dalla Grecia.
Insomma la Serbia ? ormai una spina nel fianco per la BCE che potrebbe causare delle fortissime repressioni qualora venisse a compromettere l'intero sistema bancario europeo. Il rischio di contagio ? infatti altissimo. Questo partirebbe dalla serbia per giungere poi in Grecia, poi in Italia e in Spagna per poi diffondersi in tutta l'Europa.
E dunque, quali sono le colpe di questo nuovo governo socialista Serbo? La colpa in sostanza ? di aver legiferato in modo da limitare il potere della Banca centrale serba a vantaggio del paese e delle ingerenze dell'economia reale. Grazie alla nuova legge approvata questa mattina, il Parlamento serbo, guidato da un governo socialista, supervisioner? tutti i provvedimenti e le azioni della Banca Centrale serba intervenendo quando necessario. La politica monetaria del vecchio governatore della banca centrale serba, il filo-europeista Dejan Soskic, era stata infatti giudicata "troppo restrittiva per il paese".
Si ? trattato quindi di un atto di tutela verso il paese stesso che per? la stampa ha presentato come un problema per la stabilit? bancaria europea e serba, che ha fatto drizzare le orecchie sia alla BCE sia al FMI. Qualcuno insomma, dalla periferia, ha osato sfidare sua maest?: la Banca Centrale Europea.
Il socialismo serbo riforma il sistema bancario dissociandosi dal modello europeo. Proteste da parte dell'UE e del FMI.
BELGRADO - In Serbia il Governo ha capito: bisogna riformare il sistema bancario dissociandosi dal modello bancario europeo. Si dimette per protesta il governatore della Banca Centrale Serba, Dejan Soskic. Il suo mandato sarebbe scaduto nel 2016.
La prima vera grande reazione politica a questa dittatura bancaria parte proprio dai Balcani, con la legge serba appena varata che limita fortemente l'indipendenza della Banca Centrale.
Una notizia passata in sordina tra le notizie flash che i grandi quotidiani hanno copincollato dalle agenzie di stampa.
La cosa ancora pi? preoccupante ? che la notizia sarebbe stata totalmente ignorata se il Fondo monetario Internazionale (FMI) non avesse deciso di esprimere pubblicamente la sua contrariet? alla legge varata dal nuovo esecutivo guidato dal premier socialista Ivica Dacic.
Ma la situazione serba ci riguarda da vicino, non solo perch? si trova poco distante dal nostro paese, ma anche perch? ? situata in un polo strategico tra i paesi di confine dell'Europa stessa, non troppo distante dalla Grecia.
Insomma la Serbia ? ormai una spina nel fianco per la BCE che potrebbe causare delle fortissime repressioni qualora venisse a compromettere l'intero sistema bancario europeo. Il rischio di contagio ? infatti altissimo. Questo partirebbe dalla serbia per giungere poi in Grecia, poi in Italia e in Spagna per poi diffondersi in tutta l'Europa.
E dunque, quali sono le colpe di questo nuovo governo socialista Serbo? La colpa in sostanza ? di aver legiferato in modo da limitare il potere della Banca centrale serba a vantaggio del paese e delle ingerenze dell'economia reale. Grazie alla nuova legge approvata questa mattina, il Parlamento serbo, guidato da un governo socialista, supervisioner? tutti i provvedimenti e le azioni della Banca Centrale serba intervenendo quando necessario. La politica monetaria del vecchio governatore della banca centrale serba, il filo-europeista Dejan Soskic, era stata infatti giudicata "troppo restrittiva per il paese".
Si ? trattato quindi di un atto di tutela verso il paese stesso che per? la stampa ha presentato come un problema per la stabilit? bancaria europea e serba, che ha fatto drizzare le orecchie sia alla BCE sia al FMI. Qualcuno insomma, dalla periferia, ha osato sfidare sua maest?: la Banca Centrale Europea.
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