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Super-stipendi , le resistenze dei manager

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    #1

    Super-stipendi , le resistenze dei manager

    Da Corriere.it

    ROMA - Punto primo: chi ha i dati? L'interrogativo ? rimbalzato per giorni fra i ministeri della Funzione pubblica e dell'Economia. E non ? un quesito da ridere. Perch? per far scattare la tagliola prevista dal decreto salva Italia, servono innanzitutto i dati. Cio? i nomi, con relativi importi, dei nostri burocrati d'oro. Il censimento, a quanto pare, si ? rivelato tutt'altro che semplice: alla faccia della trasparenza. Gi?, la trasparenza.

    Alla Funzione pubblica ci sono i dati dei direttori generali, ma non di capi dipartimento, responsabili delle agenzie e altre persone che hanno ruoli ?apicali?. Quelli ce li ha sicuramente chi paga gli stipendi. Cio? il Tesoro. Le retribuzioni di presidenti e commissari delle autorit? indipendenti, sono invece consultabili su Internet. Ma solo quelli o poco pi?. Meglio, nei siti dei ministeri si trovano, ? vero, gli stipendi dei dirigenti anche di seconda fascia, ma non le retribuzioni reali dei pi? alti in grado. C'? scritto da qualche parte quanto guadagna il capo di gabinetto del ministero dell'Economia Vincenzo Fortunato, accreditato gi? tre anni fa di un reddito di 788 mila euro? Viene il sospetto che la promessa di mettere tutti i dati su Internet, visto che i siti istituzionali non contengono proprio quelli pi? importanti, sia stata una bella presa in giro. E forse ? proprio questo l'aspetto pi? grottesco di quest'ultima vicenda. Perch? se l'operazione trasparenza avesse davvero funzionato, per sapere i nomi dei megadirigenti che superano il tetto dei 295 mila euro (alla fine pare sia questa la retribuzione del primo presidente della Corte di cassazione) sarebbe stato sufficiente un clic. Senza fare ricorso, com'? stato invece necessario, ai potenti mezzi del Tesoro: il centro di Latina, responsabile dei cedolini degli stipendi statali.

    Il bello ? che nemmeno i cedolini basteranno. Perch? nel tetto devono essere compresi anche gli emolumenti relativi agli incarichi supplementari. Come quelli che molti burocrati ricoprono in aziende pubbliche. Un esempio? Nel 2010 l'incarico di vicepresidente di Equitalia, come si ricava dall'ultima relazione della Corte dei conti su quella societ?, dava diritto a un compenso complessivo di 465 mila euro. Somma addirittura superiore di 170 mila euro non soltanto al tetto del salva Italia, ma anche a quello, identico, gi? fissato dal regolamento scritto da Renato Brunetta un paio d'anni fa, secondo il quale nessun incarico aggiuntivo avrebbe comunque potuto oltrepassare lo stipendio del primo presidente di Cassazione. Una falla evidente e clamorosa della quale sarebbe stato facile accorgersi se quei dati, anzich? essere pietosamente nascosti nelle note integrative dei bilanci, fossero stati pubblicati con tutta evidenza su Internet come ci era stato garantito dall'ex ministro dell'Innovazione.

    Per conoscere nei dettagli l'Eldorado degli emolumenti pubblici serviranno dunque a poco le buste paga. Si dovranno recuperare le dichiarazioni dei redditi. Una fatica di Sisifo, per rispettare la scadenza di oggi: gioved? 23 febbraio ? il giorno in cui il ministro della Funzione pubblica Filippo Patroni Griffi aveva previsto di dare al Parlamento la lista dei dirigenti statali (si stima un centinaio di persone) che hanno una retribuzione, compresi gli altri incarichi, di oltre 295 mila euro l'anno. Limite che a questo punto si annuncia, a meno di sorprese, piuttosto tassativo. C'era chi aveva sperato che sotto sotto il decreto salva Italia avrebbe ?salvato? anche il suo stipendio. Magari introducendo in sede di applicazione deroghe a tappeto. O risparmiando il supplizio ai rapporti di lavoro in essere. Del resto, non avevano gi? fatto saltare il tetto, identico a quello di Monti, introdotto quattro anni fa da Romano Prodi? Ricordiamo com'era andata. Il regolamento attuativo era stato partorito oltre due anni dopo l'entrata in vigore della legge dal ministero allora guidato da Renato Brunetta, e ne aveva annullato l'efficacia: interpretando la norma nel senso che il famoso tetto dello stipendio del primo presidente di Cassazione non si doveva applicare alla somma di tutti gli emolumenti, ma soltanto agli incarichi aggiuntivi. Con il risultato che chi portava a casa una busta paga di mezzo milione l'ha mantenuta, dovendo fare il sacrificio di accontentarsi di ?soli? 295 mila euro in pi? per gli extra. Senza che poi quel regolamento, tuttora vigente, sia stato nemmeno rispettato integralmente: almeno se sono vere le cifre della Corte dei conti su Equitalia.

    Non che la nuova norma del salva Italia non sia piena di buchi. Tanto per cominciare, non ? chiarissimo a chi si applica. Servirebbe un emendamento che lo precisasse per filo e per segno: non fosse altro, per mettere i tagliatori al riparo dal prevedibile contenzioso. E non ? escluso che si veda comparire nel decreto sulla semplificazione.

    Poi c'? il capitolo delle societ? statali: per loro ci saranno dei tetti variabili, per fasce ?sulla base?, dice il decreto, ?di indicatori quantitativi e qualitativi?. Bene. E chi li stabilisce? Ovvio: un decreto del Tesoro che doveva essere emanato entro 60 giorni. Doveva. Perch? i sessanta giorni sono scaduti luned? scorso e il decreto, tanto per cambiare, non si ? visto. Con un emendamento nel Milleproroghe si ? cos? spostato il termine al 31 maggio. Ma nessuno pu? assicurare che verr? rispettato. E questo ? ancora niente. Il salva Italia, infatti, ne ?salva? un bel po' di alti dirigenti. Sono quelli di Regioni ed enti locali, esclusi dal tetto. L? ci sono di mezzo le prerogative costituzionali, le sensibilit? autonomistiche... Tutte cose comprensibilissime. Al contrario, per?, dei paradossi che si potrebbero determinare. Come quello di un city manager o di un alto dirigente regionale che arriverebbe a guadagnare pi? del ragioniere generale dello Stato.

    Per non parlare delle societ? regionali e municipalizzate, escluse anche loro dal tetto, e nelle quali si toccano spesso retribuzioni che non hanno nulla da invidiare a quelle delle grandi imprese statali per le quali verranno invece introdotti dei limiti. Come dimostrano le vicende del Comune di Roma. Il precedente amministratore delegato dell'Ama (la societ? di raccolta dei rifiuti), Franco Panzironi, cumulava emolumenti per 490.225 euro. Inarrivabili rispetto a quelli (596 mila) di Gioacchino Gabbuti, attuale amministratore delegato di Atac patrimonio, mentre l'ex capo dell'Atac Adalberto Bertucci si fermava a 359 mila. Da Roma a Milano, dove la retribuzione dell'ex presidente dell'Atm Elio Catania, sostituito la scorsa estate dal nuovo sindaco Giuliano Pisapia, si attestava tutto compreso sui 450 mila euro. Duecentomila in meno rispetto alla paga del direttore e amministratore della Sea, Giuseppe Bonomi. Per la cronaca, 650 mila euro ? pi? del doppio dello stipendio del presidente degli Stati Uniti Barack Obama: quattrocentomila dollari. Non fa un certo effetto?
    Sergio Rizzo

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    #2
    La cosa fantastica ? che da roma han scritto in tutta italia per sapere chi viene pagato come...
    Non sanno manco come escono i soldi...
    E poi ci si stupisce che ci son sprechi da tagliare ogni anno...
    Se manco sanno dove finiscono i soldi...

    Ma dai!

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      #3
      Infatti ? questo che sta sul *****, tutti i parassiti attaccati alla macchina mangiasoldi.
      Ed e' piu' facile aprire un altro rubinetto, che chiudere quello aperto che c'e' in casa

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        #4
        da prendere un badile e darglielo di costa sulla schiena

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          #5
          Basti pensare che la maggioranza degli italiani ? ancora convinta che sia giusto aumentare le tasse per rimettere in sesto il paese non riuscendo a capire che non abbiamo problemi di entrate ma di uscite

          C'? poco da fa o si sveglia il popolo o continueremo a prendere vagonate di ..... laddove non batte il sole

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            #6
            Originally posted by schwarz View Post
            Basti pensare che la maggioranza degli italiani ? ancora convinta che sia giusto aumentare le tasse per rimettere in sesto il paese non riuscendo a capire che non abbiamo problemi di entrate ma di uscit
            Io lo dico dal primo giorno del governo Monti . Ma ,anche qui dentro , nessuno mi ha mai dato credito .

            Io per? ho sempre risposto che il tempo dira come stanno le cose . E lo sta facendo .
            Last edited by Lele-R1-Crash; 23-02-12, 10:59.

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              #7
              Originally posted by schwarz View Post
              Basti pensare che la maggioranza degli italiani ? ancora convinta che sia giusto aumentare le tasse per rimettere in sesto il paese non riuscendo a capire che non abbiamo problemi di entrate ma di uscite

              C'? poco da fa o si sveglia il popolo o continueremo a prendere vagonate di ..... laddove non batte il sole
              se continuano cos? le uscite non ci saranno pi? perch? senza soldi nessuno pagher? le tasse visto che il lavoro NON ci sar? pi? ..solo allora si potranno cacciare a calci in culo tutti sti mangiasoldi ..ma dobbiamo arrivare prima alla fame solo allora il popolo si sveglier?

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                #8
                Originally posted by mrfonzy View Post
                se continuano cos? le uscite non ci saranno pi? perch? senza soldi nessuno pagher? le tasse visto che il lavoro NON ci sar? pi? ..solo allora si potranno cacciare a calci in culo tutti sti mangiasoldi ..ma dobbiamo arrivare prima alla fame solo allora il popolo si sveglier?
                Ma come ho sempre scritto , pi? tempo passa pi? tempo dai a sta gente per levarsi dalle balle. Sicch? quando arriver? "quel" momento la guerra sar? solo fra i poveri perch? i ricchi se la guarderanno in tv da qualche paradiso fiscale con in tasca i soldi che ci hanno rubato per 50 anni

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                  #9
                  ma che strano .. :gaen:

                  Severino, vive in una casa da 10 milioni ma nella scheda personale non figura nulla | Vittorio Malagutti | Il Fatto Quotidiano

                  Severino, vive in una casa da 10 milioni ma nella scheda personale non figura nulla

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                    #10
                    Originally posted by cocis View Post
                    ma che strano .. :gaen:

                    Severino, vive in una casa da 10 milioni ma nella scheda personale non figura nulla | Vittorio Malagutti | Il Fatto Quotidiano

                    Severino, vive in una casa da 10 milioni ma nella scheda personale non figura nulla
                    Sta a vedere che anche lei non sa nulla della casa in cui vive...

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                      #11
                      Originally posted by Giu72 View Post
                      Sta a vedere che anche lei non sa nulla della casa in cui vive...
                      L'avr? trovata abbandonata e ci si ? stabilita su su , sempre a pensar male di ste sante persone

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                        #12
                        OBAMA prende all'anno 300.000?...

                        la severino dice che ? normale prendere 7 milioni di ?...

                        ovviamente nella classifica non si contano i 2-3 lavori che fanno .. .

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