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    ComeDonChisciotte - SE IL DEFICIT NON E' UN PECCATO - LA RIVOLUZIONE COPERNICANA DEI NUOVI ECONOMISTI USA


    SE IL DEFICIT NON E' UN PECCATO - LA RIVOLUZIONE COPERNICANA DEI NUOVI ECONOMISTI USA


    Galbraith junior: la crisi non si cura con l?austerity Come dopo il crollo del ?29 il grande crac partito nel 2008 ha prodotto una dottrina che vuole spazzare via le ideologie dei governi

    NEW YORK - James K. Galbraith ? figlio di uno dei pi? celebri economisti americani, quel John Kenneth Galbraith che fu grande studioso della Depressione e consulente di John Kennedy.

    Il nuovo Verbo che sconvolge i dogmi degli economisti, assegna un ruolo benefico al deficit e al debito pubblico. ? un attacco frontale all?ortodossia vigente. Sfida l?ideologia imperante in Europa, che i "rivoluzionari" della Modern Monetary Theory (o Mmt) considerano alla stregua di un vero oscurantismo. Quel che accade in questi giorni a Roma e Atene, l?austerity imposta dalla Germania, per i teorici della Mmt non ? soltanto sbagliata nei tempi (? pro-ciclica: perch? taglia potere d?acquisto nel bel mezzo di una recessione), ma ? concettualmente assurda.

    A seguito, "CADE IL MURO DELLA FALSA MONETA", Marco Della Luna (marcodellaluna.info);

    Un semplice esercizio mette a nudo quanto ci sia di "religioso" nella cosiddetta saggezza convenzionale degli economisti. Qualcuno ha provato a interrogare i tecnocrati del Fmi, della Commissione Ue e della Banca centrale europea, per capire da quali Tavole della Legge abbiano tratto alcuni numeri "magici". Perch? il deficit pubblico nel Trattato di Maastricht non doveva superare il 3% del Pil? Perch? nel nuovo patto fiscale dell?eurozona lo stesso limite ? stato ridotto a 0,5% del Pil? Chi ha stabilito che il debito pubblico totale diventa insostenibile sotto una soglia del 60% oppure (a seconda delle fonti) del 120% del Pil? Quali prove empiriche stanno dietro l?imposizione di questa cabala di cifre? Le risposte dei tecnocrati sono evasive, o confuse.

    La Teoria Monetaria Moderna fa a pezzi questa bardatura di vincoli calati dall?alto, la considera ciarpame ideologico. La sua affermazione pi? sconvolgente, ai fini pratici, ? questa: non ci sono tetti razionali al deficit e al debito sostenibile da parte di uno Stato, perch? le banche centrali hanno un potere illimitato di finanziare questi disavanzi stampando moneta. E non solo questo ? possibile, ma soprattutto ? necessario. La via della crescita, passa attraverso un rilancio di spese pubbliche in deficit, da finanziare usando la liquidit? della banca centrale. Non certo alzando le tasse: non ora.

    Se ? cos?, stiamo sbagliando tutto. Proprio come il presidente americano Herbert Hoover sbagli? drammaticamente la risposta alla Grande Depressione, quando cerc? di rimettere il bilancio in pareggio a colpi di tagli (stesso errore che fece Franklin Roosevelt nel 1937 con esiti nefasti). Il "nuovo Keynes" oggi non ? un profeta isolato. Galbraith Jr. ? solo il pi? celebre dei cognomi, ma la Mmt ? una vera scuola di pensiero, ricca di cervelli e di think tank. Cos? come la destra reaganiana ebbe il suo pensatoio nell?Universit? di Chicago (dove regnava negli anni Settanta il Nobel dell?economia Milton Friedman), oggi l?equivalente "a sinistra" sono la University of Missouri a Kansas City, il Bard College nello Stato di New York, il Roosevelt Institute di Washington. Oltre a Galbraith Jr., tra gli esponenti pi? autorevoli di questa dottrina figura il "depositario" storico dell?eredit? keynesiana, Lord Robert Skidelsky, grande economista inglese di origine russa nonch? biografo di Keynes.


    SUMMIT MMT, RIMINI 24-25-26-FEBBRAIO 2012 QUI TUTTI I CHIARIMENTI

    Fra gli altri teorici della Mmt ci sono Randall Wray, Stephanie Kelton, l?australiano Bill Mitchell. Non sono una corrente marginale; tra i loro "genitori" spirituali annoverano Joan Robinson e Hyman Minsky. Per quanto eterodossi, questi economisti sono riusciti a conquistarsi un accesso alla Casa Bianca. Barack Obama consult? Galbraith Jr. prima di mettere a punto la sua manovra di spesa pubblica pro-crescita, cos? come fece la democratica Nancy Pelosi quando era presidente della Camera. Ma la vera forza della nuova dottrina viene dai blog. The Daily Beast, New Deal 2.0, Naked Capitalism, Firedoglake, sono tra i blog che ospitano l?elaborazione del pensiero alternativo. Hanno conquistato milioni di lettori: ? una conferma di quanto ci sia sete di terapie nuove, e quanto sia screditato il "pensiero unico".

    La Teoria Monetaria Moderna ? ben pi? radicale del pensiero "keynesiano di sinistra" al quale siamo abituati. Perfino due economisti noti nel mondo intero come l?ala radicale che critica Obama da sinistra, cio? i premi Nobel Paul Krugman e Joseph Stiglitz, vengono scavalcati dalla Mmt. Stephanie Kelton, la pi? giovane nella squadra, ha battezzato una nuova metafora? ornitologica. Da una parte ci sono i "falchi" del deficit: come Angela Merkel, le tecnocrazie (Fmi, Ue), e tutti quegli economisti schierati a destra con il partito repubblicano negli Stati Uniti, decisi a ridurre ferocemente le spese. Per loro vale la falsa equivalenza tra il bilancio di uno Stato e quello di una famiglia, che non deve vivere al di sopra dei propri mezzi: un paragone che non regge, una vera assurdit? dalle conseguenze tragiche secondo la Mmt. Poi ci sono le "colombe" del deficit, i keynesiani come Krugman e Stiglitz. Questi ultimi contestano l?austerity perch? la giudicano intempestiva (i tagli provocano recessione, la recessione peggiora i debiti), per? hanno un punto in comune con i "falchi": anche loro pensano che a lungo andare il debito crea inflazione, soprattutto se finanziato stampando moneta, e quindi andr? ridotto appena possibile. Il terzo protagonista sono i "gufi" del deficit. Negli Stati Uniti come nell?antica Grecia il gufo ? sinonimo di saggezza. I "gufi", la nuova scuola della Mmt, ritengono che il pericolo dell?inflazione sia inesistente. Secondo Galbraith Jr. ?l?inflazione ? un pericolo vero solo quando ci si avvicina al pieno impiego, e una situazione del genere si verific? in modo generalizzato nella prima guerra mondiale?. Di certo non oggi.

    Il deficit pubblico nello scenario odierno ? soltanto benefico, a condizione che venga finanziato dalle banche centrali: comprando senza limiti i titoli di Stato emessi dai rispettivi governi. Ben pi? di quanto hanno iniziato a fare Ben Bernanke (Fed) e Mario Draghi (Bce), questa leva monetaria va usata in modo innovativo, spregiudicato: l?esatto contrario di quanto sta avvenendo in Europa.

    Federico Rampini
    Fonte: La Repubblica.it - Homepage
    21.02.2012

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    #2
    In pratica ho scoperto che quello che sostengo da sempre non ? poi cos? campato in aria...

    Ma purtroppo questi vanno contro gli interessi delle grandi banche PRIVATE e dei potenti investitori, sempre PRIVATI quindi, ahim?, non avranno, temo, seguito...

    Quello che non capisco ? perch? se ci arriva il comune cittadino che ad aumentare le tasse e tagliare i servizi si crea la crisi e non la si risolve, perch? chi ? "sul ponte di comando" non ci arriva?

    L'unica risposta che mi viene ?: perch? ha interesse nella crisi.

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      #3
      Originally posted by alem74 View Post
      In pratica ho scoperto che quello che sostengo da sempre non ? poi cos? campato in aria...

      Ma purtroppo questi vanno contro gli interessi delle grandi banche PRIVATE e dei potenti investitori, sempre PRIVATI quindi, ahim?, non avranno, temo, seguito...

      Quello che non capisco ? perch? se ci arriva il comune cittadino che ad aumentare le tasse e tagliare i servizi si crea la crisi e non la si risolve, perch? chi ? "sul ponte di comando" non ci arriva?

      L'unica risposta che mi viene ?: perch? ha interesse nella crisi.
      Guardati in streeming la puntata di matrix di ieri...
      Si possono aver idee diverse... ma veder che "il professore" di turno fa spallucce e dice che non ? colpa di nessuno...

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        #4
        L'argentina ha seguito ma mmt. Non ? un movimento da piazza, ? accademico e ha sicuramente molta pi? presa dell'attuale ideologia perch? non si basa sulla paura di "qualcosa" e perch? ? semplicemente "coerente". Come l'attuale ideologia ha impiegato 30-40 anni e pi? per diventare dominante (essendo falsa ci ha messo molto tempo) anche la mmt ci metter? del tempo, meno tempo ma sempre alcuni anni. L'importante ? supportarlo. I grandi potentati un modo per curare i loro interessi lo troveranno lo stesso.

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          #5
          Originally posted by alem74 View Post
          In pratica ho scoperto che quello che sostengo da sempre non ? poi cos? campato in aria...

          Ma purtroppo questi vanno contro gli interessi delle grandi banche PRIVATE e dei potenti investitori, sempre PRIVATI quindi, ahim?, non avranno, temo, seguito...

          Quello che non capisco ? perch? se ci arriva il comune cittadino che ad aumentare le tasse e tagliare i servizi si crea la crisi e non la si risolve, perch? chi ? "sul ponte di comando" non ci arriva?

          L'unica risposta che mi viene ?: perch? ha interesse nella crisi.
          certamente

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            #6
            Originally posted by alfetta View Post

            La Teoria Monetaria Moderna ? ben pi? radicale del pensiero "keynesiano di sinistra" al quale siamo abituati. Perfino due economisti noti nel mondo intero come l?ala radicale che critica Obama da sinistra, cio? i premi Nobel Paul Krugman e Joseph Stiglitz, vengono scavalcati dalla Mmt. Stephanie Kelton, la pi? giovane nella squadra, ha battezzato una nuova metafora… ornitologica. Da una parte ci sono i "falchi" del deficit: come Angela Merkel, le tecnocrazie (Fmi, Ue), e tutti quegli economisti schierati a destra con il partito repubblicano negli Stati Uniti, decisi a ridurre ferocemente le spese. Per loro vale la falsa equivalenza tra il bilancio di uno Stato e quello di una famiglia, che non deve vivere al di sopra dei propri mezzi: un paragone che non regge, una vera assurdit? dalle conseguenze tragiche secondo la Mmt. Poi ci sono le "colombe" del deficit, i keynesiani come Krugman e Stiglitz. Questi ultimi contestano l?austerity perch? la giudicano intempestiva (i tagli provocano recessione, la recessione peggiora i debiti), per? hanno un punto in comune con i "falchi": anche loro pensano che a lungo andare il debito crea inflazione, soprattutto se finanziato stampando moneta, e quindi andr? ridotto appena possibile. Il terzo protagonista sono i "gufi" del deficit. Negli Stati Uniti come nell?antica Grecia il gufo ? sinonimo di saggezza. I "gufi", la nuova scuola della Mmt, ritengono che il pericolo dell?inflazione sia inesistente. Secondo Galbraith Jr. ?l?inflazione ? un pericolo vero solo quando ci si avvicina al pieno impiego, e una situazione del genere si verific? in modo generalizzato nella prima guerra mondiale?. Di certo non oggi.

            Il deficit pubblico nello scenario odierno ? soltanto benefico, a condizione che venga finanziato dalle banche centrali: comprando senza limiti i titoli di Stato emessi dai rispettivi governi. Ben pi? di quanto hanno iniziato a fare Ben Bernanke (Fed) e Mario Draghi (Bce), questa leva monetaria va usata in modo innovativo, spregiudicato: l?esatto contrario di quanto sta avvenendo in Europa.

            Last edited by Anima998; 22-02-12, 13:18.

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