Fonte il sole24ore
Il regolamento sul personale del Senato, all'articolo 17 comma 3, la chiama ?indennit? compensativa di produttivit??, ma di fatto equivale a una sedicesima mensilit?. Cio? una mensilit? aggiuntiva rispetto alle gi? quindici mensilit? di cui si compone lo stipendio dei dipendenti di entrambi i rami del Parlamento. Oltre alle classiche tredicesima e quattordicesima riscosse a dicembre e a giugno, i lavoratori di Camera e Senato incassano infatti la quindicesima: una mensilit? il cui importo viene spalmato nelle buste paga di aprile e settembre.
A Palazzo Madama, dal 2004 ? entrata in vigore un'ulteriore voce: l'indennit? compensativa di produttivit?, per l'appunto. Al Senato nessuno osa chiamarla "sedicesima" e per la verit? non si ? trattato di una aggiunta netta allo stipendio: come dice la definizione stessa, essa va a compensare dell'altro. In particolare la rinuncia a una serie di festivit? soppresse e l'incremento – da 37 ore e mezzo a 40 ore settimanali – dell'orario di lavoro nelle sedute d'aula infrasettimanali. Sedute d'aula che tuttavia in alcune settimane dell'anno non sono neppure troppo frequenti. Anche in questo caso l'indennit? ? spalmata: per met? va a rimpinguare la busta paga di aprile e per met? quella di settembre.
Ma questi hanno rotto verramente i coglioni
Il regolamento sul personale del Senato, all'articolo 17 comma 3, la chiama ?indennit? compensativa di produttivit??, ma di fatto equivale a una sedicesima mensilit?. Cio? una mensilit? aggiuntiva rispetto alle gi? quindici mensilit? di cui si compone lo stipendio dei dipendenti di entrambi i rami del Parlamento. Oltre alle classiche tredicesima e quattordicesima riscosse a dicembre e a giugno, i lavoratori di Camera e Senato incassano infatti la quindicesima: una mensilit? il cui importo viene spalmato nelle buste paga di aprile e settembre.
A Palazzo Madama, dal 2004 ? entrata in vigore un'ulteriore voce: l'indennit? compensativa di produttivit?, per l'appunto. Al Senato nessuno osa chiamarla "sedicesima" e per la verit? non si ? trattato di una aggiunta netta allo stipendio: come dice la definizione stessa, essa va a compensare dell'altro. In particolare la rinuncia a una serie di festivit? soppresse e l'incremento – da 37 ore e mezzo a 40 ore settimanali – dell'orario di lavoro nelle sedute d'aula infrasettimanali. Sedute d'aula che tuttavia in alcune settimane dell'anno non sono neppure troppo frequenti. Anche in questo caso l'indennit? ? spalmata: per met? va a rimpinguare la busta paga di aprile e per met? quella di settembre.
Ma questi hanno rotto verramente i coglioni
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