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Conte: "Meloni vuole guerra civile con abolizione reddito cittadinanza"

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    #46
    Originally posted by LucaDB6 View Post

    Il sistema che tu voti o meno se ne sbatte
    l'unica cosa di cui il sistema si preoccupa è che si continui ad essere consumatori dipendenti da esso
    Parlo del sistema elettorale.

    Hanno paura dell'astensione. Tutti invitano a votare, anche l'avversario, ma votare!

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      #47
      Originally posted by Andy96 View Post

      Parlo del sistema elettorale.

      Hanno paura dell'astensione. Tutti invitano a votare, anche l'avversario, ma votare!
      Non c'è quorum, gliene sbatte altamente se tu ti astieni

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        #48
        Pubblicato sul corriere.

        A chi scrivere il proprio punto di vista sulle cose? A chi affidare l’ indignazione e la speranza? Vi proponiamo di dirlo a Corriere




        DOMENICA 11 SETTEMBRE 2022

        Ecco perché talvolta
        l’astensione è legittima


        risponde Aldo Cazzullo

        Ca
        ro Aldo,


        ho letto che in Italia l’astensione al voto è spesso una forma di pigrizia se non proprio di vigliaccheria. Quella «disimpegnata» addirittura di ignavia. L’astensione ha però tanti legittimi motivi. Le chiedo: questi ultimi (classe politica deludente, cattiva legge elettorale, partiti staccati dal resto del Paese) sarebbero stati sufficienti a Dante per far evitare agli astensionisti ignavi l’Antinferno?
        Alessandro Prandi

        Caro Alessandro,
        «Fama di loro il mondo esser non lassa;/ misericordia e giustizia li sdegna;/ non ragioniam di lor, ma guarda e passa». Gli stupendi versi che Dante dedica agli ignavi — tutti a vedere il film di Pupi Avati, l’unico artista italiano che abbia onorato il settecentesimo anniversario del più grande poeta che l’umanità abbia avuto — non si addicono agli astensionisti. L’astensione non è necessariamente sinonimo di ignavia, e neppure di disinteresse. In certe circostanze, chiamarsi fuori è legittimo. Quelli che parlano di «partito degli astensionisti» non capiscono molto di politica; e non solo perché, ovviamente, il partito degli astensionisti non esiste. Gli italiani che in numero crescente disertano le urne non sono tutti uguali. Ci sono quelli che disprezzano la politica. Quelli che ne sono indignati. Quelli che pensano «mi si nota di più se insulto o blandisco un politico sui social piuttosto che se traccio una crocetta anonima su una scheda». Quelli che non credono alla democrazia rappresentativa, perché rimpiangono il Duce o vagheggiano l’anarchia. Quelli che si faranno un ultimo weekend di mare. E quelli che vorrebbero scegliere i loro rappresentanti, con le preferenze o meglio con collegi piccoli, in cui sia ben chiaro chi è il candidato, il quale potrà essere seguito, valutato e infine riconfermato o mandato a casa. L’astensione, in date circostanze, non va biasimata. È un fatto normale, soprattutto in un tempo in cui si ha l’impressione che la politica non incida sulle nostre vite, non risolva i problemi, non cambi le cose, non riesca neppure a far pagare le tasse ai veri ricchi; ed Elon Musk conta più di Joe Biden.

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          #49
          Originally posted by LucaDB6 View Post

          Non c'è quorum, gliene sbatte altamente se tu ti astieni
          Ni.
          La perdita di consenso (sul piano dell'affluenza alle urne) non agita i loro sonni, ma alimenta qualche dubbio.
          Quando più del 50% del corpo elettorale se ne sta a casa a guardare la pittura ad asciugare sui muri, è l'inizio di una spirale "anarchica" difficilmente eradicabile. Cit. Divo Giulio

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            #50
            Originally posted by Bruno Rabolini View Post

            Ni.
            La perdita di consenso (sul piano dell'affluenza alle urne) non agita i loro sonni, ma alimenta qualche dubbio.
            Quando più del 50% del corpo elettorale se ne sta a casa a guardare la pittura ad asciugare sui muri, è l'inizio di una spirale "anarchica" difficilmente eradicabile. Cit. Divo Giulio
            Qual'è il meccanismo che dovrebbe innescare un sussulto da parte dei politicanti anche se solo un milione di persone andrebbe a votare?
            L'unica cosa che può impensierire un politico, è la violenza e cmq hanno sempre un esercito a disposizione.

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              #51
              Originally posted by LucaDB6 View Post

              Non c'è quorum, gliene sbatte altamente se tu ti astieni
              Quando sono tutti concordi nel dirti che devi andare a votare e non stare a casa, vuol dire che sanno bene che il governo che verrà sarà sì legittimo ma non sostenuto dalla maggioranza.
              C'è una bella differenza.

              Basta vedere cosa hanno dovuto fare per spingere la gente a farsi vaccinare. Solo il 30% l'ha fatto di propria volontà. Il resto è stato spinto.
              Last edited by Andy96; 11-09-22, 16:03.

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                #52
                Ben venga anche la guerra civile se questo fosse necessario per levarsi di torno Politici attuali che hanno governato nell'ultimo decennio ...
                Last edited by Lele-R1-Crash; 12-09-22, 06:43.

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                  #53
                  Originally posted by LucaDB6 View Post

                  Qual'è il meccanismo che dovrebbe innescare un sussulto da parte dei politicanti anche se solo un milione di persone andrebbe a votare?
                  L'unica cosa che può impensierire un politico, è la violenza e cmq hanno sempre un esercito a disposizione.
                  Purtroppo è proprio cosi .

                  Quando dico che il PD impera non lo dico con leggerezza ... e quando diventa cattivo sò cazzi per tutti noi !

                  Adesso tanno pensando alle multe da 500-5000 Euro se accendi camino ... sono sempre impegnati loro

                  Sono i peggiori nemici del cittadino eppure il cittadino li vota pure
                  Last edited by Lele-R1-Crash; 12-09-22, 06:45.

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                    #54
                    Originally posted by LucaDB6 View Post
                    Bastava potenziare il vecchio reddito di inclusione che va solo alle famiglie con a carichi disabili e chi non è in grado di lavorare... ma l'idea del reddito di cittadinanza è geniale il problema è che inattuabile in Italia per via della condizione socio culturale degli italiani. Gli italiani capiscono solo le bastonate, vedi ventennio o gestione della pandemia, è stato un vero successo per le istituzioni.
                    Magari m sbaglio ma il Reddito di Inclusione (PD) è stato fatto praticamente solo per gli extracomunitari... per i disabili stendiamo un velo, perché è un immenso giro di soldi che va alle associazioni e non ai disabili stessi

                    RDC non va cancellato, ma migliorato e credo sia l’intento di tutti, tranne 5S che vogliono mantenerlo così è PD che ne cambierebbe il nome per poi peggiorarlo

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                      #55
                      Originally posted by Bruno Rabolini View Post
                      Pubblicato sul corriere.

                      A chi scrivere il proprio punto di vista sulle cose? A chi affidare l’ indignazione e la speranza? Vi proponiamo di dirlo a Corriere




                      DOMENICA 11 SETTEMBRE 2022

                      Ecco perché talvolta
                      l’astensione è legittima


                      risponde Aldo Cazzullo

                      Ca
                      ro Aldo,


                      ho letto che in Italia l’astensione al voto è spesso una forma di pigrizia se non proprio di vigliaccheria. Quella «disimpegnata» addirittura di ignavia. L’astensione ha però tanti legittimi motivi. Le chiedo: questi ultimi (classe politica deludente, cattiva legge elettorale, partiti staccati dal resto del Paese) sarebbero stati sufficienti a Dante per far evitare agli astensionisti ignavi l’Antinferno?
                      Alessandro Prandi

                      Caro Alessandro,
                      «Fama di loro il mondo esser non lassa;/ misericordia e giustizia li sdegna;/ non ragioniam di lor, ma guarda e passa». Gli stupendi versi che Dante dedica agli ignavi — tutti a vedere il film di Pupi Avati, l’unico artista italiano che abbia onorato il settecentesimo anniversario del più grande poeta che l’umanità abbia avuto — non si addicono agli astensionisti. L’astensione non è necessariamente sinonimo di ignavia, e neppure di disinteresse. In certe circostanze, chiamarsi fuori è legittimo. Quelli che parlano di «partito degli astensionisti» non capiscono molto di politica; e non solo perché, ovviamente, il partito degli astensionisti non esiste. Gli italiani che in numero crescente disertano le urne non sono tutti uguali. Ci sono quelli che disprezzano la politica. Quelli che ne sono indignati. Quelli che pensano «mi si nota di più se insulto o blandisco un politico sui social piuttosto che se traccio una crocetta anonima su una scheda». Quelli che non credono alla democrazia rappresentativa, perché rimpiangono il Duce o vagheggiano l’anarchia. Quelli che si faranno un ultimo weekend di mare. E quelli che vorrebbero scegliere i loro rappresentanti, con le preferenze o meglio con collegi piccoli, in cui sia ben chiaro chi è il candidato, il quale potrà essere seguito, valutato e infine riconfermato o mandato a casa. L’astensione, in date circostanze, non va biasimata. È un fatto normale, soprattutto in un tempo in cui si ha l’impressione che la politica non incida sulle nostre vite, non risolva i problemi, non cambi le cose, non riesca neppure a far pagare le tasse ai veri ricchi; ed Elon Musk conta più di Joe Biden.
                      Smettila di dire minkyate... vai alle urne e sulla cartella ci scrivi W IL DUCE

                      Perchè se non ti va bene la Politica, qualcuno dovrà comandare e sarà un Dittatore...
                      Poi che con Draghi non sia stato molto differente e direi pure peggio di una dittatura è un dato di fatto, ma per questo basta votare PD

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