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Ma è sempre meglio partecipare no?
E che secondo qualche maître à mal penser potrebbero essere oggetto di inopportuna rivendita a terzi (si parla di Kolomoinsky, non proprio farina per fare ostie)...
In questa guerra di "personaggi splenditi" ce ne sono quanti ne vuoi:
- Dmitrij Utkin fondatore PMC Wagner con due belle SS tatuate sia a SX che a DX sul collo,
- Tutti i componenti della Wagner,
- Ramzan Kadyrov, un altro galantuomo;
- I componenti del battaglione ceceno che comanda;
- I membri del battaglione Azov.
La maggioranza degli italiani non è favorevole all’invio di armi all’Ucraina da parte del nostro Paese. A sostenerlo è l’ultimo sondaggio di Emg per Agorà, in onda su Raitre. Secondo la rilevazione il 55% degli intervistati è contrario all’invio di armi a Kiev, deciso dal nostro Parlamento nelle scorse settimane. Solo il 33%, e dunque uno su tre, è favorevole, mentre il 12% non risponde. Una maggioranza più ampia si registra tra i contrari all’entrata in guerra della Nato a favore dell’Ucraina: il 62% si espone contro questa ipotesi, come d’altra parte prevede la nostra carta costituzionale. Il 23%, e dunque quasi un italiano su quattro, è favorevole invece a schierare le truppe occidentali contro quelle russe.
da: ilfattoquotidiano
Poi uno dice perchè certi elementi vivono in una realtà parallela
Vero, ma il ritrovamento del magazzino arsenale ucraino n° 65 nel Donbass da parte delle forze armate russe non è stato poi sto granché pubblicizzato dalla stampa occidentale.
Una piccola miniera di armamenti forniti dalla nato agli ucraini e requisiti dell'armata rossa.
Notizie del genere mi fanno cadere le palle.
Continuiamo a mandare armi che poi si fanno fottere?
E queste sono buone, non i rottami lasciati ad arrugginite nei campi e trionfalmente rimorchiate dai trattori.
Per la cronaca, il sito onyx (se ricordo bene) fa il computo delle perdite - in termini di mezzi- durante il conflitto.
Vero, ma il ritrovamento del magazzino arsenale ucraino n° 65 nel Donbass da parte delle forze armate russe non è stato poi sto granché pubblicizzato dalla stampa occidentale.
Una piccola miniera di armamenti forniti dalla nato agli ucraini e requisiti dell'armata rossa.
Notizie del genere mi fanno cadere le palle.
Continuiamo a mandare armi che poi si fanno fottere?
E queste sono buone, non i rottami lasciati ad arrugginite nei campi e trionfalmente rimorchiate dai trattori.
Per la cronaca, il sito onyx (se ricordo bene) fa il computo delle perdite - in termini di mezzi- durante il conflitto.
Il deposito è nella zona di Kharkov, molto contesa dalle due fazioni, può succedere di perdere un deposito di armi e munizioni
Oryx fa il conto delle perdite di entrambi gli schieramenti, sia russi che ucraini
La maggioranza degli italiani non è favorevole all’invio di armi all’Ucraina da parte del nostro Paese. A sostenerlo è l’ultimo sondaggio di Emg per Agorà, in onda su Raitre. Secondo la rilevazione il 55% degli intervistati è contrario all’invio di armi a Kiev, deciso dal nostro Parlamento nelle scorse settimane. Solo il 33%, e dunque uno su tre, è favorevole, mentre il 12% non risponde. Una maggioranza più ampia si registra tra i contrari all’entrata in guerra della Nato a favore dell’Ucraina: il 62% si espone contro questa ipotesi, come d’altra parte prevede la nostra carta costituzionale. Il 23%, e dunque quasi un italiano su quattro, è favorevole invece a schierare le truppe occidentali contro quelle russe.
da: ilfattoquotidiano
Poi uno dice perchè certi elementi vivono in una realtà parallela
Se fossimo in democrazia quindi le armi non dovrebbero partire.. o forse il concetto di democrazia è cambiato?
Lavrov liquida Di Maio: «La sua idea di diplomazia è viaggi a vuoto in giro per i Paesi e degustare piatti esotici a ricevimenti di gala»
Questo il 24 febbraio 2022.
Poi sarà anche una pasta d'uomo, lungi da me augurargli del male, ma non è all'altezza.
La DIRETTA della giornata.Onu stima 8 milioni di rifugiati. (ANSA)
14.28 - Via libera dell'Ue alla proposta della Spagna e del Portogallo per abbassare il costo delle bollette dell'elettricità fissando un tetto al prezzo del gas nella penisola iberica. Lo annunciano i ministri dell'Ambiente dei due Paesi, Teresa Ribera e Duarte Cordeiro, in conferenza stampa a Bruxelles dopo un incontro con la vicepresidente della Commissione Ue, Margrethe Vestager L'accordo politico prevede un prezzo massimo di 40 euro a megawattora, con una media di 50 euro nel periodo di applicazione del provvedimento che sarà di un anno.
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