Originally posted by Funik
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Putin senza risorse per GUERRA, massimo 3 settimane
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Putin wants rubles for Russian gas
Change will affect gas exports to 'unfriendly' countries
Russia will now accept payment for natural gas exports to unfriendly countries in rubles only, President Vladimir Putin said at a meeting with the government on Wednesday.
The Russian president gave the Central Bank and the government a week to determine the procedure for operations for buying rubles on the domestic market for importers.
Putin added that Russia will continue to supply gas in accordance with the volumes and pricing principles of the contracts. Only the currency of payment will change.
https://www.rt.com/business/552546-p..._notificationsLast edited by GuidoPiano; 23-03-22, 12:58.
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Originally posted by GuidoPiano View PostPutin wants rubles for Russian gas
Change will affect gas exports to 'unfriendly' countries
Russia will now accept payment for natural gas exports to unfriendly countries in rubles only, President Vladimir Putin said at a meeting with the government on Wednesday.
The Russian president gave the Central Bank and the government a week to determine the procedure for operations for buying rubles on the domestic market for importers.
Putin added that Russia will continue to supply gas in accordance with the volumes and pricing principles of the contracts. Only the currency of payment will change.
https://www.rt.com/business/552546-p..._notifications
E' guerra aperta.
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Originally posted by JB hsm View Post
Te lo ripeto fai le valigie e vai in Russia, se sta da dio la
Ma che vadano a farsi un giro, a toccare con mano.
Avoja rompere i cojoni tutto il giorno su un forum con meme e troiate varie insieme ai 4 gatti novax
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Originally posted by Nigel76 View Post
tranquillo, anche in Russia lo lascerebbero in ufficio da solo, a mangiare da solo....si si come no.
Ma che vadano a farsi un giro, a toccare con mano.
Avoja rompere i cojoni tutto il giorno su un forum con meme e troiate varie insieme ai 4 gatti di novax
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Ah, adesso l'ho letto...
Ma l'esperto economista è il trovarobe di Naval'nyj. Proprio quel Naval'nyj che è più realista del re, più nazionalista di Putin.
Quello a cui gli ucraini stanno ancora più sulle palle che a zio Vlad.
E per giunta ha i genitori ucraini.
Avevo letto una cosa del genere, si vociferava che Putin a febbraio avesse messo in campo risorse per 600/700 miliardi di US$.
A questi ritmi la guerra assorbe tra i 12 ed i 15 miliardi di US$ al giorno, quindi dovrebbe rimanere a secco di grana in un una cinquantina di giorni. Verso il 10 di aprile, fate due conti voi.
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Pubblicato 24 marzo 2022
Circa la metà del gasolio che arriva in Europa proviene dalla Russia. Ora, per effetto delle sanzioni contro Mosca, le scorte non bastano. E per i paesi acquirenti si fa sempre più concreto lo scenario di una corsa “all’ultimo barile”.
VORAGINE NERA - Per effetto delle sanzioni imposte alla Russia in risposta alla guerra in Ucraina, l’Europa ora si trova a corto di gasolio. Riuniti al FT Commodities Global Summit di Losanna, in Svizzera, i principali produttori e commercianti hanno parlato di una carenza “sistemica” che, secondo alcuni manager ed esperti del settore, potrebbe far scattare un razionamento del carburante per i motori diesel. Nella fornitura di greggio da cui, per distillazione frazionata, si ottiene il gasolio, da colmare, più che un buco, c’è una voragine, perché l’Europa, come ha rivelato il trader svizzero di petrolio Russell Hardy dalle colonne del quotidiano finanziario londinese Financial Times, importa “circa la metà del suo gasolio dalla Russia e il resto dal Medio Oriente”.
IL CROLLO DELLE SCORTE - Al momento, come riporta un recente articolo del Corriere della Sera, la Commissione Europea non ha posto un embargo ai combustibili russi, ma è chiaro che l’importazione di petrolio e derivati da Mosca è diminuito drasticamente. Tra le principali raffinerie europee che dalla Russia importavano non solo petrolio, ma anche gasolio sottovuoto, hanno tagliato gli acquisti Shell, Bp, Eni, Repsol, Total Energies, e Galp, solo per citarne alcune. Le scorte stagionali di petrolio e gasolio, di conseguenza, sono crollate su tutto il territorio europeo come non accadeva da quindici anni. In questo scenario, i raffinatori di petrolio del Vecchio Continente saranno con ogni probabilità costretti a tagliare la produzione di gasolio.
IL PREZZO DELLA RINUNCIA ALL’ORO NERO DI MOSCA - Per mantenere livelli di approvvigionamento di petrolio adeguati, le compagnie europee stanno accelerando nella ricerca di alternative all’olio nero russo, ma il comparto ha già subito un danno che rischia di portarlo al collasso. Emblematico, nel dare un’idea del contraccolpo causato dalle sanzioni economiche nei confronti di Mosca, è il caso dell’Italia: prima della guerra, il nostro paese da solo importava 2,5 milioni di barili di greggio al giorno dalla Russia. Secondo Hardy, che essendo a capo della società olandese di commercio di commodity Vitol ha tastato con precisione il polso della situazione, ad aggravare la crisi energetica europea ha contribuito anche un maggior consumo di gasolio rispetto alla benzina. L’attuale carenza di carburante rischia di far lievitare ulteriormente i prezzi, spingendo alcune raffinerie a concentrarsi sulla produzione di gasolio a scapito di altri prodotti derivati dal petrolio e, al momento, meno remunerativi. Per tutte queste ragioni, molti analisti sono convinti che, a partire da aprile, qualche paese esportatore di gasolio potrebbe cominciare a razionarne le vendite, aprendo di fatto a uno scenario di corsa “all’ultimo barile” tra i paesi acquirenti.
da: al Volante
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Cosa dicevano gli strateghi europei, del forum e americani?!?!La Russia è isolata, è in ginocchio, la Russia ha fallito, bravi, dei veri geni in EU... Bravi pure a tutti gli elementi ancefali del forum che plaudono alla condanna della Russia
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Originally posted by desmodannato View PostPubblicato 24 marzo 2022
Circa la metà del gasolio che arriva in Europa proviene dalla Russia. Ora, per effetto delle sanzioni contro Mosca, le scorte non bastano. E per i paesi acquirenti si fa sempre più concreto lo scenario di una corsa “all’ultimo barile”.
VORAGINE NERA - Per effetto delle sanzioni imposte alla Russia in risposta alla guerra in Ucraina, l’Europa ora si trova a corto di gasolio. Riuniti al FT Commodities Global Summit di Losanna, in Svizzera, i principali produttori e commercianti hanno parlato di una carenza “sistemica” che, secondo alcuni manager ed esperti del settore, potrebbe far scattare un razionamento del carburante per i motori diesel. Nella fornitura di greggio da cui, per distillazione frazionata, si ottiene il gasolio, da colmare, più che un buco, c’è una voragine, perché l’Europa, come ha rivelato il trader svizzero di petrolio Russell Hardy dalle colonne del quotidiano finanziario londinese Financial Times, importa “circa la metà del suo gasolio dalla Russia e il resto dal Medio Oriente”.
IL CROLLO DELLE SCORTE - Al momento, come riporta un recente articolo del Corriere della Sera, la Commissione Europea non ha posto un embargo ai combustibili russi, ma è chiaro che l’importazione di petrolio e derivati da Mosca è diminuito drasticamente. Tra le principali raffinerie europee che dalla Russia importavano non solo petrolio, ma anche gasolio sottovuoto, hanno tagliato gli acquisti Shell, Bp, Eni, Repsol, Total Energies, e Galp, solo per citarne alcune. Le scorte stagionali di petrolio e gasolio, di conseguenza, sono crollate su tutto il territorio europeo come non accadeva da quindici anni. In questo scenario, i raffinatori di petrolio del Vecchio Continente saranno con ogni probabilità costretti a tagliare la produzione di gasolio.
IL PREZZO DELLA RINUNCIA ALL’ORO NERO DI MOSCA - Per mantenere livelli di approvvigionamento di petrolio adeguati, le compagnie europee stanno accelerando nella ricerca di alternative all’olio nero russo, ma il comparto ha già subito un danno che rischia di portarlo al collasso. Emblematico, nel dare un’idea del contraccolpo causato dalle sanzioni economiche nei confronti di Mosca, è il caso dell’Italia: prima della guerra, il nostro paese da solo importava 2,5 milioni di barili di greggio al giorno dalla Russia. Secondo Hardy, che essendo a capo della società olandese di commercio di commodity Vitol ha tastato con precisione il polso della situazione, ad aggravare la crisi energetica europea ha contribuito anche un maggior consumo di gasolio rispetto alla benzina. L’attuale carenza di carburante rischia di far lievitare ulteriormente i prezzi, spingendo alcune raffinerie a concentrarsi sulla produzione di gasolio a scapito di altri prodotti derivati dal petrolio e, al momento, meno remunerativi. Per tutte queste ragioni, molti analisti sono convinti che, a partire da aprile, qualche paese esportatore di gasolio potrebbe cominciare a razionarne le vendite, aprendo di fatto a uno scenario di corsa “all’ultimo barile” tra i paesi acquirenti.
da: al Volante
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Cosa dicevano gli strateghi europei, del forum e americani?!?!La Russia è isolata, è in ginocchio, la Russia ha fallito, bravi, dei veri geni in EU... Bravi pure a tutti gli elementi ancefali del forum che plaudono alla condanna della Russia
Comunque sta settimana faccio il pieno a tutti i mezzi sperando non evapori
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Sono passate le tre settimane di disponibilità della pecunia, quindi la la guerra è finita? Chiedo per un amico!
Ragà non ho mai visto una propaganda più becera di quella occidentale, Himmler era un dilettante al confronto. Ma guarda te se per leggere informazioni VERE devo andare a leggermele sul Times of India!
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