Announcement

Collapse
No announcement yet.

Announcement

Collapse
No announcement yet.

Guerra in UCRAINA

Collapse
This topic is closed.
X
X
 
  • Filter
  • Time
  • Show
Clear All
new posts

  • Font Size
    #2446
    Originally posted by reddummies View Post

    Niente di personale contro di te sia chiaro, ma è più di una volta che leggo questa affermazione, ed è sbagliata!
    Anche contro le altre guerra si è protestato, anche contro le altre guerre sono state portate avanti iniziative di aiuto.
    I media non ne hanno parlato come per questa guerra? verissimo, forse per questo non ne siete a conoscenza, ma il fatto che voi non sappiate che la gente si è mossa anche per le altre guerre, non vuole dire che non sia successo.
    qui si parla di come si muove la propaganda mainstream...del donbass se ne è mai parlato? di tt le guerre portate avanti dalla nato negli ultimi 70 anni se ne è parlato così a reti unificate per mesi???

    forse viviamo in due mondi diversi...

    Comment


    • Font Size
      #2447
      Originally posted by luciocabrio View Post

      questa è ambiua come cosa....quindi alla fine di tutto non è solo il membro maschile che ti fa combattere...

      Comment


      • Font Size
        #2448
        23 Marzo 2022 - 09:00

        Il premier durissimo verso la "ferocia" di Mosca e i "massacri" perpetrati da Vlad. L'elogio alla "resistenza ucraina" e la volontà di continuare l'accoglienza dei rifugiati. Sul tavolo la possibilità di un nuovo contingente oltre a quello in Ungheria

        Non è la prima volta che Zelensky interviene in videoconferenza davanti a un Parlamento straniero. Nei giorni scorsi è già successo con Stati Uniti, Regno Unito, Germania, Israele, Canada e anche con il Parlamento europeo. Eppure, nel discorso di ieri in collegamento con Montecitorio - riunito per l'occasione in seduta comune, presenti sia deputati che senatori - il presidente ucraino e Draghi sembrano per certi versi invertire il paradigma delle ultime settimane.

        Zelensky sceglie infatti un tono più dialogante, questa volta senza puntare il dito contro le eventuali mancanze dell'Occidente. Si limita a chiedere nuove sanzioni - soprattutto sul gas - ma lascia volutamente in disparte sia la questione delle armi che l'ancora più delicato tema della no fly zone. Durissimo è invece il discorso di Draghi, che prende la parola appena finito l'intervento del presidente ucraino. «Una straordinaria testimonianza», la definisce l'ex numero della Bce ringraziando Zelensky e lodandone «coraggio, determinazione e patriottismo». Un Draghi che non esita ad affondare i colpi contro «l'arroganza del governo russo» che «si è scontrata con la dignità del popolo ucraino che sta resistendo in maniera «eroica» alla «ferocia di Putin».

        Ma i passaggi più significativi in termini politici sono la decisa apertura del premier italiano all'ingresso di Kiev in Europa e la disponibilità a continuare a fornire «aiuti militari» all'Ucraina. Sul primo fronte, Draghi dice di voler «disegnare un percorso di maggiore vicinanza dell'Ucraina all'Ue». «Nelle scorse settimane - aggiunge - è stato sottolineato come il processo d'ingresso nell'Unione europea sia lungo e fatto di riforme necessarie a garantire un'integrazione funzionante». Quindi, «voglio dire al presidente Zelensky che l'Italia è al fianco dell'Ucraina in questo processo». E ancora: «L'Italia vuole l'Ucraina nell'Unione europea». Sul secondo fronte, invece, Draghi risponde all'appello di Kiev condannando «i massacri» perpetrati da Mosca e dicendo che «al crescente isolamento di Putin» bisogna «opporre l'unità della comunità internazionale». Per questo, «dobbiamo rispondere con gli aiuti, anche militari». Perché oggi «l'Ucraina non difende soltanto se stessa», ma «difende la nostra pace, la nostra libertà, la nostra sicurezza». E ancora: «Difende quell'ordine multilaterale basato sulle regole e sui diritti che abbiamo faticosamente costruito dal Dopoguerra in poi».

        E il tema degli «aiuti militari» non è affatto secondario. È stato oggetto della lunga conversazione telefonica di lunedì scorso tra Biden, Johnson, Macron, Scholz e Draghi, tornato al tavolo dei big dopo alcune esclusioni che avevano fatto discutere. Quasi un'ora di confronto durante la quale tutti si sono trovati d'accordo sul continuare a sostenere la resistenza ucraina. Espressione che, forse non casualmente, utilizza il premier italiano durante il suo intervento alle Camere, dove celebra la «resistenza eroica del popolo ucraino». Alla quale l'Italia è pronta a dare un contributo nei prossimi giorni, con l'invio di altre armi anticarro e antiaeree. Ma è concreta la possibilità che il nostro Paese possa aumentare anche il contingente di uomini sul campo sul fronte est dell'Europa. Dopo i 250 militari che già si è deciso di inviare in Ungheria, infatti, si sta valutando la possibilità di inviarne altrettanti anche in Bulgaria.

        In questo scenario, è evidente che i dubbi sollevati ieri da Matteo Salvini non sono passati inosservati a Palazzo Chigi. A chiosa dell'intervento in Aula di Draghi, infatti, il leader della Lega ci ha tenuto a prendere di fatto le distanze dal premier, spiegando che «le armi non sono la soluzione». «Chiedo che la diplomazia riprenda il suo spazio e speriamo che questa giornata porti consiglio a tutti», dice infatti Salvini. Il punto, però, è che il premier continua a considerare la via del confronto ancora lontana dall'essere percorsa. E non certo per la mancanza di volontà dell'Ue o della stessa Ucraina. Quanto per gli evidenti dubbi sulla reale intenzione di Mosca di aprire una trattativa. «Le sanzioni che abbiamo concordato insieme ai nostri partner europei e del G7 - spiega infatti Draghi - hanno l'obiettivo di indurre il Cremlino a cessare le ostilità e a sedersi al tavolo dei negoziati». Sedersi, aggiunge, «con serietà» e «soprattutto con sincerità».

        Infine, il premier ribadisce l'intenzione dell'Italia di diversificare le nostre fonti di approvvigionamento energetico. E insiste sull'accoglienza dei rifugiati. «Oltre 60mila dall'inizio della guerra», dice, la maggior parte dei quali donne e bambini. «Gli italiani - spiega Draghi - hanno spalancato le porte delle proprie case e delle scuole ai profughi ucraini, con quel senso di accoglienza che è l'orgoglio del nostro Paese». E «continueremo a farlo», perché «l'Italia non intende girarsi dall'altra parte».

        da:ilGiornale

        - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -

        Qualcuno gli dica che non è nessuno e che ci sta portando alla rovina Gestire i bilanci delle banche non è la stessa cosa di essere un leader, tantomeno avere la caratura di gestire un guerra... Questo elemento ignobile si dimentica che la Russia è una potenza nucleare e che se davvero Putin perde la capa ci rade al suolo, dovrebbe cercare di imparare a fare il politico e non il generale dell'esercito

        Comment


        • Font Size
          #2449
          La pravda....





          Comment


          • Font Size
            #2450
            Originally posted by moreno.44 View Post

            qui si parla di come si muove la propaganda mainstream...del donbass se ne è mai parlato? di tt le guerre portate avanti dalla nato negli ultimi 70 anni se ne è parlato così a reti unificate per mesi???

            forse viviamo in due mondi diversi...
            No, io un questo mondo ci ho sempre vissuto, e non mi pare una novità il comportamento dei media, cioè è sempre stato cosi "viziato", non è che l'ho scoperto con il covid o questa guerra.
            In un altro mondo ci vive chi se ne rende conto adesso, magari perchè per una delle prime volte il suo pensiero è contrario a quello dei mass media...

            Comment


            • Font Size
              #2451

              23 mar 09:24

              Ucraina, la Cina sostiene la partecipazione di Putin al prossimo summit del G20

              La Russia "è un membro importante del G20 e nessuno ha il diritto di espellere altri Paesi: il G20 è il forum più importante per la cooperazione economica internazionale che riunisce le principali economie mondiali". E' il commento del portavoce del ministero degli Esteri cinese Wang Wenbin, in merito alle ipotesi di una discussione tra Usa e alleati sulla permanenza di Mosca nel club delle principali economie sviluppate ed emergenti dopo l'invasione dell'Ucraina da parte delle truppe russe. La Cina ha quindi espresso sostegno alla partecipazione del presidente Vladimir Putin al prossimo summit in Indonesia.


              Comment


              • Font Size
                #2452

                23 mar 09:28

                Ucraina, decisi 9 corridoi umanitari: ma non da Mariupol

                Nove corridoi umanitari sono stati concordati per oggi in Ucraina, ma non per uscire da Mariupol. Lo afferma il vice primo ministro dell'Ucraina, Iryna Vereshchuk, citata da diversi media internazionali, sostenendo che non c'è accordo con la Russia per stabilire un corridoio sicuro dal cuore di Mariupol.


                Comment


                • Font Size
                  #2453

                  23 mar 09:43

                  Ucraina, Lavrov: Usa non vogliono rapida conclusione negoziati

                  "Gli Usa non sono favorevoli a una rapida conclusione dei negoziati fra Ucraina e Russia. Gli Usa vogliono mantenere la Russia nello stato di combattimento per il tempo più lungo possibile e continuare a fornire armi all'Ucraina". Lo ha detto il ministro degli Esteri di Mosca, Sergei Lavrov. Lo riporta Ria Novosti.


                  Comment


                  • Font Size
                    #2454

                    23 mar 09:47

                    Ucraina, Scholz: l'offensiva di Putin è in stallo

                    "L'offensiva di Putin è in stallo, nonostante la distruzione che porta giorno dopo giorno. E noi insieme stiamo tenendo testa". Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz, parlando al Bundestag.


                    Comment


                    • Font Size
                      #2455

                      23 mar 09:49

                      Ucraina, Lavrov: negoziato difficile perché Kiev cambia sempre posizione

                      "I negoziati sono difficili perché la delegazione di Kiev cambia continuamente posizione". Lo ha affermato il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov. Lo riporta la Tass. Lavrov ha spiegato che la Russia "non è contraria" alla mediazione dei Paesi occidentali nei negoziati con l'Ucraina, ma Mosca ha "chiare linee rosse".


                      Comment


                      • Font Size
                        #2456

                        23 mar 09:54

                        Ucraina, cessate il fuoco locale per evacuare civili Lugansk

                        E' stato raggiunto un accordo per un cessate il fuoco locale per evacuare i civili intrappolati dai combattimenti nella regione di Lugansk, nel Donbass. Lo ha scritto il governatore del distretto, Serhiy Gaidai, sul suo canale Telegram citato dal Guardian.


                        Comment


                        • Font Size
                          #2457

                          23 mar 09:58

                          Lavrov: l'Occidente cerca un nuovo ordine mondiale

                          "Quello che sta succedendo nel mondo non riguarda solo e non tanto l'Ucraina, ma gli sforzi per creare un nuovo ordine mondiale". Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov in un discorso all'Istituto statale di relazioni internazionali di Mosca, ha sottolineato, come riporta la Tass. L'obiettivo è "quello di contenere la Russia, cosi' come qualsiasi altro Paese che agisce in modo indipendente sulla scena globale. Nell'ambito della direzione assunta dalla Nato nei confronti della Russia, l'Ucraina è stata scelta come strumento per sopprimere l'indipendenza della Russia", ha detto Lavrov.


                          Comment


                          • Font Size
                            #2458

                            23 mar 10:03

                            Germania, Scholz: "Stop improvviso da energia russa significherebbe recessione"

                            La Germania vuole chiudere la condizione di dipendenza dalla Russia sul piano energetico nel lungo periodo, "ma farlo da un giorno all'altro significa, per il nostro Paese e tutta Europa, precipitare in una recessione". Lo ha detto il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, al Bundestag. "Centinaia di migliaia di posti di lavoro sarebbero in pericolo. Tutta l'industria sarebbe sul baratro", ha aggiunto. Scholz segue quindi il principio che il contraccolpo delle sanzioni "non deve colpire gli stati europei più duramente diquanto (le sanzioni) colpiscano la leadership russa".


                            Comment


                            • Font Size
                              #2459

                              23 mar 10:06

                              Polonia, 45 diplomatici russi sospettati di spionaggio

                              La Polonia ha identificato 45 russi, che viaggiano nel Paese con la copertura diplomatica, ma che sono sospettati di spionaggio. Lo ha detto Stanislaw Zaryn, portavoce del controspionaggio polacco.


                              Comment


                              • Font Size
                                #2460

                                23 mar 10:19

                                Ucraina, media: colpito un ponte a Chernihiv cruciale per gli aiuti

                                Bombardato nella notte un ponte a Chernihiv, a 130 chilometri da Kiev, ritenuto cruciale per portare aiuti umanitari ed evacuare i civili. Lo riferisce The Kyiv Independent. Il consigliere del ministero dell'Interno ucraino Anton Gerashchenko ha riportato la notizia sul suo account Telegram questa mattina, citando la conferma del capo dell'amministrazione statale regionale di Chernihiv, Vyacheslav Chaus.


                                Comment

                                X
                                Working...
                                X