Secondo Alessandro Di Battista quella dei due mandati "non ? un'opzione ma una regola fondativa del M5S" senza la quale "non mi ritroverei pi? nel Movimento". L'ex deputato ha poi aggiunto che "il Movimento si sta indebolendo perch? sta tornando al bipolarismo. Il M5S ? nato per ostacolare il bipolarismo che ? il sistema pi? gradito all'establishment grazie al principio della spartizione di potere".
Nel libro di Bruno Vespa "Perch? l'Italia am? Mussolini e come ha resistito alla dittatura del virus", Alessandro Di Battista torna a sferzare il Movimento Cinque Stelle nei giorni degli Stati Generali da lui pi? volte richiesti. Alla domanda ""Pensa di lasciare il Movimento?", Dibba ha cos? risposto: "Se ne condivido il progetto resto, se non lo condivido me ne vado. E' evidente che se il Movimento Cinque Stelle diventasse un partito come gli altri come quelli denunciati nel 1981 da Berlinguer che occupavano le istituzioni io non mi ci riconoscerei e me ne andrei". Ma in caso condividesse il progetto del Movimento, tornerebbe a ricandidarsi? "Oggi mi candiderei per un Movimento estraneo alle coalizioni di destra e di sinistra che si presenti da solo con un programma preciso". Confermato, quindi, quanto espresso ufficialmente con la mozione presentata il 14 ottobre.
"Se il Movimento Cinque Stelle andasse alle elezioni in coalizione con il Pd, prenderebbe l'8 per cento. Infatti se fossi un dirigente del Pd farei di tutto per stare in coalizione con noi perci? rifiuto questa ipotesi", aggiunge. "Dobbiamo andare alle elezioni da soli per poi decidere con chi andare al governo. Ma un conto ? fare una trattativa stando al 33%, un conto ? farla con l'8%". "Un'alleanza col Pd resterebbe la Morte Nera?", chiede Vespa. "E' esattamente quello che penso. Ma parlerei di Morte Nera anche in caso di alleanza strutturale con la Lega".
da tgcom24