Chesschifo i soldi dei komunisti e dei piastrellati... sai quanti geggni di presunta destra continueranno a pagare cash?
Cashback, per la restituzione del 10% servono 50 operazioni a semestre
? la condizione per accedere alla restituzione del 10% delle somme spese con carta
28 settembre 2020
ServizioPagamenti
? la condizione per accedere alla restituzione del 10% delle somme spese con carta
di Marco Mobili
Tremila euro di super cashback a chi fa pi? operazioni con carta
3' di lettura
Saranno necessarie almeno 50 operazioni a semestre con pagamenti in moneta elettronica per ottenere la restituzione del 10% di quanto speso. Oltre al limite di valore fissato in almeno 1.500 euro ogni sei mesi (3.000 euro annui) si introduce quindi anche un limite minimo di transazioni da effettuare (100 l'anno) in formato cashless cos? da evitare che con una o poche operazioni pi? elevate si possa accedere comunque al recupero del 10% delle spese effettuate. L'obiettivo, nel pi? ampio progetto del contrasto al contante e di una societ? digitalizzata anche nei pagamenti, ? quello di spingere quanto pi? possibile gli italiani a utilizzare la moneta elettronica per le piccole transazioni.
Stessa ratio ? alla base del cosiddetto ?supercashback? (si veda Il Sole24 Ore di venerd? scorso) che premier? con 3.000 euro i primi 100mila cittadini che effettuano il maggior numero di transazioni elettroniche in un anno. Carte e bancomat hanno tutte tetti di spese e quindi per tentare di entrare tra i ?magnifici 100mila? in corso per il maxi-premio da 3.000 euro sar? necessario iniziare a utilizzare la carta anche per piccole transazioni come pagare i caff?.
Come ha evidenziato il Rapporto Ambrosetti della Community-Cashless-Society del 2020, l'operazione cashback e l'intero ?Piano Italia Cashless?, che comprende anche lotteria dello scontrino, tetti pi? bassi all'uso del contante, incentivi all'utilizzo del Pos, detrazioni fiscali solo se pagate in moneta elettronica e un'esenzione fiscale fino a 8 euro per buoni pasto elettronici, contribuir?, su un orizzonte fino al 2025, a generare ?un differenziale di ben 36,8 transazioni pro-capite?. Non solo.
Per la Community ? di cui fanno parte stakeholder in tema di pagamenti elettronici e i rappresentanti delle istituzioni - la riduzione del Tax gap Iva (il differenziale tra quanta Iva lo Stato dovrebbe incassare e quanta in realt? ne incassa ogni anno) e il recupero del sommerso legati all'incremento delle transazioni pro-capite? potrebbero generare ?un gettito addizionale per lo Stato? di 4,5 miliardi di euro. E spingere sempre pi? l'Italia ad avvicinarsi alla media europea dei pagamenti elettronici vorrebbe dire recuperare in misura strutturale 29,5 miliardi di euro di gettito.
Tutti i dettagli dell'operazione cashback saranno presto definiti nel nuovo regolamento che il Governo dovr? approvare entro fine novembre, (bollinato anche dal Garante della privacy), cos? da far partire il nuovo strumento dal prossimo 1? dicembre. Il decreto Agosto, in discussione al Senato, ha infatti rifinanziato con 1,750 miliardi il fondo da 3 miliardi di euro istituito con l'ultima legge di bilancio, ma svuotato dal decreto Rilancio per finanziare i ristori, tra cui quelli a fondo perduto, alle partite Iva e ai lavoratori colpiti dalla crisi economica generata dal Covid-19.
Cashback, per la restituzione del 10% servono 50 operazioni a semestre
? la condizione per accedere alla restituzione del 10% delle somme spese con carta
28 settembre 2020
ServizioPagamenti
? la condizione per accedere alla restituzione del 10% delle somme spese con carta
di Marco Mobili
Tremila euro di super cashback a chi fa pi? operazioni con carta
3' di lettura
Saranno necessarie almeno 50 operazioni a semestre con pagamenti in moneta elettronica per ottenere la restituzione del 10% di quanto speso. Oltre al limite di valore fissato in almeno 1.500 euro ogni sei mesi (3.000 euro annui) si introduce quindi anche un limite minimo di transazioni da effettuare (100 l'anno) in formato cashless cos? da evitare che con una o poche operazioni pi? elevate si possa accedere comunque al recupero del 10% delle spese effettuate. L'obiettivo, nel pi? ampio progetto del contrasto al contante e di una societ? digitalizzata anche nei pagamenti, ? quello di spingere quanto pi? possibile gli italiani a utilizzare la moneta elettronica per le piccole transazioni.
Stessa ratio ? alla base del cosiddetto ?supercashback? (si veda Il Sole24 Ore di venerd? scorso) che premier? con 3.000 euro i primi 100mila cittadini che effettuano il maggior numero di transazioni elettroniche in un anno. Carte e bancomat hanno tutte tetti di spese e quindi per tentare di entrare tra i ?magnifici 100mila? in corso per il maxi-premio da 3.000 euro sar? necessario iniziare a utilizzare la carta anche per piccole transazioni come pagare i caff?.
Come ha evidenziato il Rapporto Ambrosetti della Community-Cashless-Society del 2020, l'operazione cashback e l'intero ?Piano Italia Cashless?, che comprende anche lotteria dello scontrino, tetti pi? bassi all'uso del contante, incentivi all'utilizzo del Pos, detrazioni fiscali solo se pagate in moneta elettronica e un'esenzione fiscale fino a 8 euro per buoni pasto elettronici, contribuir?, su un orizzonte fino al 2025, a generare ?un differenziale di ben 36,8 transazioni pro-capite?. Non solo.
Per la Community ? di cui fanno parte stakeholder in tema di pagamenti elettronici e i rappresentanti delle istituzioni - la riduzione del Tax gap Iva (il differenziale tra quanta Iva lo Stato dovrebbe incassare e quanta in realt? ne incassa ogni anno) e il recupero del sommerso legati all'incremento delle transazioni pro-capite? potrebbero generare ?un gettito addizionale per lo Stato? di 4,5 miliardi di euro. E spingere sempre pi? l'Italia ad avvicinarsi alla media europea dei pagamenti elettronici vorrebbe dire recuperare in misura strutturale 29,5 miliardi di euro di gettito.
Tutti i dettagli dell'operazione cashback saranno presto definiti nel nuovo regolamento che il Governo dovr? approvare entro fine novembre, (bollinato anche dal Garante della privacy), cos? da far partire il nuovo strumento dal prossimo 1? dicembre. Il decreto Agosto, in discussione al Senato, ha infatti rifinanziato con 1,750 miliardi il fondo da 3 miliardi di euro istituito con l'ultima legge di bilancio, ma svuotato dal decreto Rilancio per finanziare i ristori, tra cui quelli a fondo perduto, alle partite Iva e ai lavoratori colpiti dalla crisi economica generata dal Covid-19.
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