Un aiuto europeo alle imprese che operano in Italia. La corte di giustizia di Lussemburgo condanna lo stato italiano per i ritardi della sua pubblica amministrazione nel pagamento delle imprese fornitrici. Il collegio giudicante dei ventisette ha affermato il principio che la struttura burocratica deve saldare le imprese private creditrici, entro un termine oscillante tra i trenta e i sessanta giorni.
Non oltre. Secondo la corte, l?Italia ha violato la direttiva europea ?contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali?.
La Commissione europea era stata sollecitata da imprenditori italiani e associazioni di categoria. E la sua risposta ? arrivata nella forma di una procedura d?infrazione nei confronti dello Stato italiano per violazione della legislazione europea.
La Corte ha poi respinto tutte le eccezioni opposte dall'avvocatura italiana.
Stando ai calcoli di Confartigianato il momento peggiore ? stato il 2015, giungendo ai 100 miliardi di volume complessivo di impagati. Poi grazie all?effetto persuasivo della normativa europea, lo Stato italiano ha ridotto l?ammontare a 50 miliardi,
Ancora non sufficiente. Tanto che la corte ha condannato l?Italia, paese moroso verso le proprie imprese ben al di sopra della media europea. Infatti l?ammonatre del debito ? pari al 3% del Pil italiano, contro l?1,6% della media europea.
L?italia rischia un?ammenda miliardaria verso l?Ue, come prevedono le procedure d?infrazione seguite da condanne della corte di giustizia delle comunit? europee.
Potr? patteggiare o negoziare una scadenza per adeguarsi alla normativa, evitando cos? l?esborso di soldi dei contribuenti.
notizia da : euronews.com
Non oltre. Secondo la corte, l?Italia ha violato la direttiva europea ?contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali?.
La Commissione europea era stata sollecitata da imprenditori italiani e associazioni di categoria. E la sua risposta ? arrivata nella forma di una procedura d?infrazione nei confronti dello Stato italiano per violazione della legislazione europea.
La Corte ha poi respinto tutte le eccezioni opposte dall'avvocatura italiana.
Stando ai calcoli di Confartigianato il momento peggiore ? stato il 2015, giungendo ai 100 miliardi di volume complessivo di impagati. Poi grazie all?effetto persuasivo della normativa europea, lo Stato italiano ha ridotto l?ammontare a 50 miliardi,
Ancora non sufficiente. Tanto che la corte ha condannato l?Italia, paese moroso verso le proprie imprese ben al di sopra della media europea. Infatti l?ammonatre del debito ? pari al 3% del Pil italiano, contro l?1,6% della media europea.
L?italia rischia un?ammenda miliardaria verso l?Ue, come prevedono le procedure d?infrazione seguite da condanne della corte di giustizia delle comunit? europee.
Potr? patteggiare o negoziare una scadenza per adeguarsi alla normativa, evitando cos? l?esborso di soldi dei contribuenti.
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