Announcement

Collapse
No announcement yet.

Announcement

Collapse
No announcement yet.

M5S, Caf inondati di telefonate: "Dove sono moduli per il reddito cittadinanza?'

Collapse
X
 
  • Filter
  • Time
  • Show
Clear All
new posts

  • Font Size
    #46
    Originally posted by Larsen_EE View Post
    la cosa bella e' che, insisto, non e' una bufala
    i grillominkia e il loro giornaletto di merda (il fatto) stanno tentando in ogni modo di ridimensionare la cosa ma, come ho fatto notare a conoscenze grilline, se ridimensioni qualcosa, vuol dire che quel qualcosa c'e', che e' successo.

    prima a dire "bufala", poi di fronte alla realta' dei fatti (in mezzo sud, dalla puglia alla sicilia ci sono casi riportati), son passati a dire "eh, ma sono casi isolati"... poi gli fai notare che, come riportato dal loro giornaletto, 50 persone in un caf non sono un "caso isolato"... non so se siete mai stati in un caf, a 50 persone sono una lista piuttosto lunga.

    adesso stanno lavorando ad ogni livello, usando ovviamente la nuova posizione di potere conquistata per "lavorare" con l'informazione (specie la rai, piena di bandieruole pronte a cambiare orientamento appena cambia l'aria) per sminuire il fatto che, semplicemente, buona parte dei voti al sud li hanno presi con promesse che non potranno mai mantenere
    Io capisco che essere stupidi ? una condizione degradante, ma il fatto quotidiano oltre a essere l unica testata di grande diffusione che NON ha sovvenzioni statali, ? pure indipendente

    infatti non mancano le critiche al movimento

    pero continua pure a leggere le fake news de il giornale, evidentemente di boccaloni come te ce ne sono molti altri

    come gia detto qualcuno ha telefonato davvero
    qualcun altro ci sara pure andato

    ma le code son fuffa per boccaloni

    Comment


    • Font Size
      #47
      Cos? scrivono sul ?giornale del movimento?
      Gli opposti cretinismi

      L?ha scritto ieri Curzio Maltese sul Fatto: siccome la soluzione pi? ragionevole sarebbe un appoggio di quel che resta del centrosinistra a un governo 5Stelle, ? molto probabile che il Pd far? di tutto per evitarla. Ma va detto che anche Luigi Di Maio sta facendo sforzi sovrumani per complicarla o impedirla. Infatti continua a ripetere che sul programma non si tratta perch? l?hanno scelto gli elettori; sui ministri non si tratta perch? li hanno scelti gli elettori; e ovviamente non si tratta neppure sul premier (lui), perch? l?hanno scelto gli elettori. Dimentica sempre di precisare: i suoi elettori. Che sono tanti. Ma non tutti. Arrivare primi (come lista) con il 32,7% significa partire favoriti per l?incarico di formare un governo (anche se Mattarella potrebbe iniziare col centrodestra, cio? con la prima coalizione, sempre che non si sfasci nel frattempo). Ma non conferisce il diritto divino di fare un governo con i voti altrui, per giunta gratis. ? vero che l?ammucchiata centrodestra-Pd la vogliono solo i due trombati del 4 marzo, cio? B. e Renzi, terrorizzati dalle rispettive ininfluenze e soprattutto da nuove elezioni. E un governo Lega-M5Snon conviene n? a Salvini n? a Di Maio, ormai concorrenti e alternativi. Ma ? pure vero che una maggioranza del 50% pi? uno non nasce da sola per mancanza d?altro.

      Bisogna costruirla: non aspettando che si facciano vivi gli altri e poi meravigliandosi perch? ?finora non s?? visto nessuno? (e ti credo!). Ma facendo ai partner una proposta che non possano rifiutare. Se Di Maio vuole i voti del Pd derenzizzato e di LeU, glieli chieda. Poi vada a parlare con Martina e Grasso su un?offerta chiara, realistica, generosa e rispettosa della democrazia parlamentare (che non si regge su maggioranze relative, ma assolute). Proprio quello che non fece il Pd nel 2013, quando pareggi? col M5S: si papp? le presidenze delle due Camere, design? Bersani come premier, stese un programma e una lista di ministri, poi pretese che i 5Stelle sostenessero al Senato il suo governo di minoranza. Risultato: il famoso e disastroso incontro in streaming. Quella di Bersani e Letta era una proposta che Crimi e Lombardi non solo potevano, ma dovevano rifiutare. Quando poi Grillo, venti giorni dopo, ne avanz? una non solo accettabile, ma auspicabile per il M5S, per il Pd e soprattutto per l?Italia ? ?eleggiamo Rodot? al Quirinale e poi governiamo insieme? ? fu il Pd napolitanizzato e lettizzato, cio? berlusconizzato a rifiutarla. E condann? il Paese a cinque anni di vergogne. Ora Di Maio crede che avere quasi doppiato il Pd lo autorizzi a fare altrettanto.

      Ma sbaglia di grosso. Nessuno regala voti a chi nemmeno si abbassa a chiederglieli. Se il Pd pretendesse poltrone, i 5Stelle farebbero bene a rifiutare. Ma se chiedesse alcuni punti programmatici condivisibili, perch? no? La cosa sarebbe meno difficile se Di Maio aprisse la sua squadra di esterni ad altri indipendenti di centrosinistra, per un governo senza ministri parlamentari. E bilanciasse la sua premiership lasciando la presidenza di una Camera alla Lega. Dopodich?, ? ovvio, ? sul programma che dovrebbe garantire il cambiamento che gli elettori hanno appena chiesto. La palla tornerebbe al Pd, che dovrebbe scegliere: accettare una soluzione equilibrata o suicidarsi con nuove elezioni. Intendiamoci: il Pd sarebbe capace di optare per la seconda ipotesi. Ma almeno sarebbe chiaro di chi ? la colpa.

      Purtroppo, mentre personalit? autorevoli della sinistra come Zagrebelsky, Settis, Spinelli e Cacciari indicano la strada, c?? chi lavora per bruciare i ponti. Su Repubblica si leggono commenti che fanno ridere per non piangere. Stefano Cappellini rimuove dalla scena del 2013 Napolitano e le Presidenziali che lo rielessero impallinando Prodi e Rodot?, per spacciare la sua favoletta ? ?Se i dem hanno governato col centrodestra ? perch? Grillo e Casaleggio mandarono Crimi e Lombardi a umiliare in streaming Bersani? ? e spingere il Pd sull?Aventino in nome della ?centralit? del Parlamento? (chiss? dov?era Cappellini nell?ultimo quinquennio, mentre il Parlamento veniva calpestato da 107 fiducie, due leggi elettorali incostituzionali e due governi di minoranza dopati dal Porcellumillegittimo). Corrado Augias, siccome gli elettori non ascoltano i consigli di Repubblica, cita il politologo Jason Brennan, teorico dell??epistocrazia? cio? ?una democrazia degli informati?, e invoca ?nuovi strumenti che limitino le scelte sciagurate fatte sull?onda di risentimenti alimentati dalle reti sociali?. Ideona: si potrebbe tornare al voto per censo, onde evitare che il popolo bue continui a votare e poi scelga chi non vuole Augias; oppure, visto che anche il voto censitario presenta dei rischi, riservare l?elettorato attivo e passivo ai lettori di Repubblica, o meglio ancora ai suoi giornalisti ed editori. Sebastiano Messina fa esercizi matematici per dimostrare che: a) i 5Stelle hanno perso perch? li ha votati solo un terzo degli elettori e gli altri due terzi no; b) nel 2013 il M5S (25,5%) doveva dire di s? al Pd (25,5%), ora invece il Pd (18.7%) deve dire di no al M5S (32,7) perch? Bersani aveva ?344 deputati e 119 senatori mentre oggi nessuno ha raggiunto queste cifre?. Il nuovo Pitagora s?? scordato che nel 2013 c?era il premio incostituzionale del Porcellum, senza cui Renzi e Gentiloni non avrebbero governato un giorno.

      La comica finale ? di Alessandra Longo, che sbeffeggia Pif, la Spinelli, Muccino, Zagrebelsky e Flores d?Arcais perch? osano dare ?consigli non richiesti? al Pd. Come si permettono? Non sanno che funziona come a scuola? Si parla solo se interrogati, oppure si alza la mano e si chiede l?autorizzazione. A Repubblica o al Pd, tanto ? lo stesso.


      Comment

      X
      Working...
      X