Stanno per cambiare le norme europee sul dB killer: con le nuove regole, in vigore entro la fine del 2023, sarà impossibile rimuoverlo
Le normative europee che disciplinano il rumore degli scarichi delle moto saranno ulteriormente rafforzate per prevenire la manomissione del cosiddetto dB killer, il dispositivo obbligatorio che serve a limitare il rumore generato dalla marmitta. Com’è noto le attuali norme proibiscono la rimozione del dispositivo, ma l’interpretazione poco rigorosa della legge ha permesso ad alcuni produttori di realizzare e mettere in vendita scarichi con il dB killer rimovibile. Ma presto ciò non sarà più possibile.
DB KILLER: COSA CAMBIA CON LE NUOVE NORME
Come specifica Dueruote.it, sono proprio i principali produttori di scarichi aftermarket che stanno promuovendo l’adozione in ambito europeo di una norma più stringente. Questo perché i produttori più seri ambiscono a operare in una cornice legislativa certa e ben disciplinata, in modo tale che le moto non possano essere accusate di essere fonte di rumori molesti, come purtroppo avviene in molti Paesi europei e anche in Italia. Molto probabilmente la nuova norma, attesa entro la fine del 2023, imporrà di assicurare il dB killer al resto dello scarico tramite una doppia saldatura, rendendone la rimozione praticamente impossibile o comunque molto difficile.
RUMORE DELLE MOTO: COSA PREVEDE LA LEGGE
Ricordiamo che, per legge, le moto devono rispettare un limite di emissioni sonore attualmente fissato tra 74 a 80 decibel a seconda della cilindrata, motivo per cui i ciclomotori e i motocicli (oltre che le auto) devono essere obbligatoriamente equipaggiati con dispositivi silenziatori e di scarico, se hanno il motore termico. Ciò significa che se in seguito a un controllo delle forze dell’ordine eseguito con fonometro, vengono riscontrati l’assenza del dB killer e/o un livello di decibel superiore a quello indicato sulla carta di circolazione a un determinato regime di giri, possono scattare le seguenti sanzioni:
Le normative europee che disciplinano il rumore degli scarichi delle moto saranno ulteriormente rafforzate per prevenire la manomissione del cosiddetto dB killer, il dispositivo obbligatorio che serve a limitare il rumore generato dalla marmitta. Com’è noto le attuali norme proibiscono la rimozione del dispositivo, ma l’interpretazione poco rigorosa della legge ha permesso ad alcuni produttori di realizzare e mettere in vendita scarichi con il dB killer rimovibile. Ma presto ciò non sarà più possibile.
DB KILLER: COSA CAMBIA CON LE NUOVE NORME
Come specifica Dueruote.it, sono proprio i principali produttori di scarichi aftermarket che stanno promuovendo l’adozione in ambito europeo di una norma più stringente. Questo perché i produttori più seri ambiscono a operare in una cornice legislativa certa e ben disciplinata, in modo tale che le moto non possano essere accusate di essere fonte di rumori molesti, come purtroppo avviene in molti Paesi europei e anche in Italia. Molto probabilmente la nuova norma, attesa entro la fine del 2023, imporrà di assicurare il dB killer al resto dello scarico tramite una doppia saldatura, rendendone la rimozione praticamente impossibile o comunque molto difficile.
RUMORE DELLE MOTO: COSA PREVEDE LA LEGGE
Ricordiamo che, per legge, le moto devono rispettare un limite di emissioni sonore attualmente fissato tra 74 a 80 decibel a seconda della cilindrata, motivo per cui i ciclomotori e i motocicli (oltre che le auto) devono essere obbligatoriamente equipaggiati con dispositivi silenziatori e di scarico, se hanno il motore termico. Ciò significa che se in seguito a un controllo delle forze dell’ordine eseguito con fonometro, vengono riscontrati l’assenza del dB killer e/o un livello di decibel superiore a quello indicato sulla carta di circolazione a un determinato regime di giri, possono scattare le seguenti sanzioni:
- violazione dell’articolo 72 comma 1 lettera b CdS: “i ciclomotori, i motoveicoli e gli autoveicoli devono essere equipaggiati con dispositivi silenziatori e di scarico se hanno il motore termico”, multa da 87 a 345 euro;
- violazione dell’articolo 78 comma 1 CdS: “i veicoli a motore e i loro rimorchi devono essere sottoposti a visita e prova presso i competenti uffici della Direzione generale della Motorizzazione Civile quando siano apportate una o più modifiche alle caratteristiche costruttive o funzionali, ovvero ai dispositivi d’equipaggiamento indicati negli articoli 71 e 72, oppure sia stato sostituito o modificato il telaio”, multa da 431 a 1.734 euro e ritiro della carta di circolazione fino ad avvenuta revisione del mezzo;
- violazione dell’articolo 155 commi 1 e 2 CdS: “durante la circolazione si devono evitare rumori molesti causati sia dal modo di guidare i veicoli, specialmente se a motore, sia dal modo in cui è sistemato il carico e sia da altri atti connessi con la circolazione stessa. Il dispositivo silenziatore, qualora prescritto, deve essere tenuto in buone condizioni di efficienza e non deve essere alterato”, multa da 42 a 173 euro.
Comment