Per vendere una moto fuori dai confini nazionali è necessario seguire alcuni passaggi burocratici fondamentali.
Vendere una moto all'estero è una procedura non agilissima e che richiede alcuni passaggi burocratici in più, rispetto a una normale vendita tra privati o tra privato e rivenditore. La differenza sostanziale è che il veicolo, prima di attraversare il confine statale, deve essere radiato.
In sostanza, una volta concluso l'affare e dopo aver stabilito con l'acquirente la cifra della vendita, è cura del proprietario procedere alla radiazione del veicolo dal PRA (il pubblico registro al quale sono iscritte tutti i motoveicoli immatricolati). In ogni modo, la radiazione del veicolo deve essere effettuata prima dell’effettiva esportazione.
Inoltre, stando alle leggi attualmente in vigore, non è più richiesto che il veicolo sia stato sottoposto a revisione, con esito positivo, in data non anteriore a 6 mesi rispetto alla data di richiesta della cancellazione. Le nuove disposizioni prevedono come requisito per la radiazione che, alla data di richiesta della cancellazione, il veicolo abbia la revisione in corso di validità.
TUTTI I VEICOLI POSSONO ESSERE RADIATI PER ESPORTAZIONE?
Se sul veicolo da esportare è iscritto al PRA un provvedimento di fermo amministrativo occorrerà prima cancellare il fermo amministrativo (dopo aver pagato le somme dovute al concessionario dei tributi) e dopo richiedere la "Cessazione della circolazione per esportazione".
Nel caso in cui sul veicolo da esportare risulti iscritta un’ipoteca non ancora scaduta, un pignoramento o un sequestro, deve essere allegato un atto comprovante l’assenso alla radiazione da parte del creditore o dell’autorità competente.
In particolare, per l’esportazione di veicoli con ipoteche iscritte e non ancora scadute è necessario allegare l’atto di assenso del creditore reso nella forma della scrittura privata autenticata dal notaio.
CHI PUO' RICHIEDERE L'ESPORTAZIONE
La radiazione per esportazione può essere richiesta dall'intestatario o dall'avente titolo (ad esempio l’erede o il proprietario non ancora intestatario al PRA). In quest’ultimo caso, l’avente titolo non intestatario al PRA deve allegare anche il titolo di acquisto in originale (atto di vendita, provvedimento della Pubblica Amministrazione, verbale di vendita all’asta, accettazione di eredità) redatto nelle forme prescritte dalla legge. Se la richiesta non viene firmata davanti all'impiegato addetto, occorre allegare fotocopia di un documento d'identità/riconoscimento di colui che la firma.
RADIAZIONE: DOVE SI FA, CHE DOCUMENTI SERVONO E QUANTO COSTA
La richiesta va presentata presso uno Sportello Telematico dell'Automobilista. Qui è necessario presentare la seguente documentazione:
Per richiedere la radiazione per esportazione (e poter quindi vendere il proprio veicolo) il costo complessivo è di 55,70 euro così suddivisi: 13,5 euro come emolumenti per l'ACI, 32 euro per l'imposta di bollo e 10,2 euro come diritti di tesoreria.
COSA SUCCEDE DOPO LA RADIAZIONE
Al termine della radiazione viene emesso un Documento Unico di circolazione e di proprietà (DU) non valido per la circolazione, con l’annotazione della cessazione dalla circolazione del veicolo per definitiva esportazione in un altro Paese UE o in uno Stato extraUE.
Qualora l’intestatario o avente titolo del veicolo abbia necessità di raggiungere su gomma il Paese estero di destinazione potrà chiedere il rilascio del foglio di via e delle targhe provvisorie agli Uffici Provinciali della Motorizzazione o ad uno Studio di Consulenza Automobilistica.
Con l’esportazione definitiva il veicolo cessa di essere iscritto nel Pubblico Registro Automobilistico. Dal periodo impositivo successivo alla data dell’avvenuta annotazione della radiazione, si interrompe infatti l'obbligo del pagamento della tassa automobilistica (bollo).
notizia da:dueruote.it
Vendere una moto all'estero è una procedura non agilissima e che richiede alcuni passaggi burocratici in più, rispetto a una normale vendita tra privati o tra privato e rivenditore. La differenza sostanziale è che il veicolo, prima di attraversare il confine statale, deve essere radiato.
In sostanza, una volta concluso l'affare e dopo aver stabilito con l'acquirente la cifra della vendita, è cura del proprietario procedere alla radiazione del veicolo dal PRA (il pubblico registro al quale sono iscritte tutti i motoveicoli immatricolati). In ogni modo, la radiazione del veicolo deve essere effettuata prima dell’effettiva esportazione.
Inoltre, stando alle leggi attualmente in vigore, non è più richiesto che il veicolo sia stato sottoposto a revisione, con esito positivo, in data non anteriore a 6 mesi rispetto alla data di richiesta della cancellazione. Le nuove disposizioni prevedono come requisito per la radiazione che, alla data di richiesta della cancellazione, il veicolo abbia la revisione in corso di validità.
TUTTI I VEICOLI POSSONO ESSERE RADIATI PER ESPORTAZIONE?
Se sul veicolo da esportare è iscritto al PRA un provvedimento di fermo amministrativo occorrerà prima cancellare il fermo amministrativo (dopo aver pagato le somme dovute al concessionario dei tributi) e dopo richiedere la "Cessazione della circolazione per esportazione".
Nel caso in cui sul veicolo da esportare risulti iscritta un’ipoteca non ancora scaduta, un pignoramento o un sequestro, deve essere allegato un atto comprovante l’assenso alla radiazione da parte del creditore o dell’autorità competente.
In particolare, per l’esportazione di veicoli con ipoteche iscritte e non ancora scadute è necessario allegare l’atto di assenso del creditore reso nella forma della scrittura privata autenticata dal notaio.
CHI PUO' RICHIEDERE L'ESPORTAZIONE
La radiazione per esportazione può essere richiesta dall'intestatario o dall'avente titolo (ad esempio l’erede o il proprietario non ancora intestatario al PRA). In quest’ultimo caso, l’avente titolo non intestatario al PRA deve allegare anche il titolo di acquisto in originale (atto di vendita, provvedimento della Pubblica Amministrazione, verbale di vendita all’asta, accettazione di eredità) redatto nelle forme prescritte dalla legge. Se la richiesta non viene firmata davanti all'impiegato addetto, occorre allegare fotocopia di un documento d'identità/riconoscimento di colui che la firma.
RADIAZIONE: DOVE SI FA, CHE DOCUMENTI SERVONO E QUANTO COSTA
La richiesta va presentata presso uno Sportello Telematico dell'Automobilista. Qui è necessario presentare la seguente documentazione:
- Istanza Unificata
- Se la richiesta è presentata dall'avente titolo non intestatario al PRA è necessario allegare anche il titolo di acquisto in originale (atto di vendita, provvedimento della Pubblica Amministrazione, verbale di vendita all'asta, accettazione di eredità ecc.) redatto nelle forme prescritte dalla legge.
- Certificato di Proprietà (CdP) in formato cartaceo, Carta di circolazione o Documento Unico di Circolazione.
- Targhe (anteriore e posteriore).
- Documento di identità/riconoscimento e Codice Fiscale
Per richiedere la radiazione per esportazione (e poter quindi vendere il proprio veicolo) il costo complessivo è di 55,70 euro così suddivisi: 13,5 euro come emolumenti per l'ACI, 32 euro per l'imposta di bollo e 10,2 euro come diritti di tesoreria.
COSA SUCCEDE DOPO LA RADIAZIONE
Al termine della radiazione viene emesso un Documento Unico di circolazione e di proprietà (DU) non valido per la circolazione, con l’annotazione della cessazione dalla circolazione del veicolo per definitiva esportazione in un altro Paese UE o in uno Stato extraUE.
Qualora l’intestatario o avente titolo del veicolo abbia necessità di raggiungere su gomma il Paese estero di destinazione potrà chiedere il rilascio del foglio di via e delle targhe provvisorie agli Uffici Provinciali della Motorizzazione o ad uno Studio di Consulenza Automobilistica.
Con l’esportazione definitiva il veicolo cessa di essere iscritto nel Pubblico Registro Automobilistico. Dal periodo impositivo successivo alla data dell’avvenuta annotazione della radiazione, si interrompe infatti l'obbligo del pagamento della tassa automobilistica (bollo).
notizia da:dueruote.it
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