Prosegue l'ondata estiva del Covid che, spinto dalla contagiosità delle varianti Omicron, vede crescere i contagi e, seppur in percentuali minori, anche i ricoveri e i decessi.
E anche in Italia si corre ai ripari con la nuova circolare del Ministero della Salute che estende seconda dose di richiamo per tutti gli over 60 (circa 13,5 milioni di italiani) e per i fragili, le fasce di popolazione su cui Sars-Cov2 miete la quasi totalità delle vittime. Mentre, denuncia l'Oms, migliaia di "guariti" sono alle prese con gli effetti del Long Covid: dispnea, perdita di capelli, cardiopalmo.
A chi è raccomandata la quarta dose -
Via libera alla quarta dose a tutte le persone oltre i 60 anni di età, dopo che la commissione tecnico-scientifica dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ne ha raccomandato la somministrazione, vista la nota congiunta dell'Agenzia europea per i medicinali (EMA) e del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC). La circolare specifica inoltre che "una seconda dose di richiamo (second booster)" è consigliata alle persone "con elevata fragilità motivata da patologie concomitanti/preesistenti" dai 12 anni in su.
Quando si può fare -
Come si legge nella circolare inviata dal Ministero della Salute, la quarta dose è consigliata "purché sia trascorso un intervallo minimo di almeno 120 giorni dalla prima dose di richiamo o dall'ultima infezione successiva al richiamo (data del test diagnostico positivo)".
Dove fare la quarta dose -
L'organizzazione spetta alle Regioni, pronte a partire ufficialmente dal 14 luglio. Sono attivati medici di famiglia e farmacie che hanno aderito alla campagna vaccinale, oltre che strutture hub. In molte zone del Paese ci sono ancora gli hub aperti, ma le Regioni hanno annunciato che se la domanda sarà alta ne verranno allestiti altri. Il Lazio fa da apripista: da giovedì 14 luglio ci si potrà prenotare sul portale regionale.
Cosa viene somministrato -
Nella circolare si raccomanda la somministrazione di una seconda dose di richiamo (second booster), con vaccino a mRNA, nei dosaggi autorizzati per la dose booster (30 mcg in 0,3 mL per Comirnaty di BioNTech/Pfizer; 50 mcg in 0,25 mL per Spikevax-Moderna). Alle persone con elevata fragilità motivata da patologie concomitanti/preesistenti, di età ≥ 12 anni, vaccino a mRNA ai dosaggi autorizzati per la dose booster e per età (dai 12 ai 17 anni con il solo vaccino Comirnaty al dosaggio di 30 mcg in 0,3 mL, a partire dai 18 anni con vaccino a mRNA, al dosaggio di 30 mcg in 0,3 mL per Comirnaty e di 50 mcg in 0,25 mL per Spikevax), rispettando i tempi previsti.
Perché fare la quarta dose -
Il secondo booster, evidenzia Giorgio Palù, presidente dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa), "protegge dalla malattia grave e, anche se solo parzialmente, dall'infezione. Il problema è che appena il 19% degli over 80, cui è raccomandata, l'hanno ricevuta. Percentuale bassissima, un quinto della popolazione che ne avrebbe bisogno. I più esposti alle conseguenze severe del Covid".
da tgcom24
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