Tratto dal Corriere eccco l'intervista ad Andrea Biondi direttore scientifico della Fondazione Monza e Brianza per il bambino e la sua mamma e docente di Clinica pediatrica all’università Bicocca.
Professore, perché vaccinare i bambini contro il Covid?
«Un documento della Società italiana di pediatria, che come altre società scientifiche nel mondo si è espressa a favore della vaccinazione dei bambini, riporta un dato importante fornito dall’Istituto superiore di sanità. Dall’inizio della pandemia al 9 novembre in Italia 36 bambini dai 3 ai 10 anni contagiati dal Covid sono stati ricoverati in terapia intensiva e 11 sono morti. Si tratta di numeri piccoli rispetto a quelli delle vittime tra gli adulti, ma da pediatra se posso intervenire per prevenire la morte di un bambino lo faccio. Ma non è l’unico motivo».
Quali sono gli altri?
«I bambini hanno bisogno di vivere in ambienti “promiscui” come gli oratori, le palestre. Tra i casi che vediamo in questi giorni, quelli sui bambini sono in aumento. Da nonno vorrei evitare che i miei nipoti non possano vivere queste situazioni. La vaccinazione è uno degli interventi utili al passaggio dalla condizione pandemica a quella endemica. Inoltre la vaccinazione dei compagni permettere di proteggere i bambini fragili che a volte non hanno una risposta immunitaria efficace».
Bisogna temere gli effetti collaterali, in particolare le miocarditi?
«I vaccini sono sicuri. I rarissimi casi di miocardite sono stati descritti nella fascia degli adolescenti e dei giovani adulti, soprattutto maschi. Finora sia nei 3.082 bambini dello studio che ha portato all’approvazione del vaccino, sia nei milioni di bambini immunizzati negli Stati Uniti e in Israele non sono emersi casi di miocardite».
Il vaccino a mRna può causare effetti collaterali a lungo termine?
«Non è la prima volta che usiamo vaccini a mRna. L’Rna, appena completa la sua funzione, viene degradato rapidamente. Non pensiamo quindi che possa provocare effetti sul lungo periodo».
L’iniezione anti-Covid va distanziata dalle altre previste dal calendario vaccinale pediatrico?
«Sì, è meglio distanziarla da altre somministrazioni, soprattutto quelle fatte con vaccini vivi attenuati».
Il vaccino proteggerà i bambini dalle nuove varianti, come Omicron?
«Abbiamo poche informazioni ora. Dai dati preliminari sembra che Omicron non provochi forme della malattia più intense, ma sia più contagiosa».
Professore, perché vaccinare i bambini contro il Covid?
«Un documento della Società italiana di pediatria, che come altre società scientifiche nel mondo si è espressa a favore della vaccinazione dei bambini, riporta un dato importante fornito dall’Istituto superiore di sanità. Dall’inizio della pandemia al 9 novembre in Italia 36 bambini dai 3 ai 10 anni contagiati dal Covid sono stati ricoverati in terapia intensiva e 11 sono morti. Si tratta di numeri piccoli rispetto a quelli delle vittime tra gli adulti, ma da pediatra se posso intervenire per prevenire la morte di un bambino lo faccio. Ma non è l’unico motivo».
Quali sono gli altri?
«I bambini hanno bisogno di vivere in ambienti “promiscui” come gli oratori, le palestre. Tra i casi che vediamo in questi giorni, quelli sui bambini sono in aumento. Da nonno vorrei evitare che i miei nipoti non possano vivere queste situazioni. La vaccinazione è uno degli interventi utili al passaggio dalla condizione pandemica a quella endemica. Inoltre la vaccinazione dei compagni permettere di proteggere i bambini fragili che a volte non hanno una risposta immunitaria efficace».
Bisogna temere gli effetti collaterali, in particolare le miocarditi?
«I vaccini sono sicuri. I rarissimi casi di miocardite sono stati descritti nella fascia degli adolescenti e dei giovani adulti, soprattutto maschi. Finora sia nei 3.082 bambini dello studio che ha portato all’approvazione del vaccino, sia nei milioni di bambini immunizzati negli Stati Uniti e in Israele non sono emersi casi di miocardite».
Il vaccino a mRna può causare effetti collaterali a lungo termine?
«Non è la prima volta che usiamo vaccini a mRna. L’Rna, appena completa la sua funzione, viene degradato rapidamente. Non pensiamo quindi che possa provocare effetti sul lungo periodo».
L’iniezione anti-Covid va distanziata dalle altre previste dal calendario vaccinale pediatrico?
«Sì, è meglio distanziarla da altre somministrazioni, soprattutto quelle fatte con vaccini vivi attenuati».
Il vaccino proteggerà i bambini dalle nuove varianti, come Omicron?
«Abbiamo poche informazioni ora. Dai dati preliminari sembra che Omicron non provochi forme della malattia più intense, ma sia più contagiosa».
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