Causa medici sospesi chiude il supporto covid dato da questi increbili professionisti che hano salvato decine di migliaia di vite.
Segnamoci questa data, dalla prossima settimana i ricoveri e i morti saliranno negli ospedali a causa della mancanza di questi eroi,cosi finalmente i no vacs potranno esultare.
![](https://corrieredibologna.corriere.it/methode_image/2021/12/04/Bologna/Foto/post.jpg?v=202112040921)
«Abbiamo chiuso l’assistenza perchè la maggior parte dei medici è stata sospesa e non possono più esercitare nemmeno in telemedicina, perchè non si sono vaccinati e perchè hanno curato oltre 60mila persone a casa, lasciate sole con tachipirina e vigile attesa. Persone che non avevano nessun altro a cui rivolgersi se non a un medico nostro». L’annuncio attraverso un video su YouTube e i canali social, ha spiazzato anche più di qualche medico che aderisce a IppocrateOrg. A dare la notizia della chiusura (temporanea, fino al 31 dicembre) dell’assistenza il dottor Mauro Rango, fondatore della rete di medici che ha fornito aiuto ai pazienti attraverso la telemedicina e (contestate) terapie domiciliari anticovid. Della rete di medici sospesi faceva parte anche Daniele Giovanardi, fratello gemello dell’ex ministro Carlo
I procedimenti disciplinari
«Questa è la nostra grande colpa. Fino a qualche anno fa a volontari come noi si sarebbe dato un premio, oggi sono perseguitati» ancora le parole di Rango. Tra questi Alberto Dallari, il medico di Reggio Emilia che la procura di Ferrara ha iscritto sul registro degli indagati per omicidio colposo e omissione di soccorso in merito alla morte di Mauro Gallerani, il pensionato centese no vax, 68 anni, morto il 7 ottobre all’ospedale Sant’Anna per Covid e “comorbidità multiple”. Tra il 25 agosto e il 3 settembre, scoperto di essere positivo al Covid, si era affidato alla telemedicina, al medico che sposa la linea di Ippocrateorg (Rango aveva comunque smentito che il centese avesse richiesto assistenza all’associazione). Ora, Dallari non è sospeso ma, a quanto si apprende, ha due procedimenti disciplinari aperti nei suoi confronti dell’ordine dei medici di Reggio Emilia. Per un paziente di Reggio Emilia finito all’ospedale e che avrebbe curato per settimane, quindi per Gallerani, altro caso per cui il camice bianco era stato chiamato a fornire delucidazioni, come risulta dagli atti nel fascicolo della procura
Segnamoci questa data, dalla prossima settimana i ricoveri e i morti saliranno negli ospedali a causa della mancanza di questi eroi,cosi finalmente i no vacs potranno esultare.
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«Abbiamo chiuso l’assistenza perchè la maggior parte dei medici è stata sospesa e non possono più esercitare nemmeno in telemedicina, perchè non si sono vaccinati e perchè hanno curato oltre 60mila persone a casa, lasciate sole con tachipirina e vigile attesa. Persone che non avevano nessun altro a cui rivolgersi se non a un medico nostro». L’annuncio attraverso un video su YouTube e i canali social, ha spiazzato anche più di qualche medico che aderisce a IppocrateOrg. A dare la notizia della chiusura (temporanea, fino al 31 dicembre) dell’assistenza il dottor Mauro Rango, fondatore della rete di medici che ha fornito aiuto ai pazienti attraverso la telemedicina e (contestate) terapie domiciliari anticovid. Della rete di medici sospesi faceva parte anche Daniele Giovanardi, fratello gemello dell’ex ministro Carlo
I procedimenti disciplinari
«Questa è la nostra grande colpa. Fino a qualche anno fa a volontari come noi si sarebbe dato un premio, oggi sono perseguitati» ancora le parole di Rango. Tra questi Alberto Dallari, il medico di Reggio Emilia che la procura di Ferrara ha iscritto sul registro degli indagati per omicidio colposo e omissione di soccorso in merito alla morte di Mauro Gallerani, il pensionato centese no vax, 68 anni, morto il 7 ottobre all’ospedale Sant’Anna per Covid e “comorbidità multiple”. Tra il 25 agosto e il 3 settembre, scoperto di essere positivo al Covid, si era affidato alla telemedicina, al medico che sposa la linea di Ippocrateorg (Rango aveva comunque smentito che il centese avesse richiesto assistenza all’associazione). Ora, Dallari non è sospeso ma, a quanto si apprende, ha due procedimenti disciplinari aperti nei suoi confronti dell’ordine dei medici di Reggio Emilia. Per un paziente di Reggio Emilia finito all’ospedale e che avrebbe curato per settimane, quindi per Gallerani, altro caso per cui il camice bianco era stato chiamato a fornire delucidazioni, come risulta dagli atti nel fascicolo della procura
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