Per la gioia dei o vacseeeeeeeeeee
adesso al dolomiti supersky festeggiano....
Austria in lockdown da lunedì. Vaccino obbligatorio da febbraio
di Redazione Online
L’annuncio del cancelliere austriaco: «Nonostante mesi di impegno, non siamo riusciti a convincere abbastanza persone a farsi vaccinare. E non vogliamo una quinta ondata». L’Austria è il primo Paese europeo a imporre l’obbligo vaccinale
Il lockdown per i non vaccinati, varato nei giorni scorsi, non è bastato. Il cancelliere austriaco Alexander Schallenberg ha annunciato oggi che l’Austria — primo Paese nell’Unione europea — imporrà l’obbligo di vaccinarsi contro il Covid a partire dal prossimo febbraio. E da lunedì, l’intero Paese sarà in lockdown.
«Nonostante mesi di impegno non siamo riusciti a convincere abbastanza gente a farsi vaccinare», ha detto il cancelliere. «Ci sono troppe forze politiche che ci vanno contro», ha aggiunto parlando di un «attentato al sistema sanitario». «Non vogliamo», ha detto, «una quinta ondata».
A partire da lunedì, e per un periodo di almeno 10 giorni, le scuole chiuderanno e gli studenti torneranno alla didattica a distanza, i ristoranti dovranno chiudere, gli eventi culturali saranno cancellato.
Nei giorni scorsi — di fronte a una percentuale ancora altissima di non vaccinati (oltre il 30 per cento) — il cancelliere austriaco era stato costretto a varare un «lockdown dei non vaccinati». Le nuove regole, entrate in vigore l’8 novembre, impediscono di entrare quasi ovunque se non si rientra nella regola delle «2G», se non si è cioè genesen, guariti da non più di sei mesi, o geimpft, cioè vaccinati.
Come spiegato qui, la regola delle 2G (di cui alcuni governatori hanno iniziato a parlare anche in relazione all’Italia) in Austria imponeva finora che nei luoghi pubblici potessero accedere solo le persone che sono completamente vaccinate o guarite.
Si parla di «servizi che richiedono vicinanza corporea, gastronomia, ristorazione notturna, mercatini di Natale, hotel e ambienti simili, settore culturale (teatri, cinema e opere, ma non i musei), strutture sportive e per il tempo libero, visite agli ospedali e alle case di riposo e di cura, ad eccezione delle visite nel contesto delle cure palliative e dell’hospice, per esempio, o dell’assistenza al parto». In tutti questi luoghi non c’era l’obbligo di usare la mascherina tranne che negli esercizi commerciali, sui mezzi di trasporto pubblico e nelle strutture culturali come musei e biblioteche. A partire da lunedì, però, il sistema sarà ulteriormente rafforzato con un lockdown nazionale.
In tutta Europa i contagi di Covid sono in risalita. In Olanda è stato imposto nei giorni scorsi un lockdown parziale, con bar e ristoranti che chiudono alle 20.
adesso al dolomiti supersky festeggiano....
Austria in lockdown da lunedì. Vaccino obbligatorio da febbraio
di Redazione Online
L’annuncio del cancelliere austriaco: «Nonostante mesi di impegno, non siamo riusciti a convincere abbastanza persone a farsi vaccinare. E non vogliamo una quinta ondata». L’Austria è il primo Paese europeo a imporre l’obbligo vaccinale
Il lockdown per i non vaccinati, varato nei giorni scorsi, non è bastato. Il cancelliere austriaco Alexander Schallenberg ha annunciato oggi che l’Austria — primo Paese nell’Unione europea — imporrà l’obbligo di vaccinarsi contro il Covid a partire dal prossimo febbraio. E da lunedì, l’intero Paese sarà in lockdown.
«Nonostante mesi di impegno non siamo riusciti a convincere abbastanza gente a farsi vaccinare», ha detto il cancelliere. «Ci sono troppe forze politiche che ci vanno contro», ha aggiunto parlando di un «attentato al sistema sanitario». «Non vogliamo», ha detto, «una quinta ondata».
A partire da lunedì, e per un periodo di almeno 10 giorni, le scuole chiuderanno e gli studenti torneranno alla didattica a distanza, i ristoranti dovranno chiudere, gli eventi culturali saranno cancellato.
Nei giorni scorsi — di fronte a una percentuale ancora altissima di non vaccinati (oltre il 30 per cento) — il cancelliere austriaco era stato costretto a varare un «lockdown dei non vaccinati». Le nuove regole, entrate in vigore l’8 novembre, impediscono di entrare quasi ovunque se non si rientra nella regola delle «2G», se non si è cioè genesen, guariti da non più di sei mesi, o geimpft, cioè vaccinati.
Come spiegato qui, la regola delle 2G (di cui alcuni governatori hanno iniziato a parlare anche in relazione all’Italia) in Austria imponeva finora che nei luoghi pubblici potessero accedere solo le persone che sono completamente vaccinate o guarite.
Si parla di «servizi che richiedono vicinanza corporea, gastronomia, ristorazione notturna, mercatini di Natale, hotel e ambienti simili, settore culturale (teatri, cinema e opere, ma non i musei), strutture sportive e per il tempo libero, visite agli ospedali e alle case di riposo e di cura, ad eccezione delle visite nel contesto delle cure palliative e dell’hospice, per esempio, o dell’assistenza al parto». In tutti questi luoghi non c’era l’obbligo di usare la mascherina tranne che negli esercizi commerciali, sui mezzi di trasporto pubblico e nelle strutture culturali come musei e biblioteche. A partire da lunedì, però, il sistema sarà ulteriormente rafforzato con un lockdown nazionale.
In tutta Europa i contagi di Covid sono in risalita. In Olanda è stato imposto nei giorni scorsi un lockdown parziale, con bar e ristoranti che chiudono alle 20.
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