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Ma è sempre meglio partecipare no?
Fonte la realtà delle Dichiarazioni e dei fatti che stiamo vivendo
Dimenticavo ... il Vaccino ci salverà tutti ... ma a me non sembra, altrimenti sarebbe già finita l'emergenza
La realtà ché stiamo vivendo é che grazie ai vaccini che non funzionano rispetto all'anno scorso ed altri paesi dove si vaccinano meno stiamo messi molto meglio, sia come numeri che come limitazioni alla libertà dell'individuo.
A me pare invece che io ti ho postato la definizione esatta in lingua italiana, fonte vocabolario.
Ma sicuramente treccani é pagata da bigpharma anche lei.
Comunque immunità acquisita non vuol dire immunità permanente, così tanto per...
Su Topolino o forse era il sito OMS ... hanno cambiato da poco la Definizione di Vaccino !!!
Forse non lo sai ... ma questo ti permette di avere RAGIONE oggi, senza però includere le Vaccinazioni "Antiche"
Hanno cambiato tutto, quello che non capisco è ... ok aggiornare perchè la scienza va avanti e ci sono cose nuove, ma allo stesso tempo hanno completamente fatto sparire cose che sono sempre state vere e confermate da secoli ... casualmente è caNNbiato tutto durante la pandemia
Anche no ... se uno sapesse come funzionano i Vaccini "moderni" o quelli per Influenza avrebbe capito da subito come sarebbe andata a finire ...
il Business senza richiami non è Business ... come un elettrodomestico che non si rompe mai
Gli Antinfluenzali purtroppo devono combattere sempre un nuovo Virus ... e sono fatti sul Virus Vecchio ... qualcosa fanno perchè i Virus Naturali variano poco ... il problema è che dopo 3-4anni con immunità vaccinale, da Vaccino rivisto ma sempre simile la differenza con la Nuova Variante Naturale è troppa e taak Influenza Grave ... mentre chi si fa la sua Influenzina ogni anno rimane generalmente più protetto ... poi le Polmoniti ci sono sempre state e sempre ci saranno Vax o NoVax.
Rimane che tutti sappiamo che Influenza se si aggrava diventa Polmonite ... mentre per il Covid diventa Trombosi ... Queste Terapie Geniche che chiamate Vaccini combattono il Virus dell'Influenza/Covid ... quando in ogni caso ci sarà da combattere le Trombosi.
In Pratica il NoVax ha una Trombosi con la Tosse il Vaccinato senza Tosse ... e si, c'è pure chi è Morto dopo uno Starnuto
No. Perchè il "vaccino" (o terapia genica) combattendo l'influenza/covid le impedisce di aggravarsi e quindi di diventare trombosi.
Ad oggi è questo lo scopo del "vaccino" anti covid (e parrebbe anche funzionare)
No. Perchè il "vaccino" (o terapia genica) combattendo l'influenza/covid le impedisce di aggravarsi e quindi di diventare trombosi.
Ad oggi è questo lo scopo del "vaccino" anti covid (e parrebbe anche funzionare)
IMHO ti e sfuggito il fatto che "Impedisce di Aggravarsi" per i Vaccinati significa "quindi di diventare Polmonite"
Perchè le Trombosi abbondano, visto che sono create dalla Spike ed il Vaccino insegna a creare la Spike ...
La differenza è solo chiamarla Trombosi (una Patologia normalissima) invece che col terrificante nome di Covid ...
Prova a chiedere a Chronic, Araby o Mano ... fallo tu che a me non rispondono ...
Che malattia provoca il Covid ??? e ti risponderanno Polmonite, forse anche in certi casi Trombosi
Invece provoca Trombosi ... e in alcuni casi pure Polmonite (questi da dividere con l'effetto dell'Ossigeno che BRUCIA i Polmoni)
Per me ... unire Covid/Trombosi a Ossigeno/Polmonite rende ciò che era difficile da curare, Impossibile !!!
(ovvio che l'Ossigeno ci tiene in vita, ma se nel frattempo si viene Curati, altrimenti sarà solo fortuna salvarsi, coi polmoni Bruciati)
Andate in reparto a spiegargli come fare il suo lavoro.
cura del dottor Francesco Milone, responsabile Cardiologia Ospedale Humanitas Gradenigo
L’esperienza che abbiamo maturato in questo mese e mezzo di trattamento di pazienti ricoverati in Humanitas Gradenigo per polmonite da Covid-19, unita allo scambio di esperienze con i colleghi delle altre regioni italiane e allo studio di quanto avvenuto in Cina, consente di fare alcune osservazioni a proposito della malattia che, anche se non definitive, ci stanno permettendo di capire di più la malattia e di curare meglio i nostri malati.
Sono state dimostrate tre fasi distinte nel decorso della malattia indotta dal Covid-19. La prima è quella in cui il virus, attraverso le vie respiratorie, entra nel nostro organismo e si replica all’interno delle cellule. I sintomi di questa fase sono quelli classici delle sindromi influenzali: malessere, artralgie diffuse, febbre, tosse secca. Quando la malattia si blocca in questo stadio, spontaneamente o grazie ai farmaci, la prognosi è ottima e il decorso è benigno.
La seconda fase è quella della polmonite interstiziale, che a differenza della classica polmonite lobare, assai di frequente colpisce i due polmoni in modo molto esteso, sia attraverso gli effetti diretti del virus sia per la risposta infiammatoria del nostro organismo. In questa fase possono comparire sintomi respiratori anche molto importanti, associati a una riduzione della saturazione di ossigeno e spesso si rende necessario il ricovero. La prognosi di questa fase è variabile e dipende, oltre che dalle cure, dal tipo di paziente colpito: evidentemente più a rischio sono quelli con patologie cardiache o polmonari pre-esistenti, quelli più anziani e quelli con patologie croniche di qualunque tipo.
Infine, in un numero più ridotto di pazienti, la malattia evolve in una terza fase, caratterizzata da un quadro clinico ingravescente, causato da una risposta iper-infiammatoria che determina tra l’altro un quadro di vasculopatia sia arteriosa sia venosa, con stato di ipercoagulabilità, trombosi dei piccoli vasi, evoluzione verso lesioni polmonari anche estremamente gravi e potenzialmente permanenti (fibrosi) e coinvolgimento extra-polmonare. In questo caso la prognosi può essere pessima, anche in pazienti meno anziani e senza patologie associate.
A livello cardiovascolare, l’infiammazione può esacerbare un quadro pre-esistente e fino a quel momento silente o comunque stabile, oppure anche determinare la comparsa di una malattia nuova: miocardite, infarto, scompenso cardiaco e aritmie. Inoltre, alcuni farmaci usati per trattare l’infezione, come l’azitromicina e l’idrossiclorochina, hanno rari ma possibili effetti a livello cardiaco, potendo determinare aritmie anche letali attraverso l’allungamento dell’intervallo QTc: da qui l’importanza dell’esecuzione di ECG seriati nei pazienti in terapia. Nella nostra esperienza, molto frequente è stata la trombo-embolia polmonare, di cui ci si accorgeva spesso per un improvviso peggioramento del quadro clinico con desaturazione di ossigeno, confermato dall’angio TC polmonare e dall’aumento del D-Dimero. Sono state inoltre descritte e abbiamo avuto tra i nostri malati ricoverati in Humanitas Gradenigo complicanze neurologiche, tra cui ictus ischemico e anche emorragico. Va infatti sempre ben tenuto a mente che oltre a quelli ischemici, la patologia da Covid-19 si può associare non raramente anche a fenomeni emorragici.
Quale terapia dunque? Oltre all’ossigeno terapia, è evidente che le diverse fasi della malattia devono essere trattate in modo diverso: nella prima fase e all’inizio della seconda l’obiettivo è quello di contenere e bloccare la crescita virale. Per questo hanno dimostrato efficacia, pur con opinioni contrastanti, i farmaci antivirali . Nella seconda fase avanzata e nella terza, invece, l’obiettivo è il contenimento dell’iper-infiammazione e delle sue conseguenze, utilizzando farmaci che bloccano la cascata citochinica e verosimilmente anche il cortisone.
E qual è allora il ruolo dell’eparina a basso peso molecolare e in particolare dell’Enoxaparina che usiamo abitualmente? Si tratta di un farmaco importante in molte fasi della malattia. Secondo le ultime linee guida AIFA (Agenzia Italiana del farmaco), deve essere usata a dosi profilattiche (cioè a dosaggio ridotto e una sola volta al giorno) per prevenire la trombo-embolia polmonare quando il paziente è allettato, e a dosi terapeutiche (cioè a dosi più alte e due volte al giorno) per limitare o trattare i fenomeni trombotici come conseguenza dell’iper-infiammazione. Sulla base di queste indicazioni, tutti i pazienti devono fare eparina? Evidentemente no. Oltre alla fase della malattia in cui ci si trova, come per tutti i farmaci, vanno valutate le indicazioni e le controindicazioni, i potenziali effetti collaterali (tra cui trombocitopenia, trombocitosi, reazione allergiche, aumento degli enzimi epatici), il rischio emorragico del paziente, la sua età, la funzione renale, il grado di mobilizzazione e gli altri farmaci assunti. Assumere l’eparina, per esempio a domicilio, in modo sistematico, senza una guida medica, sperando in questo modo di guarire dalla malattia o di addirittura di non contrarla, è un errore che potrebbe avere delle conseguenze anche molto gravi.
L’infezione da Covid-19 è una malattia nuova e complessa, perciò nessuno – tantomeno io – si può definire esperto. Inoltre, la medicina è una scienza che si basa sulle evidenze che, per essere tali, devono essere provate da studi clinici che per avere valore devono essere stati effettuati su molti pazienti e per lungo tempo, se possibile in forma randomizzata. Tutte cose non ancora possibili nel nostro caso. Quanto sappiamo finora deriva da esperienze di gruppi di medici di ospedali e di paesi diversi, dalle loro intuizioni, dai risultati che hanno avuto sui loro malati e dallo studio delle precedenti infezioni virali del passato. È perciò possibile che quello che noi oggi crediamo giusto, in futuro venga smentito. È sicuro che verranno scoperti nuovi farmaci più efficaci e probabilmente anche un vaccino. Nel frattempo è molto importante non cadere nella facile trappola mediatica delle notizie più o meno false e miracolose.
COVID-19 è la malattia causata dall’infezione del virus SARS-CoV-2: come sappiamo è una condizione complessa e nuova, considerato che fino alla fine del dicembre 2019 il virus era sconosciuto alla comunità scientifica internazionale. La gestione clinica dei pazienti con COVID-19 ha subito un’evoluzione nel corso dei mesi, grazie alle sempre maggiori conoscenze sul virus, sui […]
COVID-19 è la malattia causata dall’infezione del virus SARS-CoV-2: come sappiamo è una condizione complessa e nuova, considerato che fino alla fine del dicembre 2019 il virus era sconosciuto alla comunità scientifica internazionale.
La gestione clinica dei pazienti con COVID-19 ha subito un’evoluzione nel corso dei mesi, grazie alle sempre maggiori conoscenze sul virus, sui sintomi e sull’efficacia delle diverse terapie. A oggi, tuttavia, non esiste una terapia specifica per COVID-19 e il trattamento si basa sui sintomi del paziente tenendo conto del quadro clinico complessivo.
Il Ministero della Salute, nella circolare dal titolo “Gestione domiciliare dei pazienti con infezione da SARS-CoV-2”, ha spiegato che il decorso clinico dell’infezione SARS-CoV-2 può essere descritto in tre fasi. La fase iniziale dell’infezione da COVID-19
Il virus SARS-CoV-2 entra nell’organismo legandosi all’enzima di conversione dell’angiotensina 2 (ACE2), un enzima coinvolto nella regolazione della pressione sanguigna e che si trova sulle cellule dell’epitelio polmonare dove difende i polmoni dai danni causati da infezioni e infiammazioni. Il virus, legandosi ad ACE2, entra nella cellula e impedisce all’enzima di compiere il proprio ruolo protettivo.
Una volta nelle cellule, SARS-CoV-2 inizia a replicarsi e a livello clinico questa fase si caratterizza, in genere, per malessere, febbre e tosse secca.
Se il sistema immunitario del soggetto colpito dall’infezione riesce a bloccarla, come avviene nella maggior parte dei casi, il decorso della malattia è benigno. La seconda fase: le alterazioni a livello polmonare
In alcuni casi, COVID-19 può evolvere in una seconda fase che si caratterizza per alterazioni a livello polmonare con polmonite interstiziale, molto spesso bilaterale e dunque con il coinvolgimento di entrambi i polmoni, associata a sintomi respiratori che possono essere inizialmente limitati ma che possono condurre a una progressiva instabilità clinica con insufficienza respiratoria. La terza fase dell’infezione da COVID-19: la più grave
In un numero limitato di pazienti, il quadro clinico può aggravarsi. La cosiddetta “tempesta citochinica” (ovvero un’azione continua e incontrollata delle citochine, proteine deputate di norma ad avvisare le cellule del sistema immunitario ad attivarsi in difesa dell’organismo, ma che in alcuni casi possono andare fuori controllo) porta a uno stato di eccessiva infiammazione, con conseguenze locali e a livello sistemico (cioè di tutto l’organismo), con il rischio di lesioni polmonari gravi e talvolta permanenti (fibrosi polmonare).
Un quadro clinico che può peggiorare ulteriormente e arrivare a una grave sindrome da distress acuto respiratorio (ARDS) e talvolta a fenomeni di coagulazione intravascolare disseminata, con la formazione di trombi nei piccoli vasi di tutto l’organismo e la potenziale interruzione del normale flusso di sangue. I cinque stadi clinici di COVID-19
Alla luce di queste tre fasi di malattia e tenuto conto anche dei criteri radiologici, i National Institutes of Health (NIH) statunitensi hanno formulato una classificazione dei 5 stadi clinici di COVID-19.
Infezione asintomatica o pre-sintomatica: vi è una diagnosi di SARS-CoV-2, ma una completa assenza di sintomi (si ricorda che il soggetto è comunque contagioso pur in assenza di sintomi).
Malattia lieve: il paziente presenta sintomi lievi (febbre, tosse, alterazione del gusto, malessere, cefalea, mialgia ovvero dolori muscolari), ma non vi sono né dispnea (difficoltà respiratorie) né alterazioni rilevabili a livello radiologico.
Malattia moderata: il paziente presenta una saturazione – cioè l’ossigenazione del sangue che si rileva con un saturimetro – maggiore o uguale a 94% e vi è evidenza clinica o radiologica di polmonite.
Malattia severa: dove uno dei parametri è la saturazione inferiore al 94%.
Malattia critica: con insufficienza respiratoria, shock settico e/o insufficienza a livello di uno o più organi.
Dai dati disponibili inoltre sappiamo che i pazienti con più di 70 anni di età, chi soffre di alcune patologie (ipertensione arteriosa, fibrillazione atriale, insufficienza cardiaca, diabete mellito, insufficienza renale, malattia coronarica e patologie respiratorie croniche) e i pazienti immunodepressi (per patologia congenita o acquisita, trapiantati o in trattamento con farmaci immunosoppressori) sviluppano prevalentemente forme gravi di malattia.
CVD ... Polmonite da Covid
Mano non ho letto tutto ... mi può dire e/o evidenziare se c'è almeno un trafiletto riguardante le Trombosi
Hai capito Eminio ... pure tu dici minkyate parlando di Trombosi ... secondo la scieMza e i Segaioli ovviamente
STORIA:
- Aprile 20 ... alcuni Dottori Ospedalieri avevano già capito (e detto in TV/Media) che il problema era anche di Circolazione (Trombi etc)
- Dopo le prime Autopsie (non autorizzate) ... avevano già stabilito che il problema era più Trombosi che Polmonite
- Solo i No-qualcosa hanno continuato a ripetere Trombosi, ma inutilmente (pure io me l'ero scordato)
- Inizi 21 dopo le prime Vaccinazioni AZ e le Trombosi ci hanno raccontato che NON era Covid ma Trombosi
- Purtroppo sono scattati gli Allarmi ... troppi Medici sapevano la verità
- Finalmente è stato sdoganato che Covid "può anche essere" Trombosi
- Oggi i Covidioti sono ancora coNNvinti che sia Polmonite
Tutto perchè il Vaccino è stato studiato su un Virus Naturale che crea Polmonite ...
quando invece è un Virus Creato in Laboratorio che crea Trombosi !!!
Oh! se veramente già funziona così bene ... chissà cosa avrebbero potuto fare con un Vaccino creato per il Vero Problema
La realtà ché stiamo vivendo é che grazie ai vaccini che non funzionano rispetto all'anno scorso ed altri paesi dove si vaccinano meno stiamo messi molto meglio, sia come numeri che come limitazioni alla libertà dell'individuo.
Pensa un pó se funzionavano.
Io continuo a ripetere che non sono confrontabili questi numeri .
A me pare invece che io ti ho postato la definizione esatta in lingua italiana, fonte vocabolario.
Ma sicuramente treccani é pagata da bigpharma anche lei.
Comunque immunità acquisita non vuol dire immunità permanente, così tanto per...
Mi sfugge il motivo che scaturisce questo tuo modo di scrivere ... e mi sfugge il nesso con sta bigpharma che non ho ancora capito perchè la tirate in causa
Ad ogni modo diimmunità non ne dà nè permanente nè perenne visto che la mascherina è obbligatoria sempre e non ci sono interruzioni .
Io continuo a ripetere che non sono confrontabili questi numeri .
Mi spiace per te, per chi è del settore lo sono eccome, evidentemente tu sai che cose che loro ignorano, mi piacerebbe sapere i tuoi studi che ti portano a dire certe cose.
Hai scritto qualche libro di virologia o medicina?
Perché tra quelli che dicono il contrario l'hanno fatto.
Mi sfugge il motivo che scaturisce questo tuo modo di scrivere ... e mi sfugge il nesso con sta bigpharma che non ho ancora capito perchè la tirate in causa
Ad ogni modo diimmunità non ne dà nè permanente nè perenne visto che la mascherina è obbligatoria sempre e non ci sono interruzioni .
I vaccini normalmente non si fanno ogni 4-6 mesi
l'immunità completa, parziale o perenne non é una discriminante per precludere ad una cura di chiamarsi vaccino.
c'est la vie.
Poi tu puoi pure pensare il contrario, non e illegale, ma i fatti sono un'altra cosa.
Su Topolino o forse era il sito OMS ... hanno cambiato da poco la Definizione di Vaccino !!!
Forse non lo sai ... ma questo ti permette di avere RAGIONE oggi, senza però includere le Vaccinazioni "Antiche"
Hanno cambiato tutto, quello che non capisco è ... ok aggiornare perchè la scienza va avanti e ci sono cose nuove, ma allo stesso tempo hanno completamente fatto sparire cose che sono sempre state vere e confermate da secoli ... casualmente è caNNbiato tutto durante la pandemia
Hanno cambiato da poco la definizione di vaccino? e dove l'hai letto? sul gruppo telegram dei tre porcellini?
perché inventi boiate figliuolo?
Ma poi quanto siete ottusi, che si chiami vaccino, siero, sbirulino o vattelapesca cosa cambia? funziona? si Ha evitato che andassimo di nuovo in lockdown? si
i benefici superano i rischi? si
Hanno cambiato da poco la definizione di vaccino? e dove l'hai letto? sul gruppo telegram dei tre porcellini?
perché inventi boiate figliuolo?
Ma poi quanto siete ottusi, che si chiami vaccino, siero, sbirulino o vattelapesca cosa cambia? funziona? si Ha evitato che andassimo di nuovo in lockdown? si
i benefici superano i rischi? si
l'immunità completa, parziale o perenne non é una discriminante per precludere ad una cura di chiamarsi vaccino.
Hai mai sentito dire: Meglio Prevenire che Curare ... ???
Ecco il Vaccino è Prevenzione mentre la Cura è la Cura !!!
Che tu possa confonderli direi che è normale ... ma non fare il Saccente
PS: Andy ... per Chronic OMS = Topolino ... non ne esci
Ma poi quanto siete ottusi, che si chiami vaccino, siero, sbirulino o vattelapesca cosa cambia? funziona? si Ha evitato che andassimo di nuovo in lockdown? si
i benefici superano i rischi? si
Ciaone.
In effetti chiamarlo vaccino o sbirulino e farci una guerra sopra non ha senso e ti do pienamente ragione... potrebbe essere anche piscio ma se una cosa funziona, chissene frega di puntualizzare su una stronzata di nome
Per il fattore rischio/beneficio invece sono d'accordo con te a metà: giustissimo farlo ad anziani e soggetti a rischio, o a chi dedide di farlo...ma a bambini dai 5 ai 18 anni che corrono rischio 0, non capisco la necessità... in quasi 20 mesi sono morte con covid 9 persone(se ricordo bene) di questa fascia di età e 350 sotto i 40 anni (vado a memoria)... l'età media dei poveri defunti è 80 anni e con almeno 3 patologie gravi...
La media da febbraio 2021 ad oggi è di 78 anni per i non vaccinati ed avevano mediamente 3,9 patologie, mentre età media 80 anni e 5 patologie per i vaccinati...
Da questi dati, a dire che un bambino di 10 anni sanissimo tragga benefici dal vaccino, la vedo difficile
ps poi non ho le competenze in medicina di molla per dire cosa c'è in un vaccino etc... io parlo solo di numeri perché è ciò che ho studiato...
Hai mai sentito dire: Meglio Prevenire che Curare ... ???
Ecco il Vaccino è Prevenzione mentre la Cura è la Cura !!!
Che tu possa confonderli direi che è normale ... ma non fare il Saccente
PS: Andy ... per Chronic OMS = Topolino ... non ne esci
Ma il vaccino non è tarapia genica? Ovvero una cura?
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